Omicidio di Stato: Pena di morte in U.S.A.

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Matteo, Berghem
00venerdì 8 aprile 2005 10:48
«Ho filmato il braccio della morte»

Il giornalista bergamasco Giorgio Fornoni nel Texas tra i condannati alla pena capitale Un documento toccante che Raitre manderà in onda domenica 10 aprile nel corso di Report.

Un vetro separa due uomini: da un lato il condannato a morte, dall'altro l'intervistatore. Il primo è uno dei 500 uomini in attesa della propria esecuzione nel braccio della morte vicino a Houston, Texas; il secondo è Giorgio Fornoni, il video-giornalista bergamasco. È un tassello della nuova inchiesta di Fornoni sulla pena di morte che sarà trasmessa domenica in chiusura della puntata di Report (Raitre, alle 21) dal titolo Italia-Usa: sistemi giudiziari a confronto , curata da Milena Gabanelli.
Si tratta di un primo breve passaggio del più ampio lavoro sulla pena di morte nel mondo a cui si sta dedicando il viaggiatore-giornalista bergamasco che da sempre si occupa di diritti umani, ecologia e pace. «Comincio dal Texas – spiega Fornoni – perché è lo stato degli Usa in cui c'è il maggior numero di esecuzioni, oltre a essere quello in cui ha governato Bush prima di diventare presidente. Negli Stati Uniti solo recentemente la Corte Suprema ha deciso di non applicare più la pena di morte per i minori, ma resta per tutte le altre persone. È questa la democratica America? Uno stato che permette anche ai parenti delle vittime di assistere all'esecuzione del condannato, quasi a saziarsi di un fatto? Il cardinale Ersilio Tonini mi ha detto a tale proposito che proprio in questo gli Stati Uniti mostrano il lato più retrivo della loro storia».
Fornoni da tre anni cercava di entrare in un braccio della morte per documentare quello che lui definisce «il luogo delle vite sospese» e ci è riuscito lo scorso gennaio. «È stato difficile arrivarci. Una volta dentro – racconta – mi sono reso conto che quelle persone sono separate dal mondo, non hanno contatti. E mi ha commosso la grande umanità di quel condannato che ho potuto incontrare solo attraverso un vetro». Un vetro che fa però filtrare emozioni e speranze di un condannato a morte in attesa della sua esecuzione da vent'anni. «Quell'uomo – sottolinea Fornoni – alla fine mi ha detto: “Sono in pace perché la mia fede mi sorregge e ti ringrazio di avermi intervistato, mi hai dato la possibilità di venire qui a guardare attraverso questo vetro i colori della natura e del cielo”».
Il luogo di reclusione in Texas non è lontano da quello dell'esecuzione che avviene attraverso un'iniezione letale: «È un edificio ottocentesco di mattoni rossi diventato monumento nazionale».
Tra i rumori metallici delle serrature e delle porte che si chiudono Fornoni insinua dei dubbi. «Nel sistema giudiziario americano – spiega – si sono riscontrate molte falle: molti condannati a morte sono risultati innocenti, dopo esser stati sottoposti a prove come quella del dna». Nell'Illinois 14 persone sono state condannate a morte, solo dopo si è riscontrato che erano innocenti. Non tutti gli Stati Uniti la pensano allo stesso modo sulla pena di morte. Per questo, dopo la tappa in Texas, Fornoni ha raccolto testimonianze proprio a Chicago, nell'Illinois. Il video-giornalista sta pensando di approfondire anche la questione dell'innocenza, raccogliendo le testimonianze dei condannati a morte liberati perché ritenuti innocenti.
Ma questo è solo l'inizio di un lungo viaggio lungo le rotte della pena di morte e che ha preso l'avvio proprio da un sistema politico a noi vicino: la democrazia. «Domenica comincio dalla democrazia degli Stati Uniti – racconta Fornoni – ma l'inchiesta mi sta portando in tutti i continenti, dai Paesi democratici a quelli ex comunisti come la Russia a quelli integralisti come l'Iran. Situazioni politiche diverse sì, ma accomunate da questa pratica, anche se il trend del mondo è ormai quello di abolirla. A breve parto per la Cina, lo stato del mondo in cui si verifica il maggior numero di esecuzioni, ma il numero esatto è sconosciuto».
L'inchiesta farà tappa anche negli stati ex sovietici in cui viene applicata la moratoria, vale a dire la sospensione della pena di morte come previsto dalla costituzione. È un viaggio per capire per quale motivo è presente la pena di morte nel mondo, anche grazie a incontri con uomini di Chiesa e filosofi. Il risultato di questo lavoro nella prossima stagione di Report .
Giorgio Contessi
jay.ren
00martedì 13 dicembre 2005 11:42
Ancora un'esecuzione negli Stati Uniti, il grande paladino nella lotta contro il Male Supremo, che questa volta ha le sembianze di un uomo di colore, gustiziato per un fatto avvenuto 25 anni fa.

Dopo che gli inservienti ci hanno messo 12 minuti per trovare la vena dove iniettare il veleno, facendo spazientire perfino "Tookie" Williams che la doveva subire, la giustizia [SM=g27816] ha fatto il suo corso.

Ovviamente ogni ricorso per la sospensione dell'esecuzione è stato vano, così come la partecipazione delle gente che protestava per questo ennesimo crimine (si è passata la soglia dei 1000 giustiziati dalla reintroduzione della pena di morte). Come poteva il governatore muscoloso tentennare e permettere la sospensione dell'esecuzione? Non sia mai, visto dove porta il pugno duro con i condannati a morte...

Qui sotto l'articolo su La Repubblica

http://www.repubblica.it/2005/l/dirette/sezioni/esteri/penamortwill/penamortwill/index.html
!Angelica!
00martedì 13 dicembre 2005 12:11


Chi è Stanley «Tookie» Williams

Williams, 51 anni, da 24 anni sostiene la sua innocenza in relazione agli omicidi di Albert Owens, Tasai Shai Yang, Yen-I Yang e Yee-Chen Lee, nel corso di due diverse rapine. È stato condannato nel 1981, ma il suo avvocato sostiene che i testimoni a carico erano criminali che hanno ricevuto incentivi dalla polizia.

Fonte: www.unita.it


Schwarzenegger dà l'ok

Il governatore della California respinge la richiesta di grazia avanzata per il condannato a morte Stanley 'Tookie' Williams. Williams, 51 anni, fondatore della gang dei Crips è stato condannato per quattro omicidi del 1979. Dovrebbe morire subito dopo la mezzanotte (nei primi minuti dopo le 9 di domani in Italia). Si temono rivolte nei quartieri neri della California.

WASHINGTON, 12 DICEMBRE 2005 - Il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha respinto la richiesta di grazia avanzata per il condannato a morte Stanley Tookie Williams.

Williams dovrebbe morire per un'iniezione letale nelle prossime ore nel carcere californiano di San Quintino.

Schwarzenegger aveva ascoltato in un'udienza a porte chiuse la scorsa settimana i difensori di Williams e i procuratori di Los Angeles che ne chiedono l' esecuzione.

Il governatore ha poi lasciato trascorrere alcuni giorni prima di pronunciarsi e ha respinto la grazia a meno di 12 ore dall'appuntamento di Williams con la camera della morte.

In una dichiarazione diffusa via email dal suo ufficio, il governatore ha detto di aver valutato a fondo tutti gli elementi del caso e ''di non aver trovato una giustificazione per concedere la grazia'' e per ribaltare la decisione delle giurie.

Williams, un nero di 51 anni noto come il fondatore della gang dei Crips, una delle bande più sanguinarie di Los Angeles, e condannato per quattro omicidi del 1979, dovrebbe morire subito dopo la mezzanotte locale (nei primi minuti dopo le 09:00 di domani in Italia).

Il reverendo Jesse Jackson, uno dei leader del movimento afroamericano negli Usa, che si trova a San Francisco in vista dell'esecuzione, ha detto di augurarsi che la scelta di Schwarzenegger non provochi proteste e rivolte nei quartieri neri della California.

Williams è oggi un instancabile attivista contro la diffusione della criminalità giovanile e delle gang, autore di fiabe e quattro volte candidato al Nobel per la letteratura e per la pace.

Fonte: ilgiorno.quotidiano.net/art/2005/12/12/5394480

I siti da consultare
www.tookie.com
www.savetookie.org
fergus
00martedì 13 dicembre 2005 18:50
e il povero barnabei o bernabei (?)

quel ragazzo che hanno seccato tempo fa dopo che hanno trafugato le prove della sua innocenza ???
=Donegal=
00martedì 17 gennaio 2006 12:07
Da Repubblica online

Aveva 78 anni. Ucciso con un'iniezione letale nel carcere di San Quintino
Inutili gli appelli degli avvocati a Schwarzenegger e alla Corte Suprema
Usa, giustiziato Clarence Allen
era vecchio, cieco e ammalato

SAN FRANCISCO - E' stato giustiziato nella prigione di San Quintino, in California, Clarence Allen, il 76enne malato per il quale si era mobilitata l'opinione pubblica non solo americana. L'annuncio dell'esecuzione è stato dato dalle autorità giudiziarie, Allen è stato ucciso con un'iniezione letale.

Allen, cieco, cardiopatico e ridotto su una sedia a rotelle, aveva compiuto ieri gli anni. Era stato condannato a morte nel 1982 per aveva organizzato dal carcere un triplice omicidio a Fresno nel 1980. L'uomo, già condannato per l'omicidio del figlio della sua fidanzata, aveva offerto 25mila dollari a un compagno di cella, Bill Ray Hamilton, perché, una volta scarcerato, uccidesse i testimoni di quel delitto, in vista di un nuovo processo. Hamilton, ora in attesa dell'esecuzione nel braccio della morte, uccise un testimone e due passanti.

Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, aveva rifiutato venerdì scorso di accordargli la grazia, decretando di fatto l'esecuzione del più vecchio condannato a morte della California. Il giustiziato più anziano è però John Nixon, di 77 anni, ucciso lo scorso dicembre.

Gli avvocati di Allen si erano rivolti anche alla Corte Suprema americana, sottolineando l'età avanzata e le precarie condizioni di salute del condannato, ma senza risultati. Il caso di Allen ha sollevato molte polemiche e scosso l'opinione pubblica, come quello di Stanley "Tookie" William, giustiziato il mese scorso nonostante le richieste di grazia, visto il suo pentimento e impegno per la non violenza.
fergus
00martedì 17 gennaio 2006 13:37
creato e rinominato apposito 3d sulla pena di morte in USA
Inchiostro Simpatico
00mercoledì 18 gennaio 2006 19:04
Cosa vi aspettate da un'attore austriaco, che parla malissimo l'inglese che ha iniziato la sua "carriera" politica sposando una donna della famiglia Kennedy è che è passato ai repubblicani?

Il problema che i Democratici hanno presentanto il Governatore uscente reo di pesanti buchi di bilancio e del famoso black-out elettrico.

La California resta il mio stato preferito, sia per stile di vita che per credo politico.
fergus
00giovedì 19 gennaio 2006 09:50
Re:

Scritto da: Inchiostro Simpatico 18/01/2006 19.04

La California resta il mio stato preferito, sia per stile di vita che per credo politico.



per le donne , no?
Inchiostro Simpatico
00giovedì 19 gennaio 2006 10:06
Lo stile di vita racchiude tutte quelle piacevolezze che un uomo può chiedere [SM=g27822]
fergus
00giovedì 19 gennaio 2006 10:11
Re:

Scritto da: Inchiostro Simpatico 19/01/2006 10.06
Lo stile di vita racchiude tutte quelle piacevolezze che un uomo può chiedere [SM=g27822]



immaginavo [SM=g27828]
Earendil78
00giovedì 26 gennaio 2006 10:31
L'esecuzione sospesa con un intervento della corte Suprema
Il ricorso si basa su uno studio pubblicato dalla rivista Lancet
Miami, condannato a morte si salva all'ultimo momento
I ricercatori: "L'iniezione letale è un metodo incostituzionale"
Il 43% dei condannati rimarebbe parzialmente cosciente
di VITTORIO MARTONE


Clarence Hill
MIAMI - Ogni salvataggio che si rispetti deve avere una caratteristica: essere compiuto all'ultimo minuto. E la sospensione della sentenza di morte del detenuto Clarence Hill è stata decretata proprio poco prima dell'ora fatale. Hill venne condannato per l'omicidio di un poliziotto avvenuto durante una rapina in banca nel 1982. La corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso l'esecuzione, prevista per le 18 di ieri, dopo il ricorso dei suoi avvocati. La tesi dei difensori è sostenuta da uno studio pubblicato dalla rivista The Lancet in cui si afferma che l'inizione letale, il metodo più usato negli Usa per eseguire le condanne a morte, provoca dolore nei condannati ed è quindi incostituzionale.

il resto dell'articolo qui: www.repubblica.it/2006/a/sezioni/esteri/florida/florida/flor...


loro si che pensano al benessere dei loro condannati.
trollino63
00giovedì 26 gennaio 2006 10:36
Re:

Scritto da: Earendil78 26/01/2006 10.31

loro si che pensano al benessere dei loro condannati.



Davvero. Chissà quanto ci metteranno a pensare che potrebbero tornare ala ghigliottina... Fu inventata proprio per rendere più veloce e meno dolorosa la cosa... [SM=g27812]
Earendil78
00giovedì 26 gennaio 2006 13:16
Oscar Wilde scriveva...
"America is the only country that went from barbarism to decadence without civilization in between."


un genio.
fergus
00martedì 31 gennaio 2006 15:23
Re: Oscar Wilde scriveva...

Scritto da: Earendil78 26/01/2006 13.16
"America is the only country that went from barbarism to decadence without civilization in between."


un genio.



da Oscar Wilde a Morrissey il passo è breve

"America your head's too big, Because America, Your belly's too big
And I love you, I just wish you'd stay where you is

In America, The land of the free, they said, And of opportunity, In a just and a truthful way
But where the president, Is never black, female or gay, And until that day
You've got nothing to say to me, To help me believe"
Earendil78
00martedì 31 gennaio 2006 21:21
Blog di un condannato a morte
www.meetvernon.blogspot.com/


forse molti di voi gia' lo sanno... questo e' il blog di un uomo che e' stato condannato a morte.
la pena verra' eseguita il prossimo 6 febbraio.
=Donegal=
00martedì 21 febbraio 2006 12:57
Qualcosa si sta muovendo?
Da Repubblica online

I due medici si sono rifiutati per motivi etici di sedare il condannato per alleviargli il dolore provocato dall'iniziezione letale
Gli anestesisti si rifiutano di operare
l'esecuzione viene rinviata

Se non avrà luogo entro la mezzanotte di oggi, scadrà
l'ordinanza che la dispone, e il giudice dovrà emetterne una nuova

SAN QUENTIN (California) - L'esecuzione di un uomo condannato per aver violentato e ucciso nel 1981 una ragazza di 17 anni è stata rinviata perchè i due anestesisti si sono rifiutati di prendervi parte, fornendo l'assistenza richiesta, rivendicando obiezioni di natura etica.

I difendori del condannato avevano richiesto a un giudice federale, che aveva accolto la domanda, la presenza di un anestesista perchè effettuassero un intervento che facesse provare meno dolore al condannato, Michael Angelo Morales, che doveva essere messo a morte con l'iniezione letale. Per un'eventuale sostituzione era stata prevista anche la presenza di un secondo anestesista.

Ma gli anestesisti si erano tirati indietro, opponendo motivazioni di natura etica, e alla direzione della prigione non è rimasto che rimandare l'esecuzione, che potrà ancora essere effettuata solo fino alle 23.59 di oggi, ora locale. Dalla mezzanotte in poi, il 'death warrant', cioè l'ordinanza di messa a morte, scade e ne deve essere richiesta una nuova allo stesso giudice del processo che nel 1983 pronunciò la sentenza di condanna.

Ma non è detto che questa seconda ordinanza venga emessa, dal momento che il giudice Charles McGrath si è unito a Morales nella richiesta di grazia presentata al governatore dello Stato, Arnold Schwarzenegger.

McGrath ha detto di non essere più convinto della credibilità di una testimonianza che è stata decisiva per la sentenza di condanna.

Gli avvocati di Morales hanno sostenuto che il cocktail di tre sostanze usato per l'iniezione letale in California e in altri 35 stati Usa viola l'ottavo emendamento, che vieta le punizioni crudeli o inusuali. E l'iniziezione letale, hanno osservato i difensori, provoca un forte dolore.

Ieri sembrava che per Morales non ci fossero più speranze, dopo che la Corte Suprema Usa aveva rifiutato di prendere in considerazione la sua richiesta e il governatore per la seconda volta gli aveva negato la grazia.

L'uomo ha ammesso la propria colpevolezza, ma ha detto che aveva ucciso la ragazza agendo dopo aver assunto droghe e alcol.

[Modificato da =Donegal= 21/02/2006 13.26]

ollivander
00martedì 21 febbraio 2006 15:23
se non e' tortura questa...
CIOE', HANNO VERAMENTE UN EMENDAMENTO IN QUESTO SENSO?

SAPERE IL GIORNO IN CUI SI VERRA' UCCISI DAVANTI AD ALMENO UNA DECINA DI PERSONE, TRA CUI POSSIBILMENTE I FAMIGLIARI DELLA PROPRIA VITTIMA E DUE SECONDINI CHE TI CHIEDONO COSA GRADIRESTI PER PRANZO, ISN'T THIS TORTURE OR SOMETHING?





Gli avvocati di Morales hanno sostenuto che il cocktail di tre sostanze usato per l'iniezione letale in California e in altri 35 stati Usa viola l'ottavo emendamento, che vieta le punizioni crudeli o inusuali. E l'iniziezione letale, hanno osservato i difensori, provoca un forte dolore.
Earendil78
00martedì 21 febbraio 2006 16:24
Re: se non e' tortura questa...

Scritto da: ollivander 21/02/2006 15.23
CIOE', HANNO VERAMENTE UN EMENDAMENTO IN QUESTO SENSO?

SAPERE IL GIORNO IN CUI SI VERRA' UCCISI DAVANTI AD ALMENO UNA DECINA DI PERSONE, TRA CUI POSSIBILMENTE I FAMIGLIARI DELLA PROPRIA VITTIMA E DUE SECONDINI CHE TI CHIEDONO COSA GRADIRESTI PER PRANZO, ISN'T THIS TORTURE OR SOMETHING?




No, Ollivander.
L'VIII Emendamento "vieta le cauzioni e le multe eccessive, e le punizioni crudeli o inusitate"... per questo l'iniezione letale potrebbe essere anticostituzionale, perche' sembra provochi dolore.
=Donegal=
00mercoledì 22 febbraio 2006 10:20
Ci sono fondate speranze che questa condanna a morte salti, grazie ai dubbi dello stesso giudice che l'ha emessa.
E cosa non meno importante, questo episodio potrebbe aprire una piccola crepa in tutto il meccanismo...


Da Da Repubblica online

Una sentenza del giudice federale ha imposto alla prigione di San Quentin di eseguire l'iniezione letale senza far provare dolore al condannato

Pena di morte, esecuzione cancellata
sine die per il rifiuto dei medici


I due anestesisti chiamati si sono rifiutati di prestare il loro
operato per motivi etici. E ora l'ordinanza di messa a morte è scaduta


SAN QUENTIN - L'esecuzione di Michael Angelo Morales, condannato per lo stupro e l'omicidio di una ragazza di 17 anni avvenuto nell'81, è stata rinviata a tempo indeterminato dopo che lo Stato della California ha segnalato a una Corte d'Appello federale di San Francisco di non essere in grado di rispettare l'ordine di modificare il cocktail letale in modo da garantire che l'uomo non avrebbe sofferto.

Il rinvio, che potrebbe rimettere in questione tutta l'architettura delle esecuzioni capitali negi Stati Uniti attraverso le iniezioni letali, si è verificato a poco più di un'ora e mezzo dalla scadenza fissata, le 19.30 locali di martedì (04.30 italiane di oggi).

L'esecuzione di Morales sarebbe già dovuta avvenire la notte precedente nel carcere di San Quentin, ma era stata rinviata perchè i due anestesisti chiamati s'erano rifiutati di prendervi parte per motivi etici.

La direzione del carcere aveva allora optato per la somministrazione di un cocktail letale di barbiturici. Ma neanche questa soluzione è stata adottata, alla fine, perchè comunque avrebbe richiesto la presenza di un medico, e non era in grado di garantire che il condannato non avrebbe sofferto.

A questo punto il rinvio dell'esecuzione è a tempo indeterminato, nonostante il governatore della California Arnold Schwarzenegger abbia respinto per due volte la domanda di grazia. Infatti è scaduta alla mezzanotte di ieri l'ordinanza del giudice che disponeva la messa a morte, ed è probabile che non ce ne sia un'altra.

Infatti l'unico giudice che può emetterla, e cioè il giudice che ha pronunciato la sentenza di condanna a morte dell'imputato, recentemente si è detto poco convinto della credibilità di una testimonianza, e si è unito a Morales nella richiesta di grazia presentata al governatore.
ollivander
00mercoledì 22 febbraio 2006 12:53
Re: Re: se non e' tortura questa...
il fatto che provochi dolore e' solo una ciliegina, in ogni caso spero continuino ad esserci defezioni di natura etica, potrebbero veramente diventare la crepa nella diga...





Scritto da: Earendil78 21/02/2006 16.24


No, Ollivander.
L'VIII Emendamento "vieta le cauzioni e le multe eccessive, e le punizioni crudeli o inusitate"... per questo l'iniezione letale potrebbe essere anticostituzionale, perche' sembra provochi dolore.

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