I Pipponi di O'Connor - IELTS for Knackers, Part 2
Ed eccoci giunti alla seconda parte del pippone sull'esame IELTS.
Dopo aver buttato una discreta quantita' di sangue nell'esame scritto, vago come un disperato nel campus alla ricerca di un espresso, ma la cosa piu' vicina che riesco a trovare e' l'Intercity, che pero' come tutti i trasporti pubblici in Irlanda e' sempre in mezzo alle balle quando non serve e non c'e' mai quando invece ne avresti disperatamente bisogno (vedi Nitelink per Dublin 15 alle tre di notte alias The Vomit Comet).
Detto questo, torno mestamente alla macchina che ovviamente e' parcheggiata in culo a Giove nell'unico posto in tutta l'Irlanda colpito dai raggi ultravioneNti del nostro astro di riferimento, che se l'avessi saputo prima mi sarei portato un paio di buste di chicken nuggets da cuocere direttamente sul cofano...
Vabbe', dopo lo stress termico che si aggiunge al giramento di balle tipo maserati birurbo, mi avvio verso casa, con il navigatore satellitare che affetto da delirium tremens da insolazione mi manda allegramente a spasso per Dublino
decidendo di sua sponte che per andare da Belfield a Blanchardstown la strada migliore e' la M50, che oltre ad
essere l'unica a pagamento e' anche zeppa come un otre costringendomi a recitare al contrario le sacre scritture per una buona mezz'oretta prima di poter togliere il freno a mano ed inserire la prima, naturalmente sotto al sole, altra cosa che a Dublino c'e' solo quando non lo vuoi, ed il climatizzatore non ce l'ho perche' toglie lo spunto, mette peso e costa caro, cosi' mi trovo ad arrostire sulla M50 pensando a quale meraviglioso spunto mi offrira' il prodigo VTEC una volta che riusciro' a mettere la prima...
Detto questo, in una maniera o nell'altra riesco ad arrivare a casa, chiudo la macchina, entro in casa, tolgo l'allarme, saluto le mura domestiche con una degna bestemmia che fa tanto fuoco accogliente nel camino, sulle tende, sui tappeti... accendo il mio fido timer del riscaldamento ("Ha un piccolo problema, in alcuni rari casi prende fuoco", dice il produttore), mi lavo la faccia e mi schiaffo nel letto esausto alle tre del pomeriggio.
Sipario.
Il giorno dopo, la prova orale e' fissata per le due e mezza pomeridiane, ma bisogna essere li' obbligatoriamente 20 minuti prima per la "registrazione" ed il controllo passaporti, non mi stupirei ci fosse anche la dogana ed il cane antidroga, con le facce che ho visto all'esame scritto. Insomma, due e dieci MASSIMO, facciamo due cosi' che e' better safe than sorry e chi va sano va piano e arriva dopo.
Per farla breve, terrorizzato dall'idea di dover dare via la mia verginita' anale pur di farmi perdonare i miei soliti ritardi, mi sveglio preciso come un patakka philippe svizzero preparato da un noto carrozziere tedesco, tanto che oltre a mungere la mucca avrei anche il tempo per far stagionare il parmigiano. Ma vabbe', penso, meglio che vado via prima possibile cosi' mi tolgo il pensiero e foock.
Mi lavo la faccia tipo decontaminazione radioattiva, effettuo una completa pulizia dentale che se mi vede la Colgate mi fa fare i corsi ai knacker di tutta Blanchardstown nelle scuole, espleto preventivamente il pisciatone di cui alla precedente puntata e, pieno di buona volonta' ma a secco di liquidi di scarto, parto all'avventura verso Belfield senza guardare l'orologio.
Attacco l'autoradio, mi sento le niuz del giorno, mi subisco qualche pubblicita' di concessionari e mobilifici e nuovi eccezionali complessi residenziali costruiti cosi' in culo ai lupi che per arrivarci ci vuole Jonathan dimensione avventura ed invece della mappa ti danno una bussola e un machete, faccio passare le vecchiette, i pedoni, le ragazzine sedicenni in tenuta da college che hanno evidentemente bigiato la scuola per imboscarsi col fidanzato, e tutto il bestiario urbano annesso e connesso. Non ho un cavolo di fretta perche' e' evidentemente
prestissimo, ovviamente come accade tutte le volte quando non si ha fretta i Dublin Bus si ritirano a bordo strada non appena mi vedono, i tassisti mi chiedono indicazioni per Knackerville, i semafori sono misteriosamente tutti verdi e per strada non c'e' nessuno tipo domenica a piedi mentre il giorno prima si stava accatastati uno sull'altro tipo bisarca, il navigatore satellitare riesce a non confondere Belfast con Ballymun con Ballyfermot con Ballymena e quindi non romple le Bally, e riesco persino a trovare parcheggio a un metro e mezzo dall'aula d'esame tipo che posso fare l'esame direttamente dal sedile del guidatore con l'autoradio a palla.
SOLO a quel punto guardo il fido orologio comprato all'Argos e mi accorgo di essere arrivato, per la prima volta nella storia, con UN'ORA e MEZZO di anticipo, roba che il custode mi avra' preso per uno spacciatore e lo spacciatore per il custode. La prospettiva di passare un'ora e mezza nel malefico campus a rimorchiare le dublinesi non e' nel menu del giorno, quindi decido di dedicarmi alla mia attivita' piu' difficile in questi due giorni:
trovare un maledetto espresso in quest'universita'.
Alla fine finisco nell'Arts Cafe' che manco a dirlo si trova nell'edificio della sezione artistica, sara' pure artistica ma il palazzo pare un garage a tre piani tipo Ipercoop, e il cafe' in questione vuoi per la selezione di schifezze vuoi per il piazzalone che c'e' fuori pare piu' adatto a farti il pieno di V-Power che quello di caffe', adocchio la macchina che pretende di essere una macchina espresso e mi metto, tanto per cambiare in Irlanda, in coda.
Quello prima di me preme bello deciso e convinto sul tasto espresso e vedo con ORRORE scendere dal dosatore mezzo litro di brodaglia marrone che mi evoca tutto fuorche' il caffe'. Recitando a memoria il rosario al contrario decido di rimediare sul "meno peggio" vale a dire il "Latte'". Manco ho finito di berlo che l'effetto mister muscolo della mescolanza appena trangugiata mi stimola un cagotto di dimensioni aerospaziali.
Trattengo il trattenibile, guardo l'orologio e decido che c'e' tempo per una visita guidata alle locali attrazioni turistiche, dopo un quarto d'ora che cerco il WC finalmente realizzo che si trova nei sotterranei. Vabbe', decido di andare per i liquidi e trattenere i solidi, dopo di che mi fumo una simpatica sigaretta, riguardo l'orologio, tiro un bestemmione che risuona fino a Dun Laoghaire causa piazzale e muri di cemento e mi reco in netto anticipo al posto designato, il Daedalus Building.
Vado al banchetto della tipa della reception, la quale mi dice che l'esaminatore e' libero da subito e se voglio posso evitare di darmi mazzate sui maroni per tre quarti d'ora nella sala d'aspetto tipo stazione centrale di Shangai, accetto ed inizia l'esame con annesso ragazzone irlandese che mi aspetta nella exam room con registratore a cassette spianato. Mi chiede il mio "full" name, io per fare lo splendido faccio persino lo spelling del cognome e iniziamo a parlare del piu', del meno, del per e del diviso finche' non si arriva al "quid". Mi da' una scheda del tipo "parlami di una casa a cui sei legato" e io inizio ad attaccare un pippone su quanto amo Mulhuddart e quanto
sono legato ai miei vicini knacker, e bla bla bla. Questo mi risponde chiedendo quali sono le differenze tra le case
italiane e quelle irlandesi, al che mi viene da rispondergli che in Italia non le facciamo di cartone, ma preferisco mettermi a parlare di zone giorno, zone notte e giardino di macchia mediterranea, manco avessi mai abitato nella villa del Berlusca.
Fine del terzo grado, chiedo come sono andato e mi rispondono "lo saprai". Eh, grazie al bagigi che lo sapro', ma io lo volevo sapere ORA.
Faccio per uscire dal building e non trovo la strada. Intercetto una prof che cazzeggiava nei dintorni e le chiedo "senta ma l'uscita?" e lei "da quella parte, e' un casino perdersi in questo building" "Eh, mica si chiama Daedalus Building per niente!". La tipa ovviamente NON capisce la battuta e mi fa uno sguardo come per dire "oddiioo, ca%%o vuole sto knacker?". Io saluto caldamente mandandola mentalmente a fanculo senza passare dal via, esco dal palazzo e, fumando e bestemmiando in puro stile Satana mi reco allegramenteverso la macchina.
E' FINITA!
Si attendono le prossime bestemmie per quando mi arriveranno i risultati, ovvero fine settimana prossima / inizio di quella dopo.
Su una scala da 1.0 a 9.0 in "step" da 0.5, chi indovina il risultato avra' in premio una pinta offerta in persona da O'Connor (se siete in Irlanda) o una foto autografata del sottoscritto davanti alla statua di Molly Malone se siete fuori Irlanda.
Cheers, beers & no fears (per chi deve fare l'esame)
AOC
[Modificato da OConnor 02/06/2005 15.40]