Carissimo Sig. Concetto,
Premetto che non sono l'amministratore del sito, che sono sicuro Le rispondera' quanto prima fornendo tutti i chiarimenti del caso.
Appartengo alla categoria degli "Irlandiani", che altro non e' un'etichetta scherzosa con cui ci autodefiniamo in questo forum. Mi sono trasferito in Irlanda tempo addietro con aspettative di lungo periodo, ed ho sempre cercato, come molti altri in questo sito, di parlare delle cose che non vanno (dell'Irlanda come della vita all'estero in generale, ma anche dei motivi che spingono al trasferimento all'estero).
La differenza tra la Sua testata e questo forum e' che su Internet siamo tutti giornalisti, commentatori, inviati speciali, paparazzi e cronisti d'assalto, pur senza bisogno della rotativa. Il giusto modo di porsi di fronte ad un forum e' quello di pensare ad un bar durante una partita di calcio della Nazionale, dove tutti per un momento si sostituiscono al CT. Nessuno qui pretende di essere un professionista dell'informazione ne' un vate di nessun genere, ognuno e' libero di fornire la propria interpretazione dei fatti senza dover ricorrere ad un particolare registro o cliche'.
Quindi, giusto per rendere chiaro lo status quo, amministratori e moderatori del forum non "pubblicano" informazioni nel senso giornalistico del termine, ma mettono a disposizione una bacheca dove ciascuno di noi e' libero di appiccicare il suo post-it.
In quanto agli argomenti espressi nel suo messaggio, mi consenta di fornire quindi una replica strettamente personale: La Sua testata e' nettamente celebrativa di un'italianita' da cui molti italiani trasferiti all'estero (mi includa pure nel conteggio) rifuggono il piu' possibile. I Bersaglieri a Dublino non fanno un granche' notizia qui da noi, come nemmeno le serate di gala con i notabili locali, sa com'e', siamo giovani e pragmatici e per una coraggiosa scelta dell'amministratore rifiutiamo ogni affiliazione e sponsorizzazione per mantenere la virtu' dell'imparzialita'.
Diciamocela tutta, signor Concetto. Agli "irlandiani" di nuova generazione, per quanto sicuramente legati alle tradizioni italiane e amanti del buon cibo e del buon bere, sapere che i Bersaglieri sono in citta' non fa parte della rosa di informazioni di cui veramente si avrebbe piu' bisogno. Siamo sostanzialmente ragazzi che si destreggiano tra voli low cost, landlord oppressivi e problemi di convivenza ed integrazione che vanno oltre il problema di trovare il vero Barolo del Piemonte in Dublino.
La Sua generazione e' sicuramente "settled" ma mi perdoni nel ritenere il sito internet della Sua testata piu' centrato sul vivere da Italiani in Irlanda (con tutti i lussi e le comodita' del caso) che da vere problematiche di integrazione e di vita quotidiana che tanto bene farebbero ad una testata come la vostra qualora perseguisse un vero scopo di avvicinamento tra il mondo dei "settled" e quello dei "settlers", nell'avvicendamento delle generazioni di italiani che scelgono l'Irlanda come Paese dove vivere.
Non sarebbe male vedere, tra le colonne dedicate a quanto siano fighi gli italiani in cielo ed in terra, anche qualcosa che parlasse veramente di chi viene a vivere in Irlanda, invece che dei soliti notabili, presidenti, assessori e imprenditori di grido. Molti dei ragazzi del sito, sono sicuro, sarebbero felici di dire la propria (gratuitamente) su quello che accade al di la' delle serate di gala ed al mondo "sugar coated" delle manifestazioni di italianita' all'estero.
Mi scusi per il gioco di parole, signor Concetto, ma spero proprio di essere riuscito ad esprimere il concetto.
Saluti,
AOC
Edit: Siccome il Sig. Concetto si e' identificato abbastanza chiaramente, mi permetto di presentare me stesso. Il mio vero nome e' Antonello, sono un tecnico informatico specializzato e lavoro in Dublino per un'azienda produttrice di software. Ci sarebbe molto altro da dire ma trovera' tutto nei miei vari post sparsi per il forum.
[Modificato da OConnor 02/04/2005 20.03]