-55-

-55-

Finalmente un po’ d’ordine nella mia memoria, spero che Sophie o chi per lei arrivi in fretta e che mi spieghi qualcosa di più, mi sdraio sul letto e m’addormento!

Sento caldo, sono legato e sono in un carcere, non so se è reale o no, sento una voce araba che mi parla ma non vedo nessuno, sono bendato, la voce continua a berciare qualcosa ma non capisco una parola cerco di parlare e mi arriva un pugno in pancia che mi fa quasi svenire, non capisco perché sono qui, ero nella mia stanza da letto ed ora sono prigioniero di un arabo, bendato e dolorante, la benda mi viene tolta e vedo due uomini, uno alto e magro con una folta barba nera che parla e parla e un altro più grosso a torso nudo e anch’esso con la barba con le braccia conserte sul petto, l’uomo magro continua a parlare e si direbbe che mi sta domandando qualcosa, non capisco e lui continua a parlare, sono ammanettato mani e caviglie ad una sedia di legno che a prima vista si direbbe molto robusta, l’uomo parla e cerco di spiegarli che non capisco, l’uomo grosso mi tira un pugno in faccia ed io svengo.

Mi risveglio nella mia camera da letto, svegliato perché qualcuno o qualcuna sta bussando alla mia porta, prendo la pistola e mi avvicino guardingo alla porta, il bussare smette e apro la porta tenendo nascosta la pistola, un giovanotto dell’albergo mi chiede gentilmente se la colazione la voglio in stanza o se preferisco prenderla nella sala pranzo, gli rispondo che in camera va benissimo e chiudo la porta, torno sul mio letto e rifletto sul sogno che ho appena avuto!