l'articolo ha centrato il problema.
il modo in cui viene insegnato l'inglese in italia e' raccapricciante e non e' assolutamente finalizzato all'apprendimento della lingua e allo sviluppo di capacita' di interazione.
come dice vito, molti prof si limitano a farti fare la traduzione, un po' come se si stesse studiando latino, peccato che l'inglese nn sia proprio una lingua morta.
nei casi migliori trovi il prof che ti bombarda di letteratura e allora esci dal liceo con il tuo bell'8, conoscendo a memoria tutti i titoli delle tragedie di shakespeare, e basta!
poi visto che al liceo eri tanto bravo, decidi di andare a fare lingue. ti iscrivi e scopri che quei 10 minuti ogni 2/3 mesi ti viene chiesto di parlare inglese. nn lo sai assolutamente fare, ma nn c'e problema, se il prof ti vede in laboratorio audiovisivo e tu nn manchi mai a una lezione quei 10 min passeranno lisci come l'olio.
la tesi naturalmente (visto che siamo in italia!) la scrivi in italiano. in inglese al massimo ci butti dentro quelle citazioni che puoi legittimamente scopiazzarti qua e la.
questa non e' stata la mia formazione, ma avrebbe tranquillamente potuto esserlo se nn fosse che le condizioni economico-familiari mi hanno permesso di fare prolungati soggiorni all'estero prima della laurea.
l'inglese andrebbe insegnato dalle elementari. in maniera molto semplice. All'asilo (ha fatto una scuola privata) ci facevano fare vocabolario. L'insegnate ci mostrava delle carte e noi dovevamo indovinare il nome di quello che era indicato. Alle elementari si inizia con le frasi semplici e le si portano avanti fino alla quinta. Gia' questo sarebbe un bel bagaglietto di partenza considerata la facilita' di apprendimento dei bambini a quell'eta'.
Dalle medie si comincia con i costrutti e la grammatica e se ne intensifica lo studio per tutti e 3 gli anni.
Al liceo si dovrebbe arrivare essendo gia' in grado di leggere e capire in inglese. A quel punto si potrebbe affiancare allo studio della lingua una panoramica letteraria, propeduetica a quelli che poi potrebbero essere i vari sbocchi universitari. Inutile dire che l'inglese studiato allo scientifico dovrebbe essere diverso da quello dell'istituto tecnico e cosi' via.
All'universita' le lauree in lingue dovrebbero prevedere corsi di letteratura in lingua e nn in italiano come viene fatto.
Le ore dedicate all'apprendimento della lingua sono una manciata rispetto a quelle dedicate a tutte le altre materie in italiano!!!!
Per nn parlare del fatto che anche la preparazione letteraria che viene impartita e' di scarsissima qualita'.
Le uniche boccate di aria fresca vengono dagli studenti erasmus che tornando dall'estero portano argomenti di tesi decisamente nuovi rispetto al solito trito che i baronetti di turno propinano.
Da questo discorso vanno escluse le scuole interpreti e traduttori, che allo stato attuale sono le uniche ancora in grado di fornire una solida formazione linguistica.
In sostanza, in italia chi sa l'inglese a un certo livello deve anche avere i soldi per poterselo permettere.
Poi ci sono i geni, ma quelli sono un caso ancor meno diffuso delle giuste condizioni familiari.
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Thoughts, like fleas, jump from man to man, but they don't bite everybody.
Stanislaw J. Lec