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27/02/2008 13:49 | |
pycos, 2/27/2008 1:01 PM:
1) le scelte che ti portano a radicarti sono quelle che comportano sacrifici e che danno risultati a medio/lungo termine...
Per esempio: Se vuoi lavorare in campi dove devi rpima farti riconoscere i titoli (Psicologia, medicina etc.), magari fra tirocini e pratiche burocratiche varie, passa un anno o quasi... e a quel punto, non ha senso farlo se dopo due mesi decidi di andare via e ricominciare in Italia o da qualsiasi altra parte con un'alra abilitazione etc.
Allora bisogna pianificarsi bene la vita e darsi delle priorita': cosa viene prima? Il tempo? Il cibo? La famiglia? La carriera? In base a questo si prende la decisione. Se la scelta comporta tempi medio/lunghi si sa', ma ci si e' posto un obiettivo, si lavora per raggiungerlo dando un colpo al cerchio e uno alla botte a tutto quello che gli sta' attorno (all'obiettivo).
2) il lavoro del call centre era riferito appunto a stare con le cuffiette o in ruoli dove comunque non sviluppi competenze specifiche... ha senso farlo a mio avviso per raggiungere certi obiettivi (Lauree, master etc.) se no ci rimani fregato alla lunga...
Allora il call centre non c'entra nulla, non e' quello lo scopo. Lo scopo e' la laurea/master/blabla, il call centre e' solo il mezzo che ti porta al fine. Ma la laurea/master/blabla per far che?
Cultura personale o carriera?
Nel primo caso, non vedo problemi, la si sta' facendo, e l'Irlanda ne da' la possibilita' (visto che fornisce la flessibilita' e il lavoro per), una volta raggiunto l'obiettivo si pensera' a quello successivo.
Nel secondo caso invece, qualora si voglia poi tornare in Italia con la medaglia della laurea/master/blabla, sappiamo tutti benissimo come funziona da noi: conoscenze, amici, raccomandazioni (+o- lecite). Se l'obiettivo *e'* tornare in Italia, bisogna adoperarsi per trovar soluzione a questo. All'estero sappiamo tutti abbstanza bene che le cose stanno in maniera diversa, quindi invece di pensare al networking, magari pensiamo ad una specializzazione, o a fare esperienza, per esempio.
3)Le frustrazioni di cui parlo sono piu' o meno le solite legate agli argomenti di cui si sente parlare spesso... ovviamente sono soggettive, non voglio avallare nessun punto di vista su irlanda e irlandesi... ma se stai male in un posto e ti ci trovi incastrato per aver pinificato male la tua permanenza, credo possono condizionare la serenita' di una persona...
Chiediamoci pero' bene da cosa sono generate, queste frustrazioni.
E' veramente l'Irlanda e gli Irlandesi? Bene, allora basta cambiar stato e si risolve il problema. Andiamo tutti in Svizzzera, oppure una via di mezzo: UK o Benelux, chesso'. Nel mio caso il problema non si risolverebbe, non so' per gli altri...
O magari e' la lontanaza dal luogo natio? Ahia, allora ricadiamo in quanto scritto sopra.
E se fosse la mancanza di un compagno/a? Azz, questa e' una storia differente, allora non e' l'Irlanda, pure in Svizzera avremmo lo stesso problema.
E gli affetti familiari? E siamo di nuovo li'...
4)sul ricominciare in Italia, credo che il punto sia (Generalizzando, ovviamente)il dover affrontare tutte le trafile prima di un'affermazione professionale... e se per mille ragioni vuoi tornare a fare il tuo lavoro in Italia, una cosa e' farlo a 28 anni dopo due anni passati all'estero, un'altra e' farlo a 38... con l'inevitabile stanchezza di dicei anni pieni di cose positive e negative, ma comunque pesanti, e ben altre esigenze...
Le trafile le fai se sei alle prime armi, *ovunque*, se hai esperienza parti gia' da un livello piu' superiore. Qualunque sia il livello comunque, in Italia abbiam gia' sviscerato quel che ci vuole: quindi bisogna risolvere quello di problema.
PS: sei sicuro che una volta radicati i figli da qualche parte si tratti soltanto di una scelta "statica" e che comunque non avra' ripercussioni nella tua vita una volta superati certi tempi?
Non capisco cosa intendi per scelta "statica".
Nel mio mex precedente intendevo che i figli da piccoli li sradichi, poi crescono e diventa piu' difficile/impossibile, poi crescono abbastanza e 1)se ne vanno affanculo per cazzi loro 2) te li porti dietro con te. :-)
Cerea.
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Giovanni
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