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Ancora niente lavoro..

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2007 09:28
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Re: Re:
Corkcat, 05/10/2007 16.27:




[SM=g27833]

Vabbé che qui a Cork siamo i terroni d'irlanda, ma 18 gradi ad ottobre io non lo considero "tanto freddo"... [SM=x145442]



IO a 18 gradi ho tanto freddo... va beh, già lo so che tra qualche giorno andrò in giro dentro a una stufa [SM=g27817]


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Forse sono stato frainteso...mica pretendo la bacchetta magica! :)

Intendo solo capire qual'è il target per il "buon cv" di cui parlate voi e quello invece che deve capire che non sarà affatto facile.....molti miei amici sono partiti negli ultimi anni ed hanno trovato in poco (anche se sbattendo come matti, ovviamente) buone posizioni...almeno per vivere decentemente dico.
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Re:
danielect, 06/10/2007 13.56:

Forse sono stato frainteso...mica pretendo la bacchetta magica! :)

Intendo solo capire qual'è il target per il "buon cv" di cui parlate voi e quello invece che deve capire che non sarà affatto facile.....molti miei amici sono partiti negli ultimi anni ed hanno trovato in poco (anche se sbattendo come matti, ovviamente) buone posizioni...almeno per vivere decentemente dico.



ripeto, ci sono troppi fattori da prendere in considerazione e innanzitutto dipende da quale settore uno ha voglia di trovare lavoro.
Secondo me tutti possono trovare un'occupazione qui in Irlanda, poi se sia accettabile o meno dipende dai gusti. Per quel che ne so, il settore bancario qui ha bisogno di molte persone e paga davvero benissimo.

Per il resto, bisogna solo avere pazienza e quella benedetta buona volonta', che fa la differenza tra un loser e un winner (per dirla all'americana). [SM=g27811]
Rigorosamente IMHO potrei fare una catalogazione molto generica
- CV appena sufficiente:
laurea: n/a
esperienze lavorative: poche e frammentarie
inglese: scolastico

risultato: il "candidato" deve trovarsi qui in Irlanda se vuole trovare lavoro, deve cominciare da lavoretti saltuari, non molto gratificanti e cercare di investire tempo e denaro nell'apprendimento dell'inglese. Ci vorranno un po' di settimane per trovare un'occupazione, ma da li potra' poi muoversi entro 8-10 mesi (di mazzo a campana) per trovarne una migliore. [SM=x145515] [SM=g27822]

- CV medio:

- laurea: si, bella fresca
- esperienze lavorative: poche e o nessuna
- inglese: scolastico

risultato: valgono le raccomandazioni di cui sopra sul trovarsi in Irlanda e investire in un corso di lingua, e' il tipico CV di coloro che vanno a lavorare nei call centre. Entro 3-4 settimane un lavoro da customer service si trova e con uno stipendio da 1400 euro mensili in su'. [SM=x145459]

= CV Buono

- Laurea: si
- esperienze lavorative: pluriennale nel settore
- inglese: buono

risultato: le aziende vi contatteranno anche se non siete gia' in Irlanda, ma le possibilita'che vi assumano sono molto di piu' se vi trovate qui. Questo e' il tipico CV di chi lavora in IT, settore e' da sempre affamato di persone con un minimo di esperienza.
Il lavoro si trova entro poche settimane, spesso ci si trova a decidere tra piu' offerte, cosa che raramente succede in Italia. Lo stipendio e' sempre un bel tot superiore alla media italica. [SM=x145464]

- CV Ottimo

- Laurea: si, magari con Master
- esperienze lavorative: molto specializzate
- inglese: fluente

risultato: preparatevi a guadagnare come un dirigente italiano anche se avete un contratto da impiegato. Avrete molte opportunita' di crescere e se entrate in una bella azienda di grandi dimensioni farete esperienze che sono priceless! se poi vi stancate e mettere il CV su internet, dopo 10 minuti avrete gia' la prima telefonata da parte di un recruiter interessato.
[SM=x145461]


giusto un ultimo aneddoto.
Il record dei sogni infranti penso sia avvenuto l'anno scorso.
Ho infatti sub-affittato una stanza a 2 italiane che venivano qui a trovare lavoro e a imparare l'inglese. Dopo 3 giorni, hanno trovato cattivo tempo, cibo scadente, prezzi alti e difficolta' a trovare lavoro, al quarto hanno fatto il biglietto e al quinto sono tornate in Italia (mettendomi nei casini, per altro). [SM=x145516]
Sono sicuro che qualsiasi persona che abbia chiesto loro come e' l'Irlanda si sia sentita rispondere che e' un sorta di semi-inferno dove e' difficile trovare lavoro (dall'alto della loro esperienza di 3 giorni 3). [SM=x145494]
Ecco perche' le esperienze vanno fatte di persona e le opinioni (tra cui anche le mie) lasciano il tempo che trovano perche' possono essere valide per me ma non per gli altri.
Penso di aver risposto ai tuoi dubbi.

P.S. cari Admin, non unite questo post all' "irlandiano rimpatriato", perche' sono frutto di sensazioni un po' diverse. Anzi, mettete questo in giusto risalto, altrimenti qualcuno dira' che non lo avevamo avvertito.
[Modificato da Antongiu 06/10/2007 14:56]
06/10/2007 17:21
 
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Sull'Irish Times di oggi
Per riallacciarmi all'annedoto di Antongiu e a chi sente freddo con 20 gradi... per fortuna ho trovato l'articolo on-line, va condiviso su questo forum [SM=x145498] (la riflessione finale dell'articolo però è seria):
source: www.ireland.com/newspaper/frontpage/2007/1006/1191439560...

Italy's mamma's boys have to be bribed to leave home
Paddy Agnew in Rome

If they won't go of their own accord, bribe them. That at least would appear to be the philosophy of Italian finance minister Tommaso Padoa Schioppa who has proposed a tax incentive to five million, home-living young Italians to encourage them to leave home and mamma's cooking.

According to research institute Eurispes, 59 per cent of Italians between the ages of 18 and 34 still live at home. That figure compares badly with other EU countries - 10 per cent in Spain, 12 per cent in Finland, 12.5 per cent in Denmark, 16.5 per cent in Germany, 19.5 per cent in Austria, 23 per cent in France and a respectable 20.5 per cent in Ireland.

Young people who fail to leave the nest, claims Mr Padoa-Schioppa, also fail to get married and develop independent lives for themselves.

Given that, in Italy as in Ireland, the standard excuse for not leaving home has always been high rental costs, the minister has proposed a measure in this year's budget which would allow young people between the ages of 20 and 30 to claim up to €999 in income tax allowance if they are paying rent (and if they earn less than €15,493.71 per annum).

During a senate hearing this week, the minister described those at the centre of this proposed legislation as "bamboccioni", which might loosely be translated as big fat mamma's boys. Not everyone was amused by the minister's turn of phrase. Franco Caruso of extreme left party Rifondazione Comunista, theoretically a government ally, was outraged. He argued that young Italians continue to live at home with their parents, not because of the cost of housing but because a majority of them find work only on a short term contract basis which makes it impossible for them to get a mortgage.

For some, though, the minister has touched a raw nerve. Renato Brunetta, economist and parliamentarian for Silvio Berlusconi's centre-right opposition party Forza Italia said:

"These young people are the living symbols of a social system in which there is no movement, not even India with its caste system is so paralysed. The poor quality of the supply and demand of work and the relative inefficiency of the productive system mean that [ mamma's boys] show little propensity for professional, social or geographic movement and little willingness to take risks."

© 2007 The Irish Times


[Modificato da Corkcat 06/10/2007 17:22]
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06/10/2007 17:48
 
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Re: Sull'Irish Times di oggi
Corkcat, 06/10/2007 17.21:

Per riallacciarmi all'annedoto di Antongiu e a chi sente freddo con 20 gradi... per fortuna ho trovato l'articolo on-line, va condiviso su questo forum [SM=x145498] (la riflessione finale dell'articolo però è seria):
source: www.ireland.com/newspaper/frontpage/2007/1006/1191439560...

Italy's mamma's boys have to be bribed to leave home
Paddy Agnew in Rome

If they won't go of their own accord, bribe them. That at least would appear to be the philosophy of Italian finance minister Tommaso Padoa Schioppa who has proposed a tax incentive to five million, home-living young Italians to encourage them to leave home and mamma's cooking.





scusa dear ol' Paddy, pero' hai scritto pure un bunch di bullshit!
se devi dirla bene, allora dilla tutta.

si e' vero che ci sono viziati che ci marciano alla grande e che non si staccherebbero mai dalla mamma che stira e cucina, ma la maggior partedei bamboccioni e' costretta a stare a casa con i genitori perche' guadagna soldi che non permettono nemmeno di pagare l'affitto nemmeno di una singola.
Rispetto agli irlandesi, gli italiani finiscono l'universita' molto piu' tardi e per molti e'impossibile lavorare mentre si studia se si vuole raggiungere la laurea in tempo (secondo me il livello di difficolta' delle universita' italiane e' il doppio di quelle irish), inoltre gli italiani non sono aiutati dalle banche, che non concedono fidi agli studenti (da rimborsare SOLO quando si trova un lavoro) ne' possono chiedere un mutuo per la prima casa pari al 100% del valore dell'immobile (senza dare come garanzia la casa dei genitori ed il proprio [SM=x145494] ). E poi vogliamo parlare di quanto e' difficile trovare un'occupazione per un neo-laureato in Italia? no, penso che non ci sia bisogno, dato che questo forum e' fatto soprattutto di italiani che emigrano...per di piu' qualcuno e' anche anche terrone [SM=g27828]
Un irlandese a 24 anni e' laureato e ha un lavoro, puo' permettersi di dare le dimissioni, viaggiare e riprenderlo...vorrei che tanti italiani avessero le stesse possibilita' invece di dire che siamo tutti Mamma's boys...pensi a quel 20% di irish che stanno ancora a casa nonostante le opportunita' che hanno di andare via, oppure del il mio capo e sua sorella che abitano da soli ma ha comprato 2 case a 5 minuti di distanza dalla mamma, da cui vanno a mangiare tutti i giorni...feck o**!

06/10/2007 18:06
 
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Giusto per la cronaca: ol'Paddy Agnew è un rispettabile corrispondente dell'irish Times da Roma che vive in Italia da decenni con famiglia italiana. Se avessi letto regolarmente le sue colonne (ed i suoi libri, ed ascoltato i suoi reportage per RTE) ti renderesti conto che conosce la situazione socio economica italiana meglio della media degli italiani Mediaset-dipendenti. Leggendo bene l'articolo, oltretutto, noterai che Agnew non ha fatto altre che riportare le parole dei nostri amati politici, senza aggiungerci nulla di suo.
Brucia il 59%? Get on with it. È la realtà italiana. Una realta, come affermato da un insolitamente acuto membro di forza Italia alla fine, statica e paralizzata, che ha messo il paese i ginocchio.
È inutile stare a cercare scuse, università, banche, mutui, prestiti ed affitti. La società italiana è quella che è, da secoli (ricordiamoci il Tomasi Di Lampedusa).
Io me ne sono andata di casa a 25 anni (e, ribadisco, troppo tardi), con pochi soldi in tasca (i risparmi di 3 anni di lavoro d'ufficio malpagato, a cui sono stata costretta dopo aver abbandonato l'università dopo il terzo anno perché non vedevo alcuna prospettiva futura), senza aspettare mutui, prestiti od incentivi da nessuno. Sono venuta in Irlanda perché l'Italia non offriva niente, mi sono beccata pioggia e bora senza lamentarmi, presa il dole (no celtic tiger nel '91, I'm afraid), fatto a meno della pasta della mamma (che tra l'altro non mangiavo più da un decennio), della macchina, del flat di lusso e di vestiti decenti per quasi un anno.

Se la finissimo di lamentarci di tutto e dimostrassimo un minimo di iniziativa e, consentitemelo, di palle (anche per chi non le ha [SM=g27828] ), discussioni come queste non apparirebbero neppure.
Ma, hey, siamo italiani, perdiamo tutte le guerre ed indossiamo la maglia mistolana da fine settembre ad aprile. E chissenefrega cosa fanno gli irlandesi con le loro mamme. Almeno non si lamentano per due gocce di pioggia.

Niente da fare.

[SM=x145518]

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Ho apprezzato molto il tuo prospetto sulle singole possibilità....era un pò quello che volevo capire. La speranza dunque è quella di trovare un lavoro per campare almeno per un annetto, perfezionare l'inglese e poi puntare più in alto.

Di sicuro io non partirò con lo spirito di chi va a conquistare il mondo, ogni lavoro qui in Italia l'ho sempre sudato e penso che lì lo suderò ancor di più...infatti parto con l'idea di stare lì un tre mesi e "vedere un pò quel che si trova"....partire dal basso sarà necessario, ma allo stesso tempo un bel modo di mettersi alla prova.

Rigurado tempo da schifo, cibo odioso, etc....mi pare ovvio che non sia un villaggio vacanze :)
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Re:
Corkcat, 06/10/2007 18.06:

Leggendo bene l'articolo, oltretutto, noterai che Agnew non ha fatto altre che riportare le parole dei nostri amati politici, senza aggiungerci nulla di suo.


[SM=x145518]





??? io penso invece che mamma's cooking lo abbia buttato lì volutamente....il tono dell'articolo a me pare alquanto sarcastico...l'ho letto ieri sera e sinceramente pur condividendolo in gran parte ha usato i soliti pregiudizi....di quelle che in europa usano giornali tipo Bild o The mirror.....ma per quanto ne vedo io inIrlanda il signor Paddy ha ben poco da pontificare...socioeconomicamente qua nn è che sono messi proprio meglio di noi.....
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Re: Re:
fpieris, 10/7/2007 2:24 PM:



socioeconomicamente qua nn è che sono messi proprio meglio di noi.....



Socialmente si potrebbe discutere, ma economicamente sicuramente stanno meglio di noi.
Come fa notare Antongiu, un irlandese si laurea e lavora a 22 anni, un italiano finisce almeno a 25, se non a 30 come gli specializzandi in medicina, per poi dover cercare lavoro e aspettare anni per guadagnare quanto un neolaureato irlandese, il tutto con un costo della vita non troppo diverso. Per non parlare dei paesi scandinavi o della Germania, in cui già da studenti si ricevono dallo stato soldi e affitti scontatissimi, ovviamente seguendo criteri di merito.

Quanto al lavoro in Irlanda, il messaggio di tutti coloro che hanno riportato la loro esperienza irlandese sia stato sempre e solo uno: l'Irlanda offre molte più opportunità che l'Italia, ma non è la terra dei miracoli, quindi per ottenere qualcosa bisogna comunque darsi da fare, anche se poi la ricompensa è molto più alta.
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Re: Re:
fpieris, 07/10/2007 14:24:




..socioeconomicamente qua nn è che sono messi proprio meglio di noi.....



Da quanto tempo vivi in Irlanda per arrivare ad una conclusione del genere? Potresti per favore "rinforzarla" con dei fatti (esempi, esperienze personali)?

No, sai , perché son tutti buoni a spararle a casaccio, specialmente quando si è "punti sul vivo"....

[SM=x145519]





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Re:
Corkcat, 06/10/2007 18.06:




Se la finissimo di lamentarci di tutto e dimostrassimo un minimo di iniziativa e, consentitemelo, di palle (anche per chi non le ha [SM=g27828] ), discussioni come queste non apparirebbero neppure.
Ma, hey, siamo italiani, perdiamo tutte le guerre ed indossiamo la maglia mistolana da fine settembre ad aprile. E chissenefrega cosa fanno gli irlandesi con le loro mamme. Almeno non si lamentano per due gocce di pioggia.

Niente da fare.

[SM=x145518]




guarda Corkcat, a me non interessa il CV di Paddy, sono entrato nel merito delle sue opinioni che mi sento di non condividere a pieno.
Ripeto, ci sono i mammoni e quelli senza le palle, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio. IO ho scritto l'apologia di certi "bambocci", anche se sai bene che non sono uno di loro e vivo lontano da casa da anni, ma indiscutibilmente la situazione italiana e' abbastanza dura (soprattutto rispetto all'irlandese) e i piu' deboli a volte non ce la fanno a emanciparsi presto, questo bisogna ammetterlo per onesta' intellettuale.
Non tutti vogliono lasciare l'Italia come hai fatto tu ma lavorano duro e spesso odiano stare a casa con i genitori, purtroppo non hanno alternative.
Un esempio, una ragazza che conosco lavora in un negozio di altissima moda di cui non faccio il nome a via condotti a Roma. Lavora 6 gg su 7 per 6 ore, e viene pagata 300 euro al mese (insomma 2,5 euro l'ora, se vogliamo fare una media).
Con questi soldi nella capitale non ci paghi nemmeno l'affitto di una stanza, deve poi mangiare o no? Nel mentre studia per una laurea, ma se non l'aiutassero i suoi davvero non so come farebbe.
Questo in Irlanda e' completamente inimmaginabile.
Comunque stiamo andando off topic, se apriamo un altra discussione a riguardo possiamo tornare a parlarne.


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Re: Re:
fpieris, 07/10/2007 14.24:




??? io penso invece che mamma's cooking lo abbia buttato lì volutamente....il tono dell'articolo a me pare alquanto sarcastico...l'ho letto ieri sera e sinceramente pur condividendolo in gran parte ha usato i soliti pregiudizi....di quelle che in europa usano giornali tipo Bild o The mirror.....ma per quanto ne vedo io inIrlanda il signor Paddy ha ben poco da pontificare...socioeconomicamente qua nn è che sono messi proprio meglio di noi.....



ripeto la domanda rimasta insoluta che ti ho fatto qualche settimana fa, perche' ti sei trasferito in Irlanda allora?
sono davvero curioso di saperlo, dato che la pensi cosi'.


[Modificato da Antongiu 07/10/2007 17:39]
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Re: Sull'Irish Times di oggi
Corkcat, 10/6/2007 5:21 PM:

Per
Italy's mamma's boys have to be bribed to leave home
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"These young people are the living symbols of a social system in which there is no movement, not even India with its caste system is so paralysed. The poor quality of the supply and demand of work and the relative inefficiency of the productive system mean that [ mamma's boys] show little propensity for professional, social or geographic movement and little willingness to take risks."

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Re: Re:
Antongiu, 06/10/2007 14:49:



Per il resto, bisogna solo avere pazienza e quella benedetta buona volonta', che fa la differenza tra un loser e un winner (per dirla all'americana). [SM=g27811]
Rigorosamente IMHO potrei fare una catalogazione molto generica
- CV appena sufficiente:
laurea: n/a
esperienze lavorative: poche e frammentarie
inglese: scolastico

risultato: il "candidato" deve trovarsi qui in Irlanda se vuole trovare lavoro, deve cominciare da lavoretti saltuari, non molto gratificanti e cercare di investire tempo e denaro nell'apprendimento dell'inglese. Ci vorranno un po' di settimane per trovare un'occupazione, ma da li potra' poi muoversi entro 8-10 mesi (di mazzo a campana) per trovarne una migliore. [SM=x145515] [SM=g27822]

- CV medio:

- laurea: si, bella fresca
- esperienze lavorative: poche e o nessuna
- inglese: scolastico

risultato: valgono le raccomandazioni di cui sopra sul trovarsi in Irlanda e investire in un corso di lingua, e' il tipico CV di coloro che vanno a lavorare nei call centre. Entro 3-4 settimane un lavoro da customer service si trova e con uno stipendio da 1400 euro mensili in su'. [SM=x145459]

= CV Buono

- Laurea: si
- esperienze lavorative: pluriennale nel settore
- inglese: buono

risultato: le aziende vi contatteranno anche se non siete gia' in Irlanda, ma le possibilita'che vi assumano sono molto di piu' se vi trovate qui. Questo e' il tipico CV di chi lavora in IT, settore e' da sempre affamato di persone con un minimo di esperienza.
Il lavoro si trova entro poche settimane, spesso ci si trova a decidere tra piu' offerte, cosa che raramente succede in Italia. Lo stipendio e' sempre un bel tot superiore alla media italica. [SM=x145464]

- CV Ottimo

- Laurea: si, magari con Master
- esperienze lavorative: molto specializzate
- inglese: fluente

risultato: preparatevi a guadagnare come un dirigente italiano anche se avete un contratto da impiegato. Avrete molte opportunita' di crescere e se entrate in una bella azienda di grandi dimensioni farete esperienze che sono priceless! se poi vi stancate e mettere il CV su internet, dopo 10 minuti avrete gia' la prima telefonata da parte di un recruiter interessato.
[SM=x145461]


giusto un ultimo aneddoto.

... Condivido quello che dici, ma credo serva qualche ulteriore considerazione...

Dopo un anno che sono qui, devo dire che c'e' da tenere ben presente quali sono i campi in cui si cerca lavoro...in molti casi e' difficile quanto in Italia, e non sempre le esperienze che qui puoi fare sono della stessa qualita'!

Su questo argomento, per ogni tipo di lavoro ci sono diversi topic che consiglio di andare a cercare...



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Re: Re: Re: Re:
Antongiu, 08/10/2007 13:49:

pycos, 08/10/2007 13.43:



... Condivido quello che dici, ma credo serva qualche ulteriore considerazione...

Dopo un anno che sono qui, devo dire che c'e' da tenere ben presente quali sono i campi in cui si cerca lavoro...in molti casi e' difficile quanto in Italia, e non sempre le esperienze che qui puoi fare sono della stessa qualita'!

Su questo argomento, per ogni tipo di lavoro ci sono diversi topic che consiglio di andare a cercare...






ma infatti, la prima frase che avevo scritto e':

ripeto, ci sono troppi fattori da prendere in considerazione e innanzitutto dipende da quale settore uno ha voglia di trovare lavoro.

per uteriori info consiglio di farsi un giro su exp.ie dove c'e' un survey per ogni tipo di mestiere.


ok, scusa... non voleva essere una critica... soltanto una precisazione...


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Re: Re: Sull'Irish Times di oggi
ollivander, 08/10/2007 10.35:



Corkcat, 10/6/2007 5:21 PM:

--------------------------------------------------------------------------------

Per
Italy's mamma's boys have to be bribed to leave home
Paddy Agnew in Rome
"These young people are the living symbols of a social system in which there is no movement, not even India with its caste system is so paralysed. The poor quality of the supply and demand of work and the relative inefficiency of the productive system mean that [ mamma's boys] show little propensity for professional, social or geographic movement and little willingness to take risks."

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Sono le stesse cose che scriva tempo fa un rapporto di qualche istituto, che diceva che la scarsa mobilità sociale e geografica sta paralizzando il paese.
E su questo penso che siamo tutti d'accordo, alla base del progresso economico e sociale c'è sempre stata la circolazione di persone e di idee.
Ma ho l'impressione che attribuire tutto ciò alla mentalità dei giovani italiani sia un alibi per non affrontare il vero problema del paese, cioè gli stipendi bassi, soprattutto per chi entra nel mondo del lavoro. E' facile dire che la gente non si vuole muovere... ma come può farlo una persona se deve andare in altra città e mantenersi mentre fa uno stage non retribuito o pagato con rimborsi spese?
[Modificato da =Donegal= 08/10/2007 14:42]
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Re: Re: Re:
pycos, 08/10/2007 13.43:

... Condivido quello che dici, ma credo serva qualche ulteriore considerazione...

Dopo un anno che sono qui, devo dire che c'e' da tenere ben presente quali sono i campi in cui si cerca lavoro...in molti casi e' difficile quanto in Italia, e non sempre le esperienze che qui puoi fare sono della stessa qualita'!

Su questo argomento, per ogni tipo di lavoro ci sono diversi topic che consiglio di andare a cercare...




Più che altro la mia impressione è che l'Irlanda in certi campi offra meno dell'Italia perchè è un paese molto piccolo, quindi in ambiti specialistici sia difficile trovare qualcosa.
Ad esempio, per quanto riguarda la mia esperienza, sui vari motori di ricerca avrò visto si e no una decina di offerte di lavoro l'anno.
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Re: Re: Sull'Irish Times di oggi
Io salverei solo questo pezzo dell'articolo (la parte finale):


"These young people are the living symbols of a social system in which there is no movement, not even India with its caste system is so paralysed. The poor quality of the supply and demand of work and the relative inefficiency of the productive system mean that [ mamma's boys] show little propensity for professional, social or geographic movement and little willingness to take risks."

Peraltro non é che sia un particolare colpo di genio, sono osservazioni banali che qualunque persona di buon senso potrebbe fare. Ma devo anche dire che una cosa é osservare dall'esterno una situazione e giudicare i "mamma's boys", ben altra cosa é vivere la situazione direttamente.

Prendiamo un inglese/irlandese, ecc. di 2-3 anni, portiamolo a vivere in Italia a partire da quell'etá (scuola, universitá, vita sociale, ricerca del lavoro, sistema economico e compagnia bella) e poi ne riparliamo. [SM=g27823]

Nel resto dell'articolo sono contenuti luoghi comuni che descrivono una parte della veritá. Come per tutti i luoghi comuni e gli stereotipi, sono una semplificazione eccessiva di una realtá complessa.

Io non conosco l'autore, ma anche se vive da molto in Italia non credo ne sappia di piú di chi é nato e cresciuto in Italia.





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08/10/2007 22:01
 
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Re: Re: Re: Sull'Irish Times di oggi
=Donegal=, 08/10/2007 14.41:


Ma ho l'impressione che attribuire tutto ciò alla mentalità dei giovani italiani sia un alibi per non affrontare il vero problema del paese, cioè gli stipendi bassi, soprattutto per chi entra nel mondo del lavoro. E' facile dire che la gente non si vuole muovere... ma come può farlo una persona se deve andare in altra città e mantenersi mentre fa uno stage non retribuito o pagato con rimborsi spese?



totalmente d'accordo. nn mi ero soffermata su questo aspetto. era il paragone con l'india che mi aveva colpito in quanto perfettamente azzeccato.
un altra mezza verità.... però poi se ce ne andiamo all'estero si parla di fuga di cervelli o sbaglio??? [SM=g27825]

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Stanislaw J. Lec
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09/10/2007 00:04
 
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Ok, gli stipendi bassi... ma perchè sono bassi?

Va bene che in Irlanda sono più alti, ma occorre anche considerare che:
- non ti pagano la pensione
- non ti pagano la mensa o i buoni pasto
- ti pagano molte meno vacanze (sia nazionali che di categoria)
- ti possono licenziare quando vogliono
e chissà cosa altro.

Con questo non voglio dire che è tutta colpa delle tasse o dei contributi e che gli industriali italiani sono santi che se solo potessero ti ricoprirebbero d'oro (Geronzi, Tanzi, Provera et al. insegnano), ma che c'erto non è nemmeno possibile considerare un solo aspetto di due paesi e decidere quale è migliore e quale peggiore.

Ad esempio, in Irlanda se non paghi il biglietto dell'autobus ti arrestano. Non so se sia affettivamente vero, ma certamente il comune di Dublino, per far funzionare il servizio (ammesso che funzioni bene e non ho esperienza per dirlo) non deve andare a stornare soldi da altri servizi per coprire i buchi di chi lo usa a sbafo... e questo è solo un esempio dei vari "storni" che in Italia si fanno a causa di chi evade le tasse o richiede benefici di cui non avrebbe bisogno.

Tipo il figlio dell'industriale che, accasato da solo nella depandance del padre per figurare come nucleo familiare a sè stante, poi chiede e ottiene la borsa di studio che dovrebbe andare a chi ne ha veramente bisogno (un ex compagno di scuola di un mio amico)

O tipo i coltivatori sardi che lasciano apposta i campi non coltivati perchè gli conviene di più grattarsi la pancia e prendersi il sussidio di disoccupazione che lavorare la terra e guadagnarsi il pane (credo un mio parente alla lontana)

Per non parlare degli sprechi, della corruzione, dei regali "politici" (agli elettori, agli industriali, ai sindacati, alla Chiesa, ecc.) e di tutte quelle cose che non so se esistono anche in Irlanda, ma di cui certo in Italia siamo dei maestri. E che certo contribuiscono anche a tenere bassi gli stipendi in Italia.

O meglio, contribuiscono a fare sì che il costo della vita salga più di quanto non salgano gli stipendi.

Perchè alla fin fine, se c'è qualcosa che non funziona, qualcuno deve pagare in qualche modo, no? Figuriamoci quando le cose che non funzionano sono pure tante.
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Re:
ekil74, 10/9/2007 12:04 AM:

Ok, gli stipendi bassi... ma perchè sono bassi?

Va bene che in Irlanda sono più alti, ma occorre anche considerare che:
- non ti pagano la pensione
- non ti pagano la mensa o i buoni pasto
- ti pagano molte meno vacanze (sia nazionali che di categoria)
- ti possono licenziare quando vogliono
e chissà cosa altro.

Con questo non voglio dire che è tutta colpa delle tasse o dei contributi e che gli industriali italiani sono santi che se solo potessero ti ricoprirebbero d'oro (Geronzi, Tanzi, Provera et al. insegnano), ma che c'erto non è nemmeno possibile considerare un solo aspetto di due paesi e decidere quale è migliore e quale peggiore.

Ad esempio, in Irlanda se non paghi il biglietto dell'autobus ti arrestano. Non so se sia affettivamente vero, ma certamente il comune di Dublino, per far funzionare il servizio (ammesso che funzioni bene e non ho esperienza per dirlo) non deve andare a stornare soldi da altri servizi per coprire i buchi di chi lo usa a sbafo... e questo è solo un esempio dei vari "storni" che in Italia si fanno a causa di chi evade le tasse o richiede benefici di cui non avrebbe bisogno.

Tipo il figlio dell'industriale che, accasato da solo nella depandance del padre per figurare come nucleo familiare a sè stante, poi chiede e ottiene la borsa di studio che dovrebbe andare a chi ne ha veramente bisogno (un ex compagno di scuola di un mio amico)

O tipo i coltivatori sardi che lasciano apposta i campi non coltivati perchè gli conviene di più grattarsi la pancia e prendersi il sussidio di disoccupazione che lavorare la terra e guadagnarsi il pane (credo un mio parente alla lontana)

Per non parlare degli sprechi, della corruzione, dei regali "politici" (agli elettori, agli industriali, ai sindacati, alla Chiesa, ecc.) e di tutte quelle cose che non so se esistono anche in Irlanda, ma di cui certo in Italia siamo dei maestri. E che certo contribuiscono anche a tenere bassi gli stipendi in Italia.

O meglio, contribuiscono a fare sì che il costo della vita salga più di quanto non salgano gli stipendi.

Perchè alla fin fine, se c'è qualcosa che non funziona, qualcuno deve pagare in qualche modo, no? Figuriamoci quando le cose che non funzionano sono pure tante.




Alla prima parte del tuo messaggio ti potrei rispondere che:
- per quanto ne so io la pensione in Irlanda c'è, se ne parlava in altri post con tanto di dettagli;
- la mensa o i buoni in Italia non ce l'hanno tutti;
- le vacanze buon per te se in Italia sei sempre riuscito a fartele tutte;
- molti specialmente tra agli under 30 giovani qui non hanno contratti a TI, e comunque sai meglio di me che in Irlanda (ma potrei dire anche UK o USA) ritrovare lavoro in tempi brevi è facile
Sul resto concordo...
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
09/10/2007 09:58
 
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Re:

"Va bene che in Irlanda sono più alti, ma occorre anche considerare che:
- non ti pagano la pensione
- non ti pagano la mensa o i buoni pasto
- ti pagano molte meno vacanze (sia nazionali che di categoria)
- ti possono licenziare quando vogliono
e chissà cosa altro."



- Che io sappia non esiste un sistema pensionistico pubblico ma le societá per cui lavori in genere dopo 1 anno danno al dipendente la possibilitá di aderire ad uno schema pensionistico privato, pagato per metá dalla societá stessa; che poi non tutti decidano di sottoscriverlo é un altro discorso.

- La mensa non te la pagano ma se guadagni di piú che in Italia ti puoi organizzare diversamente per il pranzo;

- Le vacanze in genere sono 20 giorni + 9 giorni all'anno di Bank Holidays e Public Holidays + Sabato e Domenica sempre off (+ credo 20 giorni di malattia all'anno pagati), non mi sembra cosí male;

-Che ti possano licenziare quando vogliono non é esatto al 100%. Diciamo che nei primi 6 mesi di impiego (probation period) se il rendimento non é accettabile possono farlo, ma dopo 1-2 anni diventa giá piú improbabile (a meno che non ti addormenti in ufficio durante le ore di lavoro oppure combini casini vari [SM=g27828] ).

[Modificato da iceman.30 09/10/2007 10:15]
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09/10/2007 18:21
 
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Re:
- non ti pagano la pensione
la pensione statale in irlanda esiste ma e' una cifra irrisoria che allo stato attuale ammonta a €250 al mese circa. questo per tutti i lavoratori regolari, poi nn so se varia a seconda delle categorie.

- non ti pagano la mensa o i buoni pasto
questi sono i cosidetti perks e dipendono dalle varie societa'. in genere quelle grandi hanno la mensa oppure ti offrono cose di altro tipo quali: rimborso spese viaggio (bus, treno, tram), abbonamento palestra, assicurazione sulla vita gratuita, buoni regalo prima di natale et etc
anche assicurazione medica e pensione qui sono da considerarsi dei perks perche' nn sono obbligatorie.
in italia io i buoni pasto li avevo come parte integrante dello stipendio, peccato che per andarci a un cinema o pagarci un mutuo nn siano molto utili.

- ti pagano molte meno vacanze (sia nazionali che di categoria)
20 gg all'anno sono il minimo di ferie pagato in irlanda, il massimo 25 piu' i 9 gg di bank holiday (sempre pagati).
in italia sinceramente nn ricordo quanti fossero, comunque vada per buono il motto di donegal. io le vacanze potevo farle solo da ottobre a marzo (natale not included obviously!)
per quel che riguarda la malattia dipende se si ha l'assicurazione medica, se si e' permanent o in probation.
con l'assicurazione bisogna presentare certificato dopo 2 gg di malattia e ogni giorno dopo i primi 2 credo venga pagato all'80% dello stipendio.
se l'assicurazione nn c'e nn si becca una lira per quanto ne so io.

- ti possono licenziare quando vogliono
e chissà cosa altro.

se nn fai cazzate macroscopiche qua nessuno ti licenzia perche' la mattina si e' svegliato storto.
nn so come funzioni le trade unions ma diciamo che si rimane relativamente tranquilli perche' comunque e' facile trovare un impiego sostitutivo in poco tempo.

Con questo non voglio dire che è tutta colpa delle tasse o dei contributi e che gli industriali italiani sono santi che se solo potessero ti ricoprirebbero d'oro (Geronzi, Tanzi, Provera et al. insegnano), ma che c'erto non è nemmeno possibile considerare un solo aspetto di due paesi e decidere quale è migliore e quale peggiore.
migliore o peggiore e' del tutto soggettivo. ci sono stati (pochi) forumisti che hanno preferito restare in italia perche' comunque soddisfatti della situazione che avevano. se nn si e' fortemente motivati nn vedo perche' si dovrebbe lasciare il proprio paese.
per quanto mi riguarda l'italia e' lavorativamente invivibile percio' eccomi quassu'.


Ad esempio, in Irlanda se non paghi il biglietto dell'autobus ti arrestano. Non so se sia affettivamente vero, ma certamente il comune di Dublino, per far funzionare il servizio (ammesso che funzioni bene e non ho esperienza per dirlo) non deve andare a stornare soldi da altri servizi per coprire i buchi di chi lo usa a sbafo... e questo è solo un esempio dei vari "storni" che in Italia si fanno a causa di chi evade le tasse o richiede benefici di cui non avrebbe bisogno.
se arrivano ad arrestarti sinceramente nn lo so, ma una bella multa nn te la leva nessuno. il problema comunque in italia e' di sistema per quello che vedo qui.
se nn fai il biglietto o nn ne hai uno prepagato, l'autista nn parte finche' nn sei sceso, e se ha anche il phisique du role magari all'uscita ti ci accompagna pure.
il problema degli storni qui nn si pone perche' se paghi il biglietto seduta stante e nn dai esattamente la moneta richiesta nn ti viene dato resto ma una ricevuta di rimborso. se consideri quanti siano i turisti che al giorno prendono il bus e i saltuari che nn vanno a riscuotere il rimborso ti rendi conto che qua la compagnia dei bus nn potra' mai essere in rosso.

O tipo i coltivatori sardi che lasciano apposta i campi non coltivati perchè gli conviene di più grattarsi la pancia e prendersi il sussidio di disoccupazione che lavorare la terra e guadagnarsi il pane (credo un mio parente alla lontana)
considerato l'ammontare di terreni coltivabili in sardegna penso sia piu' interessante il caso dei coltivatori e allevatori della maremma che prendono contributi dalla comunita' europea per le pecore che gli vengono ammazzate dai lupi (lupi???? [SM=g27820]) e per i cinghiali che come mandrie di gnu vanno a distruggere le messi.
toscani o sardi, il malcostume unito a una totale assenza di controlli nn puo' che portare a questo.

Per non parlare degli sprechi, della corruzione, dei regali "politici" (agli elettori, agli industriali, ai sindacati, alla Chiesa, ecc.) e di tutte quelle cose che non so se esistono anche in Irlanda, ma di cui certo in Italia siamo dei maestri. E che certo contribuiscono anche a tenere bassi gli stipendi in Italia.O meglio, contribuiscono a fare sì che il costo della vita salga più di quanto non salgano gli stipendi
a quanto si legge ultimamente anche il bertie pare si dia da fare. per l'italia nn posso che essere daccordo.



[Modificato da ollivander 09/10/2007 18:26]
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Re: Re:
ollivander, 10/9/2007 6:21 PM:


la pensione statale in irlanda esiste ma e' una cifra irrisoria che allo stato attuale ammonta a €250 al mese circa. questo per tutti i lavoratori regolari, poi nn so se varia a seconda delle categorie.



Mi consenta: attualmente la pensione statale in Irlanda ammonta a 900E al mese.
www.pensionsboard.ie/index.asp?locID=318&docID=193
Cerea.
--
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Re: Re: Re:
gdbjoe, 09/10/2007 21.26:


Mi consenta: attualmente la pensione statale in Irlanda ammonta a 900E al mese.
www.pensionsboard.ie/index.asp?locID=318&docID=193



in questo caso sono molto felice di aver ricevuto informazioni errate.
la mia contabile mi aveva detto 250 al mese, o forse ho capito male io e voleva dire a settimana.... [SM=x145500] [SM=x145517]


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