Il forum di Altra Irlanda
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Tra una tonalità di grigio all'altra (come il cielo?)

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2006 23:29
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16/12/2006 23:29
 
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Al contrario del 70% dei residenti in quest'isola, io vado a votare. Lo faccio con un senso di orgoglio e compiacimento (mi mandano la cartolina elettorale!), non con una particolare convinzione politica. Questo mi accomuna ai miei concittadini. Un mio amico mi disse una volta, quando gli chiesi perché non andava a votare, che scegliere tra i partiti in Irlanda era come "scegliere tra una tonalità di grigio all'altra". Non ci sono colori forti, rosso e nero, le passioni sociali e politiche che portano in genere metà degli italiani (e dei cugini francesi) in piazza. Qual è la differenza tra Fianna Fáil e Fine Gaél? Tra Labour e Democratic Left? Tra un governo e l'altro?

Negli ultimi dieci anni la società di questo paese è cambiata talmente che se, metti caso, un astronauta irlandese fosse andato su Giove e fosse ritornato in questo momento, al rientro a casa penserebbe di aver sbagliato pianeta. Preservativi dappertutto, distributori automatici in qualsiasi "gents" o "ladies" che tu possa immaginare mentre prima non te li vendevano neppure in farmacia. I preti non più al potere, al punto che quasi vengono guardati con sospetto ogni volta che si avvicinano a un bambino. Due presidenti della repubblica donne (e femministe!) una dopo l'altra. L'Irlanda ecologica ed ecologista che si definisce con orgoglio "santuario dei cetacei" e si oppone con veemenza a Sellafield. Tra qualche mese non si potrà più fumare da nessuna parte, neppure nei pub. Ti mettono i punti sulla patente se sgarri anche di dieci miglia all'ora oltre il limite e ti sbattono in galera se ti trovano in stato di ebbrezza al volante. A nessuno gliene frega più niente del Nord. Il Nord Irlanda ed i suoi politici vengono guardati come una gabbia di pazzi, evitati come un mucchio di lebbrosi. Nessuno vuole avere a che fare con quel mucchio di fanatici, quaggiù: il Nord Irlanda è Bosnia. Non ha nulla da spartire u?con le BMW nuove di zecca parcheggiate dappertutto, con il boom economico, con i redditi tra i più alti d'Europa, con i prezzi immobiliari tra i più alti in Europa, con le autostrade e i tram nella capitale, con i dublinesi tirati a lucido ed isterici al volante nel traffico mattutino che li porta ai propri uffici finanziari sui docks nuovi di zecca, che sembra Londra not the dirty old town.

Sì, l'astronauta penserebbe di aver sbagliato rotta di ritorno. Penserebbe di essere atterrato in Gran Bretagna, fino al momento in cui finalmente accende la TV con le solite facce dei soliti politici: ecco quelle non cambiano mai. Allora capirebbe di essere tornato a casa. Capirebbe che certe cose non cambiano mai. Che il grigio è rimasto grigio a varie sfumature, non c'è rosso o verde o nero o bianco.
Ma non tutti i cambiamenti lo preoccuperebbero. Alcune, molte cose sono cambiate per il meglio.
Il migliore amico di mio figlio a scuola è di colore. Non è straniero, è irlandese. Sangue caraibico che si perde in un paio di generazioni precedenti. La madre è di Skibbereen. I miei colleghi all'università sono britannici, americani, francesi. La mia vicina di casa ha origini asiatiche. Uno dei migliori colleghi di mio marito è indiano. La mia vicina di casa a Dublino era protestante e sposata ad un Keniano.
Il sangue irlandese si sta mischiando nel modo più creativo e positivo possibile. E agli irlandesi, a parte le solite (per fortuna piccole) frange estremiste, questo piace. Il multiculturalismo viene accettato a braccia aperte. La pelle di colore scuro è più bella. Gli accenti del sud Europa sono "cool".
I miei figli sono contenti perché sono in parte italiani. Lo sbandierano a scuola con la sicurezza e l'orgoglio che solo i bambini di quell'età sanno dimostrare. E' bene così, anche per i loro compagni di banco nigeriani e rumeni. Averli accanto ogni mattina per loro èu? la cosa più naturale del mondo. Come è la cosa più naturale del mondo studiare irlandese sin dalla prima elementare. Scambiare le proprie culture, arricchirle: in questo aspetto le tonalità non sono grigiastre, ma multicolori. E' bello così, riscalda il cuore.

Ed infine, la guerra. Quest'Irlanda schiacciata tra la propria neutralità ed una sorta di eterna gratitudine all'America non ha saputo come reagire quando gli aerei pieni di marines sono atterrati a Shannon per fare carburante. E' successo di tutto. La maggioranza ha vacillato, la gente si è arrabbiata ed ha manifestato, la TV ed i giornali si sono inferociti ma poi, alla fine, tutto si è calmato ed è tornato alle tonalità del grigio, i business partners sono tornati al volante delle BMW diretti ai loro uffici nuovi di zecca e si è tornato a litigare su come il governo ci fregherà ancora con la prossima finanziaria.
Le immagini sono lì alla TV, però, non le ha censurate nessuno. I bambini con gli arti amputati e le macerie fumanti sono lì sullo schermo, continuano a trasmetterle non stop. I giornalisti non cantano vittoria ma spargono palate di scetticismo sul futuro del medio oriente. Nessuno sorride sugli schermi. Nessuno esulta, continuano a mostrare le macerie e le rovine. Anche quelle grigie.
Le si guarda distrattamente, dopo tutti questi giorni, e si ritorna a parlare dei tassi di interesse che aumentano sui mutui, della tangentopoli che coinvolge questo o quel politico, dei problemi di traffico a Dublino ormai quasi irrisolvibili. Le immagini rimangono sulle prime pagine dei giornali assieme all'impotenza di fare parte di questo piccolo paese dalla storia travagliata e sanguinosa, dalle guerre civili e le carestie scritte sui libri di storia, con una delle emigrazioni più massicce che l'occidente ricordi, la diaspora di povertà e criminalità verso l'America e l'Australia. Sessanta milioni di emigranti irlandesu?i in tutto il mondo. Tre milioni e mezzo rimasti sull'Isola. Un passato costellato di rivolte, guerre e dolore. La solita storia. Adesso è sugli schermi televisivi, in mezzo a tutte quelle macerie.
La solita storia. Non ci si meraviglia che Samuel Beckett sia nato qui. Ha imparato dai suoi libri di storia a scuola cosa sia l'assurdità del'esistenza.

Mi chiedo cosa voterò alle prossime elezioni.


Testo redatto da Martina from Cork
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