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Tributo a Pat Tierney

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2006 22:59
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16/12/2006 22:59
 
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Chi era Pat Tierney? Nei libri che parlano di lettaratura irlandese contemporanea il suo nome non compare mai o quasi. I più attenti tra i turisti italiani che hanno visitato Dublino tra il 1988 e il 1994, forse si ricorderanno quel "matto" che dotato di vaso da notte, scuciva qualche pound declamando poesie a richiesta in Grafton street.
Ma Pat era qualcosa di più dei mille artisti o presunti tali, che si sono succeduti sul palcoscenico della strada più conosciuta di Dublino. Oltre ad essere un poeta, forse Pat è stato l'ultimo vero Bardo Irlandese; bardo moderno e con una buona abilità a promuoversi, ma sempre bardo. Purtroppo Pat ci ha lasciati nel 1996 a soli 39 anni. Era malato di AIDS, e ben consapevole di avere poco tempo per esprimere quello che aveva dentro.
La storia della sua movimentata esistenza, narrata nella sua autobiografia The Moon on my Back, (che invito a leggere per capire cosa era, ed è veramente l'Irlanda, non quella patinata delle riviste "celtiche" a buon mercato) è quella triste e per certi versi scontata di un orfano figlio di padre più o meno ignoto e di madre a lui non interessata.
Pat nasce a Galway, orfanotrofio, scuole dai "Christian brother", con relativa dose di abusi e violenze (qualcosa simile alle magdalene femminili) poi la strada, l'emigrazione in Canada e negli States, il ritorno in Irlanda, nuovamente la marginalità, i piccoli reati, il carcere.
Poi quando tutto sembra ulteriormente precipitare, all'improvviso una luce: la poesia e la cultura.
Svolta a 360 gradi nella vita e Pat inizia a scrivere. Inizia per lui una nuova vita: la gente lo conosce e lo apprezza.
Le sue poesie, vengono raccolte in un paio di libri, poi l'idea di autopromuoversi declamando a richiesta versi in un angolo di Grafton street. Nasce il personaggio di Pat, il poeta a gettone.

Ho conosciuto Pat nel 1988. Lo avevo già osservato all'opera numerose volte, durante la pausa pranzo (lavoravo in centro a Dublino) e gli avevo anche richiesto qualche poesia. Un giorno me lo vedo sotto casa che mi si avvicina, chiedendomi cortesemente informazioni se abitava li un tizio che lui conosceva. Purtroppo per lui, il tipo in questione aveva traslocato pochi giorni prima, e non avevo idea di dove fosse andato ad abitare.
"Tu sei il poeta di Grafton street, ti va di bere una tazza di te?" gli dissi.
Accettò l'offerta. Così andammo in un negozietto vicino, un buchetto aperto fino a notte fonda, che aveva anche due tavolini per bere qualcosa. Rimanemmo tutto il pomeriggio a discutere, era incuriosito da un Italiano interessato alla cultura Irlandese. All'epoca eravamo pochini...
Successivamente ci siamo visti di nuovo, anche a casa sua. Abitava in un orrendo palazzone di case popolari di quasi venti piani, nei pressi dell'aereoporto. Una piccola e dignitosa casa ingombra più che altro di libri.
Non so se diventammo proprio amici, ma di certo instaurammo un bel rapporto fatto di lunghe conversazioni e reciproca stima.
Pat aveva un gran senso dell'umorismo e una intrigante capacità di ascoltare. Più di una volta mi aveva permesso di "sbirciare" qualche brano della sua autobiografia, uscita poi nel 1993 per la quale aveva anche fondato una piccola casa editrice, la Seven Tower.
Pat sapeva di avere il tempo contato. "Debbo sbrigarmi, l'orologio corre e non so quanto durerà la carica", mi aveva detto un giorno in Grafton street.
Era impegnato in un turbine di attività. Corsi di drammatizzazione per le scuole, recital, serate e riunioni, impegno civile. Negli ultimi anni si era impegnato anche in una dura campagna per dare una morte dignitosa ai malati di Aids.
Ma la poesia è rimasta fino l'ultimo giorno la sua grande passione. Non so se la sua prematura morte abbia privato l'Irlanda di un altro valido poeta. Di certo, ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto, un ricordo di una persona che ha lottato ed ha vissuto intensamente. Vi invito a leggerlo!

In Italia non credo che le sue opere siano reperibili. In qualche libreria di Dublino si può ancora trovare la sua autobiografia. Ma credo che un'occhiata oppure una E-mail al sito della meravigliosa libreria Kenny's di Galway risolva il problema.

Alcuni amici gli hanno dedicato un sito dove si possono leggere molte sue poesie: www.patricktierney.cjb.net/


Testo redatto da Fabio Riccio


Bibliografia:

Sheet To The Wind - Poems (1989)
My First wake - Poem & Short Stories (1990)
Sweet-talker - Cassette of Poems (1991)
The Moon on my Back - Autobiography (1993)
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