Assalto al treno, battaglia fra ultrà
Paura e feriti sul Milano-Carnate-Bergamo. Coinvolti anche passeggeri estranei al tifo. Gravi danni
Le forze dell' ordine attendevano il treno con i tifosi dell'Inter alla stazione di Bergamo. Ma in città i fan di Figo e Crespo non sono mai arrivati. Perché un gruppetto di una trentina di ultrà dell'Atalanta ha organizzato un agguato alla stazione di Terno d'Isola. Non appena il convoglio proveniente da Milano via Carnate ha tirato il freno, erano le 13.05, è scoppiato il finimondo. All'improvviso sono spuntati i teppisti bergamaschi armati di pietre e bastoni che hanno potuto agire indisturbati perché non erano presenti né poliziotti né carabinieri. I sostenitori dell'Inter, poco più di duecento, non sono rimasti a guardare. Di fronte agli occhi esterrefatti e spaventati degli altri passeggeri (non si trattava di un treno speciale, ma di linea), è andato in scena il Far West. Di qua lancio di pietre e di fumogeni, di là la risposta con seggiolini e oggetti vari strappati di forza dal convoglio.
I tifosi interisti sono scesi dal treno ed è scattata la caccia all'uomo anche nelle vie intorno alla stazione di Terno. Sono state sfasciate auto, rotte vetrine, imbrattati muri. «Abbiamo vissuto minuti di terrore. Non si capiva più niente anche perché erano stati lanciati anche dei fumogeni», ha raccontato, ancora visibilmente turbato, un ferroviere. L'allarme alle forze dell'ordine è scattato subito, ma i teppisti avevano scelto Terno d'Isola proprio per prendere alla sprovvista le forze dell'ordine e guadagnarsi il tempo necessario a portare a termine il loro assurdo piano. Si trattava di un agguato premeditato, studiato a tavolino, con agghiacciante freddezza. Carabinieri e poliziotti sono arrivati dopo circa venti minuti dallo scoppio degli incidenti. I tifosi dell'Atalanta sono riusciti a darsela a gambe, mentre gli interisti sono stati bloccati in stazione. Ristabilita la calma e fatto un primo bilancio degli incidenti (un poliziotto contuso, tre passeggeri feriti, alcune carrozze del treno distrutte, danneggiamenti ai vetri della stazione e ad auto parcheggiate nelle vicinanze), tutti i passeggeri sono stati fatti risalire sul convoglio che si è spostato, a passo d'uomo, fino a Ponte S. Pietro. Qui, i tifosi milanesi sono stati identificati uno a uno. La procedura è stata minuziosa e non priva di momenti di tensione.
In un primo momento si era pensato di far proseguire il treno fino a Bergamo per consentire agli interisti di assistere ad almeno una parte di Atalanta-Inter. Ma poi si è convenuto fosse più opportuno, per ragioni di ordine pubblico, imporre il dietrofront. Intorno alle 16.30 i duecento ultrà nerazzurri sono stati fatti salire su un convoglio diretto a Sesto San Giovanni. Ma il rientro a casa non significa impunità (e lo stesso dicasi per i bergamaschi che sono riusciti a scappare) perché alla stazione di Terno d'Isola le telecamere hanno ripreso tutti gli incidenti. Nei prossimi giorni i filmati saranno passati al setaccio dalle forze dell'ordine. La conseguenza più immediata potrebbe essere la denuncia a piede libero per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Ma non sono escluse ulteriori misure punitive. A partire dalle diffide ad assistere alle partite di calcio.
ViviMilano >>___________________________________________________________
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