avviluppata da forti corde,esclusa dalle categirie del senso comune,contemplo i miei tesori sulla sponda di un burrone scaricato su un vuoto incolmabile,profondamente nero.
non grido aiuto,non emetto nessun suono compassionevole...
controllo i miei sensi e solo a volte mi sfugge un sospiro.
resiste il mio colloso spirito di amazzone,non sono ancora sazia della mia solitudine.
circonduzioni del collo da destra a sinistra,da destra,a,sinistra...recupero la concentrazione,il buio in cui sono immersa può non rivelare splendide sorprese.
e se gli antichi salivano sulla montagna a rilevare come segnali il volo delgli uccelli io dovrò ben stare più attenta ad interpretare i segnali davanti a questo vortice.
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