Uno spillo per Plaintive

mi ha scritto ieri luca, mah....

scusate, ma solo io non ho capito un cappero?

no, siamo in due

credo che apparte ollivander siam tutti lì...

Se sei arrivato qui é perché cerchi, anche te, una risposta.
Qua non sappiamo piú:

cosa stiamo faciendo in questo mondo?


Se sei qui é perché te c'hai molta crisi,
stai miagolando nel buio, vai a dentoni.

Ti chiedi:

Come mai,
Come dove nel mondo,
Dove chi,
Perché quando?

Ma la risposta, non la devi cercare fuori,
la risposta é dentro di te,
e peró é sbagliata!

E allora...

Chiedilo a QUELO!

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Scritto da: ollivander 29/06/2006 21.05
Se sei arrivato qui é perché cerchi, anche te, una risposta.
Qua non sappiamo piú:

cosa stiamo faciendo in questo mondo?


Se sei qui é perché te c'hai molta crisi,
stai miagolando nel buio, vai a dentoni.

Ti chiedi:

Come mai,
Come dove nel mondo,
Dove chi,
Perché quando?

Ma la risposta, non la devi cercare fuori,
la risposta é dentro di te,
e peró é sbagliata!

E allora...

Chiedilo a QUELO!

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Andata.

Qualcuno faccia qualcosa per questa ragazza... perche' farla soffrire inutilmente?
che poi anche noi....

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Scritto da: Earendil78 27/06/2006 21.47

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che fai cambi parrocchia?

C'ha ragione Germano Mosconi. :

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Scritto da: ollivander 30/06/2006 8.55


che fai cambi parrocchia?

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e tu cambi pusher?

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Scritto da: Earendil78 30/06/2006 10.20


e tu cambi pusher?

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no, non cambiarlo... anzi, fuori il nome!

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Scritto da: Earendil78 30/06/2006 10.20

e tu cambi pusher?

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E perchè dovrebbe? Guarda che effetto che gli fa!

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Scritto da: ollivander 29/06/2006 21.05


Ma la risposta, non la devi cercare fuori,
la risposta é dentro di te,

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ecco, ce la farete a partorirla?
e' la maieutica socratica. diglielo copy

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Scritto da: plaintive reverie 30/06/2006 14.10


ecco, ce la farete a partorirla?
e' la maieutica socratica. diglielo copy

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Io so di non sapere.
Ma mica come quello snob di Socrate...

Vi saluto, vado a parlare di Antinomia Oneomerica nel topic delle irlandesi con le tette di fuori...

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Scritto da: admin/moris 30/06/2006 14.15



Io so di non sapere.
Ma mica come quello snob di Socrate...

Vi saluto, vado a parlare di Antinomia Oneomerica nel topic delle irlandesi con le tette di fuori...

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...ed un po' di ermeneutica prearistotelica nel topic di Cillian Murphy no, eh?

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Scritto da: plaintive reverie 30/06/2006 14.10


ecco, ce la farete a partorirla?
e' la maieutica socratica. diglielo copy

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Oppure, come rifletteva Giordano Bruno, avremo effettivamente voglia di partorirla o decideremo di liberarcene da altro ceco orifizio?

Giordano Bruno aveva focalizzato la situazione come nessun'altro.

il problema è che spesso confondiamo le parole dell'Oracolo (DIO) di Delfi con le parole di Socrate, e la nostra conclusione è che Socrate se la tirava una cifra. E' bene ricordare però che il saggio Socrate non ha mai scritto una riga in vita sua, non perchè fosse analfabeta, anzi, ma perché credeva che la verità si trovasse tramite il dialogo, e letteralmente, tramite il dialogo verbale.

L'apologia di Socrate, scritta dall'allievo Platone, è una specie di reportage della difesa tentata da Socrate al processo contro si lui. Tra l'altro è una facile lettura che consiglio a tutti. Una bella traduzione con note è qui -> apologia di Socrate

ecco alcuni passi, la voce narrante è quella del buon vecchio Socrate:
"Certamente lo conoscete Cherofonte; fin da ragazzo fu mio amico, sincero democratico, che condivise con voi l'esilio e con voi fece ritorno in patria. E sapete, perciò, anche il suo carattere, come ce la mettesse tutta nelle cose che faceva. Dunque, un giorno che era andato a Delfi, ebbe la faccia tosta di chiedere questo al dio (vi prego, non protestate, cittadini, per questo che vi dico), chiese, insomma, se ci fosse qualcuno più sapiente di me e la Pizia gli rispose che non c'era nessuno. Di questa risposta può farsi garante suo fratello, che è qui presente, dato che lui è morto." (CAP.V)

"Vi dico tutto questo perché desidero che voi sappiate da dove è nata la calunnia. Dunque, quando io seppi la risposta dell'oracolo, mi chiesi: «Che cosa ha voluto dire il dio? E che cosa nasconde sotto i suoi enigmi? Io, in coscienza, so bene di non essere sapiente, né tanto né poco. E allora, che cosa ha voluto dire affermando che lo sono più di tutti? Certo lui non dice menzogne, non può dirle." (CAP.VI)

"Infatti tutti quelli che erano lì presenti ogni volta che io dimostravo a qualcuno la sua ignoranza, cre-devano che io ero un pozzo di sapienza. Ma, in real-tà, ateniesi, soltanto dio è sapiente e in quel responso egli ha voluto appunto dire che la sapienza umana è ben poca cosa, anzi, nulla addirittura. Evidentemente, se il dio ha parlato di Socrate, lo ha fatto solo per servirsi del mio nome, come di un esempio, quasi per dire: «O uomini, il più sapiente di voi è chi, come Socrate, sa che la sua sapienza non conta proprio nulla." (CAP.IX)

dunque, trattelo bene il mio Socrate. Forse non ha portato grandi contenuti alla filosofia del suo tempo, ma comunque ha dato importantissime indicazioni metodologiche, tra cui l'arte maieutica. Dovete sapere infatti che la madre di Socrate era una levatrice, una specie di ostetrica del tempo. Socrate s'è sempre un po' vantato di questa cosa e spesso si paragonava alla madre. Infatti, come lei tirava fuori, faceva partorire, le creature dal corpo delle madri, anch'egli - diceva - aveva un compito analogo: aiutare le menti a partorire la verità.

so che vi ho emozionato. non c'è bisogno di ringraziarmi.
ciao a tutti

[Modificato da Copycorner.BS 30/06/2006 15.11]

Ma vi serve uno spillo... o un ago da insulina?

Copy, mi ricordi qualcuno...

... e dire che ho appena bevuto un caffé....

Vabbé, torno alla mia ermeneutica....

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Scritto da: Copycorner.BS 30/06/2006 15.01
il problema è che spesso confondiamo le parole dell'Oracolo (DIO) di Delfi con le parole di Socrate, e la nostra conclusione è che Socrate se la tirava una cifra. E' bene ricordare però che il saggio Socrate non ha mai scritto una riga in vita sua, non perchè fosse analfabeta, anzi, ma perché credeva che la verità si trovasse tramite il dialogo, e letteralmente, tramite il dialogo verbale.

L'apologia di Socrate, scritta dall'allievo Platone, è una specie di reportage della difesa tentata da Socrate al processo contro si lui. Tra l'altro è una facile lettura che consiglio a tutti. Una bella traduzione con note è qui -> apologia di Socrate

ecco alcuni passi, la voce narrante è quella del buon vecchio Socrate:
"Certamente lo conoscete Cherofonte; fin da ragazzo fu mio amico, sincero democratico, che condivise con voi l'esilio e con voi fece ritorno in patria. E sapete, perciò, anche il suo carattere, come ce la mettesse tutta nelle cose che faceva. Dunque, un giorno che era andato a Delfi, ebbe la faccia tosta di chiedere questo al dio (vi prego, non protestate, cittadini, per questo che vi dico), chiese, insomma, se ci fosse qualcuno più sapiente di me e la Pizia gli rispose che non c'era nessuno. Di questa risposta può farsi garante suo fratello, che è qui presente, dato che lui è morto." (CAP.V)

"Vi dico tutto questo perché desidero che voi sappiate da dove è nata la calunnia. Dunque, quando io seppi la risposta dell'oracolo, mi chiesi: «Che cosa ha voluto dire il dio? E che cosa nasconde sotto i suoi enigmi? Io, in coscienza, so bene di non essere sapiente, né tanto né poco. E allora, che cosa ha voluto dire affermando che lo sono più di tutti? Certo lui non dice menzogne, non può dirle." (CAP.VI)

"Infatti tutti quelli che erano lì presenti ogni volta che io dimostravo a qualcuno la sua ignoranza, cre-devano che io ero un pozzo di sapienza. Ma, in real-tà, ateniesi, soltanto dio è sapiente e in quel responso egli ha voluto appunto dire che la sapienza umana è ben poca cosa, anzi, nulla addirittura. Evidentemente, se il dio ha parlato di Socrate, lo ha fatto solo per servirsi del mio nome, come di un esempio, quasi per dire: «O uomini, il più sapiente di voi è chi, come Socrate, sa che la sua sapienza non conta proprio nulla." (CAP.IX)

dunque, trattelo bene il mio Socrate. Forse non ha portato grandi contenuti alla filosofia del suo tempo, ma comunque ha dato importantissime indicazioni metodologiche, tra cui l'arte maieutica. Dovete sapere infatti che la madre di Socrate era una levatrice, una specie di ostetrica del tempo. Socrate s'è sempre un po' vantato di questa cosa e spesso si paragonava alla madre. Infatti, come lei tirava fuori, faceva partorire, le creature dal corpo delle madri, anch'egli - diceva - aveva un compito analogo: aiutare le menti a partorire la verità.

so che vi ho emozionato. non c'è bisogno di ringraziarmi.
ciao a tutti

[Modificato da Copycorner.BS 30/06/2006 15.11]

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pero!

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Scritto da: Corcaigh 30/06/2006 15.17

... e dire che ho appena bevuto un caffé....

Vabbé, torno alla mia ermeneutica....

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ho scritto una tesina d'hermeneutica, in inglese tra l'altro.
la uploado e se vuoi puoi scarricarla. Ciao.
è qui

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Scritto da: scottishflag 30/06/2006 15.15
Ma vi serve uno spillo... o un ago da insulina?

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per me una lametta.

Come si dice a Livorno:
Pane Potta e Protti
oppure come si dice a Grosseto
Passera e bomboloni.
Un impegno concreto

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Scritto da: rosy71 30/06/2006 16.33
Come si dice a Livorno:
Pane Potta e Protti
oppure come si dice a Grosseto
Passera e bomboloni.
Un impegno concreto

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L'altro giorno sono uscito di casa per fare una passeggiata fino in centro. Volevo mangiare un gelato ma poi mi sono accorto di aver dimenticato il portafoglio a casa.
Sono dovuto tornare a casa senza mangiarmi il gelato.