Il forum di Altra Irlanda
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Esiste ancora il nazismo?

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2006 01:52
05/05/2006 08:57
 
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Volevo segnalarvi questo articolo.

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05/05/2006 10:02
 
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Ho scoperto che in Italia non esiste il reato di apologia di nazismo ma solo quello di fascismo. [SM=g27826]

Sarei curioso di capire meglio quanto e a cosa questa formazione politica sia "ispirata al partito nazional-socialista". Dai, almeno il tipo dice di "non essere razzista. Oggi la genetica ha dimostrato che gli uomini sono tutti uguali". [SM=g27818]

Un altro fatto storico riguardo "il 90 per cento dei voti presi dal partito nazista alle elezioni" riguarda il come sono riusciti a prenderli. Con la forza? Con le minacce? No, con la propaganda. Forse peró non hanno spiegato per bene il programma agli elettori...


Filippo [SM=x145471]
05/05/2006 10:56
 
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fondamentalmente niente di nuovo
Email Scheda Utente
05/05/2006 11:05
 
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Re:

Scritto da: plaintive reverie 05/05/2006 10.56
fondamentalmente niente di nuovo


forse si, ma a me vengono lo stesso i brividi. [SM=g27837]

[Modificato da cerry 05/05/2006 11.06]

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05/05/2006 13:45
 
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Esiste e ha diverse sfumature. Ho modo di frequentare da vicino, quotidianamente, una persona che si rifà al nazionalsocialismo (23 anni), ma di un genere piuttosto inquietante: prima di conoscerlo pensavo che i "nazisti" odierni fossero tutti buzzurri "da stadio" e poco più, invece ho capito che c'è una minoranza (spero!) di individui nazisti che si rifanno al nazismo "à la Speer", ovvero "intellettuale, posato, colto, benvestito". (Si notino tutte le virgolette del caso, riporto solo quanto ho sentito). Non so in Italia quanto sia diffuso questi tipo di nazismo, ma in Germania e in Svizzera posso assicurare che alcuni personaggi ci sono...(e festeggiano Capodanno facendo praticamente giochi di ruolo nazisti, ma sorvoliamo... [SM=g27816] )
Secondo me è un tipo di nazismo più radicato e più pericoloso (poichè assolutamente non riconoscibile a primo impatto).
Non so come siano (o saranno) gli aderenti al partito dell'articolo, ma è un segnale piuttosto grave (di qualcosa che comunque, come è già stato detto, non è certo una novità). D'altra parte come metterla con la libertà d'espressione e "aggregazione"? E vietare simili partiti favorirebbe l'aumento o la diminuzione di queste ideologie? A volte mi sembra che più si vietino le cose più la gente sia spinta a farle, forse lasciarli fare ma tenerli sott'occhio è meglio, soprattutto se non passano ai fatti. Che dite?

PS: chiedo scusa se mi sono ingarbugliata, ma ho preso una cosa per l'allergia e sono rintronata... [SM=g27819]
PPS: mi sto impegnando affinchè la persona citata sopra diventi hippy [SM=g27828]

[Modificato da dubh 05/05/2006 13.47]

______________________________________________
~reality is where the pizza delivery guy comes from ~
www.instanthuman.org/
05/05/2006 13:54
 
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io odio il populismo
il problema della democrazia è che la estendiamo a qualsiasi forma di decisione collettiva. La mia proposta è quella di far votare chi sa. Sono parzialmente oligarchico in questo senso. Faccio un esempio: se bisogna decidere dell'aborto o no, è giusto che a votare siano solo coloro che almeno l'aborto sanno cos'è. Inoltre il voto delle donne dovrebbe valere di più in questo caso. Mi fa schifo pensare che il voto di una donna medico sia uguale a quella di un contadino padano.
05/05/2006 14:01
 
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i nomi sono solo nomi, e sono innocui. se poi si parla di riferimenti ideologici, eiste ancora una consistente fetta della destra italiana che ne e' legata. e li abbiamo avuti anche come ministri
Email Scheda Utente
05/05/2006 14:44
 
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mi preoccupano tutti i gruppi che con la scusa dellla "ideologia giusta ma applicata male in passato" si rifanno a capitoli vergognosi della nostra storia.
sia a destra che a sinistra.
e mi preoccupa la violenza che si scatena sotto una svastica come sotto una falce e martello, e, peggio ancora, sotto la bandiera della pace.
no, in fondo non credo che esistano dei veri nazisti come non esistono più dei veri comunisti. sono i soliti estremisti che ogni epoca ha avuto e che si fanno chiamare così per "sensazionalismo". ma poi, sono proprio così diversi tra loro?
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05/05/2006 14:57
 
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A me preoccupano molto i qulaunquismi, quelli che 'tanto è tutto uguale', non fosse altro perchè la storia ci insegna che non è così. Poi certo occorre distinguere, i comunisti di Togliatti da quelli di Pol Pot, Stalin da Massimo D'Alema, ecc...

Nel campo nazifascista, purtroppo per loro e per noi, certe distinzioni non si possono fare...

Dal 1983 viaggio sotto la bandiera della pace, dai tempi di quando ventenne gridavo che non volevo i missili a Comiso e violenze sotto la bandiera della pace francamente non me ne ricordo.

Tranne quelle orchestrate dai soliti provocatori per far scrivere ai giornali, invece che "centomila persone in piazza per la pace", "fischiato il governo e bruciate le bandiere di Israele".
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05/05/2006 15:05
 
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Nel campo nazifascista, purtroppo per loro e per noi, certe distinzioni non si possono fare...


dipende sempre chi consideri tu per "nazifascisti".

Esempio: se consideri Gianfranco Fini un fascista penso sia bene distinguerlo dal Duce allo stesso modo con cui si distingue Massimo D'Alema da Stalin.

Poi magari un giorno ci mettiamo d'accordo su cosa intendiamo per Pace... mi sono reso conto che ognuno la intende a suo modo!


Filippo [SM=x145471]
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05/05/2006 15:08
 
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Gianfranco Fini per me è il leader di un partito di destra, Alleanza Nazionale, erede del vecchio MSI, di cui non condivido le idee. Mussolini, Fiore, Tilgher e loro seguaci per me sono fascisti (come del resto si dichiarano).
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05/05/2006 15:18
 
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Re:

Scritto da: filippoBO 05/05/2006 10.02
Un altro fatto storico riguardo "il 90 per cento dei voti presi dal partito nazista alle elezioni" riguarda il come sono riusciti a prenderli. Con la forza? Con le minacce? No, con la propaganda. Forse peró non hanno spiegato per bene il programma agli elettori...
Filippo [SM=x145471]



I nazisti non presero mai il 90% dei voti, anche se furono partito di maggioranza relativa.
Da un punto di vista strettamente storico è interessante notare che paradossalmente molte colpe nell'ascesa nazista le ha avute il partito comunista filosovietico (che a quel tempo voleva dire stalinista) che vedeva nei socialdemocratici un pericolo più grave dei nazisti e quindi per un periodo cercò di sfruttare i nazisti per i propri fini.
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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05/05/2006 15:19
 
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Letto l'articolo. A parte tutto, non me la sento di oppormi più di tanto alla riga sullo stato di Israele.
Ieri avevo pensato di aprire un topic che forse potrebbe avere a che fare con questo. Ieri mattina ho visto Minoli, La storia siamo noi, come sempre alle 8 su Raitre (so che c'è anche alla sera), si parlava di genocidio armeno. Illusa io a pensare che fosse SOLO quello il tema (a volte quel programma è un tantino schizofrenico, inizia con un tema e va a finire altrove lasciandoti coi punti interrogativi). Infatti poi ha parlato della Shoah, il solito minestrone Minoliano.
Siccome il filo conduttore era quello del nazionalismo, mi sono venute delle riflessioni, del tipo "Fino a che punto il nazionalismo può essere genuino e non pericoloso per chi non nasce e cresce sotto una data bandiera?". E ho ripensato all'Irlanda, alla Gaelic League e a certe righe lette sul suo settimanale di cent'anni fa, An Claidheamh Soluis, ho ripensato alla Spagna e alle sue Autonomie, al fatto che per insegnare Inglese o qualsiasi altra lingua straniera in una EOI (Escuela Oficial de Idiomas) in Galizia devi sostenere un esame di gallego alquanto pulcioso, secondo ciò che mi aveva raccontato una collega GALLEGA che cercava di fare il concorso per insegnare nella sua terra ma non sapeva i nomi di tutti gli uccelli in gallego...Quanto il preservare una lingua, una cultura, può essere "escludente", razzista e così via? Lo so che sono OT, se si può ritenere un filone interessante si può aprire un topic apposta, è che qui si è parlato spesso di lingua, di cultura, di identità, e però sono rimasta sempre, diciamo così...con un "e poi?", cioè, mi piacerebbe approfondire la questione, senza dovere necessariamente arrivare a delle conclusioni, con la speranza che ci possano essere nuovi spunti di riflessione. Personalmente, da quando ho iniziato a leggere qualcosa al riguardo, mi pare che il confine tra nazionalismo e "nazismo" (inteso in questo caso come un'ideologia che porta ad escludere e eliminare il diverso, ovvero pulizia etnica) sia davvero labile, e anche quando si parla di "difesa" di una data lingua o cultura si debba andare coi piedi molto di piombo.
Ritornando on topic, potrei consigliarvi la visione del film The Believer.
__________________________________
In vendita a prezzo di realizzo antico paese recentemente frazionato. Necessarie solo poche opere di ristrutturazione politica.
05/05/2006 16:02
 
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eh inismeain io ci provai a portare avanti questa linea, ma fui bastonato
Email Scheda Utente
05/05/2006 16:03
 
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Re:

Scritto da: filippoBO 05/05/2006 15.05


Poi magari un giorno ci mettiamo d'accordo su cosa intendiamo per Pace... mi sono reso conto che ognuno la intende a suo modo!


Filippo [SM=x145471]



io per esempio certi no global tanto pacifisti non li vedo...
05/05/2006 16:11
 
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Re:

Scritto da: plaintive reverie 05/05/2006 16.02
eh inismeain io ci provai a portare avanti questa linea, ma fui bastonato



Spiegati meglio, per favore.

Soprattutto l'uso della parola "bastonato", che sarebbe meglio venisse usata quando le persone in disaccordo sono veramente tante, non solo un paio...
05/05/2006 16:16
 
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Re: Re:

Scritto da: cerry 05/05/2006 16.03


io per esempio certi no global tanto pacifisti non li vedo...




Semplice.
I giornalisti, soprattutto quelli pigri, hanno un fottuto bisogno di etichette per fare il loro lavoro.

E il termine "no-global" è utile per mettere sul fuoco un bel minestrone di persone che spesso nulla hanno a che fare tra loro... Di questo passo, pure il cane del vicino che mi piscia sulle aiuole verrà considerato "no global", solo perchè compie un gesto irrispettoso.

Ultima cosa : anche "pacifisti" è termine utile ai giornalisti pigri...

Io vorrei vivere in un mondo di pace, ma non mi ritengo "pacifista a tutti i costi".
E, credimi, lo stesso vale per tante persone che scendono in piazza.

Ma se a qualcuno fa più comodo etichettarci tutti come pacifisti, io che ci posso fare ?






[Modificato da admin/moris 05/05/2006 16.21]

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05/05/2006 16:49
 
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Re: Re:

Scritto da: admin/moris 05/05/2006 16.11


Spiegati meglio, per favore.

Soprattutto l'uso della parola "bastonato", che sarebbe meglio venisse usata quando le persone in disaccordo sono veramente tante, non solo un paio...



Giusto! Voglio l'esclusiva sulla parola "bastonato"! [SM=g27827]:
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05/05/2006 16:51
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: admin/moris 05/05/2006 16.16




Io vorrei vivere in un mondo di pace, ma non mi ritengo "pacifista a tutti i costi".
E, credimi, lo stesso vale per tante persone che scendono in piazza.

?

[Modificato da admin/moris 05/05/2006 16.21]




[SM=g27811]
Sono alla frutta.. incomincio a quotare Moris...

Rgds...
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05/05/2006 17:04
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Dancork 05/05/2006 16.49


Giusto! Voglio l'esclusiva sulla parola "bastonato"! [SM=g27827]:



ok ok [SM=g27828]

allora correggo in "non ho trovato un terreno estremamente incline ad un confronto aperto e imparziale"

ma non voglio riaprire vecchie polemiche
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05/05/2006 17:13
 
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ci sono tanti modi di scendere in piazza, ormai è una moda più che un segno di protesta.
anche perchè tanti di quelli che lo fanno non sanno assolutamente nulla di quello per cui protestano, e moltissimi, soprattutto i più giovani ma non solo, lo fanno solo per "fare casino".
mi fanno inc [SM=g27816] da morire quelli che rimangono coinvolti in scontri con la polizia perchè manifestano insieme ai no-global e si dichiarano tali, e poi quando vengono identificati arrivano nel mio studio (lavoro per un avvocato penalista) con il paparino industriale al seguito che sgancia i soldi per una bella multona e una bella parcellona... e si presentano tutti uguali te lo assicuro, faccia triste da cane bastonato, poverino, è finito in una brutta compagnia... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]
(naturalemte questo vale per tutti i cortei, anche quelli di estrema destra o sinistra, per questo dico che sono tutti uguali. per questo credo che perdano credibilità)
05/05/2006 18:03
 
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Riguardo a quell'articolo, in ritardo, dico solo: il varesotto ha colpito ancora. Ci ho vissuto per 11 anni, tutte queste tendenze nazistofili non mi meravigliano per nulla... [SM=g27820]:
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05/05/2006 22:35
 
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1era solo un uomo, non un Dio. 2Gli ideali spesso sono rovinati dalle azioni, ma bisogna analizzare la base di partenza: 3quando si entra in chiesa nessuno pensa ai morti provocati dall’Inquisizione – prosegue -, 4non vedo perché si debbano collegare fatti di 50 anni fa ad un’ideologia, che in sé e per sé ritengo giusta.

1e io che ho sempre pensato fosse un uomo che si credeva un dio..
2le azioni di chi?
3non ci pensano no, gli autodafe' adesso li fanno in africa.
4forse perche' quei "fatti" li ha comunque generati?

le mie 3 frasi inutili della serata....
..................................................
Thoughts, like fleas, jump from man to man, but they don't bite everybody.
Stanislaw J. Lec
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05/05/2006 23:50
 
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Re:

Scritto da: ollivander 05/05/2006 22.35

3non ci pensano no, gli autodafe' adesso li fanno in africa.



[SM=g27833] [SM=x145485]
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06/05/2006 08:05
 
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Re: io odio il populismo

Scritto da: Copycorner.BS 05/05/2006 13.54
il problema della democrazia è che la estendiamo a qualsiasi forma di decisione collettiva. La mia proposta è quella di far votare chi sa. Sono parzialmente oligarchico in questo senso. Faccio un esempio: se bisogna decidere dell'aborto o no, è giusto che a votare siano solo coloro che almeno l'aborto sanno cos'è. Inoltre il voto delle donne dovrebbe valere di più in questo caso. Mi fa schifo pensare che il voto di una donna medico sia uguale a quella di un contadino padano.


Scusa Copy ma non sono daccordo su alcuni punti...
Giusto che il voto delle donne, nel caso da te citato, debba valere di più anche se, in minor misura, dovrebbe contare anche quello dell'uomo (a parte casi estremi).
Ma che il voto di un medico (donna) debba avere più valore di un "contadino padano" (che hanno i contadini padani?), non è giusto. Un discorso di questo tipo poteva andar bene 40-50 anni fa, ma le cose ora sono cambiate notevolmente (almeno al Nord), e te lo dice uno che è vissuto tra contadini padani...

Ciao... "orsetto" [SM=g27824]
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