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Spunto per la riflessione: gli irlandesi ed il "success trough failure"

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2006 12:58
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09/02/2006 01:16
 
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Chi si interessa di Irlanda sapra' che la famosa ribellione di Pasqua fu, militarmente parlando, un assoluto fallimento, ma che la susseguente reazione dei brits ("overkill", non esiste termine migliore, seppur intraducibile, per descrivere cosa e' successo ai ribelli del '16) abbia infiammato talmente tante anime da riuscire ad invertire la tendenza in pochi anni.
Sembra quasi che l'Irlanda abbia un'abitudine al successo che passa per il fallimento. Cito quanto segue, trovato per caso su internet, e' in inglese ma e' facile da capire, per aprire una discussione su quanto il successo dell'Irlanda sia legato agli insuccessi del passato: parlo del ruolo contro l'Inghilterra imperiale, ma anche della Celtic Tiger nata dalle ceneri di una societa' cattolica e conservatrice che, capiti gli errori, si e' data una mano di bianco e ritrovata progressista e capitalista da un momento all'altro... insomma, da discutere ce n'e'. Di seguito il "pezzo":

"In the Irish uprising of 1848, the men were captured, tried and convicted of treason against Her Majesty, Queen Victoria. All were sentenced to death...
Passionate protest from all over the world persuaded the Queen to commute the death sentences. The men were banished to Australia --as remote and full of prisoners as Russian Siberia. Years passed. In 1874 Queen Victoria learned that a Sir Charles Duffy who had been elected Prime Minister of Australia was the same Charles Duffy who had been banished 26 years earlier. She asked what had become of the other eight convicts. She learned that:
Patrick Donahue became a Brigadier General in the United States Army.
Morris Lyene became Attorney General for Australia.
Michael Ireland succeeded Lyene as Attorney General.
Thomas McGee became Minister of.. Agriculture for Canada.
Terrence McManus became a Brigadier General in the United States Army.
Thomas Meagher was elected Governor of Montana.
John Mitchell became a prominent New York politician and his son, John Purroy Mitchell, a famous Mayor of New York City.
Richard O'Gorman became Governor of Newfoundland.
(Johnny Rocco, in Abundant Living magazine)"
09/02/2006 09:13
 
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Re:

Scritto da: OConnor 09/02/2006 1.16

Sembra quasi che l'Irlanda abbia un'abitudine al successo che passa per il fallimento.




Argomento assai interessante : sembra ci sia una sorta di autocompiacimento irlandese per una momentanea situazione negativa in attesa di poter godere di una successiva rinascita. Salvo poi ricercare nuovamente quella sensazione di "sconfitta" e ricominciare da capo...

Quando i postumi del boom della Celtic Tiger lasceranno una società con maggiori problemi economici di adesso, si assisterà forse al medesimo fenomeno.



09/02/2006 11:11
 
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Re:

Scritto da: OConnor 09/02/2006 1.16

Sembra quasi che l'Irlanda abbia un'abitudine al successo che passa per il fallimento.


[SM=g27828]
Non potrei essere più d'accordo.
È uno dei fenomeni della società irlandese più studiati dai sociologi dell'isola nell'ultimo decennio....

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09/02/2006 11:29
 
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Fantastico....
Mi viene in mente il monumento alla rotonda nel Phoenix Park..
la fenice che risorge dalle sue stesse ceneri..

God bless Ireland and the Irish [SM=x145459]
**SHAM**

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~~ C'e' che ormai che ho imparato a sognare,non smettero' ~~
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09/02/2006 14:46
 
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Io quando ho fatto la tesi ho spulciato, tra gli altri, questo libro: Ruth Dudley Edwards, Patrick Pearse: The Triumph of Failure, Knocksedan House, Swords, Co. Dublin, Poolbeg Press, 1990. Significativo già nel titolo, no? Anche se poi ci sono un sacco di teorie sul signor Piaras (cavolo, detto così sembra pure un cognome sardo, Piras...) che lasciano alquanto a desiderare, in quel libro...Ma effettivamente, se uno si legge anche tutti i suoi discorsi, soprattutto quelli a partire dal 1913, si nota proprio questa tendenza al "che ci ammazzino pure, noi faremo peggio". Lo diceva pure Connolly. Nonostante la mia grave ignoranza in materia, penso che questo comportamento abbia a che fare anche con la storia dei martiri cristiani, quando questi venivano perseguitati, e più veninvano perseguitati più facevano proseliti. Ma d'altra parte, in Irlanda come altrove, la repressione è il modo più rapido per dare forza a coloro che si cerca di reprimere (vedi Bloody Sunday di Greengrass), perché prima di tutto desti sdegno anche in coloro che magari non erano dalla parte "in lotta", e quindi simpatia e se proprio va bene appoggio, e poi in questo modo si ricompattano anche i vari fronti della parte "in lotta"...contro il nemico comune, si combatte insieme...Un polpettone un po' semplificato il mio, mi riesce difficile scrivere bene ciò che penso, però...questa è la mia opinione.
Ah, altro libro studiato: Seán Farrell Moran, Patrick Pearse and the Politics of Redemption: the Mind of the Easter Rising, 1916, Washington, The Catholic University of America Press, 1994.

[Modificato da Inismeain 09/02/2006 14.50]

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Ah, adesso che mi ricordo tu eri quella che avevi fatto la tesi su di lui!!!
Forse ti riferivi a questa frase?

You cannot conquer Ireland. You cannot extinguish the Irish passion for freedom. If our deed has not been sufficient to win freedom, then our children will win it by a better deed.

E' stata la mia firma per un periodo [SM=g27823]
E' possibile che ci sia quel collegamento che dici con i martiri cristiani... magari non cosciente, ma ci potrebbe essere.
Tornando alla tua tesi... hai un riassuntino o qualcosa di simile per i nostri palati irlandomani e assetati? [SM=g27828]
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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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Beh, Pearse e Connolly non scelsero mica il lunedì di pasqua a caso, così, perché non si andava al lavoro.
Dagli scritti di Padraig Pearse traspare in modo evidente il fondamento cristologico - più che cristiano - del suo pensiero.
Il concetto dell'ascensione ad un livello superiore passa, secondo Pearse, attraverso il sacrificio e il versamento del sangue, attraverso la momentanea sconfitta, o apparente, che poi rivelerà la forza assoluta dell'intento.
Anche in molte poesie traspare questa filosofia, nonché i riferimenti al percorso della figura di Cristo. Mi viene in mente "The Mother", ma ce ne sono altre.
E Pearse, crisitologia a parte, a mio avviso legge in modo molto lucido un carattere basilare del suo popolo. La mossa di "suicidarsi" nel GPO è un seguire un filo di rivoluzioni impossibili, di gridi disperati, di immolazioni alla causa per far germogliare qualcosa di nuovo che partono da molto lontano.
Pensiamo alla rivoluzione dei Croppies del 1798; mi viene in mente una poesia che Seamus Heaney scrive nel 1966 (a celebrazione del cinquantenario dell'Easter Rising), "Requiem for the Croppies", in cui l'immagine principale è rappresentata dall'orzo nelle tasche dei cappotti di questi contadini combattenti sepelliti "senza bara né sudario", che germoglia a primavera. Heaney, per celebrare Pearse e Connolly riprende il 1798 e parla di resurrezione. Ci sarà un moivo.
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Re:

Scritto da: =Donegal= 09/02/2006 14.55


Tornando alla tua tesi... hai un riassuntino o qualcosa di simile per i nostri palati irlandomani e assetati? [SM=g27828]



appoggio david
qualcosa da leggiuchiare sorseggiando un Anghelu Ruju
per intenderci
[SM=x145444]
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But I woke up just in time".
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Re:

Scritto da: pedair 09/02/2006 15.13
Beh, Pearse e Connolly non scelsero mica il lunedì di pasqua a caso, così, perché non si andava al lavoro.
Dagli scritti di Padraig Pearse traspare in modo evidente il fondamento cristologico - più che cristiano - del suo pensiero.
Il concetto dell'ascensione ad un livello superiore passa, secondo Pearse, attraverso il sacrificio e il versamento del sangue, attraverso la momentanea sconfitta, o apparente, che poi rivelerà la forza assoluta dell'intento.
Anche in molte poesie traspare questa filosofia, nonché i riferimenti al percorso della figura di Cristo. Mi viene in mente "The Mother", ma ce ne sono altre.



C'è da aggiungere che infatti inizialmente la data prevista per l'insurrezione era proprio Pasqua, poi c'è stato uno slittamento di un giorno per questioni interne alle varie organizzazioni ribelli...

[Modificato da =Donegal= 16/02/2006 10.33]

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