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L'Ingegner Castelli

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2006 17:21
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Ma questi l'hanno mai letta la costituzione?
Da Repubblica online

Pecorella: "appare inspiegabile quali possano essere le ragioni di incostituzionalità"
Il primo presidente della Corte di Cassazione: "Per fortuna c'è il Capo dello Stato"
Ciampi boccia legge inappellabilità
Il presidente la rinvia alle Camere
Le modifiche introdotte dalla riforma, si legge nel messaggio,
"generano un'evidente mutazione delle funzioni di Corte di Cassazione"

ROMA - Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha chiesto alle Camere - a norma dell'articolo 74, primo comma, della Costituzione - una nuova deliberazione in ordine alla legge: "Modifiche al Codice di Procedura Penale, in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento". Lo rende noto un comunicato del Quirinale.

Le modifiche introdotte dalla legge sulla inappellabilità "generano un'evidente mutazione delle funzioni di Corte di Cassazione, da giudice di legittimità a giudice di merito, in palese contrasto con quanto stabilito dall'art. 111 della Costituzione", ha scritto Ciampi nel messaggio alle Camere con il quale ha rinviato la legge sulla inappellabilita.

Inoltre la legge approvata, ha rilevato ancora il presidente della Repubblica, "provocherà un insostenibile aggravio di lavoro con allungamento certo dei tempi del processo". "Il sistema delle impugnazioni - osserva Ciampi - può essere ripensato alla luce dei criteri ispiratori del codice vigente del 1989. Tuttavia, il carattere disorganico e asistematico della riforma approvata è proprio ciò che sta alla base delle rilevate palesi incostituzionalità: una delle finalità della legge avrebbe dovuto essere quella della deflazione del carico di lavoro della giustizia penale, mentre, come si è più sopra posto in luce, la legge approvata provocherà invece un insostenibile aggravio di lavoro, con allungamento certo dei tempi del processo".

E infine, ha osservato ancora Ciampi, vi è rischio che la legge sull'inappellabilità possa recare "un vulnus al precetto costituzionale del buon andamento dell'amministrazione applicabile, secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, anche agli organi dell'amministrazione della giustizia".

Il 'padre' della legge, approvata definitivamente il 12 gennaio, il presidente della commissione Giustizia della Camera, Gaetano Pecorella, ha commentato che "appare inspiegabile quali possano essere le ragioni di incostituzionalità". "Ovviamente - ha aggiunto Pecorella - bisognerà leggere le motivazioni, ma si può già dire da subito, però, che i precedenti della Corte Costituzionale in materia di parità tra accusa e difesa, rispetto al diritto di impugnare, escludono radicalmente la violazione del principio di uguaglianza".

Anche secondo l'Associazione nazionale magistrati, "bisogna leggere le motivazioni del rinvio", ma "già ora si può dire che le preoccupazioni manifestate da noi, insieme alla gran parte della cultura giuridica, erano fondate". Il presidente dell'Anm, Ciro Riviezzo, commenta così la decisione di Carlo Azeglio Ciampi di rinviare alle Camere la legge sull'inappellabilità. "Vedremo - aggiunge Ciro Riviezzo, presidente del sindacato delle toghe - su quali aspetti della riforma il capo dello Stato ha puntato la sua attenzione".

Lapidario ma significativo il commento del primo presidente della Suprema Corte di Cassazione, Nicola Marvulli: "Per fortuna, la magistratura ha un Presidente della Repubblica come Carlo Azeglio Ciampi".

Ha espresso soddisfazione il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Virginio Rognoni: "Il rinvio della cosiddetta 'Pecorella' alle Camere, per una nuova deliberazione, decisa dal Capo dello Stato, è motivo di viva soddisfazione, visto il parere assai critico, anche sotto il profilo della conformità alla Costituzione, che il C.S.M. aveva espresso sulla nuova normativa", ha detto.

L'auspicio del segretario Ds, Piero Fassino, è che "almeno per una volta il governo sia capace di ascoltare il Presidente della Repubblica". Il leader della Quercia commenta la decisione di Ciampi come "una buona notizia, visto che erano evidenti i profili di incostituzionalità di questa legge, che se fosse stata promulgata nel testo attuale, avrebbe ulteriormente dissestato l'amministrazione della giustizia, reso più lunghi e intensi i tempi dei processi e acuito ancora di più la crisi della giustizia".

[Modificato da =Donegal= 20/01/2006 15.34]

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Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
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