Lavorare nel settore del turismo

si è molto discusso su questo forum del falso mito, o lo stereotipo, che l'irlanda sia la nuova america, che l'isola di smeraldo offra agli stranieri un lavoro facile e che basti uno straccio di inglese e tanti currirulum per trovare un posto di lavoro. la realtà è ben diversa. anche io quando ho cominciato a navigare in questo forum avevo questa convinzione, poi mi sono fatto un'idea più globale. basta leggere i messaggi di chi è appena partito per avere ragguagli sulla situazione. ma anche chi è "su" da anni ha fatto la sua lunga gavetta. quindi, quello che rimane è: in base alle leggi della meritocrazia lavora chi merita, avanza di livello chi se la sbatte e chi invece non è concorrenziale torna con le pive nel sacco. quello che ottieni è quello che ti sei meritato, ecco!
conta tantissimo il fattore "C". ovvero la fortuna, il culo! quello o ce l'hai oppure...
ma questo non è niente di nuovo, insomma, pure in italia se ce l'hai trovi lavoro, altrimenti ti tocca lavorare da McDo, da blockbuster o nell'ultimo cinema multisala che ha aperto!
c'è da dire anche che, se in italia la concorrenza è tra italiani (che si dividono in raccomandati, qualificati, fortunati e spiantati), in irlanda c'è la concorrenza degli irlandesi, italiani, spagnoli, cechi, rumeni, ucraini, svedesi, olandesi, francesi, ecc ecc.

per quel che riguarda me, io sono PURTROPPO dipendente di una AdV/T.O. dico purtroppo perchè se all'inizio (fin dalla scuola) mi sembrava un'isola felice colorata e profumata, poi ho scoperto che era solo un mito. gli eventi che si sono susseguiti (l'11/09, la guerra in afghanistan, in iraq, la sars, lo tsunami, gli attentati terroristici, ecc) hanno semplicemente accellerato un processo che era già in atto da almeno un decennio.
io ho deciso di iniziare una carriera nel turismo fin dalle superiori, anche per un motivo di eriditarietà. raramente ho usufruito delle raccomandazioni della mia famiglia, anche perchè non ne ho bisogno, questo grazie al mio curriculum. ora però mi pento amaramente della scelta, preferirei lavorare in qualunqe altro settore, ma non nel turismo. i motivi sono molti e non sto qui ad elencarli e a motivarli. tuttavia la passione che porto con me da anni non la posso non coltivare, per cui vado avanti per la mi strada, augurandomi di trovare un posto di lavoro che mi permetta di crescere, di sentirmi coinvolto e di iniziare a pensare al futuro diversamente da ora.
l'idea di mollare l'italia e di trasferirmi rimane in stand-by, ma se non cambia qualcosa nel settore sono sicuro che il mio futuro è lontano da questa pattumiera chiamata italia.

ciao