sono sempre stato molto sensibile sull'argomento delle stragi di Italia...ho cercato di informarmi, di leggere, di imparare, perchè sono convinto che ci troviamo tuttora negli anni di piombo...alla stazione di Bologna ci sono stato per la prima volta a maggio di quest'anno, a trovare una mia carissima amica...e sono sceso dal treno e ho pensato tantissimo a questa strage, compiuta quando io non ero ancora nato, eppure alla quale mi sento non so perchè e per come legato...al ritorno da Bologna leggevo un libro di Benni (Baol) e la trascrizione su libro dello spettacolo "Vajont" di Paolini...e ho pensato tantissimo...erano passati pochi giorni dalle assurde sentenze su Piazza Fontana...e ripensavo agli album di Paolini...sentivo denrto qualcosa come se quelle stragi che non ho vissuto, ma ho sentito raccontate da tante voci (libri, spettacoli teatrali, canzoni, gente che viveva a quei tempi), fossero una parte di me...
anche se parla dell'Italicus e non di Bologna, un frammento dell'album "STazioni di transito" di Paolini:
Si sveglia la città, mattino presto e chiede “che ‘è? che succede?”
“Niente, democrazia! È agosto! Bombardano i treni! Un’altra strage!”
BLUES DELL’ITALICUS (Francesco Sansalone/Marco Paolini)
Io dormo alla stazione in un letto di cartone
Sopra i treni non sto male neanche il giorno di natale
Vino rosso e muso nero
Viaggiatore col pensiero
Ogni notte per dormire cerco l’angolo migliore
Una notte nello scalo è arrivato un treno zoppo
La carcassa sotto il telo io non l’ho guardata troppo
C’era scritto “Non toccare!
È un sequestro giudiziale!”
Con due litri di quel rosso
Quel che ho letto è già rimosso
(musica per un vagone incartato e incappucciato che ho visto abbandonato su un binario morto in uno scalo a Bologna per mesi e anni e anni…e mi ha rovinato le notti a immaginare cosa dovesse esser stato per le ossa appoggiate ai sedili mentre salta in aria un vagone dentro ad una galleria…train)
Ed in quella notte scura ho sognato da paura
Apro gli occhi ero bagnato e il sudore era gelato
“che succede?” mi son detto
dentro al mio cartone-letto
forse avrò bevuto troppo
o sarà quel treno zoppo
e nell’aria che respiro che mi sento soffocare
son saltato nei binari alla luce di due fari
ho capito che cos’era
che impestava la mia sera
la carcassa sotto il telo
che puzzava di tritolo
vino rosso e muso nero
viaggiatore col pensiero
ogni notte per dormire
cerco l’angolo migliore
Non è scontato. Che puoi viaggiare. Oh, si…è una gran possibilità, un’opportunità…ma non è scontato che lo puoi fare! Perché c’è dei momenti che…ti vien da chiuderti in casa. Cosa pensaste la mattina dell’undici marzo 2004 a guardare i treni, in Spagna, saltare in aria? Io pensai al ’74, quando toccava a noi, Italia, vedere i treni saltar per aria. A cosa serve il terrorismo? A terrorizzarti. E ci riesce benissimo. Si può resistere? Certo!
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Tusi, mi no' digo niente, ma gnanca no' taso! Ne la vita pubblica, come nel rugby, ghe xe momenti tragici e altri, peggio ancora, seri: in quei momenti, trovar la forsa per xogar! In campo!
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