Il forum di Altra Irlanda
Benvenuti sullo spazio web frequentato da Italiani che amano l'Irlanda e dai connazionali che vivono sull'Isola ! Oltre 120 mila messaggi, suddivisi in diverse aree tematiche, per conoscere meglio l'Irlanda e coloro che la abitano. Se siete alla ricerca di informazioni sul "Vivere e Lavorare in Irlanda" vi consigliamo vivamente di iniziare dalla lettura dei testi contenuti nell'apposita sezione del forum o di consultare il sito www.altrairlanda.it, dove abbiamo sintetizzato i consigli dei nostri forumisti Irlandiani
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Nuove misure Anti terrorismo dei Paesi Europei (Francia-Olanda-Italia)

Ultimo Aggiornamento: 15/07/2005 12:19
Email Scheda Utente
Post: 4.382
Registrato il: 27/06/2003
Sesso: Maschile
OFFLINE
11/07/2005 17:14
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sarà un decreto legge quello che il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu presenterà domani alla Camera sulle misure urgenti studiate dal governo per innalzare le difese contro il terrorismo

Fermo di polizia fino a 24 ore. 
Il fermo di polizia per consentire agli investigatori di identificare il soggetto fermato, passerà dalle attuali 12 ore a 24 ore. Si tratta di un tempo 'più adeguato', spiegano gli esperti di antiterrorismo, che permette di valutare meglio chi si ha davanti e i possibili contatti con ambienti eversivi.

Colloqui informativi contro l'eversione. Si tratterebbe di estendere al terrorismo quelli già previsti dall'ordinamento penitenziario (art.18 bis) per il contrasto alla criminalità organizzata. I colloqui investigativi sono veri e propri confronti diretti con un detenuto al fine di ottenere notizie, oggi ancora solo sulla criminalità organizzata: si svolgono in assenza del difensore, non hanno valore processuale. Ma spesso, e anche per questo, forniscono spunti investigativi significativi. Le informazioni ricevute dal personale di polizia vengono verificate e nel momento in cui ci sono riscontri si avvia una vera e propria collaborazione, che può portare ad uno sconto di pena.

Estensione art. 18 Bossi-Fini a confidenti.
L'idea è quella di estendere il provvedimento dedicato finora alle prostitute extracomunitarie a chi fornisce informazioni in materia di terrorismo. Uno strumento che, si sottolinea, ha funzionato benissimo consentendo a migliaia di donne di liberarsi dalla schiavitu' e di acquisire il permesso di soggiorno denunciando l'organizzazione che le teneva segregate.

Art. 270 bis. 
Gli esperti del Viminale stanno anche lavorando per rendere più precisi e meno generici i termini dell'articolo 270 bis per evitare che, nelle pieghe delle norme, soggetti vicini al terrorismo possano essere rilasciati vanificando il faticoso lavoro di indagine delle forze di polizia.


Schede telefoniche.
Tra le misure pratiche immediate, gli esperti di antiterrorismo stanno valutando la possibilità di inasprire la legge sulla vendita di schede degli operatori di telefonia mobile. In pratica viene stabilito di legare la consegna della scheda telefonica all'identificazione della persone che la utilizza, mentre fino ad oggi chiunque può comprare una tessera e poi cederla ad una terza persona senza incorrere in sanzioni.
_______________________________
"Last night I nearly died,
But I woke up just in time".
Duke Special
Email Scheda Utente
OFFLINE
13/07/2005 01:54
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: fergus 11/07/2005 17.14
Schede telefoniche.
Tra le misure pratiche immediate, gli esperti di antiterrorismo stanno valutando la possibilità di inasprire la legge sulla vendita di schede degli operatori di telefonia mobile. In pratica viene stabilito di legare la consegna della scheda telefonica all'identificazione della persone che la utilizza, mentre fino ad oggi chiunque può comprare una tessera e poi cederla ad una terza persona senza incorrere in sanzioni.



Pensa che in Irlanda puoi comprarne una in qualsiasi negozio senza nemmeno uno straccio di documento ed in perfetto anonimato. Troppe pippe mentali si fa sto Pisanu. Volete che i terroristi non facciano saltare in aria l'Italia? Basta cessare il supporto agli assassini a stelle e strisce e ai loro compagni di merende inglesi.

AOC
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
13/07/2005 09:10
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

non so fino a che punto possano servire tali azioni di controllo: in Uk i terroristi erano cittadini britannici, nati e cresciuti li', il piu' piccolo aveva 19 anni, se fosse stato fermato il giorno prima non avrebbero potuto contestargli nulla....Di piu' : neppure la famiglia sapeva infatti hanno chiamato la polizia perche' non tornava a casa.......

come si dice? allevare la serpe in seno ?....[SM=g27812]

[Modificato da Sean1 13/07/2005 10.12]

Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

13/07/2005 10:26
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Le schede telefoniche? Qui in Irlanda, come in Gran Bretagna, le compri anche al supermercato. Una legge del genere, se applicata ad un solo paese europeo, non ha NESSUN SENSO.
Insomma, un'altra italianata.... [SM=x145487] [SM=x145462]
13/07/2005 10:48
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

meno male che si può andare all'estero
lì si che tutto funziona alla perfezione... non come in Italia!
Mio cuggino mi ha detto che in irlanda per esempio, se stai pensando, che ne so, di suicidarti sul Dublin Bus, la polizia senza che te ne accorgi ti ha infilato nel cervello una scheda telefonica di quella che compri al supermercato. E così loro ti chiamano e ti dicono di non farlo, e salvano la vita a te e a tanti altri! Altro che Italia, puah! splesh... paese di menta!
siamo proprio da terzo mondo!
13/07/2005 10:51
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vedo che il caldo ti ha inacidito il caffelatte stamattina, Copycorner....
[SM=x145462]
[SM=x145487]
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
13/07/2005 11:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Terrorismo: perquisizioni in Italia
Vasta operazione in ambienti islamici radicali
(ANSA) - ROMA, 13 lug - Sono circa 200 le perquisizioni in corso in tutta Italia in ambienti islamici radicali per una operazione di prevenzione antiterrorismo.Si tratta di un'operazione congiunta di polizia e carabinieri. Le perquisizioni in corso su tutto il territorio nazionale riguarderebbero, secondo quanto si e' appreso, anche soggetti islamici radicali gia' indagati. La vasta operazione congiunta di polizia e carabinieri e' ancora in corso.



Ma io mi chiedo, cosa cavolo hanno fatto in tutto questo tempo???!! Come mai non le hanno fatte prima?
****************************

.....ORIANA VIVE........

13/07/2005 11:17
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Corcaigh 13/07/2005 10.51
Vedo che il caldo ti ha inacidito il caffelatte stamattina, Copycorner....
[SM=x145462]
[SM=x145487]



può essere. occhio che prima o poi mi autoinvito a colazione da te. C'è da dire che il latte in Irlanda mi piaceva parecchio. solo suggestione, o voi sapete perchè?
13/07/2005 11:21
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 13/07/2005 11.13
Terrorismo: perquisizioni in Italia
Vasta operazione in ambienti islamici radicali
(ANSA) - ROMA, 13 lug - Sono circa 200 le perquisizioni in corso in tutta Italia in ambienti islamici radicali per una operazione di prevenzione antiterrorismo.Si tratta di un'operazione congiunta di polizia e carabinieri. Le perquisizioni in corso su tutto il territorio nazionale riguarderebbero, secondo quanto si e' appreso, anche soggetti islamici radicali gia' indagati. La vasta operazione congiunta di polizia e carabinieri e' ancora in corso.



Ma io mi chiedo, cosa cavolo hanno fatto in tutto questo tempo???!! Come mai non le hanno fatte prima?




stavano giocando a carte col commissario Winchestér... quello dei Simpsòn... hai presente?
http://freeweb.supereva.com/simpsons.freeweb/winc3.htm?p

[Modificato da Copycorner.BS 13/07/2005 11.25]

13/07/2005 11:22
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

E' un pò come neI film di Fantozzi, quando passa il megadirettore e tutti si mettono a lavorare alacremente, spostando carte e dossier, camminando velocemente nei corridoi e azionando la fotocopiatrice...

Poi il direttore se ne va e tutto ritorna calmo come prima.

In questo periodo c'è l'allarme "prossimo attentato in Italia" : non c'è nulla di meglio, per tranquillizzare l'opinione pubblica e fare bella figura con gli elettori, che ordinare alle questure di concentrare in poche ore (pubblicizzandolo a dovere)il lavoro di controllo che si è sempre fatto, con arresti e perquisizioni concentrate tutte assieme (anche se riguardano luoghi diversi) che ricordano appunto il "trambusto fantozziano" da me citato prima.

E magari questo trambusto rischia pure di rovinare alcune indagini silenziose e fruttuose : ai tempi del terrorismo politico successe più di una volta...


Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
13/07/2005 11:27
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L'allarme dopo le telefonate del padre a Scotland Yard: "Non lo trovo più"
Un video del metrò, un documento, il corpo del terrorista
esploso sul bus 30: la storia dell'inchiesta sugli attentati di Londra
Così l'uomo-bomba è arrivato
nel cuore dell'Europa
L'allarme dopo le telefonate del padre a Scotland Yard: "Non lo trovo più"
Il mistero dell'auto imbottita di esplosivo alla stazione ferroviaria
dal nostro inviato CARLO BONINI


I rottami dell'autobus esploso il 7 luglio a Londra
PER SCRIVERE la storia del giovedì di sangue e delle sue responsabilità, Scotland Yard ha impiegato 120 ore, cinque giorni. Per aprire ai loro detective la porta che ne custodiva il segreto, sono serviti cinque minuti. Quanto è durata la telefonata di un padre che voleva credere ancora vivo un figlio che non sapeva assassino. L'uomo chiama alle 10 di sera di giovedì 7 luglio. Telefona da Leeds, West Yorkshire, 300 chilometri a nord di Londra.

Parla l'inglese degli immigrati pachistani di prima generazione, ma all'operatore del Central Casualty Bureau, l'Ufficio vittime di Scotland Yard, non è difficile comprendere la storia che racconta, perché è la stessa storia di centinaia di altri padri e madri, fratelli e sorelle, mogli e mariti, fidanzati e fidanzate, che dal mattino cercano chi gli è caro. "Mio figlio è partito stamani per Londra, ma non riusciamo a rintracciarlo e non è rientrato a casa", dice. Il nome del ragazzo viene annotato in uno schedario, con le sue generalità e una prima descrizione somatica. Ne viene chiesta la foto e tutto ciò che può aiutarne la ricerca: un dettaglio degli indumenti che indossava, degli oggetti che aveva con sé. Quando riaggancia, l'uomo ha paura del peggio.

Ma non sa che lo attende l'orribile.

Hasib da ieri, non è più un missing, un disperso del 7 luglio, ma uno dei suoi quattro carnefici.

"Con un'operazione di polizia ancora in corso - ripetevano fonti dell'antiterrorismo - è sufficiente dire cosa ha fatto quel ragazzo, dove ci ha portato e perché".

Gli uomini della scientifica ne trovano una traccia in quel che resta delle lamiere del bus numero 30 esploso alle 9.47 in Tavistock Square. Del ragazzo di Leeds, qualcosa è rimasto. E nel punto più vicino all'epicentro dell'esplosione: degli oggetti personali, un documento di identità. Il fatto, in sé, potrebbe non dir nulla. Ma le testimonianze dei passeggeri del bus ("un ragazzo con la pelle olivastra che frugava nervosamente in una borsa"), il luogo da cui quel "disperso" proviene - Leeds, con la sua più grande comunità residente di musulmani di origine asiatica e il suo recente passato di scontri razziali - qualcosa possono dire. E infatti dicono.

"Sul bus "30", dobbiamo solo mettere una faccia in movimento - ripeteva sornione ancora domenica scorsa Brian Paddick, numero tre di Scotland Yard - Perché allora non ci vorrà molto tempo per ricostruire a ritroso le sue ultime ore. Riusciremo a scoprire da dove veniva, chi ha incontrato". Per quel che poteva, Paddick diceva del vero, ma una parte soltanto. Perché la "faccia di Leeds" Scotland Yard già l'aveva, fornita da un padre disperato in cerca di un figlio. Soprattutto aveva già "una faccia in movimento". Lunedì notte, dopo aver passato 2.500 fotogrammi alla moviola, la ritrovano gli addetti allo screening dei nastri prelevati dal sistema televisivo a circuito chiuso del metrò e delle stazioni ferroviarie nell'area dell'esplosione. Il passeggero del bus "30" di Tavistock square è su una pensilina della stazione ferroviaria di superficie di King's Cross. Quella del terminal Thameslink, la linea su rotaia veloce che, a nord di Londra, collega l'aeroporto di Luton con il centro della città.

Il ragazzo è appena sceso da un treno che arriva dalla stazione di Luton, confabula con altri tre uomini che con lui smontano dalla stessa carrozza.

Ciascuno di loro trascina uno zaino. Li riprende una delle tante telecamere del terminal. Alle 8 e 30 di giovedì 7 luglio manca qualche minuto. Ventuno, alla strage.

Afferrato il bandolo, Scotland Yard può venire a capo della matassa. La faccia del ragazzo sul bus "30", illumina altri tre volti, anche loro "in movimento". Certo, potrebbero ancora non voler dire nulla, ma la prova della loro partecipazione nella strage è in ciò che hanno già lasciato e lasceranno ancora dietro di sé. Due di quegli uomini inquadrati dalla telecamera di King's Cross vivono a Leeds, come il ragazzo del "30". E, come lui - scoprirà Scotland Yard - frequentano la stessa moschea, condividono lo stesso passaporto di un Paese in cui sono nati e hanno imparato ad odiare. Homegrown radicals, estremisti con la testa alla terra dei loro padri, ma i piedi piantati lì dove i loro padri li hanno messi al mondo per farli diventare diversi da loro. Solo l'ultimo dei quattro non è di Leeds, né arriva dal West Yorkshire, ancora misterioso nel nome e nella sua storia perché "sul suo conto l'indagine è ancora in pieno svolgimento".

Le immagini della telecamera nel terminal di King's Cross sono cruciali epperò non ancora decisive. Lo diventano quando ai tunnel di Aldgate e di Edgware (le due stazioni lungo la Circle line), alle lamiere fuse dei convogli "204" e "216", vengono sottratti un corpo calcinato di uomo, alcuni oggetti, documenti di identità. Il cadavere, estratto dal treno di Aldgate, appartiene a uno dei quattro uomini che la telecamera di King's cross ha inquadrato poco prima delle 8 e 30. Come anche alcuni oggetti e un documenti di identità. L'altro di questi documenti, viene raccolto nel tunnel di Edgware, e dà un nome al terzo degli uomini ripresi dalla telecamera a circuito chiuso.

All'alba di martedì, la corsa a ritroso di Scotland Yard è praticamente conclusa. Le manca solo l'ultimo tratto, quello che fa più paura se solo si ricorda come andò a finire a Madrid, con il sacrificio di massa del commando dell'11 marzo nel sobborgo di Lavapies. Una "traccia raccolta dalla polizia" individua almeno due delle macchine con cui i quattro di King's Cross sono arrivati da Leeds. Una è parcheggiata a Leighton Buzzard, 16 chilometri a ovest di Luton, l'altra nello spiazzo antistante la stazione del Thameslink su cui i 4 sono saliti la mattina di giovedì per raggiungere King's Cross.

Quando, ieri, gli artificieri la aprono con un'esplosione controllata, la trovano carica di altro esplosivo. Lo stesso che troveranno a Leeds, perquisendo le abitazioni di 3 del commando. In Hyde Park Road, Colwyn road, Tempest road e Shalford road.

Poi, ieri, al momento di tirare una prima conclusione, delle nuove domande cui Scotland Yard non ha ancora trovato risposte definitive. E su cui non intende perdere aplomb e metodo. Sono davvero tutti kamikaze? Perché allora hanno usato dei timer? E perché hanno lasciato dietro di sé tanto esplosivo (nella macchina e in uno degli appartamenti di Leeds) sapendo che mai sarebbero tornati a recuperarlo? Da ieri notte sono le stesse domande che, in una camera di sicurezza di Londra, si sente rivolgere l'unico arrestato di ieri. Il ragazzo di Leeds con sangue pachistano e passaporto inglese. Che odiava il paese in cui era nato. Quell'Inghilterra che ora pretende da lui delle risposte.

(13 luglio 2005
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

13/07/2005 11:50
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OT(TITS)

Scritto da: Copycorner.BS 13/07/2005 11.17


può essere. occhio che prima o poi mi autoinvito a colazione da te. C'è da dire che il latte in Irlanda mi piaceva parecchio. solo suggestione, o voi sapete perchè?



Un mio amico sosteneva che fosse una questione freudiana : la psiche, a forza di vedere un discreto grandi seni (cosa che caratterizza molte fanciulle irlandesi) porta a pensare che la produzione locale di latte sia ottima.

Sua moglie sosteneva invece che era la stessa ragione per cui lei, durante la luna di miele ai Caraibi, trovasse invece insuperabili le banane di Cuba.

Ma qui si scade nel pecoreccio e mi fermo.

Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
13/07/2005 11:53
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: OT(TITS)

Scritto da: admin/moris 13/07/2005 11.50


Un mio amico sosteneva che fosse una questione freudiana : la psiche, a forza di vedere un discreto grandi seni (cosa che caratterizza molte fanciulle irlandesi) porta a pensare che la produzione locale di latte sia ottima.

Sua moglie sosteneva invece che era la stessa ragione per cui lei, durante la luna di miele ai Caraibi, trovasse invece insuperabili le banane di Cuba.

Ma qui si scade nel pecoreccio e mi fermo.




[SM=x145470]
Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

13/07/2005 11:54
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ma pensa...
sai che non ci avevo fatto caso? ma penso che tu abbia proprio ragione. Poi io sono un 'intenditore di bocce'. Ecco perchè qui a Brescia trovo squisite le castagne... forse perchè ne ho pieni i...

[Modificato da Copycorner.BS 13/07/2005 11.54]

13/07/2005 13:56
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: OT(TITS)

Scritto da: admin/moris 13/07/2005 11.50


Un mio amico sosteneva che fosse una questione freudiana : la psiche, a forza di vedere un discreto grandi seni (cosa che caratterizza molte fanciulle irlandesi) porta a pensare che la produzione locale di latte sia ottima.

Sua moglie sosteneva invece che era la stessa ragione per cui lei, durante la luna di miele ai Caraibi, trovasse invece insuperabili le banane di Cuba.





Email Scheda Utente
Post: 6.592
Registrato il: 09/05/2005
Sesso: Maschile
OFFLINE
13/07/2005 14:31
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: OT(TITS)

Scritto da: admin/moris 13/07/2005 11.50
Un mio amico sosteneva che fosse una questione freudiana : la psiche, a forza di vedere un discreto grandi seni (cosa che caratterizza molte fanciulle irlandesi) porta a pensare che la produzione locale di latte sia ottima.
Sua moglie sosteneva invece che era la stessa ragione per cui lei, durante la luna di miele ai Caraibi, trovasse invece insuperabili le banane di Cuba.
Ma qui si scade nel pecoreccio e mi fermo.



Moris: un vero poeta moderno!
[SM=x145498] [SM=x145498] [SM=x145498]
_____________________________________

Good evening, there was already an injury, huh?

Giovanni Trapattoni, falling off his chair
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
14/07/2005 09:36
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Francia e Olanda sospendono Schengen
13/7/2005

Lo hanno riferito i ministri dell'Interno dei due Paesi al vertice straordinario in corso a Bruxelles. Pisanu: «Noi intensificheremo i controlli tra le frontiere con Austria e Slovenia ma non sospenderemo il trattato»

PARIGI - La Francia e l'Olanda hanno deciso di rafforzare i controlli alle proprie frontiere, sospendendo temporaneamente gli accordi di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini europei. La decisione della Francia è stata annunciata dal ministro degli Interni, Nicolas Sarkozy, in una breve conferenza stampa a margine del Consiglio europeo Giustizia e Affari interni. «Il Trattato di Schengen prevede in circostanze molto precise la possibilità di rafforzare i controlli alle frontiere - ha il ministro -. Mi sembra che la situazione creata dopo gli attentati di Londra rientri in queste circostanze».

L'ITALIA - Il nostro Paese, invece, non sospenderà gli accordi di Schengen. La conferma viene dal ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu, appena arrivato a Bruxelles per il Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Interni dell'Ue. «In Italia non è necessario - ha precisato il ministro -. Certo rafforzeremo i controlli alle frontiere». Alcune voci, infatti, avevano accreditato l'ipotesi di una possibile sospensione degli accordi sia in Italia che in Francia. Interpellato dai giornalisti, Pisanu ha risposto: «I francesi decideranno nella loro autonoma facoltà. Se lo fanno, avranno le loro ragioni».



Se non è da tirargli il collo....al sig. Pisanu [SM=g27826]
****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 4.382
Registrato il: 27/06/2003
Sesso: Maschile
OFFLINE
14/07/2005 09:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

ho unito la discussione "Pisanu" a quella "Shengiana"
_______________________________
"Last night I nearly died,
But I woke up just in time".
Duke Special
Email Scheda Utente
Post: 2.140
Registrato il: 10/06/2003
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
14/07/2005 11:02
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Come l'Europa fa crescere i terroristi
Come l'Europa fa crescere i terroristi
I modelli liberali del Continente hanno fallito nell'integrazione dei musulmani. Ora subiscono la rivolta della seconda generazione


Il Pentagono è in guerra nel Medio Oriente per cercare di fermare gli attentati contro gli Stati Uniti. E anche se Fox News e CNN sono preoccupate che i terroristi riescano a entrare nel Paese attraverso i confini con il Messico nascondendosi tra gli immigranti illegali, il crescente incubo dei funzionari del Department of Homeland Security sono le persone munite di passaporto, ovvero quei mujahidin che non hanno bisogno di visto poiché provengono dai Paesi dell'Europa Occidentale alleati dell'America.

Le reti jihadiste si estendono in Europa dalla Polonia al Portogallo, grazie alla diffusione dell'islamismo radicale tra i discendenti dei lavoratori ospiti, reclutati in passato per favorire il miracolo economico europeo del dopoguerra. In caffè pieni di fumo di Rotterdam e Copenaghen, nei luoghi di preghiera improvvisati di Amburgo e Bruxelles, nelle bancarelle islamiche di Birmingham e del «Londonistan» (il quartiere pakistano di Londra), nelle prigioni di Madrid, Milano e Marsiglia, gli immigrati o i loro discendenti divengono volontari del jihad contro l'Occidente. Fu un musulmano olandese di origini marocchine, nato in Europa e cittadino europeo, che lo scorso novembre ad Amsterdam uccise il regista Theo van Gogh. Uno studio del Nixon Center su 373 mujahidin in Europa Occidentale e America del Nord tra il 1993 e il 2004 ha mostrato che i cittadini francesi erano più del doppio dei sauditi, e che c'erano più inglesi che sudanesi, yemeniti, cittadini degli Emirati Arabi, libanesi o libici. Un buon quarto dei jihadisti elencati erano di nazionalità europea e potevano quindi entrare negli Stati Uniti senza visto.

L'immigrazione di massa dei musulmani in Europa fu una conseguenza non desiderata del bisogno di manodopera nel dopoguerra. Appoggiati da politici bendisposti e giudici favorevoli, i lavoratori stranieri, che avrebbero dovuto soggiornare temporaneamente in un Paese europeo, beneficiarono di programmi di riunificazione delle famiglie e vi si stabilirono definitivamente. Ondate successive di immigrati crearono una marea di discendenti. Oggi i musulmani costituiscono la maggioranza degli immigrati in molti Paesi europei come il Belgio, la Francia, la Germania e l'Olanda, e la più grande componente della popolazione immigrata in Inghilterra.

È difficile stabilirne il numero esatto perché i censimenti occidentali raramente chiedono agli interessati quale sia la loro religione. Ma si stima che attualmente vi siano dai quindici ai venti milioni di musulmani che considerano l'Europa casa loro e che costituiscono dal 4 al 5 per cento della popolazione totale (negli Stati Uniti i musulmani non superano probabilmente i 3 milioni, rappresentando meno del 2 per cento della popolazione totale). La Francia ha la componente maggiore di musulmani (dal 7 al 10 per cento della popolazione totale), seguita da Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Inghilterra e Italia. A causa della continua immigrazione e dell'alto tasso di natalità, il National Intelligence Council prevede che la popolazione musulmana in Europa raddoppierà entro il 2025.

A differenza dei musulmani americani, entrati in un Paese enorme costruito sull'immigrazione, quelli arrivati in Europa Occidentale cominciarono ad affluire solo dopo la Seconda guerra mondiale, insediandosi in nazioni piccole e culturalmente omogenee. Per molti Stati questo afflusso era un fenomeno nuovo, e spesso male accettato, mentre gli immigrati nordafricani rimanevano tenacemente attaccati alle loro culture di origine. Quindi, a differenza dei musulmani americani, sparsi geograficamente, disomogenei dal punto di vista etnico e di solito agiati, quelli europei si raccolgono in squallide enclave con i loro compatrioti: gli algerini in Francia, i marocchini in Spagna, i turchi in Germania, i pachistani in Inghilterra.

In linea di massima, nell'Europa Occidentale ci sono due tipi di jihadisti. Chiamiamoli «esterni » e «interni». Gli esterni vengono da fuori, sono di solito persone in cerca d'asilo o studenti che hanno ottenuto rifugio nella liberale Europa in seguito a provvedimenti anti-fondamentalisti in Medio Oriente. Tra costoro ci sono imam radicali, spesso stipendiati dall'Arabia Saudita, che aprono le loro moschee ai reclutatori di terroristi e svolgono la funzione di messaggeri o padri spirituali nella rete del jihad. Una volta che costoro riescono a entrare in uno dei Paesi dell'Ue, aprono la porta a tutti gli altri. Sono assistiti da residenti legali o illegali, come i negozianti, commercianti e piccoli criminali responsabili delle bombe di Madrid.
Molti di questi «esterni» di prima generazione emigrano in Europa espressamente per portarvi il jihad. Nella mitologia islamica la migrazione è legata in modo archetipico alla conquista. Perseguitato nella Mecca idolatra, il profeta Maometto pronunciò nel 622 d.C. un anatema contro i capi della città e portò i suoi seguaci a Medina. Là creò un esercito con cui conquistò la Mecca nel 630 d.C., istituendovi la legge islamica. Oggi, nella mente dei mujahidin in Europa, il Medio Oriente in generale rappresenta la Mecca idolatra perché, negli anni Novanta, diversi governi della regione hanno represso l'avanzata islamista. L'Europa potrebbe essere vista come una specie di Medina, dove vengono reclutate truppe per la riconquista della Terra Santa, a cominciare dall'Iraq.

Gli «interni» sono invece un gruppo di cittadini emarginati, figli di seconda o terza generazione di immigrati, nati e cresciuto nel liberalismo europeo. Sono giovani disoccupati delle periferie di Marsiglia, Lione e Parigi o delle ex città industriali come Bradford e Leicester. Sono l'ultima, e più pericolosa, incarnazione di uno dei capisaldi della letteratura sull'immigrazione, la rivolta della seconda generazione. Sono anche drammatici esempi di quel che si potrebbe chiamare «assimilazione avversaria»: integrazione nella cultura avversaria del paese che li ospita. Dopo l'11 settembre il reclutamento di Al Qaeda sembra essersi strategicamente concentrato sulla seconda generazione. E se gli arruolatori del jihad a volte trovano orecchie attente nei bassifondi, tra bande di delinquenti o nelle carceri, oggi è più probabile che segnino punti nei campus universitari, nelle scuole d'élite e perfino nelle scuole medie.

Anche se per alcuni europei le bombe di Madrid sono state un evento epocale paragonabile agli attacchi dell'11 settembre negli Stati Uniti, coloro che la pensano in questo modo rappresentano solo una minoranza, soprattutto tra i politici. Ma quel che gli americani considerano scarso fervore da parte degli europei si spiega con il fatto che gli attacchi dell'11 settembre non sono avvenuti in Europa, e per un lungo periodo nel continente il terrorismo si era limitato ad autobombe e ordigni esplosivi nei bidoni della spazzatura. Nel Vecchio continente il terrorismo è ancora visto come un problema di criminalità, non il presupposto per una guerra. Inoltre alcuni funzionari europei credono che politiche acquiescenti verso il Medio Oriente possano offrire una protezione. E in effetti, Bin Laden ha attaccato selettivamente gli alleati degli Stati Uniti nella guerra irachena, risparmiando gli Stati che sono rimasti fuori del conflitto.

Con qualche eccezione, le autorità europee rifuggono dunque dalle misure legislative e di sicurezza piuttosto energiche adottate dagli Stati Uniti. Preferiscono limitarsi alla sorveglianza e ai tradizionali procedimenti giudiziari invece di lanciarsi in una «guerra al terrorismo» stile americano, mobilitando l'esercito, creando centri speciali di detenzione, rafforzando i sistemi di sicurezza ai confini, rendendo obbligatori passaporti con banda magnetica, espellendo i predicatori dell'odio e appesantendo le pene notoriamente lievi dei condannati per terrorismo. L'incapacità della Germania di condannare i cospiratori degli attacchi dell'11 settembre fa pensare che i cittadini europei, al di fuori della Francia e ora forse dell'Olanda, non sono pronti per una guerra al terrorismo.

Un jihadista può così attraversare l'Europa senza grandi controlli. Anche se viene notato, può cambiare il nome o attraversare un confine, contando su norme burocratiche e legali antiquate. Dopo le bombe di Madrid, un funzionario di medio livello è stato incaricato di coordinare le legislature europee contro il terrorismo e uniformare le misure dell'Ue relative alla sicurezza. Ma spesso ha solo una funzione di mediatore in mezzo al guazzabuglio dei codici dei 25 Stati membri. La reazione degli olandesi all'assassinio di Van Gogh, la reazione degli inglesi all'abuso dell'asilo politico da parte di jihadisti e la reazione dei francesi per l'uso del velo fa pensare che il multiculturalismo degli europei abbia cominciato ad entrare in conflitto con il liberalismo, il diritto alla privacy con la sicurezza nazionale. Il multiculturalismo una volta era il marchio del liberalismo culturale europeo, che il giornalista inglese John O'Sullivan definì come «libertà da noiosi costumi morali tradizionali e da restrizioni culturali». Ma quando si ha la sensazione che il multiculturalismo copra il terrorismo, il liberalismo non può che dissociarsi. In Francia, Olanda, Inghilterra e fino a un certo punto anche in Germania, dove la tolleranza religiosa è arrivata al punto da permettere alla cellula di Amburgo di trasformare dei luoghi di preghiera in luoghi di guerra senza che la polizia intervenisse, tra liberalismo e multiculturalismo si sta aprendo una breccia.

Tuttavia non è ancora affatto chiaro se misure politiche calate dall'alto possano funzionare senza che si verifichino decisivi mutamenti negli atteggiamenti sociali. I musulmani possono diventare europei senza che l'Europa apra loro i suoi circoli politici e sociali? Finora sembra che l'assimilazionismo assoluto abbia fallito in Francia, ma la stessa cosa è accaduta per la segregazione in Germania e il multiculturalismo in Olanda e in Inghilterra. Può esserci un'altra via? I francesi hanno vietato di indossare il velo nelle scuole pubbliche; i tedeschi lo vietano agli impiegati pubblici. Gli inglesi se ne compiacciono. Gli americani lo tollerano. Poiché gli Stati Uniti hanno precedenti relativamente più felici di integrazione degli immigrati, ci si potrebbe chiedere se il metodo misto degli americani — separare la religione dalla politica senza porre un muro tra di esse, aiutare gli immigrati ad adattarsi un po' alla volta ma lasciar loro una relativa autonomia culturale — non possa ispirare gli europei a tracciare un nuovo corso tra un multiculturalismo sempre più pericoloso e un puro laicismo che allontana i musulmani e altri credenti. Una cosa è certa: se non altro per la lotta contro il terrorismo, l'Europa ha bisogno di attuare una politica di integrazione che funzioni. Ma ciò non si verificherà da un giorno all'altro.

Anzi, la spaccatura tra il liberalismo e il multiculturalismo si sta allargando proprio nel momento in cui nel continente sta avvenendo il più ampio spostamento di popolazioni da quando le tribù asiatiche vennero spinte a occidente nel primo millennio della cristianità. L'immigrazione tocca chiaramente un nervo scoperto della sicurezza nazionale, ma pone anche questioni di natura economica e demografica: per esempio, come affrontare il problema di una popolazione che sta invecchiando in modo evidente; come mantenere una coesione sociale quando il cristianesimo è in crisi e il laicismo e l'islamismo sono, invece, in crescita; se l'Unione europea debba esercitare la sovranità al di là dei confini e della cittadinanza; e che cosa significherebbe per l'Ue l'annessione della Turchia con i suoi 70 milioni di musulmani. Inoltre, i mujahidin europei non sono una minaccia solo per il Vecchio Mondo, ma costituiscono un pericolo immediato anche per gli Stati Uniti.

Il New York Times ha dato notizia che Bin Laden ha demandato l'organizzazione del prossimo spettacolare attacco agli Stati Uniti a un nucleo organizzativo esterno. Vi sono buone probabilità che si trovi in Europa e impieghi cittadini europei. I Paesi europei di solito accordano la cittadinanza agli immigrati nati sul loro suolo, e così i potenziali jihadisti hanno diritto ad un passaporto europeo, che permette loro di entrare negli Stati Uniti senza visto e senza un colloquio. I membri della cellula di Amburgo che ha diretto gli attacchi dell'11 settembre arrivarono in volo dall'Europa e furono trattati dal Dipartimento di Stato come viaggiatori che usufruiscono del Visa Waiver Program (VWP).

Bisogna allora abolire il VWP, come chiedono alcuni membri del Congresso? No di certo. Il Dipartimento di Stato sta già cercando di introdurre misure più severe sul controllo dei visti, misure che implicano interviste più lunghe, più personale e maggiori attese. Abolire il VWP comporterebbe pesanti costi burocratici e diplomatici e irriterebbe gli amici europei rimasti agli Stati Uniti. Gli Usa dovrebbero, piuttosto, aggiornare i criteri usati nella selezione periodica dei Paesi che possono rientrare nel VWP, studiare i metodi di reclutamento dei terroristi e valutare di conseguenza le procedure nel controllo dei passaporti. Questi controlli potrebbero utilizzare unità operative create in collaborazione con gli europei. Insieme, le autorità statunitensi ed europee dovrebbero insistere che le linee aeree chiedano ai viaggiatori transatlantici diretti in America di dare le informazioni sul passaporto quando comprano il biglietto. Questa misura darebbe al nuovo National Targeting Center americano il tempo di controllare coloro che aspirano ad entrare negli Stati Uniti senza ritardare la partenza del volo. E ai banconi del check-in dovrebbero stazionare dei funzionari che fermino i sospetti.

I muhajidin europei mettono in pericolo tutto il mondo occidentale. La collaborazione nel tenere a bada il rancore dei musulmani, o almeno nel tenere lontani dagli aerei diretti negli Stati Uniti i jihadisti europei, potrebbe contribuire a riconciliare alleati che si sono allontanati. Un pericolo e un interesse condivisi dovrebbero impegnare media, politici e pubblico da entrambi i lati dell'Atlantico. Concentrarsi sui pericoli comuni e sulle soluzioni potrebbe essere un elemento di parziale conforto per gli europei e gli americani dopo i recenti disaccordi.

Robert S. Leiken
Direttore dell'Immigration and National Security Program del Nixon Center
14 luglio 2005

Sean

www.radioalt.it

Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )

14/07/2005 12:04
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Non vedo perché sia necessario sospendere gli accordi di Schengen... i terroristi di Londra erano inglesi.... nati e cresciuti a Leeds e dintorni [SM=x145485] Gli accordi sulla libera circolazione in europa erano una delle poche cose evolute e civili che la CE ha prodotto negli ultimi vent'anni. sospenderli è secondo me un passo indietro che nulla fa se non obbedire alla logica del terrore che i fondamentalisti vogliono imporci.
Dopo la stronzata delle schede telefoniche Pisanu si è improvvisamente risvegliato dal suo stupore parlamentare e devo qui congratularmi con la decisione presa.
Email Scheda Utente
Post: 4.382
Registrato il: 27/06/2003
Sesso: Maschile
OFFLINE
14/07/2005 15:46
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Non so e non sono in grado di dire se sia giusto o meno sospendere Schengen .
Sicuramente una decisione presa unilateralmente solo da alcuni stati dell'Unione non é un passo in avanti per risolvere i problemi
_______________________________
"Last night I nearly died,
But I woke up just in time".
Duke Special
Email Scheda Utente
Post: 1.260
Registrato il: 05/02/2003
Città: BERGAMO
Età: 31
Sesso: Maschile
OFFLINE
15/07/2005 09:18
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:

Scritto da: Corcaigh 14/07/2005 12.04
Non vedo perché sia necessario sospendere gli accordi di Schengen... i terroristi di Londra erano inglesi.... nati e cresciuti a Leeds e dintorni Gli accordi sulla libera circolazione in europa erano una delle poche cose evolute e civili che la CE ha prodotto negli ultimi vent'anni. sospenderli è secondo me un passo indietro che nulla fa se non obbedire alla logica del terrore che i fondamentalisti vogliono imporci.
Dopo la stronzata delle schede telefoniche Pisanu si è improvvisamente risvegliato dal suo stupore parlamentare e devo qui congratularmi con la decisione presa.



Comunque sia è penosa la posizione di pisanu e dei suoi sodali.
Hanno fatto benissimo Francia e Olanda!!!!
L'Europa si sta squagliando come neve al sole e questi vogliono fare i giapponesi............
Ne vedremo delle belle quando sarà lanciato il "si salvi chi può" ufficiale e contemporaneamente saranno buttati in discarica euro, frontiere aperte, diritto di invasione........
****************************

.....ORIANA VIVE........

Email Scheda Utente
Post: 137
Registrato il: 12/10/2004
Sesso: Maschile
OFFLINE
15/07/2005 12:08
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

quanto possa essere utile chiudere le frontiere non lo so, tanto più che l'italia è una penisola e sulle spiagge per il momento di frontiere non ne esistono...
A suo tempo l'eliminazione delle frontiere è stato un passo avanti, la libera circolazione delle merci e di persone è stato un vantaggio.
Eppure... in base a quanto vedo sia su giornali/tv/internet e soprattutto dal vivo la libera circolazione, il tentativo di mescolanza tra diverse nazionalità, più che altro tra diverse culture è stata troppo rapida ed è vista da molti come una convivenza forzata. Non perchè il concetto sia sbagliato ma i modi personalmente li ritengo sbagliati.
Tutti hanno diritti e ci mancherebbe, ma mi pare di capire che l'europa in nome di una presunta tradizione di democrazia e garanzia dei diritti sia disposta a tutelare le minoranze (ed è buona cosa) più di quanto sia disposta a tutelare le "maggioranze".
In sintesi: negli ultimi 15 anni ci sono stati molti cambiamenti, decisi dall'alto, secondo me troppi e troppo repentini: nei prossimi anni le tensioni non diminuiranno perchè i problemi si stanno accumulando invece che risolversi.
Lascio a voi i commenti più illuminati
15/07/2005 12:19
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

TERRORISMO:BUONTEMPO,LEGGI SPECIALI SOLO MISURE A EFFETTO
Un appello all'Islam moderato. In un fondo sul "Secolo d'Italia", il deputato di An, Teodoro Buontempo scrive: "Le comunita' islamiche dell'Occidente dovrebbero prendere le distanze dai fondamentalisti: perche' solo in questo modo possono aiutarci a combattere il terrorismo" e "debellare quelle cellule del terrore che secondo il Sismi sono pronte e in grado di colpire anche in Italia". Secondo Buontempo le comunita' islamiche "devono avere il coraggio di diventare, senza ipocrisie e senza ripensamenti, la miglior arma contro la tentazione terroristica". L'esponente di An giudica inoltre le leggi speciali e le chiusure delle frontiere "misure ad effetto, utili esclusivamente per tranquillizzare l'opinione pubblica nel breve periodo".

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:57. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com