Il vicepremier durante la visita a San Paolo del Brasile
"Il mondo è pieno di gente che porta cognomi italiani"
Fini: "Non possiamo essere
un popolo xenofobo"
"Dobbiamo trarre esperienza dalla nostra immigrazione
Chi lascia il proprio Paese in cerca di lavoro merita rispetto"
Gianfranco Fini
SAN PAOLO - Gli italiani non possono permettersi di essere xenofobi. Il ministro degli Esteri Gianfranco Fini da San Paolo del Brasile sottolinea che "tutto possiamo essere tranne che un popolo xenofobo, perché il mondo è pieno di gente che porta cognomi italiani".
Il vicepremier parlando agli imprenditori e a una rappresentanza della comunità italiana in Brasile ha rilevato che "non c'è molta differenza tra gli immigrati che oggi vengono da paesi sottosviluppati e gli italiani che sbarcavano nei porti dell'America Latina con le valigie di cartone".
"Dobbiamo trarre esperienza dalla nostra immigrazione" ha aggiunto, "che è si integrata all'estero facendo propri i valori e le leggi dei paesi ospiti". Per Fini dunque
"chi se ne va dal proprio paese perché cerca lavoro merita solo rispetto". Fini ha poi difeso il diritto degli immigrati di parlare la propria lingua e coltivare le proprie tradizioni. "Oggi qui in Brasile" ha concluso, "si continua a parlare italiano, perché un immigrato non dovrebbe parlare la propria lingua e coltivare le proprie tradizioni in Italia?".
Intanto oggi alla Camera la maggioranza è stata battuta in aula su un emendamento della Commissione giustizia alla nuova disciplina sui reati di opinione. L'emendamento mirava ad alleggerire le pene per l'istigazione e la propaganda dell'odio razziale e della superiorità della razza. La maggioranza si è spaccata:
An ha votato contro il testo seguendo l'indicazione di Ignazio La Russa.
(6 luglio 2005)
un plauso per le belle parole (fossero solo pure per attrarre i voti degli italiani all'estero) e per il voto di ieri.
(solo per stavolta pero' eh)
Sean
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Do Androids Dream of Electric Sheep?
( Blade Runner - Philip K. Dick )