Scritto da: Roberta g.i. 24/06/2005 10.41
Ho letto questo topic indecisa se intervenire o meno, non perché non avessi nulla da dire ma per la ragione contraria! Innazitutto devo dire che concordo in pieno, assolutamente, complesatemente, in tutto e per tutto, con quanto detto da Sean. Come ho sentito la parola "dipendenti pubblici" dentro di me si è scatenato un'esplosione di sentimenti omicidi. Come persona che ha a che fare con l'università, struttura pubblica per eccellenza, posso solo dire che la prima impressione è che gli idnividui agli sportelli vengano scelti appositamente tra le persone più antipatiche, indisponenti, scortesi e intellettualmente meno dotate dell'universo. E servili!!! Caso classico (è successo ieri) stavo accompagnando un'amica che è ricercatrice in segreteria di presidenza perché doveva consegnare una carta. La segretaria l'ha "letteralmente" trattata a peschi in faccia, arrivando a dirle che quella "non era giornata" e che era meglio tornasse un'altra volta. All'insistenze della mia amica le ha letteralmente strappato di mano il documento (che infatti si è strappato in un angolo) e solo allora si è resa conto che si trattava non di una studentessa, ma di una docente (o quasi, visto che teneva un corso in sostituzione del suo professore). A questo punto... la musica è cambiata completamente!!! Si è scusata con mille salamelecchi e ha risolto tutto nel giro di un paio di minuti. La settimana scorsa invece una segretaria, siccome chiedevo notizie di un certificato che ho richiesto venti giorni fa (i cui tempi tecnici di richiesta erano di due, tre giorni) e che non ho ancora ottenuto, mi ha apostrofato dicendo che "non ero mica obbligata a fare l'università", quindi se c'erano degli inconvenienti me li dovevo tenere! Ovviamente la signora ignora che senza le tasse universitarie che pagano studenti, dottorandi, ecc, lei difficilmente potrebbe andare in pesnione a 50 anni e lavorare 5 ore al giorno. Se poi è vero che il lavoro allo sportello è retribuito in modo più elevato, c'è motivo per incazzarsi doppiamente!
Poi una postilla sulla gentilezza o meno del pubblico:
1. se tu ti presenti in modo scortese e indisponente, non puoi pretendere di ricevere gran sorrisi (è ovvio, questo va in due direzioni)
2. come mai anche quando uno è gentile di solito più che pesci in faccia non riceve? La sensazione è che il lavoro allo sportello sia vissuto come un comodo modo per sfogare le proprie frustrazioni personali. Ma per questo ci sono gli psicologi
3. se fai un lavoro allo sportello che ci possa essere il cliente antipatico te la devi mettere via, se no vai in archivio.
Mi scuso per la notevole dose di acidità, ma sono reduce da un nuovo incontro con una segretaria che, dopo avermi detto di venire a ritirare un certo documento "dopo il 22 giugno" questa mattina mi ha preso a male parole perché ero di nuovi lì!!!
Roberta
Sean
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