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città più "tecnologica"

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2005 19:12
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05/05/2005 17:36
 
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Ehm, devo ammettere Moris che non c’ho capito un accidente, ma chiederò lumi alla mia ragazza che oltre ad aver fatto la LUISS è un genietto del diritto applicato all’economica, nonché uno dei pochi squaletti comunisti non OGM dell’ambiente (sì, sono innamorata, si vede eh?)
(Ricordo ancora quando cercava inutilmente di farmi capire i principi dell’economia moderna, finché non ha capito che bastava disegnarmi un grafico del fenomeno di cui parlava perché capissi subito premesse e conseguenze… [SM=g27818] )


Bride, (bellissimo nick, complimenti!). Per un anno di vita a Dublino direi di mettere in conto dai 12000 ai 15000 euro, poi ovviamente dipende dallo stile di vita. Il mio calcolo si basa approssimativamente su una stanza singola e moderato bevitore, poi, appunto, dipende.

Sul fatto che qui i Master siano più a buon mercato ci campano anche molti americani, che vengono qui apposta perché non potrebbero permetterselo altrimenti.

Per quel che riguarda il rapporto (o sua mancanza) fra la cultura umanistica e quella scientifica… ragazzi mi invitate a nozze!!!
Finalmente qualcuno che mi capisce!!!!!

Dovete sapere che il mio sogno è sempre stato quello di fare la scrittrice. Al momento di scegliere la facoltà universitaria, però, contrariata da questa sorta di grave schizofrenia di cui la nostra cultura soffre, ho scelto di studiare fisica. "Perché non c’è verso che riesco a costringermi a studiare la matematica da sola" ho pensato.
Quindi ho continuato la mia educazione umanistica prevalentemente da autodidatta, o attraverso interessanti scambi coi miei amici che frequentavano lettere, e ho attraversato il calvario che studiare fisica in una università italiana poco lungimirante può significare.
Per calvario intendo, per fare un esempio del primo anno, studiarsi Fisica Generale I praticamente da sola a causa della nebulosità delle lezioni (opinione generale degli studenti). A fronte di un esame di 3 ore con 4 professori che ti chiedono la rava e la fava, e la devi sapere spiegare molto meglio di quanto non sappiano fare loro.
O capire da sola l’approccio alla risoluzione matematica di un problema di fisica. Ma io dico, se non ti danno loro le basi, cos’è, un test sul tuo QI per vedere chi ci arriva da solo??!?
Beh, dopo anni a pensare di essere stupida, ho capito che questi emeriti ceffi semplicemente non sapevano spiegare (bastava ascoltare il casino che facevano quando parlavano di argomenti di cui già sapevo), e che il test sul QI in fin dei conti l’avevo passato, let’s move on.

Dopo questo shock, in cui fanno di tutto per farti passare completamente l’amore per le materie scientifiche che ti ha mandato lì nel più breve tempo possibile, sta completamente alla tua volontà ricostruire tutto, dalla motivazione, allo scoprire da solo la bellezza della materia, come fosse un amore clandestino che meno ne parli meno rischi.

Mai uno spazio per un approccio, che ne so, estetico alla matematica.
Tipo, ma gli sviluppi di Laurent, saranno BELLI?
O le equazioni di Maxwell, trionfo della cultura scientifica ottocentesca. Etc.
Ovviamente se lo dici passi per scemo.
Non dico di arrivare al punto della mia amica Giulia che si è fatta tatuare l’equazione di Schroedinger sul polpaccio (e via che passiamo per nerd!), ma ricordo di avere avuto un’interessante conversazione con una pittrice che asseriva di detestare la matematica. In realtà detestava una certa cultura anti-umanistica che si basa su analisi superficialmente quantitative del reale. Io le ho spiegato che il vero matematico (e quindi anche il fisico teorico), in realtà sono spesso degli esteti. E quanto nella matematica e nella statistica (che ovviamente lei detestava) ci sia di simile alla pittura.

Questa donna non aveva mai sentito parlare del senso del bello in matematica. Ma si può???
Alla fine della conversazione mi ha detto di avere cambiato completamente opinione su queste materie. Semplicemente nessuno le aveva collegato questi rami del sapere con il resto della sua cultura.
Un disastro.
Perché da parte degli umanisti non c’è una elaborazione opportuna della nostra cultura scientifica (per ignoranza), ma non parliamo dell’ignoranza di larghissimi strati dei rappresentanti della cultura scientifica.
Certo, un’ignoranza in termini di cultura umanistica in uno scienziato è generalmente molto meno accettata di un’ignoranza in materia scientifica per un’umanista, ma questo accade in Italia per il forte accento agli studi “classici” nelle nostre scuole superiori.
Forse qui nel mondo anglosassone sanno risvegliare meglio l’interesse dei ragazzi nelle scienze, ma da qui a conciliare questo tipo di cultura col resto ce ne passa, perché semplicemente ignorano molto del resto.
Scusate le generalizzazioni, sono odiose, ma qui a scuola sembra che non gli diano proprio gli strumenti per un certo tipo di analisi. Alle superiori, almeno. O forse è una mia impressione.
Insomma, abbiamo scienziati in grado di influenzare il reale sempre più pesantemente, ma non hanno idea delle implicazioni culturali di ciò che fanno, e umanisti che giudicano l'operato degli scienziati spesso senza sapere di cosa stanno parlando.

Se vogliamo avviarci all'estinzione, continuiamo pure così!

Ebbene sì, il mio ideale è proprio l’artista rinascimentale.
E se dopo le forze centrifughe del modernismo, approfittassimo dell’effetto patchwork del post-modernismo per arrivare finalmente ad una sintesi che ci renda esseri umani completi?
Dopo il 900 non è più possibile? E chi l’ha detto? E soprattutto, vi fidate di chi l’ha detto?

PS: Perché non è più possibile un approccio puramente rinascimentale alla scienza e deve perciò esserne trovato uno nuovo: semplicemente perché la mole delle conoscenze scientifiche è incommensurabilmente superiore ora, ed è umanamente impossibile “sapere tutto”. D’altronde, basterebbe forse inserirsi nella riflessione sulla società dell’informazione, in cui per la prima volta nella nostra storia abbiamo una penuria non di informazioni, ma di attenzione da dedicare ad esse, per arrivare ad una nuova e più adatta soluzione del problema.



[Modificato da sarabiga 05/05/2005 17.45]

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