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14/01/2006 17:13 | |
Cerchiamo di capirci. Marco, il ragazzo che ha affrontato l'esperienza al Galway prima di voi giocava con l'Alessandria e aveva parecchia esperienza in serie D. Nonostante ciò non è riuscito a conquistarsi il posto in squadra (l'affetto dei tifosi quello sì e pare anche le attenzioni dell'universo femminile del Connemara) in un momento in cui il ruolo di portiere era peraltro scoperto.
E' difficile anche per me giudicare il reale livello del campionato, gli highlights scaricati dal web e le poche VHS che ho avuto la possibilità di vedere dicono ben poco. A giudicare dal loro cammino europeo le squadre migliori sono effettivamente valide (Lille, Malmoe, Kaiserslautern, Rosemborg tra le vittime illustri più recenti), il livello delle squadre nella first division probabilmente cala vistosamente.
Il rapporto con i campionati amatoriali poi è difficile da comprendere, diversi giocatori preferiscono le squadre fuori dai campionati nazionali.
Il mio consiglio personale (per quello che vale) è di buttarla sulla serietà, ossia prendere l'impegno in maniera professionale, al di là dei risultati raccolti sul campo. Ricordo bene le parole dell'allora mister (ora supervisore sportivo) Tony Mannion sull'incapacità dei giocatori, soprattutto quelli più giovani, di tenersi alla larga da alcool, locali notturni (e probabilmente altro) nonostante la vicinanza degli impegni in campo. Chi è stato in Irlanda sa come girano le cose lassù. Mannion sottolineava la necessità di un approccio diverso, di allargare gli orizzonti con gente da fuori, dal Continente (come diceva lui, sottolinenado le qualità morali di Marco).
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