Egregio Sig. La Malfa
Innanzitutto la ringrazio per essere intervenuto.
Le confesso che non è facile aggiungere commenti a quanto scritto dall’amico Antonio : condivido i pensieri del nostro moderatore della sezione Dublino.
Desidero solo fare alcune precisazioni :
SPONSOR
Ho parlato di contributi economici di Alitalia e Ambasciata Italiana verso la sua testata giornalistica.
Nel primo caso, l’ho fatto poiché vedo ben evidenziato nella homepage di Italia Stampa, un banner pubblicitario della compagnia di bandiera. Non penso sia a titolo gratuito.
Nel secondo caso, apprendo -tramite il suo intervento- che il vostro è forse uno dei rari casi al mondo di una pubblicazione rivolta agli emigrati italiani all’estero che non goda di aiuti da parte della locale ambasciata...
Intendiamoci : non condanno assolutamente una sponsorizzazione dell’Alitalia nè rapporti con le Istituzioni.
Dico semplicemente che, nel caso in cui la compagnia aerea si macchiasse di gravi disservizi, credo sarebbe alquanto difficile affrontare argomenti che rischiano di offendere uno dei propri supporter.
CLUB ITALIANO
Ho associato la sua testata al Club Italiano : mi scuso per l’informazione errata o incompleta e la ringrazio per la puntualizzazione : prendo atto che Italia Stampa e il sopracitato sodalizio sono due entità distinte.
FABIO RICCIO
Lei ha citato il testo del nostro Fabio Riccio.
Fabio è uno dei co-ideatori del progetto Altra Irlanda e ha vissuto a lungo sull’Isola nei non facili anni ’80. Le assicuro che le opinioni da lui espresse non sono campate in aria, nè ciò che scrive lui (e il sottoscritto) nascondono una misteriosa "frecciata" verso qualcuno che non si vuole nominare, secondo uno stile tipico di certa stampa ambigua del nostro paese (stile da cui noi rifuggiamo completamente)
A causa di seri impegni personali, da diverso tempo Fabio non ci segue più come vorrebbe. Sono sicuro che, quando per lui sarà possibile, riponderà direttamente alle osservazioni.
ITALIA STAMPA
I primi tempi in cui “sfogliavo” le pagine elettroniche di Italia Stampa confesso che mi domandavo sempre come mai voi dedicaste tanto spazio ad una serata di gala in un hotel e ignoraste invece i problemi che devono affrontare quotidianamente i giovani italiani che decidono di tentare l’esperienza lavorativa in Irlanda (caro affitti, speculazioni, lavori non sempre pagati bene, ecc…), quasi come se qualcuno provasse fastidio per questi nuovi arrivi.
Poi, col tempo, penso di avere capito che forse è solo una questione di un diverso pubblico di lettori/utenti : personalmente, se pubblicassi un servizio sui bersaglieri italiani in visita in Irlanda, esso sarebbe completamente ignorato dai nostri visitatori per manifesto disinteresse al fatto.
Ma capisco benissimo che, a molti altri connazionali in Irlanda la cosa può essere giustamente di interesse superiore rispetto ai consigli su quale sia il modo migliore per trovare un tetto decente e a buon prezzo a Dublino o ad un reportage su ciò che succede nei call-center che impiegano tanti giovani italiani.
Cordiali saluti
Moris
[Modificato da admin/moris 08/05/2005 4.22]