Fabio Riccio, diverso tempo fa, disse la sua opinione sull'associazionismo italiano in Irlanda sulle pagine di questo forum.
Si parlò di un sodalizio degli emigrati italiani di vecchia data (quelli che già risiedevano in Irlanda negli anni '70). Sodalizio giudicato da tante persone come molto chiuso in se stesso, autocelebrativo e scarsamente interessato a coinvolgere i tanti irlandiani arrivati dagli anni '90 in poi e protagonisti in tanti settori del terziario locale.
Sulla "chiusura culturale" di molti immigrati italiani di vecchia generazione, vi rimando ad un articolo di Fabio Riccio pubblicato sul sito
Due parole sull'immigrazione italiana in Irlanda
www.altrairlanda.it/emigrazioneitaliana.html
Vi segnalo anche il sito del Club Italiano, a mio modestissimo giudizio più interessato a celebrare l'imprenditoria italiana (con punte di formalismo eccessive) e le forme culturali più "istituzionali", che a rapportarsi con i neo-irlandiani (da loro ignorati e ricambiati in egual misura)
www.italiastampa.info/main.asp
Noi non godiamo di finanziamenti dell'Ambasciata e sponsorizzazioni dell'Alitalia (nè mai siamo andati a cercarli) ma penso ci impegniamo decisamente più di loro a colmare la sopracitata lacuna.
Qualcuno potrebbe addirittura parlare di conflitto generazionale... il che non sarebbe neanche male, in quanto esso è da sempre uno stimolo molto forte per la crescita culturale della società
[Modificato da admin/moris 07/03/2005 21.25]