Contestato il riferimento a Pantani come vittima del doping.
Le esternazioni del riconfermato presidente della Figc, che durante l'elezione di stamane aveva sottolineato l'importanza di non abbassare la guardia di fronte al fenomeno doping, citando come esempio la drammatica fine di Marco Pantani, di cui oggi ricorre il tragico anniversario, non sono andate giù ai rappresentanti dei corridori. Tre grandi nomi del pedale, come Felice Gimondi, Gianni Bugno e Francesco Moser, presenti all’assemblea dell’assocorridori che ha confermato alla presidenza Amedeo Colombo, hanno duramente attaccato l'intervento di Carraro, ricordandogli "che Pantani non è morto per doping. L’abbinamento tra la scomparsa del Pirata e la necessità di combattere il doping nello sport è, perlomeno, indelicata. Il presidente della Federcalcio avrebbe potuto, più comodamente, rivolgere la propria attenzione ai molti episodi ’scomodi’ verificatisi nel calcio". Non è la prima volta che l'ambiente del ciclismo si risente, giustamente, per essere additato come il solo pozzo nero dello sport quando si parla di doping; d'altronde fino a poco tempo fa, non ere geologiche, i controlli nel calcio erano risibili. Ma tutto questo Carraro, già presidente del Coni e della Federcalcio, sicuramente lo sa bene...
da goal.com
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