Re: Il Ministro della Difesa Antonio Martino risponde sulle scie chimiche
Scritto da: cossaigh 08/07/2005 9.08
In via preliminare si precisa che, secondo le indagini svolte, i velivoli dell'Aeronautica militare non sono coinvolti nella generazione o emissione di scie differenti da quelle normalmente dovute alla condensazione del vapore acqueo.
In particolare, il fenomeno delle scie si riferisce alla condensazione di vapore acqueo che normalmente viene rilasciato dai motori a combustione interna.
Ciò si manifesta generalmente a basse temperature e a quote normalmente superiori ai ventimila piedi.
Il combustibile usato dai velivoli militari è analogo a quello usato dai vettori civili e l'impatto ambientale, in relazione alla concentrazione di idrocarburi, è risultato molto minore di quello normalmente rilevabile nelle comuni aree urbane.
Per quanto concerne la permanenza delle citate scie, si precisa che a temperature appena superiori allo zero, il vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, all'impatto con una superficie quale ad esempio la fusoliera di un aereo, può congelarsi all'istante per effetto dell'improvvisa variazione di pressione e dare quindi, quell'impressione gelatinosa alla quale si fa riferimento nell'atto in esame.
Inoltre, in assenza di vento, la permanenza delle scie così prodotte, può protrarsi anche per diverse ore.
In tal caso, l'incrocio delle rotte di più velivoli che, in contemporanea o successivamente, vengono ad intersecarsi, possono dare origine a figure geometriche.
Inoltre i velivoli in dotazione alla Pattuglia acrobatica nazionale (Frecce Tricolori), durante le manifestazioni aeree, producono «fumi» (e non scie), derivanti da prodotti a norma CEE, non tossici e che non arrecano alcun danno alla salute pubblica.
In ultimo, non è emerso alcun elemento relativamente alla presenza di velivoli in volo senza contrassegni di nazionalità.
Fonte: www.pieroruzzante.it/primopiano2005/giugno/28a.html
Caro Cossaigh ti ringrazio per le informazioni. Non ero a conoscenza della risposta del ministro Martino.
Resta una terza possibilita' non menzionata dal ministro Martino, cioe' quella di aerei ne' appartenenti all'Aeronautica Militare ne' privi di contrassegni di nazionalita'.
Gli aerei per lo piu' coinvolti nell'operazione di aerosol sono probabilmente aerei NATO e aerei commerciali, tuttavia gli aviogetti preponderanti sono di colore bianco e apparentemente senza insegne (ovviamente a giudicare da grande distanza, forse ad una ispezione ravvicinata le insegne sarebbero visibili).
Io ho personalmente visto operazioni aerosol effettuate in corso di volo transatlantico dalla SwissAir e dalla Air France in voli di linea. Al largo della Groenlandia enormi quantita' di aerosol furono rilasciate sulle zone disabitate durante i miei voli.
Quindi Martino potrebbe legalmente parlando, non mentire semplicemente perche' la sua risposta e' incompleta. In ogni caso e' un bugiardo, eticamente parlando.
Questa faccenda non potra' essere negata per sempre e prima o poi la verita' verra' a galla. Purtoppo nel frattempo innumerevoli persone perderanno la vita e la salute fisica e mentale a causa di questi veleni.
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[Modificato da sciechimiche.com 09/07/2005 4.33]