I blog degli Irlandiani : Una guida alla "sopravvivenza" in Irlanda

Failte!
Baile Atha Cliath, 5 Ottobre 2004
Umore: In caduta libera
Musica: Sanremo 2004

Dia Dhuit,

Ormai non ho piu' scusanti: la linea ADSL miracolosamente e' attiva e invia allegramente dati in giro per il mondo, il tempo per aprire il sito l'ho trovato, ora credo sia il tempo delle presentazioni. Non che sia veramente convinto che qualcuno leggera' veramente quello che scrivo qua dentro, ma bisogna pur darsi un tono, o no?

Ad ogni buon modo, il mio nome di battesimo e' Antonello, al secolo Tony, per gli intimi Nenno, e via discorrendo. Vivo e lavoro in Irlanda, dalle parti della capitale Dublino, ed ho la ferma intenzione di parlare di Irlanda su questo blog.

Giu' le mani dal tasto "back", leggete prima il resto. Non ho intenzione di star qua a fare il solito pippone sui trifogli e la Guinness, questo lo lascio ai siti per turisti. Quello che ho intenzione di fare qui e' descrivere le mie impressioni da italiano all'estero riguardo come funziona qua, sperando anche di far cadere un po' di preconcetti che, ammetto, avevo anch'io quando sono arrivato da queste parti.

Lo stile, insomma, cerchero' di tenerlo quanto piu' possibile a quello di AltraIrlanda (divertente sito sul tema che vi invito a visitare, ma prima finite di leggere..).

An Lar, per la cronaca, significa "Centro citta'", e siccome qui i segnali sono obbligatoriamente in due lingue sebbene il Gaelico lo parlino in quattro gatti in croce e a Dublino ancora meno, questa simpatica iscrizione contraddistingue gli autobus e tutte le strade che portano a Roma.

Prima considerazione da fare sull'Irlanda: Di questo posto o te ne innamori in tredici secondi (tipo quando ti presentano la donna della tua vita che immancabilmente si fara' un altro) oppure la si sopporta a malapena. Io appartengo alla prima categoria, e proprio per questo tendo ad essere estremamente critico sulle cose che non funzionano, e che, diciamocelo, fanno un po' incazzare.

Il costo della vita e' alle stelle. Inutile raccontarci fesserie, L'Irlanda custa come la Val D'Austa e per vivere decentemente ci vuole un discreto apporto finanziario.

Quello che mi fa discretamente girare le orbite e' che mentre per le aziende stare qua e' praticamente gratis, da privato paghi pure l'aria che respiri. Se vuoi una macchina, devi tirare fuori il 25% del valore dell'auto come tassa d'immatricolazione (!), ed una volta sopportato il balzello viene la volta dell'assicurazione, assicurare una macchinetta costa quanto un viaggio su Marte, andata e ritorno. Con la differenza, appunto, che qua di spazio sulle strade ce n'e' ben poco, solo i prezzi sono astronomici.A proposito di fanta-scienza, una bottiglia di acqua minerale da mezzo litro costa mediamente piu' di una birra. Checche' se ne dica, qui c'e' qualcosa che fa acqua da tutte le parti. Ed evito di di parlare degli affitti.
Per questo, ragazzi, venite pure in Irlanda, ma occhio al portafoglio!


posted by Tony @ 78 PM