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Il forum di Altra Irlanda
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**Devi partire? I consigli di Sumero**

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2009 09:41
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Scritto da: sumero 10/06/2004 14.57
bene...si è raggiunto l'equilibrio, beh riguardo all'intervento dell'Admin...si son d'accordo con te sulla difficoltà del casual Job, ma esistono periodi strategici dove lo si trova facilmente, poi è tutto un passaparola, una volta che sei dentro, persone che conosci son persone che possono presentarti altre persone, e il cerchio si allarga e i lavori ne trovi..attenzione parlo di lavretti come il mio.......ma sono la partenza per lavori più seri.
Poco prima di tornare in Italia, avevo un amico portoghese che lavorava in una ditta di pulizie a 4000 euro al mese in cerca di personale, beh lui ha fatto entrare un sacco di amici, ma tutto è relativo.
considera però che esistono dei settori dove la conoscenza dell'inglese è marginale e sebbene io sia laureato non ho mai disprezzato ne rinunciato alcun tipo di occupazione sebbene fosse la più umile. consiglio di partire a ottobre novembre, che con natale le offerte sono molteplici, poi il resto vien da se..la giostra gira e se ci sali e lavori bene difficilmente scendi.
Dall'Irlanda ho scritto ben 53 mail agli amici di vita vissuta un po romanzata ma molto divertenti, dovrei metterle in ordine (ortograficamente e come senso logico)...e poi un domani proverò a pubblicarle, o semplicemente ne farò dono a siti come il vostro, credo che portare il proprio vissuto sia d'aiuto a chi invece è in procinto di partire.
Oh beh stellina mi chiedevi dei rapporti con le altre nazionalità e gli italòiani all'estero.
Beh sui nostri connazionali sarò un pochino duro (mi riferisco sempre a ciò che ho visto e conosciuto io). Credo si dividano in due tronconi:
vecchie generazioni,
sono i classici emigranti alla carlo verdone in "bianco rosso e verdone", persone che han tentato fortuna in un altro paese (e credo ci siano riuscite), ma molto reazionarie culturalmente, legate a tutta una serie di rituali (alimentari e culturali), che a mio avviso rasentano la macchietta dell'italiano come quella che ci mostra la tv irlandese nella pubblicità del pomodoro, baffi neri, coppola, donna prosperosa e inglese italianizzato. Le senti parlare uno strano inglese misto a un dialetto strettissimo della propria regione, legati a mille impicci ma comunque gran lavoratori, ghettizzati in piccole comunità di connazionali. La cosa che mi disturba è che sebbene vogliano fare gli italiani, dicono peste e corna del nostro paese mostrando le debolezze che la stessa italia ha!!! della serie l'erba del vicino è sempre più verde (nn a caso siamo in irlanda). di questi ne ho conosciuti almeno una decina in situazioni e contesti diversi...tutti una fotocopia dell'altro (non faccio di tutta un erba un fascio)
i nuovi emigranti:
ragazzi che arrivano massimo ai 38 anni, pieni di iniziative, culturalmente preparati che fanno di ogni sfumatura dell'italia la loro vera ricchezza!!! persone davanti alle quali mi tolgo tanto di cappello e che credo abbiano dovuto combattere contro un pregiudizio di italiano bigotto, estremamente integrati e in linea con una mentalità europea...la nostra vera ricchezza all'estero.
A differenza dei primi nn fanno distinzioni razziali e hanno il coraggio di rischiare con cose nuove ( basta take away basta pizzerie o ristoranti di lusso)....credo che senza fare pubblicità occulta, per chi conosce ll baccaro a temple bar (gestito da un irlandese amante dell'italia e da un italiano amante dell'irlanda", quella sia l'emblema della rottura tra il vecchio e il nuovo.
Beh c'è da dire che italia e irlanda sono molto vicine come vissuto: entrambi paesi di forte emigrazione (in america sfiorano percentuali allarmanti), entrambi paesi contadini con forte attaccamento alla tradizione a alla famiglia...e propensione "all'arrangiarsi".
Beh non è tutto rose e fiori, si vedono ancora scene di italiani che al derby roma lazio al Frazer's si picchiano a causa di sfottò (vergognoso), o di italiani che fanno spola tra i due paesi per commerciare solo droga (minchia quanti ne ho consociuti, soprattutto ai festini), beh questi danno un immagine di un italia ll'estero che magari non è quella che vorremmo dare.
Non ritengo che l'istruzione sia indicatore di buon italiano, ho conosciuto italiani che lavoravano a Belfast (ragazzetti), davvero volenterosi in gamba ed onesti, sebbene non sapessero parlare un italiano corretto (nn che io lo parli).
Beh riguardo al successo di noi italiani con le ragazze straniere è molto semplice, senza fare retoriche o giocare sul concetto di "marpione", beh diciamo che siamo abituati a dare una serie di giuste attenzioni all'altro sesso che non è solo nell'atto sessulae in se , ma in tutta una serie di corteggiamento interiorizzato (apri la porta, spegni il cell a tavola, comprale un fiore o falle un complimento), che molti ragazzi stranieri non hanno nei confronti delle connazionali e che fa impazzire le straniere.
Ommadonna mi immagino i reply a questa mia affermazione, ma non posso nascondere i dati di fatto!!!
Purtroppo rispondendo a stellina ... la risposta alla tua domanda trova seguito in quello sopra-citato, beh io credo che le nuove generazioni sparse per l'europa ci renderanno amatissimi agli occhi di tutti......purtroppo devono scontrarsi con situazioni di emigranti vecchio stampo come in germania, in svizzera o in francia......beh in Irlanda favorito dal boom economico questa mutazione è iniziata da qualche anno..per il resto..beh il tempo farà il suo dovere.
WE!!!!!!!!!!! non è assolutamente la bibbia per ora la vedo così, prontissimo a cambiare opinione.




Non capisco perchè in questo forum parliate sempre di Italiani in generale...riguardo alla cattiva immagine degli Italiani all'estero, so che non è politicamente corretto dirlo, ma è frutto soprattutto dell'immigrazione Meridionale in ogni parte del mondo....vorrei proprio sapere cosa hanno a che vedere un Valdostano o un Trentino con la visione macchiettistica dell'Italiano mediterraneo descritta sui vostri Treads (a parte che purtroppo anche noi poveri nordici stiamo assumendo la mentalità e la cultura meridionale, soprattutto nelle grandi città oggetto di immigrazione..)..[SM=x145485] ..quando si è all'estero invece di adeguarsi ed alimentare questi stereotipi basta cercare di spiegarlo all'interlocutore di turno..
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