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Ryanair : news e consigli

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2010 11:30
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IL CASO ALGHERO-RYANAIR
Il segreto low-cost? L’aeroporto che paga.
DI GIANNI DRAGONI

L’aeroporto di Alghero ha pagato 2,44 milioni di euro a Ryanair nell’anno 2004 perché la compagnia a basso costo facesse voli quotidiani con Londra, Francoforte, Barcellona. Il vettore irlandese ha altre agevolazioni: per i servizi a terra paga 129 euro per ogni rotazione dei Boeing 737-800, cioè atterraggio e decollo: è circa il 10% dei prezzi medi chiesti dagli aeroporti per aerei di questo tipo. Dietro il successo delle low cost, ci sono anche accordi come questo, intese segrete di cui Il Sole 24 Ore è in possesso.

Anziché essere l’aviolinea a pagare per i servizi dell’aeroporto, avviene il contrario. La società di gestione dello scalo di Alghero (Sogeaal) è pubblica, come quasi tutte le altre in Italia. Quindi sono i contribuenti a finanziare l’espansione del vettore low cost. Alghero chiude i bilanci in passivo. Nel 2004 la perdita è salita da 1,64 a 2,68 milioni di euro, con un valore della produzione di 10,3 milioni. Le perdite sono state ripianate dagli azionisti, la Regione Sardegna (il 50% del capitale) e gli enti locali.
A Ryanair, che applica una tariffa media di 50 euro a volo (dati 2004), comprese tasse aeroportuali, basta vendere un biglietto e mezzo su ogni volo per pagare i servizi di handling ad Alghero.

Lo schema contrattuale stipulato dal piccolo aeroporto sardo (980mila passeggeri nel 2004) con Ryanair il 22 giugno 2000, valido per dieci anni, è rivelatore delle intese che hanno favorito la crescita della regina delle low cost, 27,6 milioni di passeggeri nell’esercizio finanziario al 31 marzo 2005, con 269 milioni di utile netto.

La forza di Ryanair, che sceglie aeroporti a basso traffico, riesce a imporre condizioni molto vantaggiose per il vettore. In Italia Ryanair vola in 15 aeroporti, i principali Bergamo, Roma Ciampino, Pisa. Se si moltiplicasse per 15 il sussidio di Alghero si potrebbe ipotizzare che il vettore riceva almeno 30 milioni l’anno. Ma i contratti sono segreti.
Neppure la Commissione Ue, che nel febbraio 2004 ha condannato Ryanair a restituire parte dei sussidi ricevuti dallo scalo pubblico di Charleroi, in Belgio, è andata a fondo per scoprire se anche altrove il vettore riceva aiuti di Stato. Forse teme l’impopolarità dell’indagine contro un’azienda gradita ai consumatori.

I responsabili Sogeaal difendono gli accordi con Ryanair. Sono basati — spiegano — su un protocollo tra la Regione Sardegna e il vettore, che prevede contributi per l’attività «promozionale» svolta da Ryanair con voli internazionali a favore del territorio sardo. La Regione riconosce per questo un contributo a Sogeaal: nel 2004 è stato di due milioni, quest’anno dovrebbe salire a 2,7 milioni. Era un milione nel 2003.
Da quest’anno — secondo fonti del settore — la Regione riconosce contributi anche agli scali di Olbia (circa 1,5 milioni di euro) e Cagliari (600-700mila euro), per i voli delle low cost easyJet e Hapag Lloyd.
La Sogeaal dice che paga a Ryanair 6 euro per passeggero, con minimo garantito pari al 70% dei posti per volo. Nel 2004 Ryanair ha trasportato su Alghero circa 400mila passeggeri, così ha ricevuto 2,44 milioni. «Applicheremmo le stesse condizioni ad altre compagnie che facessero voli stabili con altre città europee. Perché ad esempio un’Alitalia o una Meridiana non si offrono di fare altrettanto?», osserva Umberto Borlotti, direttore generale Sogeaal. «Non è così», ribattono alcuni vettori italiani.

Nella relazione al bilancio 2004 della Sogeaal, il collegio sindacale, presieduto da Giovanni De Simone, «evidenzia come al notevole aumento della perdita rispetto al 2003 (...) concorre un forte differenziale tra incremento del valore della produzione e dei costi di produzione legato, tra l’altro, alla crescita del differenziale ricavi-costi per i collegamenti low cost (...)».

L’accordo del 2000 prevede anche l’esenzione di Ryanair dal pagamento dei diritti di atterraggio, decollo, illuminazione, tasse “security”. La Sogeaal dice che la clausola è stata modificata e che Ryanair paga i diritti come le altre compagnie.

FONTE: Il sole 24 ore - Edizione 04-11-2005
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Non c'è cattivo più cattivo di una buono quando diventa cattivo (Bud&Terence)

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Una attenta pianificazione non potrà mai sostituire una bella botta di culo. (IO)
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