Scritto da: Dony82 07/05/2004 20.05
ecco ...senti...ma...anche a me hanno parlato di questo lavoro a cork come call center...lo sai??
Ebbene si, come sottolineato più volte, Cork e Dublino ospitano uno dei più alti numeri d'europa di call-center legati alle multinazionali, anche di lingua italiana.
Vi riporto cosa ha scritto in merito Stefano (uno zeneise a Cork)
Qui il boom pazzesco degli anni '90 è partito grazie ad una campagna di detassazione delle imprese. Vuoi aprire una nuova sede della tua fabbrichetta o un call centre in europa? Aprilo da noi e ti forniamo aiuti economici, sindacati che non rompono i maroni (non so nemmeno se esistono), orari e lavoro flessibili (turni di dodici ore di fila… dodici… tradizione contadina o no. Dodici). E così se voi chiamate un numero verde per prenotare un albergo a Bari o per chiedere lumi sulla garanzia del vostro microonde ci sono buone possibilità che vi risponda un italiano a Cork. Viva la globalizzazione. Per dire.
Ma ora anche qui si parla di crisi. Dopo cinque anni in cui dovevano attirare lavoratori stranieri per rispondere alla domanda di manodopera, ora il lavoro inizia a calare e di conseguenza si sentono i mugugni sull'immigrazione (pensa un po'). Leggi che cambiano, permessi più difficili, tradizioni celtico cattoliche da difendere rispetto la prima “invasione” musulmana che la verde Irlanda abbia mai visto. Insomma, tutto il mondo è paese, luoghi di emigranti che si chiudono all'immigrazione. Noi ne sappiamo qualcosa no? Bah