Tutto sui Bus di Dublino

Dublino, 2 Novembre anno1
(numerazione riferita agli anni in Serie A del Palermo dalla promozione dopo 32 anni)



salgo in un bus strapieno che prendo per il rotto della cuffia (espressione da slang calcistico radiofonico stile 90esimo minuto)e mi siedo accanto a un tipo abbastanza voluminoso con 2 spallazze oltre che con la panza, un pizzone grigio..vestito di nero che legge ‘herald evening “come un po tutti nel bus, all’apparenza burbero:smilef insomma, e dall’altro lato ho una 40 enne anonima che fa finta di non sentire l’odore “importante” di pollo che promanano le mie mani..si perché le sto insudiciando di alette di pollo..si da il caso che abbia scordato di fare il pranzo e prima di sorbirmi la mia cara e calda soup ai funghi , passando dal Centra riconosco come amiche anche per via del prezzo più che abbordabile, 1.5 €, delle simpatiche e calde alette di pollo, per l’esattezza 5 , raffreddate da un po di quella crema (qui )bianca che loro chiamano Maionese…

Dicevo,lo spazio nel bus è angusto io mi destreggio discretamente , ma con un po di fatica..nella mano destra tengo la confezione di alette che ingurgito con finto distacco, e nella sinistra invece, ho i fazzoletti e la tracolla della borsa del portatile, un po pesante per via della spesa…

Dentro il bus sti buzzurri neanche realizzano che, essendoci più persone di quelle che ufficialmente dovrebbe contenere, potrebbero aprire quegli pseudo finestrini si da farmi respirare un po, perché neanche la giacca mi sono potuto levare, non avevo in quale vaschetta riporla…

Si alza una tipa,della nostra fila, sono messo in fondo nel sedile a 5 a piano terra, e io e il tipone ci mettiamo comodi..poi passa la ragazzina irish..la rossa coi capelli lunghi..da un occhiata ai suoi futuri vicini e si dilegua…si fa per dire..ci da le spalle…
Io inizio a ridere…nel frattempo con difficoltà sono riuscito a mettermi le cuffie, ma è tutto illusorio e vano come il ricircolo di aria nel bus..appena due pseudo fessure aperte nella parte anteriore ... a noi arriva solo l’anidride carbonica..si..dicevo che era tutto illusorio, perché appena do il play il lettore si spegne..lo faccio per 3 volte, poi lo mando a quel paese.. e lo ripongo nella tasca interna della giacca…ormai il mio colorito assomiglia alle maglie del cork, ma non alla parte bianca.. nel mio affarnarmi alla ricerca di una distrazione(un libro di francese l’avrei, ma è impossibile estrarlo dalla borsa e impossibile aprirlo, anche perché i fazzoletti sono sempre fazzoletti , mica fresh& clean..)

nel tentativo di tirar fuori il lettore, mi casca il telefono dalla tasca della giacca e silenziosamente si adagia sul sedile di panno ( caldissimo) e il tipone all’apparenza burbero mi fa dei gesti e mi fa evitare un ennesimo atto di beneficenza al prossimo in generale non solo al prossimo irlandese.. o polacco o cinese o cingalese o agrigentino..(qui a Dublino c’è di tutto..tipo la coppia lui napoletano lei mongola..°gossip°)..

Ringrazio sul momento il tipo e continuo ipocritamente a godermi quel silenzio fastidioso che sa di “non vedo l’ora di arrivare a casa, mi fanno male i piedi, sto tizio qui è proprio incivile a mangiare il pollo nel mio bus a dooblin’,o cosa farò quando avrò finito di leggere il Codice da Vinci?! Supererò la nottata? o psdsapdsadsa pdspd aspdsaòùùl§ùà curvaa!(polacco maccheronico)..

Sta per arrivare il mio turno e saggiamente,(me lo dico da solo) considerando che è ancora copiosamente affollato, mi dirigo verso l’uscita, e saluto il tipone che premurosamente ricambia.. ..ecco a chi assomiglia, ora ho focalizzato, al patriarca russo..o greco..?a un patriarca insomma..io propendo per il russo..

E dopo la solita curvona degna del peggior Fisichella , esco dal parallelepipedo bipiano e afoso e mi sorbisco come premio pazienza un po della solita aria fresca e umida della città dei gabbiani..(Cork è quella dei corvi..ma è solo un dato di fatto..).

F