Matteo, io tacerò. A partire da domani, però
Personalmente credo di avere dedicato almeno una decina di interventi su O'Connor sul forum, non mi stancherei mai di parlarne bene e monopolizzerei il topic esaltandolo
E' il mio autore irlandese preferito ed è l'unico scrittore per cui inizio a provare nervosismo quando la traduzione di un suo nuovo libro tarda ad arrivare in libreria
Si va dalla leggerezza e comicità irresistibile di "il maschio irlandese in patria e all'estero" (che è una raccolta di articoli) sino alle tensioni di "Il Rappresentante" e "Desperados" o alle malinconie di Cowboys&Indians (che non a tutti può piacere).
E puoi stare certo che anche quando la situazione da lui descritta è particolarmente drammatica, O'Connor riesce sempre a tirare fuori la sua ironia, adeguandola al contesto (e allora l'ironia diventa humour nero o humour cinico o sarcasmo o comicità allo stato puro...)
Stella Maris, l'ultimo romanzo, è geniale per l'impostazione (stile diario di bordo di fine ottocento)
Vabbè, non aggiungo altro...
ciao, moris