mah, un irlandese che capita da queste parti potrebbe pensare la stessa cosa di questo sito. Come ci permettiamo noi italiani di giudicare situazioni politiche spinose come il governo irlandese attuale e la situazione nord-irlandese?
Il fatto è che, volenti o nolenti, ormai facciamo tutti parte del global village. Per cui, come ci è lecito criticare l'elezione di Chirac o i deliri di GW Bush, allo stesso modo ci becchiamo le critiche al primo ministro abbronzato e sotto svariate inchieste.
Mentre una Mussolini al governo è più che altro un fatto di costume (sguaiato o meno), l'elezione di Berlusconi ha influito, assieme ad altre determinanti, in un certo spostamento verso destra dell'Europa, con tutte le conseguenze politiche ed economiche che sappiamo. Le critiche al nostro governo sono più che lecite esattamente come erano lecite le violente invettive contro la Thatcher e come lo sono state le proteste all Austria dopo l'elezione di un presidente ex-nazista.
A dire il vero di irlandesi che protestano pubblicamente cotro Berlusconi non mi è mai giunta voce (dato che non protestano neppure per Bertie che se lo meriterebbe proprio
), però ho spesso oneste discussioni di politica europea con amici (del luogo) che sono ben informati per interesse puramente personale sulle vicente italiane degli ultimi 40 anni e mostrano un sincero interesse a discutere tali eventi politici con una che ci è nata, in Italia.
Ricordiamoci che facciamo parte dell'Europa e le nostre politiche interne sono ormai parte di un meccanismo più ampio.
Da un'assolata Cork
MarB