HO letto l'articolo intitolato "Due parole sull'emigrazione Italiana nell'Eire..." e non solo mi ha aperto gli occhi sulla realtà migratoria italiana all'estero (in Irlanda come credo ovunque esistano "vacche da mungere"), ma questo tipo di realtà descritto è del tutto simile a quella che abbiamo qui, ovvero del gran numero di immigrati che decidono di lasciare la miserai dei loro paesi..per viverla qua. Mi vien da menzionare un bel film con NIno MAnfredi, ovvero "Pane e cioccolata": l'emgirante che lascia tutto nel suo paese per sognare di fare il "signore" fuori, possibilmente al Nord e finisce di fare il cameriere come a casa, con un salario che gli permette di vivere certo, ma non senza molti sacrifici.
Io sto per fare la stessa cosa, ma se non altro mi sento differente da tutti questi semplici "emigranti" per il fatto che quella nazione (l'Irlanda) la amo davvero, ammetto si saperne qualcosa, anche se non ci ho propriamente mai vissuto, e rispetto la sua cutlura.
Faccio osservare che molte di quelle persone che chiamiamo "immigrati" in Italia non rispettano nè amano la cutlura e le regole della nostra di nazione così come molti "immigrati" ITALIANI in tante nazioni europee ed extra europee.
Smettiamo di essere opportunisti una volta tanto e cerchiamo di apprezzare di più l'integrazione, quella vera, non fatta da firme su pezzi di carta, ma fatta di conversazioni, conoscenza, scambi culturali, amicizia e tnati valori che spesso ci fanno ricordare di essere ancora tutti simili ed umani nazichè delle bestie da soma senza cervello nè umanità.
We'll never surrender (free Derry)