Non mi sembra di aver incontrato, all'interno delle discussioni riguardanti la letteratura, il signor Peter Sheridan, autore di "Nato a Dublino", edito da Mondadori nel 2000.
Narra le vicende di una famiglia della capitale nel decennio 1959-69.
Mi è sembrato un buon libro; la narrazione scorre senza pause morte e non eccede mai nell'autocompiacimento o nella commiserazione dei "tempi andati". Anzi.