ma gli Irlandesi....bevono???

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Antongiu
00giovedì 10 gennaio 2008 22:52
l'altro giorno leggevo sulla mia bella guida sull'Irlanda che le pinte di Guinness consumate *ogni giorno* in Irlanda in media sono 2,5 milioni [SM=x145460]

considerando che stiamo parlando di un paese di 4.3 milioni di persone e dove ci sono anche bambini,vecchi e astemi(per scelta o per salute), direi che in media un irlandese si fa una pinta di Guinness al giorno ogni giorno...dite che non e' tanto? [SM=x145427]
secondo me e' spaventoso...stiamo parlando solo della balck stuff, non si mette in conto il vino, altre birre e i superalcolici.
Allora ho googlato un po' e ho ottenuto qualche altro dato:
- The average volume of alcohol consumption in Ireland in 2002, (expressed in pure alcohol per respondent aged 18 and over) amounts to 9.3 litres. [SM=x145444]
- Ireland had the highest reported consumption per drinker and the highest level of binge drinking in comparison to adults in other European countries
- Research carried out in the Irish Republic showed there had been a 17% increase in alcohol consumption over the past 10 years

insomma la ricchezza ha portato anche l'incremento smisurato nell'uso di alcohol, con ripercussioni sulla salute propria e degli altri.
Ed il governo che fa? aumenta il costo della pinta "per scoraggiare" il binge drinking (e per fare cassa), ma oltre a questo? quasi niente!
secondo voi sara' possibile far capire agli oirish che stanno esagerando? la cultura del caffe' al bar sara' un'alternativa in futuro? oppure il clima, la noia e la mentalita'saranno ostacoli troppo duri da superare?
Marianna.Red
00venerdì 11 gennaio 2008 00:22
Re:


considerando che stiamo parlando di un paese di 4.3 milioni di persone e dove ci sono anche bambini,vecchi e astemi(per scelta o per salute), direi che in media un irlandese si fa una pinta di Guinness al giorno ogni giorno...dite che non e' tanto? [SM=x145427]
secondo me e' spaventoso...


Credo che mai gli irlandesi entreranno nella mentalità di "ci prendiamo un caffè?".Purtroppo è verissimo che in media un irlandese beve una Giunness al dì, questo l'ho potuto verificare quando lavoravo al The Duke. Li ho realizzato che gli irlandesi bevono e tanto, troppo che non se ne puo' avere un'idea e che altrettanto sono capaci di spendere più di metà del loro stipendio solo in birra,vodka e quant'altro. Inoltre le percentuali di morte per abuso di alcohol sono altissime e l'uso e l'abuso di alcohol in Irlanda è aumentato un bel po (ora nn ricordo bene la percentuale) nel giro degli ultimi 5 anni. Lavorando per una società irlandese che collaborava con lo stato e con alcune mutinazionali ho realizzato che l'uso di alcohol in irlanda va oltre la nostra immaginazione e che seppur lo stato alzasse il prezzo di che so' € 3.00 a pinta loro non ci rinuncerebbero mica. Questa è la triste realtà irlandese.
pycos
00venerdì 11 gennaio 2008 09:29
... non dimentichiamo che, accanto all' abuso di alcol, cresce smisuratamente quello di droghe...








gdbjoe
00venerdì 11 gennaio 2008 13:19
La prima volta che son venuto quassu' e' stato per l'interview in quel di Galway, vivevo ancora in Italia.

Dopo di questa, era prevista la visita medica aziendale, ed il dottore mi chiede: "Tu bevi alcohol?".

Io, in tutta onesta' risposi, "Beh, si, se vado fuori a mangiare mi piace bere un bicchier di vino, oppure se vado al pub con gli amici al fine settimana, una birra la bevo".

Mi ha guardato con un sorriso di compassione e mi ha risposto "Tu non bevi alcohol!".

Non e' passato molto che abbia capito perche'...

Corcaigh.
00venerdì 11 gennaio 2008 14:47
È un classico, Giovanni. Anch'io, dopo tutti questi anni, alla domanda "do you drink?" rispondo sempre "no". Il che non vuol dire che sia astemia. "Do you drink?" chiesto qui in Irlanda corrisponde a "Do you binge drink?".

È un problema enorme e va ben oltre il fatto che il governo incoraggi o no finanziaramente la pinta al pub, è un problema culturale. In passato su questo forum ci sono state molte discussioni interessanti sulle ragioni storiche di questa cultura, sarebbe carino rispolverarle.

Ho assistito di persona a discussioni, in famiglie assai perbeniste (messa la domenica, ecc), di come dei genitori condannavano con orrore l'idea che il figlio/la figlia si potesse fare una canna mentre invece condonavano con un sorrisetto ilare la mezza dozzina di vodka & Red Bull consumati dalla stessa (sostituire con 10 pinte se maschio) figlia il sabato sera. In tali discussioni mi sono sempre morsa la lingua, tentata da chiedere ai suddetti una definizione della sostanza alcohol. Che difatti altro non è che una droga, dagli effetti ben più letali del cannabis, dato che ti spappola il fegato in ben meno tempo.

Come dicevo, è una questione di cultura. Io penso di essere molto liberale coi miei figli, lascio a chi mi conosce l'ultimo giudizio. Però di principio lascio loro la scelta per molte decisioni di pensiero e di vita, come religione, sessualità, droghe leggere ecc cosa che qui in Irlanda ahimé non sempre avviene. Invece, ho deciso di affrontare il problema del binge drinking con pugno di ferro, il che non significa vietare gli alcolici a casa, ma convogliare il messaggio che, semplicemente, chi beve una dozzina di pinte per vomitare poi fuori dal pub è una persona disgustosa, antisociale, puzza ed, alla fine, vivrà molto meno di chi non lo fa.

Probabilmente i miei figli, in modo paradossale, berranno il loro primo "drink" molto prima dei loro coetanei dato che, come tutti qui sappiamo, sulle tavole italiane si condona il bicchiere di vino all'adolescente. La differenza, e lo spero con tutte le mie forze, si vedrà quando andranno al pub.

Tengo le dita incrociate.

nightolo
00venerdì 11 gennaio 2008 16:36
ed e' una discussione interessante a cui vorrei partecipare pure io.

Secondo me il binge drinking e' uno degli 'eccessi' di questa nazione, e gli eccessi sono sempre risposta a proibizioni eccessive; e lo stesso vale, secondo me, per le ragazze che girano nude a temple bar, per dire. ma non vorrei spingerm iin considerazioni.

Riguardo le proibizioni eccessive la maggiore responsabilita' credo sia dovuta alla religione cattolica; nel discorso canna vs alcool ho sempre trovato il solito perbenismo nei media tradizionali, piu' qui che in Italia. Ora non vorrei lanciarmi in analisi psicologiche, perche' non e' il mio mestiere, ma credo che il bere, la ricerca dello sballo a tutti i costi e cosi' via, una volta fatta le prime volte, poi non ha piu' senso, la ripetizione di queste cose, la vomitata fuori dal pub etc sono solo la risposta della persona ad una famiglia/societa' che non soddisfa i suoi bisogni primari.

E, a chiudere, il binge drinking e' una cosa, la pinta al pub un'altra, non voglio mica dire che tutti gli irlandesi sono ubriaconi.
pycos
00venerdì 11 gennaio 2008 17:09
Re:
nightolo, 11/01/2008 16.36:

ed e' una discussione interessante a cui vorrei partecipare pure io.

Secondo me il binge drinking e' uno degli 'eccessi' di questa nazione, e gli eccessi sono sempre risposta a proibizioni eccessive;

Riguardo le proibizioni eccessive la maggiore responsabilita' credo sia dovuta alla religione cattolica; nel discorso canna vs alcool ho sempre trovato il solito perbenismo nei media tradizionali, piu' qui che in Italia. Ora non vorrei lanciarmi in analisi psicologiche, perche' non e' il mio mestiere, ma credo che il bere, la ricerca dello sballo a tutti i costi e cosi' via, una volta fatta le prime volte, poi non ha piu' senso, la ripetizione di queste cose, la vomitata fuori dal pub etc sono solo la risposta della persona ad una famiglia/societa' che non soddisfa i suoi bisogni primari.

E, a chiudere, il binge drinking e' una cosa, la pinta al pub un'altra, non voglio mica dire che tutti gli irlandesi sono ubriaconi.

condivido in toto questo punto! [SM=g27811]


Antongiu
00venerdì 11 gennaio 2008 17:42
Re:
un momento, secondo le statistiche i Paesi con piu' alto tasso di consumo alcolico sono Irlanda, UK, Danimarca e gli altri Paesi scandinavi.
A parte l'Irlanda, in questi Paesi la cultura cattolica non ha mai ricoperto un ruolo cosi' dominante e repressivo delle inibizioni. Se cosi' fosse, noi Italiani dovremmo essere ciucchi tutti i giorni, festivita' incluse.

I motivi sono allora da cercare altrove, magari nel clima, nei costumi, nel modo di interpretare le relazioni sociali...non dimenticate che l'alcol e' il migliore dei lubrificanti a letto :)
iceman.30
00venerdì 11 gennaio 2008 19:01
Re: Re:
Antongiu, 11/01/2008 17:42:

un momento, secondo le statistiche i Paesi con piu' alto tasso di consumo alcolico sono Irlanda, UK, Danimarca e gli altri Paesi scandinavi.
A parte l'Irlanda, in questi Paesi la cultura cattolica non ha mai ricoperto un ruolo cosi' dominante e repressivo delle inibizioni. Se cosi' fosse, noi Italiani dovremmo essere ciucchi tutti i giorni, festivita' incluse.

I motivi sono allora da cercare altrove, magari nel clima, nei costumi, nel modo di interpretare le relazioni sociali...non dimenticate che l'alcol e' il migliore dei lubrificanti a letto :)



Concordo ed aggiungo un'altra ragione: la cocciutaggine a voler continuare per una strada che loro stessi sanno essere sbagliata, semplicemente per orgoglio ed abitudine.

Non so come spiegarlo, ma é come se considerassero "forte" e "macho" (per i maschi) chi beve molto, mentre in realtá é il contrario.


aquilablu.
00venerdì 11 gennaio 2008 20:11
Che sia una questione culturale mi sembra indubbio, ed in parte credo che anche il proibizionismo abbia un certo peso. Proibizionismo quasi fittizio intendiamoci,l'offerta di alchol certo non manca, ma il fatto stesso che sia priobito bere alcolici per strada forse un po' conta.
Lo stesso non vale forse per le droghe (eggere e pesanti che siano?
Le maggiori disponibilita' finanziarie poi aiutano a peggiorare la situazione. Non sempre pero'.
Probabilmente mi sbaglio, ma mi sembra di vedere qualche segnale di cambiamento nella mentalita'. Certo, i pub sono sempre pieni, ma sento sempre piu' spesso parlare di serate trascorse in casa, magari seduti ad una tavola davanti ad una cena cucinata davvero e dove, anche se certamente il bere non e' mancato magari si e' provato ad assaporare la vita in maniera diversa.
Certo le statistiche sembrano voler dimostrare il contrario, e forse in questa fase di "cambiamento" l'abuso e' pure aumentato, ma sotto sotto credo qualcosa si stia muovendo. E in questo, anche se solo in parte, le maggiori disponibilita' economiche credo abbiano per una volta dato un contributo positivo. Maggiore varieta' nei cibi e negli ingredienti, la possibilita' di viaggiare ed uscire dall'"isolamento"
che non e' solo fisico, dell'isola
Non dimentichiamoci poi, che anche noi "stranieri" abbiamo dato, e stiamo dando il nostro contributo, stiamo influenzando.

Che dite, la sto facendo davvero fuori vaso? [SM=x145439] [SM=g27828]
Corcaigh.
00sabato 12 gennaio 2008 01:22
No Paolo, hai preso la mira giusta [SM=g27827] Però vorrei aggiungere che è anche un fatto generazionale. Conosco varie persone (e non sono eccezioni) della nostra fascia di età (irlandesi!) che hanno ridotto moltissimo il consumo alcolico, in ogni caso eliminato il binge drinking ed adirittura un paio che hanno deciso di eliminare l'alcol del tutto.
Certo, qualcuno dirà, perché hai figli, ma vi assicuro che in questo paese non è una motivazione determinante per smettere di bere. Invece, come hai precisato, secondo me una volta passata una certa soglia anagrafica si "matura" (odio questa parola) a livello culturale. Molta gente ha viaggiato, subisce le influenze sacrosante degli immigrati e, last but not least, si è liberata della morsa soffocante della chiesa che fino a qualche anno fa legittimava (e spesso condonava) senza dire ne ah ne bah l'abuso di alcolici. Solo l'anno scorso, per la prima volta nella storia di questo paese,il cardinale comecavolosichiama irlandese ha finalmente condannato pubblicamente l'abuso di alcol.

Il cambiamento l'ho visto anch'io. Le statistiche però smentiscono, ed il motivo sono le generazioni più giovani che bevono come mai hanno fatto in questo paese. Mi riferisco ai ventenni e, in modo preoccupante, anche a quelli sotto i vent'anni, che si ritrovano con molti soldi in tasca per via del boom economico. Questa nuova generazione di sbevazzoni controbilancia la tendenza che ha segnalato aquilablu dei neoquarantenni +.

Ed è una tendenza preoccupante.
Marianna.Red
00sabato 12 gennaio 2008 16:57
Re:
nightolo, 11/01/2008 16.36:

ed e' una discussione interessante a cui vorrei partecipare pure io.

Secondo me il binge drinking e' uno degli 'eccessi' di questa nazione, e gli eccessi sono sempre risposta a proibizioni eccessive; e lo stesso vale, secondo me, per le ragazze che girano nude a temple bar, per dire. ma non vorrei spingerm iin considerazioni.

Riguardo le proibizioni eccessive la maggiore responsabilita' credo sia dovuta alla religione cattolica; nel discorso canna vs alcool ho sempre trovato il solito perbenismo nei media tradizionali, piu' qui che in Italia. Ora non vorrei lanciarmi in analisi psicologiche, perche' non e' il mio mestiere, ma credo che il bere, la ricerca dello sballo a tutti i costi e cosi' via, una volta fatta le prime volte, poi non ha piu' senso, la ripetizione di queste cose, la vomitata fuori dal pub etc sono solo la risposta della persona ad una famiglia/societa' che non soddisfa i suoi bisogni primari.

E, a chiudere, il binge drinking e' una cosa, la pinta al pub un'altra, non voglio mica dire che tutti gli irlandesi sono ubriaconi.




Non credo sia giustissimo parlare di proibizionismo soprattutto se si da tutta la colpa alla religione cattolica. Allora noi italiani cosa dovremmo fare? Se la metti cosi, anche noi dovremmo ubriacarci e uscire mezze nude la sera. Giusto? Io credo che sia un'abitudine che ha radici lontanisse. non so se si possa definire un "uso e costume" della verde Irlanda ma di certo non tutti li irlandesi sono insoddisfatti,hanno problemi ecc ecc e per questo si sfasciano il sabato sera.Dare la colpa alla chiesa o ad un senso di insoddisfazione,che dopo la crescita economica non ha senso d'essere, è troppo facile.
clare man
00sabato 12 gennaio 2008 17:15
Io vorrei portare la mia esperienza personale.
Ormai sono quasi di casa nel Clare, e proprio lì, lo scorso giugno, ho provato, con soddisfazione, i posti di blocco della Garda.
Non avevo bevuto, non avevo commesso nessuna infrazione, ma la Garda, nei dintorni di Ennis, fermava chiunque.
Ho pure visto la scena, in pieno giorno tra Ennis e Crusheen, del sequestro di un'auto a un tipo probabilmente un po' alticcio.
In 15 giorni ho imbroccato quattro posti di blocco, di giorno e di notte, in città e in campagna.
E' vero che la Garda in campagna non ha un belìn da fare, però nei momenti caldi (leggasi weekend) in giro si vedevano e si davano da fare.
Ho pure notato come molti bevano ancora, ma molto meno di prima, e il più delle volte vanno a Bulmers e niente più.
Nota dolente sono i turisti... loro sì che ci danno dentro, in special modo gli americani.
Io personalmente, visto che bene o male dovevo guidare, dalle 18 alle 24, solitamente prendevo una pinta sola, magari più tardi una pinta di Bulmers o un caffè e stop.
Purtroppo o per fortuna, però, c'è che a Ennis il servizio taxi funziona benissimo ed è molto attivo; quindi la sera molti arrivano ai pubs in taxi e tornano a casa in taxi (dovreste vedere quanti se ne vedono verso le 4 del mattino!); sono ubriachi marci, è vero, ma almeno non rischiano la patente, ma soprattutto la vita propria o di altri.
Corcaigh.
00sabato 12 gennaio 2008 17:29
Re: Re:
Marianna.Red, 12/01/2008 16:57:




Non credo sia giustissimo parlare di proibizionismo soprattutto se si da tutta la colpa alla religione cattolica. Allora noi italiani cosa dovremmo fare? Se la metti cosi, anche noi dovremmo ubriacarci e uscire mezze nude la sera. Giusto? Io credo che sia un'abitudine che ha radici lontanisse. non so se si possa definire un "uso e costume" della verde Irlanda ma di certo non tutti li irlandesi sono insoddisfatti,hanno problemi ecc ecc e per questo si sfasciano il sabato sera.Dare la colpa alla chiesa o ad un senso di insoddisfazione,che dopo la crescita economica non ha senso d'essere, è troppo facile.




Sono un po' confusa dall'intervento di naitolo, non capisco se si riferisse al fatto che chiesa qui in Irlanda fosse proibizionista nei confronti dell'alcohol. come ho anche accennato nel mio precedente post, tutt'altro! Nell'irlanda rurale il prete era il primo a farsi le pinte dopo la messa (dove pensate che l'abbiano pescato il persanaggio di Father Jack, gli autori di Fatehr Ted? Dal nulla? [SM=g27835] ) e la chiesa e il pub erano considerati i punti focali del villaggio, spesso associati.

Se ho capito male (e può essere dato che oggi sto stordita), allora perdonatemi.
La repressione, a mio parere, va intesa in altri modi (sessuale e culturale/colonialista). E Marianna ha ragione, il discorso è molto, molto più intricato. Sociologi e psicologi da almeno una generazione in questo paese stanno cercando di individuare le cause. Sicuramente un certo tipo di cultura importata dalla Gran Bretagna, dove, vi assicuro, non scherzano neppure lì col binge drinking. Eppoi c'è tutta la questione del "self-medicating" in un paese in cui, per generazioni intere, il pub era l'unico punto di socializzazione e l'unico punto di "relief" se avevi problemi come depressione o solitudine.
Facile da qui capire come l'alcol sia presto diventato la panacea universale per un popolo che, per decenni e decenni, proprio una vita allegrona non ha avuto.
Tameko
00sabato 12 gennaio 2008 19:59
Sono d'accordo, il problema alcolismo in Irlanda viene da molto lontano, e nulla c'entra la Chiesa.

Effettivamente la società irlandese non ha mai offerto granché al di là del pub. Il loro tipo di socializzazione è completamente diverso dal nostro.
In Italia, e nel mondo mediterraneo in generale è diffuso il concetto della piazza, come luogo di incontro all'aperto.

In Irlanda, non è così. Le condizioni climatiche, la pioggia, il buio, non favoriscono l'incontro fuori e la passeggiata sul lungomare.
Se si aggiunge che in generale la tv fa anche abbastanza pena, non è che ci siano ragionevoli alternative al pub, e in un pub cosa fai se non bevi?
Per cui col tempo il luogo e il modo "normale" di conoscere gente è diventato il pub, specie se già bevuti.
Antongiu
00giovedì 24 aprile 2008 10:07
Liquor Bill 2008 - contro il consumo eccessivo di alcol
una nuova legge sara' emanata a breve per porre un freno al consumo eccessivo di alcol e tutti i disordini ad esso correlati.
Ecco le proproste, vedremo se saranno efficaci:

Under the new proposed legislation, the sale of alcohol in off-licences will be allowed only between 10.30am and 10pm, instead of between the hours of 7.30am and 12.30am.

The draft bill also proposes that alcohol products sold in supermarkets and convenience stores must be displayed and sold in a specified area which is structurally separated from the rest of the premises. Where separation is not possible, alcohol products must be displayed and sold from behind a counter

It is also proposed to reforms existing licensing laws, which permit the District Court to grant special exemption orders to nightclubs and late bars. CCTV systems will have to be installed nightclubs and late bars and gardai will be given increased powers to object to late licences based on public order grounds.

Theatres, which current may keep their bars open beyond normal licensing hours without having to obtain special exemption, will have to apply for such exemptions in future.

The Garda will receive new powers to seize bottles or containers of alcohol from anybody who appears to be under 18 years. They will also be allowed to seize alcohol from “where there is a reasonable apprehension of public disorder”.

The draft bill also proposes to restrict alcohol promotions and reduced price sales and discounts.

Mr Lenihan said on-the-spot fines would also be introduced for those found drunk or disorderly in a public place. Legislation passed in recent years – but never implemented – provides for fines of up to €200 for those involved in disorderly conduct or who are intoxicated in a public place. Mr Lenihan said this law will be implemented over the coming months.

However, a number of key proposals from the Alcohol Advisory Group were not adopted by the Government.

These include proposals to increase the minimum age for selling alcohol in off-licences to 21 years and to limit the opening hours of fast-food outlets. Mr Lenihan said these measures had not been ruled out and would be considered again at a later stage.
gdbjoe
00giovedì 24 aprile 2008 10:12
Re: Liquor Bill 2008 - contro il consumo eccessivo di alcol
Antongiu, 4/24/2008 10:07 AM:


Mr Lenihan said on-the-spot fines would also be introduced for those found drunk [...] in a public place.



[SM=x145498]

Antongiu
00martedì 28 ottobre 2008 20:27
nonostante la recessione i prezzi dei drink stanno salendo ancora, ormai in piu' di un pub una pinta costa 6 euro tondi tondi.
Si, ci sono anche pub che la vendono a 4,50 e che si trovano in strade sperdute della citta', ma mi aspetterei un calo dei prezzi invece che un aumento (anche di 30 cent in certi posti 'posh').
Il risultato e' che sempre piu' persone (parlo anche di irish) bevono a casa fino a tardi e poi vanno in disco o a concludere la serata in un altro posto.
Fate caso a quante persone ci sono in giro verso le 7, poche rispetto a qualche anno fa, qualche pub sembra addirittura vuoto.

slan! [SM=x145427]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com