Walter: cambiare tutto per non cambiare nulla?

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rotolandoversosud
00giovedì 28 giugno 2007 10:55
Allora Italiani d'Irlanda, riusciremo a bruciare il migliore dei leader possibili?
Riusciremo a trovare il compromesso storico tra sinistra moderata e cattolici progressisti?
O (come temo) abbiamo dato un'ulteriore scusa e prolungato la vita politica dei vari Rutelli, Fassino, D'Alema eleggendo un segretario benvoluto dal popolo ma prigioniero dei partiti e per questo esautorato?

Io per ora continuo a rimanere in Irlanda e a tenermi Bertie (turandomi il naso, ovviamente...).
=Donegal=
00giovedì 28 giugno 2007 16:52
Il problema non è il compromesso storico tra sinistra moderata e cattolici progressisti... il problema è che c'è una legge elettorale che ti obbliga a dipendere dai vari Mastella, Diliberto, Pallaro, ecc... tutta gente che ha percentuali da prefisso telefonicoin altri paesi non sarebbe nemmeno mai apparsa sulla scena politica.
ekil74
00venerdì 29 giugno 2007 16:37
Il problema è che c'è gente che continua a votarli e a votare gente che permette che questo accada. Soluzioni?

Per me, andare a votare scheda nulla e non partecipare alle varie manifestazioni dove, a (centro)destra come a (centro)sinistra se la cantano e ce la suonano. Ma chissene... tanto c'è il Grande Fratello e SanRemo [SM=x145512]
=Donegal=
00venerdì 29 giugno 2007 16:51
Re:

Scritto da: ekil74 29/06/2007 16.37
Il problema è che c'è gente che continua a votarli e a votare gente che permette che questo accada. Soluzioni?

Per me, andare a votare scheda nulla e non partecipare alle varie manifestazioni dove, a (centro)destra come a (centro)sinistra se la cantano e ce la suonano. Ma chissene... tanto c'è il Grande Fratello e SanRemo [SM=x145512]



E a cosa servirebbe non votare?
ekil74
00lunedì 2 luglio 2007 09:21
Non ho detto non votare, ma votare scheda nulla.

Votare con l'attuale sistema è inutile, perchè non i partitini, sottopartiti e impossibilità di scegliere direttamente il candidato, il voto si perde. Votare scheda nulla "potrebbe" essere un modo per dichiarare che si è interessati alla vita politica ma che non è possibile votare nessuno. Questa almeno è la mia visione.
=Donegal=
00lunedì 2 luglio 2007 14:27
Re:

Scritto da: ekil74 02/07/2007 9.21
Non ho detto non votare, ma votare scheda nulla.

Votare con l'attuale sistema è inutile, perchè non i partitini, sottopartiti e impossibilità di scegliere direttamente il candidato, il voto si perde. Votare scheda nulla "potrebbe" essere un modo per dichiarare che si è interessati alla vita politica ma che non è possibile votare nessuno. Questa almeno è la mia visione.



Scheda nulla o non votare è la stessa identica cosa, i parlamentari vengono eletti comunque.
Per cambiare il sistema elettorale una via ci sarebber: firmare il referendum per cambiare la legge, mancano pochi giorni ma si può fare ancora.
ekil74
00martedì 3 luglio 2007 10:51
Uhm... vediamo... nella mia breve vita da elettore ho firmato:
- un referendum per l'abolizione del finanziamento ai partiti... e non è cambiato niente (introduzione del rimborso delle spese elettorali)
- un referendum per limitare il numero dei partiti... e non è cambiato niente (stravolgimento delle soglie minime)

Ricordo anche di aver votato un referendum contro il nucleare, ma sembra che ci sia tutto lo spazio di manovra per farlo ridecollare. Per quanto riguarda l'aborto, io non potevo ancora votarlo, ma sento che c'è già chi tenta quantomeno di renderne l'accesso più complicato (richiesta di installare consultori antiabortisti nelle ASL)

Cercando in giro ho scoperto che sono stati votati negli anni altri referendum che volevano privatizzare la rai, impedire a chi ha concessioni pubbliche di ricoprire cariche istituzionali (tipo Berlusconi), abolire un paio di ministeri che sono usciti dalla porta e rientrati dalla finestra... e tanti altri ancora :)

piccolo link anche se molto limitato.

Non credo proprio che il referendum sia una soluzione nè efficace (perchè tanto rigirano la frittata), nè valida (io pago delle persone che mi dovrebbero rappresentare e lavorare e poi loro mi chiedono cosa devono fare? Tanto vale che ci vado io in parlamento, così dopo 2 anni e mezzo mi becco pure il vitalizio [SM=x145518] )
=Donegal=
00martedì 3 luglio 2007 14:30
Re:

Scritto da: ekil74 03/07/2007 10.51
Uhm... vediamo... nella mia breve vita da elettore ho firmato:
- un referendum per l'abolizione del finanziamento ai partiti... e non è cambiato niente (introduzione del rimborso delle spese elettorali)
- un referendum per limitare il numero dei partiti... e non è cambiato niente (stravolgimento delle soglie minime)

Ricordo anche di aver votato un referendum contro il nucleare, ma sembra che ci sia tutto lo spazio di manovra per farlo ridecollare. Per quanto riguarda l'aborto, io non potevo ancora votarlo, ma sento che c'è già chi tenta quantomeno di renderne l'accesso più complicato (richiesta di installare consultori antiabortisti nelle ASL)

Cercando in giro ho scoperto che sono stati votati negli anni altri referendum che volevano privatizzare la rai, impedire a chi ha concessioni pubbliche di ricoprire cariche istituzionali (tipo Berlusconi), abolire un paio di ministeri che sono usciti dalla porta e rientrati dalla finestra... e tanti altri ancora :)

piccolo link anche se molto limitato.

Non credo proprio che il referendum sia una soluzione nè efficace (perchè tanto rigirano la frittata), nè valida (io pago delle persone che mi dovrebbero rappresentare e lavorare e poi loro mi chiedono cosa devono fare? Tanto vale che ci vado io in parlamento, così dopo 2 anni e mezzo mi becco pure il vitalizio [SM=x145518] )



Che molti referendum siano stati disattesi sono d'accordo con te, ma quello è l'unico strumento che abbiamo per cambiare la legge...
Sul nucleare non preoccuparti, in Italia manca la capacità di fare quella pianificazione a lungo termine che è alla base di una simile scelta... E comunque abolirlo è stata una pazzia. Abbiamo chiuso una centrale a Vercelli per comprare energia dai francesi prodotta sotto al Monte Bianco, senza considerare che l'effetto del referendum non è stato quello di chiudere le centrali, ma di staccarle dalla rete e farle funzionare ancora per 15 anni... e intanto stiamo continuando ad inquinare con il petrolio degli arabi e il gas dei russi che ci tengono per le palle...
ekil74
00martedì 3 luglio 2007 16:30
Eh, sulla questione del nucleare, del petrolio e del carbone ci sarebbe da fare un lungo discorso, di cui non avrei nemmeno le conoscenze adatte.

Rimango sempre dell'idea che l'Italia avrebbe tanto da guadagnare con le energie alternative se non si obbligasse a svuotare le riserve di chi ancora guadagna col petrolio.

Ad esempio, chi in Sardegna volesse dotarsi di un mini impianto eolico, per guadagnarsi un'autonomia anche solo parziale, sarebbe costretto a nasconderlo nei sottotetti (conosco persone che hanno dovuto farlo) perchè la legge italiana impedisce di essere creatori di energia elettrica se non si fa un contratto apposito con l'Enel (non ricordo se i termini prevedono che l'eccedenza dev'essere ceduta all'Enel o se il totale di energia prodotta deve essere ceduta all'Enel che poi te la rivende a "prezzo di favore").

Quindi, non siamo nemmeno liberi di crearci l'energia in modo pulito per l'autosufficienza dell'appartamento (ma fosse anche solo dell'acqua calda, sarebbe già tanto).
=Donegal=
00martedì 3 luglio 2007 16:40
Re:

Scritto da: ekil74 03/07/2007 16.30
Eh, sulla questione del nucleare, del petrolio e del carbone ci sarebbe da fare un lungo discorso, di cui non avrei nemmeno le conoscenze adatte.

Rimango sempre dell'idea che l'Italia avrebbe tanto da guadagnare con le energie alternative se non si obbligasse a svuotare le riserve di chi ancora guadagna col petrolio.

Ad esempio, chi in Sardegna volesse dotarsi di un mini impianto eolico, per guadagnarsi un'autonomia anche solo parziale, sarebbe costretto a nasconderlo nei sottotetti (conosco persone che hanno dovuto farlo) perchè la legge italiana impedisce di essere creatori di energia elettrica se non si fa un contratto apposito con l'Enel (non ricordo se i termini prevedono che l'eccedenza dev'essere ceduta all'Enel o se il totale di energia prodotta deve essere ceduta all'Enel che poi te la rivende a "prezzo di favore").

Quindi, non siamo nemmeno liberi di crearci l'energia in modo pulito per l'autosufficienza dell'appartamento (ma fosse anche solo dell'acqua calda, sarebbe già tanto).



Vado OT.
Sulle energie alternative sono d'accordissimo con te, però allo stato attuale della tecnologia sono in grado di fornirci sono una piccola parte dell'energia di cui abbiamo bisogno e servono ancora molti progressi, inoltre alcune di esse hanno pesanti impatti sull'ambiente.
Al momento quindi di quelle "tradizionali" non possiamo fare a meno, e tra queste credo che il nucleare, al di la degli aspetti psicologici, sia la meno inquinante e i pericoli con un impianto moderno sono quasi nulli.
Comunque trovo assurdo che la Germania produca energia con il solare decine di volte più che noi che abbiamo sole 12 mesi l'anno...
Però con la nuova legge è diventata molto conveniente anche per i privati, pare che stia avendo successo... nell'immediato non cambierà niente sul piano pratico, ma forse su quello culturale si...

[Modificato da =Donegal= 03/07/2007 16.45]

rotolandoversosud
00martedì 3 luglio 2007 17:31
Cmq, la domanda che mi (vi) pongo è questa:
Veltroni, che io stimo e che per me rappresenta un elemento di rottura, riuscirà a a far cambiare rotta ai vari Fassino, Rutelli, D'Alema o costoro hanno messo al vertice del Pd un uomo di paglia per poter ancora sopravvire un po' piu a lungo?
=Donegal=
00martedì 3 luglio 2007 19:42
Re:

Scritto da: rotolandoversosud 03/07/2007 17.31
Cmq, la domanda che mi (vi) pongo è questa:
Veltroni, che io stimo e che per me rappresenta un elemento di rottura, riuscirà a a far cambiare rotta ai vari Fassino, Rutelli, D'Alema o costoro hanno messo al vertice del Pd un uomo di paglia per poter ancora sopravvire un po' piu a lungo?



Veltroni nella parte dell'uomo di paglia non ce lo vedo...
ekil74
00mercoledì 4 luglio 2007 16:30
Neanche io.

E' più facile che si formi un governo di centro sinistra più di centro di quanto non lo sia già o che cada dopo breve tempo. O che il PD non vada proprio al governo. O che il PD si sciolga poco dopo essere nato perchè margherita, udc e udeur (o buona parte di essi) si riuniscono in una nuova DC.
=Donegal=
00mercoledì 4 luglio 2007 17:04
Re:

Scritto da: ekil74 04/07/2007 16.30
E' più facile che si formi un governo di centro sinistra più di centro di quanto non lo sia già



Governo di centro adesso? Per me il contrario... purtroppo su molte cose sta facendo la politica della sinistra radicale, ad esempio con un tax-and-spend tipo i laburisti inglesi vecchio stile, quello che ha spianato la strada ai 15 anni di Maggie&co in UK...
Per non parlare della sicurezza, che è un concetto ovvio ma ancora difficile da far accettare, e di tante altre cose...

[Modificato da =Donegal= 04/07/2007 17.31]

Juza1973
00mercoledì 4 luglio 2007 21:52
Re:

Scritto da: rotolandoversosud 28/06/2007 10.55
Io per ora continuo a rimanere in Irlanda e a tenermi Bertie (turandomi il naso, ovviamente...).



Visto che non abbiamo votato per il Taoiseach non c'e' bisogno di turarsi il naso ;)
Sean1
00venerdì 6 luglio 2007 17:41
Veltroni e Pecoroni
Veltroni e pecoroni

di Gaspare De Caro e Roberto De Caro

[In omaggio a Walter Veltroni, uomo del giorno, e per una migliore conoscenza del personaggio, ripubblichiamo una lettera inviata il 5 settembre 2001 a la Repubblica, a commento di un articolo del sindaco di Roma. La lettera, a firma Roberto De Caro, non pubblicata dal quotidiano, apparve sul n. 8, ottobre-dicembre 2001, del trimestrale Hortus Musicus.]

Egregio Direttore,
se ritiene lecito e utile che un comune cittadino intervenga a proposito delle dichiarazioni di un politico, La pregherei di ospitare questa mia lettera in virtù del diritto di replica.
Nell’articolo del 5 settembre, Se il mondo si arrende alla legge della violenza, Walter Veltroni elenca alcuni dei più recenti episodi di intolleranza, tra i quali la vicenda della nave norvegese Tampa, carica di fuoriusciti afghani, cui è stato negato asilo dalle autorità australiane in palese violazione di tutte le convenzioni internazionali sull’assistenza umanitaria e i diritti dei profughi.

Il sindaco di Roma si è evidentemente commosso nel vedere «respingere la nave norvegese carica di poveri cristi raccolti in un mare lontanissimo ma tanto simile a quelli che circondano noi, solcati dalle stesse barche piene di umanità disperata» e ha anche espresso la propria indignazione nei confronti del governo australiano, poiché «da che mondo è mondo ci sono forme di solidarietà e di pietà verso i propri simili che la consuetudine e le necessità della convivenza tra le genti hanno finito per codificare».
Uno dei temi più importanti nel dibattito etico proposto dalla Sinistra nel nostro paese è quello della «rimozione della memoria storica», vale a dire la pericolosa attitudine mostrata dagli Italiani a dimenticare il passato, anche quello recente, che determinerebbe contradditori o addirittura irresponsabili comportamenti elettorali. Vigilare sui mestatori viene quindi indicato come doveroso compito di tutti per combattere efficacemente lo spettro dell’«eterno presente» che si aggira tra noi e contribuire a far rispettare la verità della memoria, la quale, come ammonisce Montale, «non è peccato finché giova».
Vale allora la pena ricordare il modo in cui il governo Prodi affrontò il problema delle «barche piene di umanità disperata». Il 28 marzo 1997 la Marina militare italiana – in forza del «decreto-legge 20 marzo 1997, n. 60; dell’accordo intergovernativo con l’Albania del 24 marzo 1997 relativo al blocco navale dei profughi; della disposizione emanata di concerto con il Ministro dell’Interno per il rigido respingimento delle imbarcazioni dei profughi» – provocò l’affondamento della nave albanese Katër i Radës carica di profughi, causando oltre cento vittime tra uomini, donne e bambini e innescando la triste sequela di dichiarazioni menzognere, sviamenti d’indagine, condizionamenti fraudolenti della pubblica opinione, successive morti sospette e impunità che da sempre ricorrono in ogni strage di Stato. L’allora ministro della Difesa Andreatta arrivò cinicamente a sostenere, prima di essere ufficialmente smentito, che la colpa era loro, dei disperati, che «l’incidente è stato provocato da un comportamento irresponsabile della nave albanese, [...] noi riteniamo che l’urto non possa essere stato causa dell’affondamento: i profughi in coperta, terrorizzati, si sono spostati sul lato sinistro e hanno sbilanciato la cannoniera» (la Repubblica, 1 aprile 1997).
L’episodio, una delle pagine più vergognose della nostra storia, fu immediatamente rimosso dalla memoria collettiva, ma sarebbe il caso invece che l’elettorato di Sinistra lo assumesse rapidamente come paradigma di ciò che non è possibile dimenticare e politicamente perdonare. Se non altro per poter continuare a coltivare, senza infrangere ogni limite del pudore, il culto della propria differenza.
Veltroni di quel governo era vicepresidente. Sicché se quasi tutti hanno il diritto di indignarsi per i disperati sulle navi, lui no: lui è colpevole dello stesso delitto per cui s’indigna, con l’aggravante, rispetto al governo australiano, di averlo consumato fino in fondo. Lui dovrebbe limitarsi a dire la verità sull’argomento, tutta. E se non la vuole dire, allora taccia. Per rispetto nostro, della memoria storica e dei morti.
Pubblicato Giugno 27, 2007 02 27 AM | TrackBack

Da CarmillaOnline

[Modificato da Sean1 06/07/2007 17.45]

LuciaA
00lunedì 9 luglio 2007 18:11
Altro che sovranità popolare! Altro che percorso democratico! Altro che nuove forme di partecipazione per battere l’”antipolitica”!

Si è partiti dal vertice (la designazione del Candidato) e su questa “base” si costruirà il percorso “democratico” per confermarlo, a partire dalla ricerca di altri candidati che permettano lo svolgimento delle “primarie” per impalmarlo permettendo la “partecipazione” popolare. Siamo al ribaltamento anche formale della democrazia rappresentativa!

Non è bastato il disastro elettorale per comprendere quanto sia estraneo all’interesse della gente questo modo di far politica e questo tipo di tematiche, anzi ha provocato accelerazioni nella direzione già bocciata dall’elettorato, sia verso il PD che verso la “cosa rossa”.

Il ceto politico, i giornalisti di supporto e l’apparato manipolatorio nel suo complesso discutono instancabilmente della relazione programmatica di Veltroni. Eppure i suoi contenuti sono un compendio dei luoghi comuni del dibattito politico dell’ultimo decennio, caratterizzato da versioni di destra di temi tradizionalmente di sinistra e da versioni di sinistra di temi tradizionalmente di destra. Ma è la sostanza delle cose che interessa a chi decide su di esse, quale che ne sia la formulazione: ciò che conta è preconfezionare gli spartiti su cui i musicanti “contrapposti” suoneranno alle prossime elezioni.

Sergio Casanova (Sinistra Critica Genova)

[SM=x145506] [SM=x145506] [SM=x145506]
Lucia

ps- non mi dite anche voi che qst governo fa la politica della sinistra radicale, fatelo per la mia salute..
non ce la faccio più a sentire 'sta storia..

Lo dico con le parole di Ribecchi sul Manifesto di circa sei mesi fa....

Ostaggi della sinistra radicale.
Affidiamo il tfr a fondi pensione che crolleranno come pere cotte alla prima crisi di Borsa, ... aumentiamo le spese per la difesa e i fondi per la scuola privata..
Diciamo la verità: noi riformisti non ce la siamo mai spassata tanto come da quando siamo ostaggi della sinistra radicale. Che per riscatto, tra l'altro, non ha ancora ottenuto niente, né la legge Biagi, né la Bossi-Fini, né i Pacs. Ecco la situazione: siamo riformisti, siamo la sinistra liberale, non abbiamo un'idea sensata nemmeno a pagarla oro, ma per fortuna abbiamo quest'alibi inestimabile, che siamo ostaggi della sinistra radicale.
Cercherò di dirlo con tutta la riformista franchezza di cui sono capace: siamo ostaggi! Che culo!

[Modificato da LuciaA 09/07/2007 18.14]

=Donegal=
00martedì 10 luglio 2007 22:13
Re:

Scritto da: LuciaA 09/07/2007 18.11
ps- non mi dite anche voi che qst governo fa la politica della sinistra radicale, fatelo per la mia salute..
non ce la faccio più a sentire 'sta storia..

[Modificato da LuciaA 09/07/2007 18.14]




Perché, non è così?
C'è stato un aumento spropositato di tasse e contributi, anche per i dipendenti, mentre invece non si è intervenuti sulla spesa pubblica, in compenso sono spesi 4 miliardi di euro in aumenti per gli statali senza aver ottenuto niente cambio.
Ci si ostina a difendere chi vuole andare in pensione 10 anni prima di quanto già si fa nel resto d'Europa, ovviamente alle spalle delle generazioni più giovani.
Bloccata la TAV in Val di Susa non si è fino a oggi trovata un'alternativa, mentre Germania, Francia e Spagna stanno cogliendo l'occasione per migliorare le già ottime infrastrutture che hanno.
Per l'ordine pubblico si è fatto poco e niente e chi ci prova, anche a sinistra (vedere Cofferati) diventa un nemico da abbattere.
Abbiamo una legge elettorale ridicola ma non si può toccare perché altrimenti i vari signor 1% come Diliberto e Pecoraro Scanio (coadiuvati da Mastella) fanno cadere il governo.
C'è un presidente della Camera che ancora parla da leader di partito (del 5%, si intende).
Si giustificano quelli che fanno i falò per strada perché non vogliono tenere a casa loro l'immondizia che producono.
E intanto il paese arretra.
Cosa c'è di riformista in tutto questo?
LuciaA
00mercoledì 11 luglio 2007 19:34
Re: Re:

Scritto da: =Donegal= 10/07/2007 22.13


Perché, non è così?
C'è stato un aumento spropositato di tasse e contributi, anche per i dipendenti, mentre invece non si è intervenuti sulla spesa pubblica, in compenso sono spesi 4 miliardi di euro in aumenti per gli statali senza aver ottenuto niente cambio.
Ci si ostina a difendere chi vuole andare in pensione 10 anni prima di quanto già si fa nel resto d'Europa, ovviamente alle spalle delle generazioni più giovani.
Bloccata la TAV in Val di Susa non si è fino a oggi trovata un'alternativa, mentre Germania, Francia e Spagna stanno cogliendo l'occasione per migliorare le già ottime infrastrutture che hanno.
Per l'ordine pubblico si è fatto poco e niente e chi ci prova, anche a sinistra (vedere Cofferati) diventa un nemico da abbattere.
Abbiamo una legge elettorale ridicola ma non si può toccare perché altrimenti i vari signor 1% come Diliberto e Pecoraro Scanio (coadiuvati da Mastella) fanno cadere il governo.
C'è un presidente della Camera che ancora parla da leader di partito (del 5%, si intende).
Si giustificano quelli che fanno i falò per strada perché non vogliono tenere a casa loro l'immondizia che producono.
E intanto il paese arretra.
Cosa c'è di riformista in tutto questo?



La domanda è malposta (Quelo di Guzzanti), tu volevi chiedere, cosa c'è di sinistra in tutto questo? La risposta è dentro di te (la risposta è niente di niente, prova a rileggere il tuo post).

E la destra vince laddove la sinistra è timida, confusa e vile, altrochè storie.

Ti informo che la sinistra radicale non esiste più, il partito democratico rifà la DC, verdi e pseudo comunisti ecc rifanno i DS e via, altro giro altra corsa!
Rifondazione poi il 6% se lo scorda! Il suo elettorato è fuori dai gangheri per come è stato tradito, è un partito ormai totalmente sputtanato, prono alle logiche di conservazione e gestione dell'esistente.
Abbiamo voluto prendere una scorciatoia ma ci è andata male. La logica della riduzione del danno, del giustificare le peggio porcate "altrimenti poi torna Berlusconi", non può portare lontano.

Ma và tutto bene se si è oramai rinunciato a cambiare il mondo e si è finito col credere che l'unica cosa che si può fare è adeguarsi e conformarsi al mondo che cambia da sè.
Oggi sono tutti legalitari, seri e responsaibli, vorrebbero un partito unico senza opposizione (ne in parlamento ne nelle piazze)..magari parlando di ordine pubblico volevi menzionare anche lo scandalo del G8 a Genova, così, en passant...dopo aver visto tutto quel sangue...

Sorvolo su come hai liquidato la questione Acerra, rifiuti, termovalorizzatori, insomma sugli zoticoni che danno fuoco ai rifiuti (sembra messo lì da un Tremonti qualsiasi per fomentare la bagarre)

E se la gente dopo aver lavorato vuole andare in pensione come gli era stato promesso è uno scandalo (che non lo sanno che tolgono il pane di bocca ai loro figli)? Che schifo!
Se si facesse la dovuta separazione tra previdenza e assistenza si vedrebbe che i conti delle pensioni sono sempre stati in ordine ed il presunto deficit dell'inps è una bella fregatura montata ad hoc dai governi ingolositi da soldi facili come per il tfr.
Ma non è questo il punto; il punto è che se poi ci scandalizziamo per l'aumento delle spese militari, no questo non si può, è così naif; che non lo sapete che "chi decide ha deciso che ora la guerra è una necessità" come dice la canzonetta? Che figura ci facciamo?
Tagliamo ancora la spesa pubblica che ce lo chiede l'Europa...

Il modello di sviluppo che ci impongono non è proprio più sostenibile da questo pianeta, conviene ascoltare bene le proposte delle comunità (ad Acerra come in Val di Susa come a Vicenza) non è che si impuntano per fare dispetto al governo, ma è proprio che così non si può più andare avanti.

Lucia [SM=x145506]







=Donegal=
00mercoledì 11 luglio 2007 21:22
Re: Re: Re:

Scritto da: LuciaA 11/07/2007 19.34
Ti informo che la sinistra radicale non esiste più, il partito democratico rifà la DC, verdi e pseudo comunisti ecc rifanno i DS e via, altro giro altra corsa!
Rifondazione poi il 6% se lo scorda!



Possibile... ma io non sono così sicuro...



Sorvolo su come hai liquidato la questione Acerra, rifiuti, termovalorizzatori, insomma sugli zoticoni che danno fuoco ai rifiuti (sembra messo lì da un Tremonti qualsiasi per fomentare la bagarre)



Domanda: perchè certe cose succedono solo in certi posti?
E perchè improvvisamente finiscono, di fronte a qualche posto statale clientelare promesso dal Pecoraro Scanio di turno?



E se la gente dopo aver lavorato vuole andare in pensione come gli era stato promesso è uno scandalo (che non lo sanno che tolgono il pane di bocca ai loro figli)? Che schifo!



Se l'età media si alza si deve alzare anche quella in cui si va in pensione, altrimenti finiremo per pagare sempre più contributi.
Lo scorso anno oltre all'aumento delle tasse c'è stato anche quello dei contributi.
E già adesso il carico contributivo sul lavoro è pari al 33%. In Svezia, tanto per citare un paese tradizionalmente governato da partiti di sinistra, si va in pensione a 65 anni, ma si paga solo il 18% di contributi.
Sai qual è il punto? Che i sindacati ormai non rappresentano più i lavoratori, ma solo certe categorie. Una di queste sono le persone prossime alla pensione. Quindi tutelano queste persone, poi se il sistema salta o se chi lavora si trova a pagare sempre più tasse a loro non importa, tanto non sono loro iscritti.



Tagliamo ancora la spesa pubblica che ce lo chiede l'Europa...



Quando mai la spesa pubblica è stata tagliata in questo paese? Abbiamo 3 milioni e mezzo di statali, al 90% fannulloni e assenteisti, che solo con l'ultimo aumento ci sono costati 4 miliardi di euro...
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