Nel mio piccolo sono anni che vado ammorbando i poveretti che mi conoscono ed ancora mi ascoltano (altri cercano di ubriacarmi prima
) con un semplicissimo e tristissimo ragionamento: in Italia la "cosa pubblica" (che sia una spiaggia, un bosco, il marciapiede del centro o la stessa pubblica amministrtazione, lo "stato" per intenderci) viene vissuta come "la cosa di nessuno": quindi sporco dove mi pare, discarico dove mi pare, parcheggio come mi pare fottendomene se un disabile in carrozzina non potra´piu´passare, non pago le tasse ecc. ecc.
In moltissimi altri paesi invece, specialmente quelli nordici (Danimarca, Olanda, Svezia, Norvegia ma anche buona parte della Germania, Austria, e Svizzera), la "cosa pubblica" e´vissuta come la "cosa/casa di TUTTI", quindi non degrado il prato come non inzozzerei casa mia, non butto il sacchetto del McDonalds dal finestrino come non lo lancerei nel mio salotto, pago le tasse perche´...perche´devo, principalmente, e mai mi sognerei di vantarmi del contrario...
Altri mondi!
Io personalmente dopo 2 anni di Irlanda e svariate altre esperienze all´ estero non sono piu´ riuscito ad adattarmi all´ Italia ed ai suoi mille paradossi, tante´ che oggi vivo in Germania, che non e´ il paradiso (che secondo me, da buon laico, non esiste) ma almeno e´ uno "stato di diritto".
Cavour disse "fatta l´Italia ora bisogna fare gli italiani", e credo che l´ alchimia non sia mai riuscita, siamo rimasti il paese dei mille campanili, delle parrocchie e degli interessi specifici, e di fatto siamo tutti piu´ interessati a parare il nostro c..o che a proporre un modello di sviluppo sociale: in un mondo dminato dall´egoismo noi siamo dei grandi portabandiera del medesimo.
Le ultime elezioni lo dimostrano: stravince un sistema politico fatto di inciuci, condannati salvatisi dalla prigione grazie alla tessera di montecitorio, mafiosi e collusi: eppure questo ha scelto la maggioranza, democraticamente, purtroppo, e quindi non ha senso urlare "ho ragione io, l´Italia non e´ cosi´", perche´ i fatti dimostrano il contrario, e il negarlo e´, paradossalmente, antidemocratico.
Che dolore vedere certe cose, che dolore scrivere che, anche in questo triste caso, la volonta´ del popolo va rispettata.
Io, forse vigliaccamente, mi sono chiamato fuori, fuori da un sistema che non credo sia piu´ sanabile senza interventi "straordinari", forse non una guerra civile ma sicuramente qualcosa impastato con sangue e mer.a, come il pulp. Vivo all´estero ed osservo, e dico agli amici "bella l´Italia, per una breve vacanza pero´": poi come sempre esistono öe fasce di resistenza, le persone ed i luoghi del coraggio civile, ma nell´insieme credo che, purtroppo, l´Italia oggi sia assolutamente ben rappresentata dai suoi politici e dal suo sistema.
Se un giorno poi si tornera´ a sparare...chissa´ che non rientri anchio in patria...
Ps. L´italiano e´ tristemente famoso per essere bravo a fare il ricchione...col cu.o degli altri! Chissa´cosa ne pensano gli ultimi partigiani...