Ryanair : news e consigli

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S1mone
00giovedì 10 luglio 2003 01:53
Ragazzi sono in procinto di comprare 1 biglietto per dublino con loro...mi dite che aerei usano ?

Come vi siete trovati?

Grazie :)



P.S.

X Moris, pls non spostarlo nel topic sui voli che senno nessuno poi mi caga [SM=g27824]
Marco
00giovedì 10 luglio 2003 08:21
Usano dei Boing 737, che probabilmente è il modello più diffuso al mondo. Io li ho sempre trovati in ottime condizioni, magari non sempre pulitissimi visto che tra un volo ed un altro si fermano solo per pochi minuti.
So che hanno in programma il cambio dell'intera flotta, in seguito al quale diventerà la compagnia col parco macchine più aggiornato in Europa.

Ho viaggiato con loro almeno una decina di volte, e, ti assicuro,
ne ho sempre avuto un'ottima impressione!

Ciao
moris
00giovedì 10 luglio 2003 08:47
Nessuno spostamento [SM=g27828]

Brevemente su Ryan

1. concordo con Marco. Anche per me, sinora nessuna brutta sorpresa, voli su aerei recenti e puliti velocemente (una volta il mio occasionale vicino di sedile ha trovato una copia di Playboy nella tasca frontale, l'hostess, causa il tempo ristrettissimo che aveva a disposizione, non se n'era accorta...)

2. ritardi mai superiori ai 45 minuti (anch'io ho una decina di voli Ryan alle spalle)ma occhio alle coincidenze ristrette (meglio evitare di superare i 60 minuti)

3. clima da "autobus con le ali". Paghi (e caro) ogni bevanda e chi prima sale a bordo sceglie dove sedersi.

4. check-in rapidi

5. aeroporti generalmente molto lontani dalle città di riferimento (quando parliamo di metropoli o grosse città) anche se Dublino fa eccezione.
Per esempio : leggi Frankfurt/Hahn e sei a 120 km dalla città tedesca, parti da Milano/Orio e sei alla periferia di Bergamo, atterri a London/Stansted e sei a quasi un'ora di treno dalla City, voli su Oslo/Thorp e devi farti ancora 70 km di autobus.
Puoi sempre contare su collegamenti con bus navetta o ferroviari.

Conclusione : Sono tutti disagi che sopporti senza problemi, quando ti fanno volare in Norvegia ( e tornare a casa) con 120 euro tutto compreso [SM=g27823]
Martina
00giovedì 10 luglio 2003 11:47
Sono d'accordo su tutto con Moris tranne che per i ritardi... quattro anni fa ci ritrovammo a Stansted ad aspettare una coincidenza per Dublino in ritardo di... più di un ora. Il problema era che avevamo due bambini piccoli con noi (mia figlia aveva sette mesi e me la ricordo trasportata da un terminale di imbarco all'altro... dato che continuavano a cambiarlo... in spalla in una sorta di zaino per neonati....[SM=g27813] ).
A causa di quell'esperienza, da quando ho i bambini non volo più Ryanair. Prima di averli però ci volavamo parecchio, ai tempi faceva ancora voli tipo Dublino-Pisa che adesso non si sogna più... se sei disposto a volare con un concetto tipo autobus, come ha detto Moris, va benissimo. D'altronde è la loro filosofia, per cui non ne fanno mistero.
Gli aerei... direi che sono sicuri... fino ad ora non ne è caduto nessuno, o mi sbaglio [SM=g27822]
L'ultima volta che ci ho volato il capitano (australiano) aveva un nome piuttosto ... compromettente, mi ricordo che si chiamava Willie Long o qualcosa di analogo. Ogni volta che parlava al microfono e si presentava, lo staff di cabina quasi esplodeva per trattenere le risate. Il povero pilota avrebbe dovuto cambiarsi il nome. Questo per dire che l'ambiente era piuttosto informale e cordiale, nonostante fossero le nove di sera e probabilmente quelle hostess erano al dodicesimo volo consecutivo Londra-Dublino della giornata... [SM=g27825]
chicabum
00giovedì 10 luglio 2003 12:15
anche noi voleremo ryan air... 2/2.30 ore di attesa tra un volo e l'altro saranno sufficienti??? [SM=g27820]
bogside76
00giovedì 10 luglio 2003 13:26
Io mi sono trovato benissimo.

Ciao
silvana
00venerdì 11 luglio 2003 18:15
confermo pure io.
utilizzata due volte solo per londra e due volte per londra-dublino, mai avuto problemi o ritardi importanti
Silvia
00domenica 13 luglio 2003 09:40
Io mi sono trovata molto bene, ho volato con ryanair un paio di settimane fa per andare a Parigi... l'aereoporto di Parigi era minuscolo, ma proprio per questo non ci sono state code e attese inutili... nessun bus fino all'aereo, l'aereo distava solo pochi metri dall'uscita e poi è piuttosto divertente correre a prendere il posto che più ti piace[SM=g27828]
I prezzi sono veramente molto bassi e la qualità che offrono mi sembra più che adeguata,io ho speso molto di più per andare a Palermo con il treno che a Parigi con l'aereo![SM=g27818]
Davide
00domenica 13 luglio 2003 12:24
Evidentemente sono sfigato...
Beh, per onor di cronaa ti dico la mia esperienza.
Due anni fa ho volato da Shannon a Stansted e da Stansted a St Etienne (vicino, si fa per dire, a Lione), e ritorno. All'andata tutto ok. Nessun ritardo, anzi, i voli spaccavano il secondo.
Non ti nascondo tuttavia che anche in una situazione simile la Ryanair ha i suoi svantaggi. I biglietti, come ben saprai, son divisi per tratte; il concetto di scalo non esiste. Di conseguenza, gli orari non sono concepiti per creare "coincidenze". Quindi spesso i voli sono o troopo ravvicinati o troppo distanti. Il primo caso è da evitare; con il biglietto Ryanair hai ZERO ASSICURAZIONI: se perdi il secondo aereo sono tutti fatti tuoi. Il secondo caso è meno drammatico, am devi essere pronto a soggiornare a lungo in aeroporto, o a dormirvi. E questa è la norma.
Ma parliamo di condizioni eccezionali. Per esempio, il mio ritorno dalla Francia. Il volo parte da St Etienne alle 22 circa. Quando arrivo a Stansted i bar hanno chiuso, e mi devo accontentare di un sandwich pre-confezionato. Tento di dormire in aeroporto, il volo è alle 9. Alle 7 faccio il check in. Ritardo di 1 ora. Poi di un'ora e mezza. Ormai siamo tutti al gate. Attorno a mezzogiorno arriva la notiziona: volo cancellato... Tutti i passeggeri simprecipitano al banco ryanair per farsi cambiare i biglietti. Ora, io non so cosa sarebbe successo se non mi fossi trovato tra gli ultimi della fila al gate, e di conseguenza tra i primi a fuggire. uel giorno hanno cancellato 3, e dico 3 voli, e tutti i passseggeri facevano la fila insieme per cambiare il biglietto. Sono riuscito a rimediare un volo per Shannon alla 19, se non si fosse liberato qualcosa prima. Il che nonn è succcesso. Il volo delle 19 è partito con 4 ore di ritardo. Morale della favola: mi sono trovato all'aeroporto di Shannon a mezzaanotte e mezza, e chi ha visto Shannon può immaginare cosa io abbia provato. Avevo i nervi a pezzi e, benchè studente squattrinato, mi sono sputtanato 150milalire nell'hotel di fronte. Volevo un letto, avevo la schiena a pezzi e il cervello distrutto. Ovviamente, anche se ci ho provato a chiedere risarcimento, Ryanair mi ha riposto garbatamente che le condizioni d'acquisto del biglietto dichiarano a chiare lettere che tali rimborsi non sono previsti. E, ahimè, è vero!
Si dice che la Ryanair segu la politica di cancellare i voli non "remunerativi"; ovvero, se sull'aereo il numero di persone nn è sufficiente a coprire le spese, il volo viene cancellato. Questo spiegherebbe le mie disavventure: quel giorno a Stansted vi erano tre volo per l'Irlanda pieni solo a metà; i manager Ryanair hanno evidentemente deciso di acncellarli per "rimpinzare" altri voli. E' una politica terribile quandoi ne subicsi di prima persona le conseguenze, ma è la stessa politica che permette a Ryanair di vendere biglietti a 1 Euro + spese aeroportuali... Insomma, il rovescio della medaglia.
Tirando le somme, mi sento di sconsigliare Ryanair a tutti coloro che non siano preparati a qualche contrattempo; se siete tipi che non riuscirebbero mai a dormire in una tenda da campeggio, beh, evitate Ryanair. Se invece siete pronti a rischiare un po' di giramenti di palle, beh, è un affare.
Da allora non ho + volato Ryanair, ma solo perchè nn ne ho avuto l'occasione; credo che se trovassi un'offerta Ryanair non esiterei ad acquistarla.
Gli aerei sono ottimi, il (limitato) servizio pure, c'è sicurezza, ma nessuna assicurazione contri giramenti di palle
;-). Insomma, volate a richio smaronamento :-)
Bye,
Davide
Paolo
00lunedì 14 luglio 2003 18:06
8 luglio torino londra e poi londra dublino....tutto ok a parte un piccolo ritardo alla partenza da londra !
non avevo mai volato ma l'impressione e stata ottima !
tanks ryanair
luca-westport
00martedì 12 agosto 2003 16:26
Re:

Scritto da: S1mone 10/07/2003 1.53
Ragazzi sono in procinto di comprare 1 biglietto per dublino con loro...mi dite che aerei usano ?

Come vi siete trovati?

Grazie :)



P.S.

X Moris, pls non spostarlo nel topic sui voli che senno nessuno poi mi caga [SM=g27824]



Io ho fatto quattro voli con loro e mi sono sempre trovato bene!!!L'unica cosa è il cibo che fa un po schifo ma d'altra parte non si può pretendere di più su un aereo..no??!!
[SM=g27827]

Luca
Stefi:)
00martedì 12 agosto 2003 17:16
Eccomi [SM=g27823]
anche io quattro voli, tutti andati bene, qualche minuto di ritardo nella partenza in uno dei voli è stato poi recuperato e l'arrivo puntuale.
Non credo sia così fondamentale mangiare o bere in voli che durano un'ora un'ora e trenta al massimo, e se si desidera diversamente basta arrangiarsi o accettare i costi elevati delle bevande comperate sul volo!
Questa estate ho pagato i biglietti andata ritorno Bg/Londra Londra/Dublino 60 Euro (più circa altre 60 x tasse/diritti)!!!
La riprovo di sicuro, magari anche "al volo" x qualche week-end fuga dalla città [SM=g27836] !
[SM=g27822] Stefi

fergus
00martedì 26 agosto 2003 12:58
io ho volato l'ultima volta con loro circa una decina di giorni fa
tratta Orio al serio - Lubeck andata e ritorno
aereo Boeing 737 nuovo (pare) pilota irish donna tale Louise Stevenson sia all'andata che al ritorno , tutto ok tranne piccolo problemino in atterraggio dovuto ad asfalto della pista di lubeck non proprio impeccabile [SM=g27825]
direi che comunque complessivamente é stata un esperienza gradevole![SM=g27823]
Davide
00giovedì 4 settembre 2003 11:22
Io ho volato con Ryan Air quattro volte quest'estate per andare in Irlanda (Pisa-Charleroi, Charleroi-Dublino, Dublino-Charleroi, Charleroi-Orio al Serio), tutto bene, anzi non ho notato particolari differenze rispetto ad Alitalia e Lufthansa con cui avevo volato in precedenza, a parte le cose arcinote riguardo gli orari e il tipo di voli. Addirittura da Charleroi a Orio al Serio l'aereo è arrivato con un anticipo di mezz'ora !
cybermatrix
00giovedì 4 settembre 2003 12:28
Io ho usato la RyanAir una sola volta, nella tratta Manchester-Dublino, e mi sono trovato benissimo (se non per il fatto che, non sapendo cosa fosse una compagnia low-cost, rimasi male quando, al posto di un pranzetto, ci portarono delle caramelline veramente orrende[SM=g27818] )
LegolasFra
00venerdì 5 settembre 2003 15:01
Re:RyanAir..
Io parto Ryan air anche il 23 settembre...
sempre trovata benissimo..
Pranzo basta portarsi qlcs da mangiare di proprio...orari precisissimi...e anche melgio..
Check in impeccabile...

gli aereoporti non sono sempre così lontani...(a proposito..strano ceha stansed abbiano chiuso i bar..qnd ci ho soggiornoato per 12 ore(causa perdita aereo) erano stati aperti tutta notte..e i negozi fino alle 4 passate...bh..)


Poi londra Dublino 1.99 GBP!
e treviso londra 9.99 €!

Irlanda arrivo!!!!!!!!!!!!!
Matteo, Berghem
00giovedì 29 gennaio 2004 12:05
LONDRA
La compagnia aerea Ryanair non ha fatto nulla per nascondere quanto sia stata sonora la «sberla» che ha ricevuto l'altro ieri, proveniente da Strasburgo. La comunicazione ufficiale arriverà solo mercoledì prossimo, ma è ormai chiaro che Ryanair ha perso il suo caso in tribunale contro Air France, che l'aveva accusata di concorrenza sleale per aver ricevuto aiuti di Stato dall'aeroporto di Charleroi.
Come è successo ad Orio al Serio, l'aeroporto di Charleroi ha conosciuto una grande espansione con l'arrivo della linea aerea irlandese, e i suoi servizi a basso costo. Ma Air France, a cui Ryanair ha soffiato diversi clienti, ha protestato, e il tribunale di Strasburgo le ha dato ragione: Ryanair dovrà ora restituire tutti i soldi ricevuti da Charleroi come contributi per tenere bassi i prezzi dei voli. Si parla di diversi milioni di euro, e Ryanair «dovrà abituarsi a far meno degli aiuti statali per far volare i propri aerei», come ha aggiunto un alto dirigente dell'Unione europea. Ryanair non si è sforzata di diminuire la portata del problema: anzi, ha provveduto a drammatizzarlo opportunamente in ogni sede.
In Inghilterra, dove volano il maggior numero di aeroplani Ryanair, la notizia ha ricevuto un enorme spazio, e ieri mattina il programma radiofonico più seguito della Bbc ha ospitato il numero uno della compagnia, Michael O'Leary, che ha salutato gli ascoltatori con questa frase: «La decisione del tribunale porterà probabilmente alla fine dell'era dei voli a basso costo». «I voli a basso costo vivono per gli sconti praticati dagli aeroporti», ha aggiunto, «e se gli sconti saranno vietati, sarà vietato il principio del viaggio economico». Quasi il 20% di tutti i voli Ryanair hanno origine o finiscono verso scali dove lo Stato o le autorità locali provvedono qualche sorta di sostegno finanziario, e il caso si fa serio se – come sostiene l'Ue – Ryanair dovesse farne a meno. Si parla già di cancellazioni di rotte e, appena pubblicata la notizia della sconfitta giuridica, il titolo Ryanair ha perso quasi il 5% alla Borsa di Dublino.
La buona notizia è che le rotte italiane non dovrebbero risentire di tagli. Peter Sherrard, il responsabile marketing Ryanair per l'Italia, ieri sembrava escluderlo. «Di sicuro non c'è alcun rischio per l'aeroporto di Bergamo», ci ha detto Sherrard: «Ryanair non riceve fondi da Orio al Serio, per cui non ci saranno conseguenze». La differenza semmai potrà essere nei prezzi dei voli che Ryanair praticherà in futuro.
Il caso di Charleroi in questo senso è significativo. La tassa di atterraggio praticata era di un solo euro a passeggero, prima che Air France protestasse. Con la vittoria della linea transalpina, è probabile che Ryanair si trovi presto a far pagare la tariffa intera ai passeggeri. La comunicazione ufficiale non è ancora arrivata, ma gli irlandesi hanno già annunciato che ricorreranno in appello.
Anche Alitalia annuncia battaglia: in merito alle dichiarazioni del numero uno della società irlandese, O'Leary – secondo cui l'Enac sta esaminando gli affari finanziari della Ryanair, il maggior concorrente di Alitalia, quando «molti dei suoi funzionari sono ex dipendenti Alitalia» – la compagnia di bandiera italiana dichiara che «si tratta di affermazioni infondate e denigratorie della compagnia, che ha dato mandato ai propri legali di tutelare in tutte le sedi l'immagine dell'azienda».

dubh
00giovedì 29 gennaio 2004 12:47
PERCHE' la Francia mi sta facendo tutto questo?
-__-'


Comunque dovremmo protestare!Se la prendono sempre con gli irlandesi nel mondo! [SM=g27818]

(dubh versione paranoica
bogside76
00giovedì 29 gennaio 2004 12:51
Re:

Scritto da: Matteo

ha perso il suo caso in tribunale contro Air France



Viva la Francia !!! L'ho sempre detto che sono i migliori ...

sarà un piacere viaggiare sui loro costosissimi aerei ...
admin/moris
00giovedì 29 gennaio 2004 13:36
L'unione europea la si fa incentivando la diffusione di mezzi di trasporto economici ma sicuri, dall'interrail alle compagnie aeree low budget, per permettere ai cittadini della comunità di viaggiare e conoscere meglio le altre culture continentali.

Le compagnie di bandiera (Air France, Alitalia, ecc...) dovrebbero tacere quando si parla di contributi statali dal momento che hanno spesso usufruito di finanziamenti pubblici sotto varia forma. E soprattutto aiuti politici non indifferenti che hanno permesso loro di essere praticamente monopolisti su molte tratte.



stella
00giovedì 29 gennaio 2004 13:52
Io ho volato Ryan e non mi lamento affatto. Se anche hanno ricevuto contributi pubblici li hanno spesi bene permettendo a molti di viaggiare con pochi soldi, cosa che era impensabile sino a qualche anno fa.
La motivazione di concorrenza sleale non l'ho capita poichè le compagnie nazionali hanno avuto ancora più contributi dai vari stati e li hanno spesso spesi malissimo.

Martina
00giovedì 29 gennaio 2004 17:23
Ragazzi, la Jetmagic è fallita. Ha chiuso i battenti ieri sera e tutti i voli sono stati interrotti immediatamente. Da questo momento Cork non ha più voli diretti per l'Italia fino al 28 marzo, data in cui comincerà il servizio Aerlingus diretto Cork-Milano (io ho già preso dei biglietti per venire giù per Pasqua).
Che tristezza.
[SM=g27813]
bogside76
00venerdì 30 gennaio 2004 12:33
Re:

Scritto da: stella 29/01/2004 13.52

La motivazione di concorrenza sleale non l'ho capita poichè le compagnie nazionali hanno avuto ancora più contributi dai vari stati e li hanno spesso spesi malissimo.




La verità è che istituzioni tipo l'Antitrust, paradossalmente, finiscono quasi sempre col tutelare colossi e/o multinazionali a scapito di chi è più piccolo.

ciao
Matteo, Berghem
00martedì 3 febbraio 2004 10:52
notizie sempre più brutte.
Bocciati gli aiuti a Ryanair, voli low cost a rischio.
La Commissione europea: sovvenzioni illecite. La compagnia irlandese: pesanti conseguenze sulle tariffe

Bruxelles bacchetta Ryanair, ma è pronta a gettare acqua sul fuoco per evitare che la sua decisione crei un pericoloso effetto domino. Secondo quanto appreso dall'Ansa, la Commissione europea annuncerà oggi il pollice verso contro gli aiuti accordati alla compagnia aerea irlandese - che ha fatto di Orio il suo «hub» per il Sud Europa - dalla regione belga della Vallonia. Ma, per non mettere alle corde le strategie delle compagnie low-cost - che ricorrono spesso alle condizioni più favorevoli offerte dai piccoli aeroporti regionali - l'esecutivo dell'Unione europea proporrà un nuovo approccio generale verso gli aiuti regionali destinati ad attrarre attività economiche e linee-guida che dovrebbero mettere i paletti in vista di eventuali accordi futuri.
I servizi della commissaria ai trasporti Loyola De Palacio hanno deciso la linea dura nei confronti dell'accordo del 2001 tra la regione Vallonia e Ryanair, in base al quale la compagnia low-cost si è impegnata a stabilire per 15 anni a Charleroi il suo nodo centrale di attività in Europa, in cambio di aiuti regionali - che le permettono di beneficiare di tariffe agevolate - che l'esecutivo europeo considera però sovvenzioni illecite.
Secondo Bruxelles, in particolare, le autorità belghe hanno utilizzato denaro pubblico per concedere a Ryanair un ribasso del 50 per cento delle tasse di atterraggio e riduzioni delle imposte sull'assistenza agli aerei della compagnia irlandese. Tale pratica è considerata illegale alla luce delle norme europee che regolano la concessione degli aiuti di stato. Sulla base della valutazione negativa dell'accordo, gli esperti della commissaria europea De Palacio chiederanno alla compagnia a basso costo di rimborsare gli aiuti, che ammontano, secondo le stime, tra i 3 ed i 5 milioni di euro.
La decisione di Bruxelles rischia di aprire un vaso di Pandora, mettendo a repentaglio l'intera strategia che ha permesso alla compagnia irlandese di imporsi in pochi anni sul mercato aereo europeo. Il no dell'eurogoverno rischia inoltre di avere ricadute negative anche su altri aeroporti regionali che ospitano linee aeree low-cost. Pesanti potrebbero quindi essere le conseguenze anche per Orio: se non un abbandono dei voli, quantomeno un aumento delle tariffe che non sarebbero più così «low».
Ryanair - che in Italia utilizza anche gli scali di Ciampino, Alghero, Ancona, Forlì, Bari, Genova, Palermo, Pescara, Pisa, Trieste, Torino, Treviso, Verona e Brescia - è legata da accordi simili a quello concluso con Charleroi a piccoli aeroporti regionali in 16 Paesi. Una raffica di decisioni contrarie potrebbe mettere alle corde la società, costringendola ad abbandonare molti scali e rendendo difficile mantenere l'attuale livello di prezzi, sensibilmente inferiore a quelli della maggior parte delle altre linee aeree. Preoccupazioni ribadite anche dal presidente della Sacbo (la società che gestisce lo scalo orobico) Ilario Testa nella lettera indirizzata al presidente della Commissione europea Romano Prodi: la decisione di Bruxelles «rischia di mettere in discussione l'intero mercato dei low cost».
Il patron di Ryanair, l'irlandese Michael O'Leary, ha più volte ribadito in passato che un no di Bruxelles costringerebbe la compagnia ad abbandonare l'aeroporto di Charleroi per altre destinazioni, ma prima di quest'ultima tappa è probabile un ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea contro la decisione della Commissione. Intanto è arrivata la replica stizzita di Ryanair: «Con una mossa senza precedenti la direzione Trasporti della Commissione ha dato ai giornalisti specifici dettagli sulla decisione della Commissione per il caso di Charleroi prima del voto di domani mattina (questa mattina per chi legge ndr) dell'intera Commissione. Questo avrà un effetto seriamente pregiudiziale sul voto della Commissione. Questa conferenza stampa ufficiosa dimostra che la Commissione è consapevole dell'effetto negativo di questa decisione sui consumatori europei e sullo sviluppo delle compagnie aeree a tariffe basse presso gli aeroporti regionali poco utilizzati di tutta Europa. Altrimenti non sarebbero arrivati a tal punto di informare privatamente e di far trapelare dettagli prima che l'intera Commissione abbia avuto l'opportunità di visionare i fatti e considerare le più ampie implicazioni di questo caso».
E per la compagnia irlandese le conseguenze saranno pesanti: «Malgrado i migliori sforzi della direzione Trasporti l'industria e i consumatori si stanno ora svegliando e rendendo conto del fatto che questa decisione porterà a più alti costi aeroportuali e di conseguenza a più alte tariffe aeree. Gli unici che trarranno beneficio da questa decisione sono le compagnie aeree ad alte tariffe e gli aeroporti ad alti costi. La decisione proposta dalla Commissione stravolgerà vent'anni di concorrenza, di liberalizzazione e di trasporto aereo a basse tariffe e i consumatori soffriranno tariffe più alte, minor concorrenza e minor scelta».

emiliano
00martedì 3 febbraio 2004 11:00
Spero di non rischiare di perdere il mio volo il 2 di marzo!

emiliano
Matteo, Berghem
00mercoledì 4 febbraio 2004 10:39
«Decisione assurda, aumenteranno i prezzi»

Dall'inviato

GLASGOW
Agguerriti, come sempre. Non poteva essere altrimenti, per la compagnia che ha fatto del marketing più innovativo lo strumento per far dimenticare agli europei la paura dell'11 settembre, grazie ai suoi voli a basso costo.
Peter Sherrard, direttore marketing e vendite Ryanair per l'Italia, non risparmia certo dure critiche alla Commissione europea, ma non c'è spazio per il pessimismo. Non ora, almeno. Sherrard e compagni preferiscono aspettare l'esito del ricorso in appello e, anziché piangere miseria, si affidano alla fiducia dei loro clienti: «Sappiamo che l'opinione pubblica è con noi» afferma Sherrard. E a chi prospetta alla compagnia del «no frills» (niente fronzoli) un inesorabile declino, loro rispondono già pensando alla prossima mossa: «Potremmo decidere di lasciare gli aeroporti pubblici per spostarci su quelli privati».
Il proclama, preso alla lettera, potrebbe voler dire «stop al low cost a Bergamo», anche se, a domanda diretta, Sherrard con tono rassicurante risponde: «Orio è un caso di successo, e poi siamo tranquilli: abbiamo sottoscritto un contratto trasparente, che ha già ricevuto l'ok dalla Commissione trasporti dell'Unione europea».
«Siamo molto contenti che finalmente sia arrivata una decisione da Bruxelles – commenta Sherrard – perché, dopo mesi di attesa, ora ci sono punti concreti su cui focalizzarci». Ma i contenuti della decisione sono per Ryanair «assurdi: in primo luogo perché una decisione di questo tipo incrementerebbe i costi fissi presso gli aeroporti pubblici, rendendoli meno competitivi rispetto a quelli privati. In secondo luogo – prosegue il dirigente Ryanair – la Commissione ha detto di essere favorevole ai voli low cost, ma nei fatti ha dimostrato di essere contraria: come conseguenza si avrà un aumento dei prezzi per i vettori e per gli stessi consumatori».
«È assurdo che ora l'Europa dica che si devono alzare i costi di atterraggio: sarebbe come intimare a una catena di supermercati, per fare un esempio, di non poter usufruire di particolari sconti dai suoi fornitori senza penalizzare i consumatori. È un'interferenza nel libero mercato» chiosa Sherrard.
Alla domanda se a Orio potrà cambiare qualcosa, una breve pausa nella risposta lascia con il fiato sospeso, poi un «chissà» lascia spazio a un'altra considerazione sul passato: «Per ora posso solo dire che l'aeroporto ha dimostrato di aver aumentato il numero di rotte, quindi anche il profitto».
Comunque Ryanair non ha la minima intenzione di rinunciare ai suoi voli al prezzo di una pizza, né tantomeno a tagli sul personale o sulle linee, che ad oggi hanno toccato quota 146 in 16 Paesi. «I nostri clienti e gli investitori lo sanno: l'hanno dimostrato anche in una giornata particolare come questa, in Borsa» conclude Sherrard. Anche la gente in coda al check-in a Orio, diretta alla volta della verde Scozia, lo dimostra. Ora è così. Con 5 o 10 euro in più da pagare si vedrà.
Martina
00mercoledì 4 febbraio 2004 11:11
Va detto che Michael O'Leary è un istrione a cui piace far spettacolo e scioccare i mass media. Non è la prima volta che lancia fuoco e fiamme sulle istituzioni (famosa è la sua megalite con il management delll'Aer Rianta, la società a partecipazione statale che gestisce -male- gli aeroporti irlandesi, in cui definì il suddetto management "una mafia, l'Al Qaeda dell'aviazione commerciale" [SM=g27811] ).
Non mi soprenderei se alla fine della fiera tutte queste affermazioni lascino un sacco di fumo e ben poco arrosto...
[SM=g27822]
Matteo, Berghem
00mercoledì 4 febbraio 2004 15:48
Ryanair, dall'Europa arriva un mezzo stop

Lecito il 60 per cento degli aiuti di Stato ricevuti. Ma la compagnia annuncia ricorso.
Una mezza bacchettata, di quelle che fanno un po' male ma che tutto sommato non impediscono a Ryanair di continuare a volare alto. Anzi. Come preannunciato, la Commissione europea ha valutato illeciti gli aiuti concessi dalla Regione belga della Vallonia alla compagnia low cost irlandese, dando così ragione ad Air France che aveva sollevato la questione. Ma c'è il ma.
Nello specifico la commissaria Ue ai Trasporti, la spagnola Loyola De Palacio, ha rilevato come «il 60 per cento degli aiuti ricevuti da Ryanair nello scalo belga di Charleroi sarà comunque autorizzato». In pratica Bruxelles ha chiesto il recupero di quegli aiuti di Stato che «alterano la concorrenza al mercato comune». Nello specifico: gli sconti sui carichi aeroportuali e sui canoni per l'assistenza nello scalo. Nel mirino ci sono anche i contributi per l'apertura delle linee, quelli per il costo del reclutamento, della formazione e della sistemazione del personale e la messa a disposizione dei locali.
La Vallonia aveva accordato alla compagnia di Michael O'Leary diverse facilitazioni: una tariffa preferenziale per i canoni d'atterraggio e decollo di 1 euro a passeggero, la metà di quanto pagano le altre compagnie. Inoltre, contributi ad attività promozionali di 4 euro per passeggero imbarcato per i prossimi 15 anni fino a 26 voli al giorno: contributi di cui nessun'altra compagnia aveva beneficiato. Infine altre facilitazioni: 1,92 milioni di euro per aperture di linee, 768 mila di rimborso per la formazione di piloti, 250 mila di spese alberghiere e una tariffa preferenziale di 1 euro per passeggero per l'assistenza nello scalo, quando le altre compagnie pagano una quota oscillante tra gli 8 e i 13 euro. Tutti contributi concessi solo a Ryanair e non ad altri soggetti, fatto che per la Commissione costituisce un'alterazione dei principi di concorrenza sul mercato. Da qui la richiesta di restituzione delle somme alla Vallonia. Che, detto per inciso, è ben contenta di averle versate visto il movimento attuale in un aeroporto praticamente morto fino allo sbarco degli irlandesi.
In soldoni, si parla di 3-4 milioni di euro (a fronte dei 15 complessivi) ricevuti dal 2001 ad oggi, ma la De Palacio non ha confermato questa cifra: «Sarà forse di meno». E se da un lato Ryanair annuncia il ricorso alla Corte di Giustizia dell'Ue a Lussemburgo (e in questo dovrebbe essere affiancata dalla stessa Vallonia), dal lato i mercati hanno reagito molto bene a quella che, in fin dei conti, è appunto una mezza bacchettata: alla Borsa di Londra il titolo della società irlandese ha difatti registrato un rialzo del 9,76 per cento, segno che la decisione dell'Ue viene ritenuta comunque equilibrata. Non la pensa però così il governo irlandese, che ha scritto alla De Palacio esprimendo forti preoccupazioni per i riflessi della decisione.
Tra quelli più probabili, secondo la stessa commissaria Ue, c'è un rincaro dei biglietti «nell'ordine dei 6-8 euro, anche se Ryanair mantiene un margine sufficiente per decidere il da farsi». Margine determinato anche dal fatto che la stessa Ue ha ritenuto compatibili con le regole del mercato gli aiuti relativi al finanziamento di una società di promozione e pubblicità congiunta (con la società aeroportuale) e alcune facilitazioni una tantum. Nello specifico, la Commissione ha cercato la quadratura del cerchio, ritenendo leciti quei contributi erogati «al fine di sviluppare un miglior sfruttamento delle infrastrutture aeroportuali sotto utilizzate e che rappresentano un costo per la collettività». Di più: «Per il futuro - ha spiegato la De Palacio - prevediamo di stabilire un periodo transitorio di almeno cinque anni in cui una parte consistente degli aiuti alle compagnie low cost potranno essere autorizzati sulla base della notifica all'esecutivo Ue e della conseguente approvazione». Sono in pratica quelli destinati al lancio di nuove relazioni aeree, a marketing e pubblicità, oltre a benefici una tantum. E riguarderanno al massimo il 50 per cento dei costi di partenza.
Favorevoli i commenti dell'Aea, l'associazione che raggruppa una trentina di compagnie aeree nazionali e regionali: «Un primo passo importante verso un trattamento equanime di tutte le compagnie aeree europee», ha commentato il segretario generale Ulrich Schulte-Strathaus, che ha invitato la Commissione ad andare avanti: «Quando tutti conosceranno le regole e le rispetteranno la concorrenza potrà svilupparsi a beneficio di tutti». Per Giovanni Maniscalco, presidente di Assoaeroporti, in ogni caso il problema non sussiste in Italia: «Dove i gestori aeroportuali intrattengono rapporti con i vettori low cost improntati alla scrupolosa applicazione dei principi comunitari in materia di concorrenza e di aiuto di Stato». Parere condiviso dai gestori degli scali. Da Roma Ciampino a Treviso, da Trieste a Orio il coro è unanime: nessun problema, Ryanair non ha mai beneficiato di contributi o condizioni di favore.
Critico invece il commento di Edgardo Badiali, direttore commerciale di Volare Group, presente sul mercato low cost con Volareweb, la prima realtà italiana del settore, che opera anche da Orio: «Un passo indietro dannoso, un tentativo di imbrigliare un mercato che si è fatto spazio in modo preponderante ed è destinato a crescere».
Già, perché la decisione di Bruxelles rischia di fare giurisprudenza e mettere i bastoni nelle ruote a qualche piccolo scalo che senza Ryanair «sarebbe andato in crisi», commenta Dario Balotta, segretario regionale Fit Cisl, che aggiunge: «La sentenza sembra ispirata dai grandi vettori statali che cercano di eliminare i temibili concorrenti low cost. Il vero aiuto di Stato è semmai quello che ha permesso a sindaci e assessori di pretendere la costruzione di uno scalo per ogni campanile senza alcun controllo ministeriale». E ora si attendono nuove mosse, di Alitalia per esempio, impegnata in trattative con un partner a caso: Air France.
Matteo, Berghem
00mercoledì 4 febbraio 2004 17:12
Ilario Testa: «Nessun problema per Orio, mai dato contributi»

Nessun problema, anzi. Ilario Testa sta alla finestra e assicura che la decisione della Commissione Ue non avrà ripercussioni alcune sullo scalo di Orio (Bergamo), che Ryanair ha scelto come hub per il sud Europa. Il presidente della Sacbo è chiaro: tutto continua come prima, perché la compagnia irlandese non ha ricevuto mai alcun aiuto né condizioni di favore dalla società bergamasca.
Allora presidente Testa, è passata la grande paura?
«Sinceramente paura non ne avevo, almeno per quel che riguarda il nostro contratto con Ryanair. Temevo altri riflessi sul mercato...».
Di natura tariffaria?
«Esattamente, e temevo di conseguenza una riduzione delle attività non tanto di Ryanair quanto di tutte le compagnie low cost che in questo momento operano su Orio».
Ma la commissaria Ue Loyola De Palacio parla di un possibile aumento di 6-8 euro a biglietto per le tratte di Ryanair. A meno che la compagnia irlandese non intenda accettare minori introiti, visto che il margine di guadagno sembrerebbe comunque ampio...
«Non so come la De Palacio possa arrivare a stabilire una cosa di questo genere, a meno che non si riferisca a un accordo specifico di Ryanair con Charleroi, che io però non conosco».
Mi spiega nel dettaglio il rapporto tra il vostro scalo e le compagnie low cost: per intenderci, quanto pagano?
«È presto detto: abbiamo stabilito una tariffa di handling (servizi prestati a terra - ndr) in base ai servizi che loro ci richiedono».
E Ryanair chiede meno servizi di altre compagnie?
«Certo, e meno delle stesse realtà low cost, che già chiedono servizi molto ridotti di quelli delle compagnie di bandiera. Se queste ultime vogliono 100, in proporzione una low cost come Volareweb chiede 70 e Ryanair 50. E noi facciamo pagare esclusivamente in proporzione ai servizi che ci richiedono. Tutto qua».
Presidente Testa, davvero non c'è nessuna facilitazione?
«Assolutamente no. Ryanair paga al cento per cento i nostri diritti su arrivi e partenze e sulle tasse che riguardano i passeggeri. Sono tutti fatturati».
Ma avete qualche accordo di natura commerciale?
«Sì, ed è citato nel contratto che abbiamo depositato nell'ottobre 2001 alla Commissione europea a Bruxelles, non c'è nulla di segreto: abbiamo delle spese di pubblicità che noi non facciamo - lo chiamiamo co-marketing - ma che sono affidate a Ryanair. Noi partecipiamo per una quota in base a dei giustificativi che loro ci debbono dare».
E si tratta di quelle facilitazioni che l'Ue ha ammesso proprio nell'ambito della questione Charleroi...
«Esattamente. Tra l'altro in questo nostro accordo Ryanair si impegna a fare un certo numero di passeggeri, e se non lo raggiunge dovrebbe restituire quanto ricevuto. Ma non c'è rischio, visto i loro numeri...».
Siete in contatto con Ryanair in questi giorni?
«Sì, i nostri legali si sono consultati parecchie volte. La questione è delicata, abbiamo anche scritto a Prodi, Monti e alla stessa De Palacio».
E i manager di Ryanair non vi hanno parlato di ripercussioni?
«Assolutamente no, e voglio essere chiaro: per Orio non c'è alcuna ripercussione, e credo per nessun scalo italiano. Basta vedere l'ultima campagna promozionale di Ryanair, appena lanciata».
Ma questo è un attacco delle compagnie di bandiera?
«Non c'è dubbio. Certo, non è che gli irlandesi di Ryanair siano entrati nei vari mercati nazionali in punta di piedi...».
Ora Ryanair punta all'Orio-Ciampino. Non temete reazioni di Alitalia?
«È dal 2002 che ci stanno pensando, ma sia noi che Ciampino li abbiamo convinti a soprassedere per un anno. L'avevano in programma per il 2004 ma so che hanno un problema di aerei. Certo, bisogna vedere se dopo la vicenda Charleroi non decidono di rompere il mercato. Ma forse ora come ora non conviene a nessuno...».
Orio è la capitale italiana dei low cost, con l'arrivo di Ryanair l'anno scorso avete superato i 2 milioni e 800 mila passeggeri. Ma qualcuno dice che i riflessi si vedranno sul bilancio 2003. In negativo...
«Come no... Vedrete che bilancio...».

admin/moris
00mercoledì 4 febbraio 2004 17:37
Matteo, grazie x gli aggiornamenti... mi interessano molto, anche perchè i giornali nazionali dedicano solo poche righe a quanto sta capitando alla Ryan Air.

Domanda : chi ha dato il miglior contributo per facilitare gli scambi culturali, economici e sociali tra i cittadini europei ?

Ryan Air o tutte quelle migliaia di gemellaggi serviti spesso solo a far fare turismo a spese dei contribuenti a sindaci, assessori e funzionari comunali di ogni colore politico ?

Vabbè, non voglio scadere nella demagogia...
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