Roma sommersa. Alemanno: "Restate a casa"

www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Lazio.php?id=3.0.2806581708

David, cakkio sta' succedendo?

mi piace molto questa perifrasi del "non creare allarmismi" perche' "non si tratta di inondazione ma solo di rigurgito delle fogne con conseguente innalzamento del livello stradale".

cioe' se l'acqua arriva piano o veloce cosa cambia a chi avra' casa o uffici allagata e dovra' rifarli da cima a fondo?

Eccomi qui, ancora all'asciutto
Prima di tutto, Alemanno prima o poi dovrebbe capire che fare il sindaco non consiste nell'abolire quanto fatto dai predecessori e nel tagliare nastri, ma dovrebbe occuparsi dei dei problemi nella città.
Buona parte dei problemi dei giorni scorsi sono stati causati dalle foglie lungo le strade che hanno intasato le fogne. Se i soldi presi con l'aumento del parcheggio fossero stati impiegati per ripulire le strade dalle foglie secche (che non è una cosa così imprevedibile, cadono ogni autunno) probabilmente la situazione sarebbe stata decisamente migliore.
Fatta questa premessa, le semi alluvioni a Roma non sono così rare. A Roma cade ogni anno più pioggia che a Londra, forse non siamo lontani dai livelli di Dublino, solo che è concentrata in pochi giorni all'anno con il risultato che è facile immaginare.
Anche le piene del Tevere come quelle che si vedono oggi nelle foto sono abbastanza frequenti. Non tutti gli anni, ma non sono così rare. Il problema è che nel corso degli anni si sono costruite case e argini nelle zone golenali (cioè quelle che sono allagate durante le piene) in ingresso e in uscita a Roma, privando così il Tevere del suo sfogo naturale e peggiorando la situazione.
Però le piene del Tevere portano anche a uno spettacolare "ritorno al passato": si è costretti ad aprire le varie dighe (di cui una proprio all'entrata a Roma) che non bloccano più le sabbie che invece rimangono sospese nell'acqua, e che colorano il Tevere di quel colore biondo tanto ammirato nei secoli.

UNA VITTIMA - Purtroppo però lo spettacolo della piena del Tevere, ha provocato una vittima, un ragazzo irlandese, precipitato da Ponte Mazzini. Inutile il tentativo di salvarlo da parte di due persone che si sono a loro volta buttate in acqua per soccorrerlo. Il corpo del giovane, che sarebbe stato visto fino a ponte Sisto e malgrado l'intervento di un gommone dei vigili del fuoco e sarebbe stato risucchiato dalla forte corrente del fiume, non è però ancora stato ritrovato: il ragazzo è ufficialmente disperso, ma ci sono poche speranze che possa essere sopravvissuto. Un altro giovane ed una ragazza , che erano in compagnia dell'irlandese finito in acqua, sono stati portati in commissariato per essere ascoltati. Con tutta probabilità il 27enne finito in acqua era ubriaco al momento dell'incidente. A raccontarlo ai Vigili urbani, con frasi confuse, è stato l'amico, anche lui irlandese da pochi giorni a Roma che insieme al ragazzo scomparso stava osservando il fiume capitolino, all'altezza di Lungotevere Sangallo. I due si sarebbero sporti in maniera eccessiva fino a quando uno di loro è scivolato nel fiume. L'amico del turista finito nel fiume è ricoverato all'ospedale Santo Spirito in stato di choc.

Sempre da Repubblica.it

Il giovane irlandese era a Roma per un matrimonio

Era venuto a Roma per partecipare ad un matrimonio, con una quarantina di suoi connazionali, il giovane irlandese caduto la notte scorsa nel fiume, all'altezza di ponte Mazzini. Il gruppo è alloggiato in un hotel nel centro della città. Gli irlandesi ieri sera, dopo aver passeggiato per il centro di Roma, come molti altri turisti e romani, non si sono voluti perdere lo spettacolo del fiume in piena. Probabilmente, sotto l'effetto dell'alcol, il giovane e un suo amico hanno sottovalutato il pericolo e, secondo alcune testimonianze raccolte dai vigili urbani, si sarebbero sporti dalla scaletta che porta alla banchina del fiume.