Quale è la cosa più comica che vi è capitata in Irlanda ?

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LegolasFra
00mercoledì 25 giugno 2003 02:43
Quale è la cosa più comica o tragicomica che vi è capitata in Irlanda?

A me è successo sulle isole Aran..a Inishmore...vedere le mie comapgne di viaggio prendersi le zecche è stato ..come dire...troppo fuori! ahahhaha..ancora nn riesco a crederci! quelle si sono stese nei campi dell'isola a prendere il sole vicino agli animali, poi qnd si sono spogliate per andare a provare a fare un tuffo(avranno pensato di essere alle maldive...)si sono accorte di essere piene di animaletti sotto cute...
io per fortuna mi ero messa la bici in spalla e me ne ero andata amangiare al risotrantino carinissimo, dove si mangai del pesce meraviglioso..e a vedere i granchi e i pesci dal molo...

è stato davvero un'asperienza....Pungente...hehhehe
MORIS
00mercoledì 25 giugno 2003 13:00
Moris, Don Bosco e la Guinness
Kilcormac, sperduto vilaggio delle Midlands. Un sabato estivo.
Un paio di pub, il tipico supermercato di paese dove ci trovi dal topicida al garlic bread surgelato, una gelateria (De Vito's) e un Fish'n'chips. Qualche Ford e Vauxhall scassate , parcheggiate sulla Main Road.

Ero capitato lì di proposito, con un paio di concittadini, per andare a trovare i maestri falegnami che avevamo conosciuto ad Asti durante la costruzione di un irish pub e che erano diventati nostri amici durante il soggiorno italiano.

Arrivammo nel tardo pomeriggio, giusto il tempo di posare i nostri bagagli e fummo condotti al pub per una maratona etilico-conversatoria di 7 ore con decine di persone curiose (in quel luogo sperduto ogni straniero che biascicasse qualche parola di inglese veniva accolto come una rockstar...).
C'era gente desiderosa di parlare con noi anche davanti a quella parete di alluminio (o ceramica) con grondaia, dove le persone di sesso maschile si recano tra una stout e l'altra per poterne ingurgitare ancora senza fare esplodere la vescica.

Dopo l'ora di chiusura confesso che non mi reggevo più in piedi ma stranamente il mio inglese usciva fuori molto fluente...
A quel punto i nostri stomaci iniziarono a brontolare, desiderosi di qualcosa di solido dopo tanti liquidi, e fu così che fummo accompagnati in processione da mezzo villaggio al vicino Fish'n'Chips gestito da una venticinquenne che avrebbe fatto la sua porca figura sulle pubblicazioni del Borde Failtè. Capelli rossi voluminosi, occhi grandi e verdissimi e una cascata di lentiggini che si intravedevano anche su un generoso decoltè. Bellissima.Una visione celestiale.

In mezzo a baccalà in frittura e puzzolenti onion-rings venni sfidato ad una gara di serenate da parte di un tizio, appassionato melomane, che partì con uno struggente canto della tradizione locale, roba che avrebbe commosso anche la più acida delle zitelle.

A quel punto sentivo sulle mie spalle tutto il peso della tradizione melodica della nazione in cui sono cresciuto e nei miei deliri alcolici mi è parso pure di udire la voce dell'allora presidente (Cossiga ? Scalfaro ?) incitarmi a tenere alto il nome della patria e della bandiera. C'era pure Verdi che mi minacciava sussurrando "Non farci fare figure di merda...".

Peccato che, complici le abbondanti libagioni e una concomitante perdita di memoria, l'unica canzone italiana che mi venne in mente in quella strana situazione fu quella che imparai in seconda elementare da un insegnante salesiano (oddio, mi ricordai anche il jingle dell'Amaro Averna e la sigla di Lupin III ma non era il caso...).
Il titolo era "Don Bosco ritorna tra i giovani ancor...", la tipica canzone da gita in pulmann con la parrocchia.

La cantai a squarciagola con un pathos talmente forte, teatrale e convinto che dopo pochi secondi fui circondato da persone entusiaste e accolto da un applauso che manco Pavarotti...(mentre cantavo avevo gli occhi lucidi, risultato di troppa stout e bicchierini di Paddy's... ricordo che spalancai anche le braccia e feci smorfie da sceneggiata napoletana. L'acuto finale fu qualcosa in puro Mino Reitano style).
Un trionfo, ammesso pure dal mio avversario. Cossiga e Verdi si complimentavano dandomi pacche sulle spalle ed i locali si convinsero ancora di più che l'Italia era veramente terra di Romanticismo e Bel Canto.

La cosa difficile, però, fu tradurre il testo : tutti volevano sapere di cosa parlasse questa "wonderful italian song" cantata da questo "very romantic singer". Bluffando dissi che si trattava della storia straziante della fidanzata di un tale Donaldo Bosco (Don Bosco), emigrato italiano in America. (Don Bosco : come back...) e omonimo del santo, tra l'altro mio conterraneo.
I miei due amici italiani erano choccati dalla mia prontezza nel raccontare una panzana così poco credibile ( e dallo sfoggiare una così bella voce proprio io che sono stonato come una campana). Questa sorpresa li trattenne dall'esplodere in una fragorosa risata.

Rimediai parecchi baci tra le presenti e pure un pizzicotto sul sedere da parte di un'assatanata ultracinquantenne con i capelli alla Marge Simpson.

Ma la mia bellissima coetanea del fish'n'chips mi concesse unicamente il tipico sguardo che di solito si dà agli ubriaconi quando diventano patetici...Già... lei non era reduce da ore di pub come il resto dei presenti.
emanuele
00mercoledì 25 giugno 2003 18:29
le zecce a inish more
Bhe le zecche a inish more le prendo ogni volta che vado sull' isola. ma per fortuna non portano malattie o infezioni!!!!!.

io la prima volta che sono andato dai miei amici che abitano a inish more mi sono perso sull isola e testardamente ho continuato a seguire strade a caso.
ero molto stanco perche[SM=g27813] la notte prima non avevo dormito e quindi alla fine la carrozza turistica mi ha recuperato per un passaggio(free), ma non sapevo come descrivere il posto in cui abitavano i miei amici.[SM=g27832]
Fatto sta che ho cominciato a descrivere il tipo di abitazione, cottage, e poi tutte le persone che abitavano li...[SM=g27832]
il signore diceva di non capire e nel frattempo a mio giusto avviso si stava allontanando sempre di piu dalla zona che dovevo raggiungere.[SM=g27820] [SM=g27818]
Quindi un po nervoso e un po stanco gli ho detto di scaricarmi immediatamente a terra perche tanto lui sicuramente non conosceva i miei amici e io non avevo voglia di fari il giro turistico, stupidissimo, in carrozza.[SM=g27826] [SM=g27812]
[SM=g27825] [SM=g27825]
Alla fine sono arrivato a casa dopo 3 ore , con le birre e il latte acquistati al supermercato davvero caldi.ovviamente con tutte le scorciatoie che avevo scelto attraverso i prati anch'io avevo nuovamente una ventina di zecche sul corpo.!!!!!!![SM=g27825]


dubliner72
00mercoledì 25 giugno 2003 19:56
Una comune serata a Temple Bar
Il tutto si è svolto all'Oliver St John Gogarty's Pub che da buon turista non ho mancato di visitare. Infatti i turisti battevano di gran lunga gli Irlandesi presenti che tra l'altro non erano certamente di Dublino. Comunque dopo alcune pinte di Guinness stretto in mezzo a molte decine di turisti, che cercavano il gusto del vero pub irlandese dove era impossibile trovarlo, l'atmosfera ha iniziato a dispiacermi sempre meno fin quando ho iniziato a sentirmi perfettamente a mio agio: non Irlandese in mezzo ai non Irlandesi che ascoltavano musica irlandese e bevevano come irlandesi! :-) Dopo qualche altra pinta sono stato costretto a far ricorso al bagno e quando sono tornato ho trovato la mia ex ragazza in compagnia di un ragazzo barcollante che cercava di abbordarla parlando un insicuro inglese. Manco a dirlo il casanova era italiano e appena gli amici si sono accorti di ciò che stava succedendo si sono avvicinati per riportarlo all'ordine. Così con un sonoro contorno di risate ho fatto amicizia con un gruppo di connazionali. L'aver trovato compagnia ha dato un improvvisa spinta alla mia voglia di guinness, già abbastanza alta, con conseguente abbassamento del mio capitale di sterline irlandesi ma anche dei miei freni inibitori. Così nonostante fossi in compagnia ho iniziato a fissare una ragazza che ancora oggi ricordo simile a una dea [SM=g27836] . Non saprò mai se fosse davvero tale o se sia stato l'alcol a produrre il miracolo di trasformare una befana in una si tale bellezza anche se mi piace propendere per la prima ipotesi. Devo premettere che ho un debole per le bionde e infatti la ragazza che stavo fissando rispettava tutti i canoni classici delle tipica bellezza irlandese: mora, occhi scuri e capelli neri :-) Insomma dopo qualche sguardo sempre più insistente mi sono reso conto che anche lei ricambiava le mie attenzioni e così abbiamo iniziato a fissarci negli occhi per intervalli di tempo sempre maggiori assolutamente dimentico del fatto che fossi in compagnia. Il gioco è durato per quasi un'ora fin quando i nuovi amici italiani ci hanno invitato ad andare a prendere un kebab con loro. Così a malincuore ho salutato con lo sguardo la mia amante virtuale e tutti in gruppo abbiamo lasciato il pub. Appena fuori mi è stato detto che dovevamo aspettare ancora un altro gruppo di loro amici che erano ancora dentro e così abbiamo intavolato allegre discussioni sul più e sul meno in attesa degli altri connazionali. Nel bel mezzo di un'interessantissima discussione calciofila ho sentito che alle mie spalle avvenivano delle presentazioni e così ho subito capito (che volpe!) che erano arrivati i ritardatari e li stavano presentando alla mia ex. Vi lascio immaginare la mia espressione quando giratomi per presentarmi a mia volta mi trovo di fronte la ragazza del flirt via sguardo! Era italiana, di Caserta precisamente, e vi assicuro che entrambi siamo diventati rossi come due pomodori manco avessimo fatto chissà cosa [SM=g27824] L'imbarazzo è stato notato da tutti e nel silenzio più totale ho sentito su di me lo sguardo indagatore di tutti i presenti compresi quello più interessato della mia compagna di viaggio. Per fortuna il suo spasimante, il casanova sbronzo insomma, ha iniziato a rendere noto a buona parte del quartiere che aveva fame e così usciti dall'impasse ci siamo avviati tutti insieme e con molto spirito nazionale a mangiare ma vi assicuro che non ho più avuto il coraggio di guardare la casertana neanche per un secondo. A proposito ricordo ancora il nome: Alessandra [SM=g27811]
Slàn!
moris
00mercoledì 25 giugno 2003 19:59
Re: le zecce a inish more

Scritto da: emanuele 25/06/2003 18.29
Quindi un po nervoso e un po stanco gli ho detto di scaricarmi immediatamente a terra perche tanto lui sicuramente non conosceva i miei amici e io non avevo voglia di fari il giro turistico, stupidissimo, in carrozza



Se non ho capito male lui stava cercando di aiutarti gratuitamente. Non oso pensare alle parolacce in gaelico che avrà detto dopo averti fatto scendere...

PS
Sei lo stesso Emanuele che sta lavorando in Westmeath Co. ?
moris
00mercoledì 25 giugno 2003 20:12
Re: Una comune serata a Temple Bar

Scritto da: dubliner72 25/06/2003 19.56
Vi lascio immaginare la mia espressione quando giratomi per presentarmi a mia volta mi trovo di fronte la ragazza del flirt via sguardo! Era italiana, di Caserta precisamente, e vi assicuro che entrambi siamo diventati rossi come due pomodori manco avessimo fatto chissà cosa [SM=g27824]
Slàn!



Sempre a Temple Bar a me è successo di sentire un ragazzo romano dirmi alle spalle (convinto che fossi uno straniero) "A'bbufalo... e tojete dalli cojoni che devvo ordinà.."

La sua espressione quando mi sono girato di scatto e il tipo si è trovato davanti un italiano grosso due volte lui la ricordo ancora con gusto [SM=g27828] . Il ragazzo era così mortificato che volle a tutti i costi scusarsi offrendomi da bere ("Aò.. ammazza che sfiga che c'ho... ho beccato un italiano e pure grosso...")


PS
Chiedo scusa ai forumisti della Capitale (Silverland su tutti)per il mio pessimo romanesco

silvana
00mercoledì 25 giugno 2003 23:50
Caricata da un montone incavolato nero mentre gli facevo la foto.
Ora ci rido su ma mi sono presa uno spaghetto...
Probabilmente voleva che gli pagassi i diritti d'autore....

Sempre parlando di ovini, ho confuso la parola sheep con shit mentre cercavo di farmi spiegare che tipo di carne ci fosse in un piatto speciale... al cameriere è presa una mezza crisi isterica dal ridere poichè ho rifatto lo stesso errore nel giro di 5 secondi, senza accorgermene.
LegolasFra
00giovedì 26 giugno 2003 04:32
bè..ragazzi miei..
davvero allroa non sono l'unica a farne di tutti i colori...

A me una volta è capitato su O'connel street, in un Mc, di mettermi a ordinare il mio milkshake delle 10 di sera..e mi trovo alla casa uno strano tipo..ero stanchissima e facevo fatica a metere insieme una frase,e questo rideva..di certo nn era irlandese, siamo stati mezz'oira per capirci su un milkshake...e io mi stavo disperando...e lui rideva..ancor aoggi non so se fosse un italiano che mi rideva in faccia o un rilandese sfinito dal ridere...mah...
emanuele inish more tics
00giovedì 26 giugno 2003 14:22
per moris
Ciao
si moris io vivo malinconicamente nel westmeath.[SM=g27819]
Ma resisto perche il lavoro che faccio mi insegna molto e' quindi mi concentro in questo.Ma quando nei week end me ne vado a inish more non voglio mai tornare indietro.[SM=g27832] sara che in 3 volte ho sempre trovato caldo e sole da abbronzarsi.[SM=g27830]


Bhe forse nel racconto ho accentuato troppo la maniera in cui avevo chiesto al tipo della carrozza di farmi scendere. sicuramente aveva intuito che pensavo che lui era un po "rinco" ma il tutto , come sempre, con un grande rispetto.[SM=g27817]

Ho tralasciato la volta che ho fatto una nuotata a insh more, perche e' un altra storia. Comunque e' stato il bagno piu' freddo fattao nella mia vit[SM=g27825] a. Indimenticabile.

Ciao [SM=g27811]
ivy
00giovedì 26 giugno 2003 16:13
Estratto dal mio diario di viaggio del lontano 1996:

"... Newgrange, poi, incute un senso di rispetto e di sacralità, con il suo affascinante complesso che comprende un tumulo enorme, circolare, coperto di erba verdissima, circondato da dodici menhir in cerchio, risalente al 3000 A.C. Nella biglietteria del sito prenotiamo la visita guidata, e poco dopo, con il fiato sospeso, entro, chinata, nell’antichissima tomba neolitica; uno stretto e basso passaggio porta nella stanza principale, una camera sepolcrale dove, secondo la leggenda, venivano sepolti i re di Tara. La sensazione che si prova a stare all’interno di un sito così mistico è veramente strana! Il nostro gruppo di una decina di persone ascolta, attento, le parole della guida ed anch’io cerco di coglierne, completamente rapita, il loro significato, mentre sopra di noi volano due rondini che si esibiscono in acrobatici volteggi sfiorando l’antichissima e intatta volta in pietra. Ad un certo punto le luci si spengono e la nostra guida ci spiega che cosa avviene esattamente il 21 dicembre di ogni anno, giorno del solstizio d’inverno, quando i raggi del sole nascente penetrano lentamente nel passaggio ed illuminano per 15 minuti l’interno dell’antichissima camera sepolcrale. Il momento è veramente emozionante, … le persone intorno a me rimangono in rispettoso silenzio ad ammirare per tutto il tempo la simulazione dello magico evento, … poi, la guida chiede se ci sono domande e alcuni del gruppo cominciano a porgerne. Nella penombra, d’un tratto, si ode uno “….splaff…” seguito da un “…Porc #…” che rompe la magia del momento; mi volto indispettita per scoprire cosa sia successo, ma alla scena che si presenta ai miei occhi risulta impossibile non cominciare a ridere, seguita a ruota da Daria e Ferruccio. Una delle due rondini che volteggiavano leggere all’interno del sito aveva fatto i suoi bisogni colpendo esattamente, con grande precisione, il naso di Sandro, che non ne era rimasto molto entusiasta, neanche dopo la mia spiegazione che la “cacchina” di una rondine che abita in un luogo sacro e mistico come Newgrange non può non portare fortuna!!! Usciamo dal tumulo piegati in due, un po’ per non battere la testa contro la pietra dell’entrata, ma di più per il mal di pancia dalle risate, trattenute a stento!!! Non mi sono mai vergognata tanto del nostro comportamento con la guida e con gli altri turisti, ma la faccia sconsolata di mio fratello, con il naso colante, era stato veramente troppo anche per una “persona seria” come me!!!
Lasciamo Newgrange con il suo mistero, … e le sue rondini, …
fergus
00giovedì 26 giugno 2003 19:30
Kinsale agosto 2001 ristorante tipico stile marinaresco tutto interamente di legno (pavimentazioni e arredi compresi).
giornata piovosissima e ventosissima, io ed un mio amico completamente bagnati dalla testa ai piedi entriamo timorosi nel ristorante stracolmo e illuminato romanticamente da alcune candele allorquando ci viene incontro una sinuosa cameriera che con sprezzo ci guarda e ci dice "we don't want wet people".
io e il mio amico rimaniamo interdetti , pensiamo di non aver capito l'idioma, tempo di far mentalmente queste considerazioni, la fanciulla mi si avvicina e mi tira una violenta pacca sulla spalla degna di un giocatore di hurling ed esplode in una fragorosa risata così come tutto il resto del ristorante.
La serata si é poi conclusa in gloria all'insegna di salmone e varie pinte di stout.
Non mi soffermo sui miei patetici tentativi latini di abbordare la sinuosa fanciulla.... [SM=g27836]
bogside76
00giovedì 26 giugno 2003 19:32
>> Quale è la cosa più comica o tragicomica che vi è capitata in Irlanda?

Anch'io avrei un bel po' di episodi da raccontare ... ne cito solo alcuni per non annoiarvi e tralascio quelli avvenuti in stato di ebbrezza, perchè non me li ricordo nemmeno tanto bene ...

Uno degli episodi più comici (che per poco non diventò tragico), mi è accaduto all'ingresso del "The Globe" di Dublino. C'erano due buttafuori enormi, alti e grossi, ma proprio grossi grossi grossi. Noi stavamo decidendo se entrare o meno e, intanto, davamo una sbirciatina al locale dall'esterno. Dopo un po', decidemmo di entrare e, solo allora, mi accorsi di aver trascorso almeno un minuto sul piede di uno dei due buttafuori che, stoicamente, non si era mosso di un centimetro, nè aveva fiatato. Quando me ne accorsi, l'unica cosa che mi venne fuori fu un "sorry" con sorriso e accenno di supplica annessi che impietosirono l'armadio, il quale rispose con un fintissimo sorriso di circostanza ...

Un altro episodio da ridere mi è successo in un postaccio di Dublino che non nomino altrimenti mi linciate (giustamente). Eravamo al piano di sopra a mangiare qualcosa, quando un mio amico che si era assentato per una "telefonata", venne a dirci di scendere perchè aveva conosciuto degli irlandesi simpaticissimi. Scendiamo e troviamo questo gruppo di una quindicina di irlandesi, seduti ad un tavolo completamente pieno di roba da bere. Facciamo amicizia, ovviamente ci offrono da bere e chiacchieriamo a lungo. Il gruppo era abbastanza eterogeneo: si andava dalla ragazza di 20 anni alla signora di 40 passando per il tipo di 30. Tutti di Dublino, però. Parlando con uno di loro, mi venne da chiedergli cosa facesse di lavoro. Che mi rispose ? Lo spacciatore. E aggiunse: se hai bisogno di qualcosa, basta chiedere ...

Potrei anche raccontare dall'inizio alla fine tutti e due giorni trascorsi a Donegal Town (quel paese è troppo da ridere), perchè là mi è successo davvero di tutto, a cominciare dal mio ingresso nell'unico ostello di Donegal Town, una bellissima casa fuori città, gestita da una ragazza slava, che avrebbe potuto essere benissimo una discendente di Hitler. Dopo aver sistemato le mie cose in camera, entrai nel soggiorno e beccai due irlandesi del Nord, uno vestito normalmente e l'altro con una specie di kilt, completamente ubriachi alle quattro del pomeriggio che mi abbracciarono e mi raccontarono quanto è bello andare sul ponte di Carrick a rede ... un altro episodio da ridere mi capitò in una lavanderia di Donegal, gestita da due simpatiche donzelle. Le due capirono subito che non ervamo irlandesi e cominciarono a sfotterci non poco. Quando andammo a ritirare la roba, una delle due mi disse: "non c'è più niente, l'abbiamo data per sbaglio a due svizzeri". Io ci cascai come un pollo e ovviamente le due scoppiarono a ridere. "Ora vi sistemo io", pensai da buon italiano che non può mica farsi prendere per il c*** a Donegal Town in una lavanderia ... io e i miei amici andammo fuori a dividerci la roba lavata ... la tipa dello scherzo era intano uscita ... dopo un paio di minuti, mentre la tipa ritornava alla lavanderia, andai verso di lei tutto incavolato con una mia maglietta bianca in mano e le dissi, più o meno: "ma cosa cavolo avete comninato ?!?!?!? Questa maglietta era nera e ora è diventata bianca !!!". Recitai alla grande. La tipa cominciò a preoccuparsi e ad inventare varie scuse: era davvero mortificata. Finchè non le dissi "it's a joke !!! gne gne gne !!!". E questa cominciò ad urlare come una matta e a rincorrermi nella stradina della lavanderia. Poi entrò nella lavanderia e cominciò a ridere come una matta insieme alla collega, a cui aveva raccontato il fatto. Allora entrai pure io e dissi alle due donzelle "1-1", mostrando i due indici per mimare il pareggio nel conto degli scherzi ... e quelle ripresero di nuovo a ridere e a urlare come matte ...

Uno dei tipi più assurdi che ho incontrato in Irlanda è il tizio che racconta la storia delle mummie della Chiesa di St Michan's di Dublino. Se potete, fateci un salto perchè quell'uomo vale da solo il prezzo (basso, tra l'altro) del biglietto.

Altra scena memorabile. Luogo: Aran Islands, Inishmore, in particolare la zona più in alto, dove si arriva in bici. Non mi ricordo il nome. Vabbè, ci sono degli insediamenti antichissimi, a cui si accede passando sotto un piccolo arco naturale, se non erro. Insomma, un luogo molto suggestivo. Un silenzio tombale, rotto ogni tanto dalle parole di una guida discreta che spiegava qualcosa ad un gruppo di turisti italiani. Uno di loro si stacca dal gruppo: camicia bianca di raso sbottonata, con tanto di catenina in bella mostra, capelli brizzolati e gelatinati, abbronzatissimo, occhiali da sole e, soprattutto, TELEFONINO. Comincia a parlare a telefono con un suo amico e gli racconta che "il tempo è bello, che siamo su un'isola, mare, scogli...". Il tutto urlando non poco nel silenzio generale e con una cadenza IDENTICA a quella del cavalier (o commendator) Zampetti dei Ragazzi della Terza C ...

Ultimo fatterello, stavolta tragicomico, che ci è capitato l'anno scorso. Luogo: cimitero di Glasnevin. Dopo una visita alle tombe di Collins, O'Connell, Parnell, De Valera... stavamo aspettando un autobus proprio fuori dal cimitero, quando un signore distinto si avvicinò a noi e cominciò a parlare con uno dei miei amici. Dopo un po' gli disse che veniva tutte le mattine a Glasnevin a trovare la moglie. Il mio amico (che "testina" ...) gli rispose: "Perchè, sua moglie lavora qui ?". E quello: "No, veramente è morta sette anni fa". Giuro che non è una barzelletta, ma un fatto vero. Per fortuna il signore la buttò sullo scherzo e ci raccontò pure la storia del pub vicino Glasnevin dove vanno a bere i parenti dei defunti dopo i funerali ...

ciao
bogside76
00giovedì 26 giugno 2003 19:33
Re: Moris, Don Bosco e la Guinness

>> Kilcormac, sperduto vilaggio delle Midlands.
>>[CUT]

Mi sono piegato in due dalle risate ...

peccato per la rossa ... :-)
fergus
00giovedì 26 giugno 2003 22:19
a donegal town sono andato in un posto incredibile polivalente pub ristorante hitel disco....ecc ecc
un posto veraòente incredibile alle 3,00 di sabato sera hanno calato un serrandone di acciaio che andava ostruire ed isolare dal locale il bancone del bar ...
nonostante tutto c era ancora qualcuno che cercava patetitcamente di raggiungere un' agognata pinta
bogside76
00venerdì 27 giugno 2003 15:03
Re:

Scritto da: fergus 26/06/2003 22.19
a donegal town sono andato in un posto incredibile polivalente pub ristorante hitel disco....ecc ecc
un posto veraòente incredibile alle 3,00 di sabato sera hanno calato un serrandone di acciaio che andava ostruire ed isolare dal locale il bancone del bar ...
nonostante tutto c era ancora qualcuno che cercava patetitcamente di raggiungere un' agognata pinta



Mi sa di aver capito qual è il posto di cui parli ... :-)

ciao
dubliner72
00venerdì 27 giugno 2003 16:50
Re:

Scritto da: bogside76 26/06/2003 19.32
>>

Uno dei tipi più assurdi che ho incontrato in Irlanda è il tizio che racconta la storia delle mummie della Chiesa di St Michan's di Dublino. Se potete, fateci un salto perchè quell'uomo vale da solo il prezzo (basso, tra l'altro) del biglietto.




Quel tipo era un mito e mi ha fatto morire dalle risate. Mi hai fatto ricordare un episodio simpatico. Nella cripta sotto la chiesa sono conservate alcune salme che si sono mummificate naturalmente per via della composizione chimica della roccia nella quale la cripta stessa è stata scavata. Mi ricordo perfettamente come fosse oggi lo strano odore di umido e muffa che permeava tutto. Una di queste mummie, secondo la guida, non rappresenta altro che le spoglie mortali di un cavaliere crociato e ciò è dimostrato dalla posizione in cui tale mummia "riposa": con la gambe incrociate. Ecco secondo la leggenda se si tocca il dito medio (o anulare?.....ora non ricordo esattamente ma mi pare il medio) di questa mummia si può esprimere un desiderio che si avvererà. Quindi per perpetrare questa cerimonia a fine visita la guida ha condotto l'intero gruppo di noi coraggiosi visitatori all'ingresso della cella del crociato e uno alla volta ci ha invitati ad entrare per accarezzare il dito (tra l'altro ormai diventato liscissimo a forza di essere accarezzato e particolare ancora più curioso di una lunghezza spropositata). Durante l'attesa la guida mi ha chiesto di dove fossi e ricordo che convinto di ricevere in risposta il solito: "E dov'è?" gli ho comunicato di essere di Cagliari. I suoi occhi si sono accesi e fissandomi mi ha detto: "Cagliari? Gigi Riva!!" Non ho però fatto in tempo a godere di questo momento di fama riflessa che per pochi secondi perché è arrivato il mio momento, quindi ho preso un bel respiro e dopo alcuni passi eccomi affianco alla mummia di un crociato di qualche secolo fa pronto ad esprimere uno degli innumerevoli desideri che mi passano per la testa.....mmmm beh che mi passavano fino a qualche istante prima. Vuoto, vuoto assoluto, non mi veniva in mente più niente e così sperando che il guerriero non si svegliasse all'improvviso mentre gli accarezzo la mano e magari potesse fraintendere il mio gesto per una curiosa avance ho svolto in fretta il rito pagano e propiziatorio. Giunto fuori dalla cella la guida trafiggendomi con lo sguardo mi ha chiesto cosa avessi desiderato e io ho sparato la prima cazzata affioratami in mente: "Ho chiesto di vincere alla lotteria!" Al che lui rabbuiandosi mi ha risposto: "Male, male, per colpa tua neanche quest'anno il Cagliari vincerà lo scudetto"
Ricordo di essere uscito scosso da questo avvenimento e tuttora ogni volta che ascolto le partite del Cagliari mi sento in colpa perché per colpa mia invece di retrocedere in serie B avremmo potuto vincere il secondo scudetto.
Slàn!
bogside76
00venerdì 27 giugno 2003 20:42
Re: Re:
>>Ecco secondo la leggenda se si tocca il dito medio (o anulare?.....ora non ricordo esattamente ma mi >>pare il medio) di questa mummia si può esprimere un desiderio che si avvererà. Quindi per perpetrare >>questa cerimonia a fine visita la guida ha condotto l'intero gruppo di noi coraggiosi visitatori all'ingresso >>della cella del crociato e uno alla volta ci ha invitati ad entrare per accarezzare il dito

Anche noi l'abbiamo fatto !!! Io ricordo che era scomodissimo scendere là sotto e c'era un ambiente da film dell'orrore. Pensai subito che il rito dell'accarezzamento del dito fosse un pochino macabro, in effetti ... però lo feci pure io.

>> "Male, male, per colpa tua neanche quest'anno il Cagliari vincerà lo scudetto"

eheh ... era proprio un personaggio folle ... chissà se c'è ancora.

>>Ricordo di essere uscito scosso da questo avvenimento e tuttora ogni volta che ascolto le partite del >>Cagliari mi sento in colpa perché per colpa mia invece di retrocedere in serie B avremmo potuto vincere >>il secondo scudetto.

Io sinceramente non ricordo il desiderio che espressi. Ma ricordo benissimo che il tizio parlò di calcio anche con me, non appena gli dissi che ero italiano ... nel nostro gruppo c'era anche una famiglia di australiani, con un bambino di una decina d'anni. Mentre il tipo raccontava le storie di quelle mummie o delle tombe che ci sono là sotto, ogni tanto si avvicinava al bambino e faceva delle facce terrificanti per cercare di rendere il racconto ancora più efficace: un attore nato !!!

ciao
paolino
00venerdì 27 giugno 2003 22:34
Quel mattacchione che sa di calcio... italiano!!!
Eh sì... quel tipo che fa la guida nella chiesa e nella cripta di St. Michan's è veramente qualcosa di fenomenale! Unico! E come ha già detto qualcuno, vale veramente la pena farci un saltino... si paga anche poco per giunta!
Io ho avuto la fortuna di conoscerlo lo scorso Marzo. Mi pare fosse il giorno dopo St. Patrick... non ricordo bene adesso...
Era di mattina verso le dieci... ed il tour guidato era composto da me, il mio amico ed un trio di Canadesi... quando ha scoperto che ero Italiano... è partito lo show! Si sì... lo so. Il solo tour delle mummie con le varie storie, leggende e strofinatina di noccola del dito del crociato vale veramente la pena di essere fatta... veramente! anche per le smorfie del tipo! Un vero attore di teatro! Ma il vero show... beh... a quanto pare anche dagli altri racconti è quando scopre che nel gruppo c'è qualche italiano!
Quando mi chiede di dove fossi esattamente gli dico della provincia di Livorno... tanto il posto dove sto, dove fanno il bicarbonato e la soda che voi tutti usate non lo conoscono di certo all'estero. E lui subito... You should be a friend of the ones that live near the leading Tower... Ma senti questo!!! Per un po' sono rimasto basito... poi ho fatto due conti... nooo... questo sa della rivalità con Pisa!!! Non ci credo...tremendo. Fra me e me dicevo... Scommetto che qualche livornese che è passato di qua l'ha catechizzato, gli ha regalato una copia del Vernacoliere ed è pure riuscito a scrivere Pisa M**** qui da qualche parte della cripta. Fra me e me ridevo... Dopo qualche secondo mi fa... Sai, amo molto il calcio italiano... conosco Igor Protti... ora gioca nel Livorno, ma qualche anno fa fu capocannoniere nel Bari. Noooo!!! Allora di qua era passato un livornese, ultras della Curva Nord. Rimasi senza parole.
Poi subito dopo (ed intanto i Canadesi se la ridevano... beati loro! io ci rimasi male lì per lì) mi disse che lui tifava per la Fiorentina, e che negli anni passati aveva visto qualche partita dei Viola quando era in Italia. Mi disse che lui amava Batistuta, Baggio ed Antognoni... anche se alla fine ammise la sua ammirazione per Spadino... Yes.. Spadino... No... ma vi rendete conto che questo si era appassionato a Robbiati?
Ma il clou l'ha raggiunto quando mi ha parlato della Fiorentina, quello della promozione dalla C2 alla C1, quello di quest'anno.
Mi fa... Eh sì... la squadra di quest'anno è forte... con Ivan in porta e Rigano in attacco... Io gli faccio... Riganò... E lui... Yes... Rìgano... Vabbè... credo che gli accenti non fossero il suo forte! E poi mi ha snoccialato in sequenza una decina di squadre del girone della Fiorentina... dicendomi: vedi? anche se è in terza divisione io rimango un tifoso della Fiorentina...

Chicca finale: quando ci manda a toccare il dito della mummia che si dice sia di un crociato, ci fa notare, come le sua mani fossero veramente enormi, per un uomo del tempo... E subito ci metto del suo, la guida/attore... Vedete, sono grandi come la mani di un portiere che gioca a calcio! E subito io gli dico... come quelle di Buffon (non sono juventino... ma credevo che il paragone potesse andare bene!) E lui subito mi fulmina con lo sguardo...
What? Buffon? A Juventus player? No... no... No good! They're big like the Toldo's ones!

Incorreggibile! Il meglio pezzo della new Dublin!

Ciao!
sakamoto
00lunedì 14 luglio 2003 23:17
Rovesciare involontariamente parte di una pinta addosso ad un signore che sembrava il fratello bianco e irlandese di Tyson è abbastanza divertente ? [SM=g27819]
Per me non lo è stato, ragazzi come si è incazzato e come mi sono spaventato. Da allora faccio molta attenzione [SM=g27827]

L'episodio è successo a Londra in un Irish pub vicino a Finsbury Park. Anche "O'Tyson" era irlandese così come i suoi amici che lo hanno calmato. Vale lo stesso ?
Coirish
00martedì 15 luglio 2003 22:02
Tante cose stupide
Più che altro sono successe tante cose stupide, le tipiche da turista...
1- Autobus, dieci di sera... "Ammazza come puzza di alcol questo qui davanti...Ancora due minuti e muoio..." Questo si gira "Sapete che ore sono?" (...)
2- Temple Bar, dopo due ore passate dentro il Temple, decidiamo finalmente di tornare a casa. Mentre ci dirigiamo verso la fine della via, scoviamo una donna che canta e suona la chitarra, sta intonando una canzone dei Beatles, ci fermiamo ad ascoltarla e cominciamo a sbiascicare qualche parola...Dopo due minuti la donna ci si avvicina e dice "I have to go to the bathroom for few minutes, please, sing while I am away..." Ed ecco che cinque coraggiose ragazze italiane, totalmente sbronze, attaccano con "O mia bela madunina"... Questa torna dal bagno, e non so se per farsi quattro risate, o perchè stavamo cantando da Dio, ci incita ad andare avanti... passiamo a "Quel mazzolin dei fiori" (la signora la sapeva!), senza dimenticare "O sole mio" (complimenti ad Ele per l'acuto finale) e Vasco, Battisti, Baglioni... Gli irlandesi sembravano apprezzare, tanto che a volte si fermavano a cantare con noi...
3- Questa è per la serie "cosa non si fa per una pinta di guinness..." bhè, un mio amico si è mangiato, alle 4 di pomeriggio, sul bus, in mezzo ad una folla che lo guardava allibito, due bustine di ketchup, due di maionese, tre di salsa all'aceto, due di quella salsa aromatica irlandese tanto schifosa, e due di mostarda... Ho dovuto per forza offrirgli una birra...
4- Da annoverare la mia discussione di un ora con un cameriere di un pub che diceva che quella sulla ID non ero io...
admin/moris
00venerdì 27 febbraio 2004 15:00
up !
L'ultimo intervento di Myfairyking mi ha fatto venire voglia di "uppare" questo vecchio thread... qualche nuovo aneddoto da raccontare ?
myfairyking
00venerdì 27 febbraio 2004 15:18
ops, scusa Moris, nn l'avevo visto questo thread, potevo postarlo qui[SM=g27819] vabbe'...[SM=g27814]
jovy81
00venerdì 27 febbraio 2004 18:06
soldi falsi
L'altro giorno ero all'Oliver St John Gogarty's Pub ed e' successo che la tipa dietro il bancone mi ha detto che il 50 € che gli avevo appena dato era falso. Io gli dico di farmelo vedere ma lei chiama la Garda che in due minuti e' li.

I soldi erano veramente felsi e mi controllano anche gli altri che fortunatamente sono veri(presi in una banca italiana -- GRAZIE ---- Uni....... bank))).
Lo sbirro mi dice che tanto gli avrei spesi lo stesso in pinte e io gli dico che sarebbe stato molto meglio.

Fine.

Altri 50 € e via con altre pinte a ballare musica irlandese.

Ciao Ciao

[Modificato da jovy81 27/02/2004 18.34]

step9
00sabato 28 febbraio 2004 01:10
massima dedizione al cliente
bellissimo questo thread

Temple Bar, The Quay's mi pare o quello di fianco. Era l'ultima partita delle qualificazioni europee, una domenica di novembre, non ricordo se giocava la Scozia o l'Inghilterra, fatto sta che il pub è affollatissimo, neanche ad Agosto l'ho visto così. Io mi tengo la mia pinta stretta e, appena finita, per non rischiare un collasso immediato scendo le scale e corro in bagno. Mi dirigo nei "barilotti" pubblici scegliendone uno a caso. Dietro di me spunta un ragazzo nero alto quasi due metri, robusto, vestito con un camice bianco che mi indica dove devo andarea a pisciare. Si mette con le mani incrociate e aspetta. Io dapprima risulto un po' intimorito - non ho mai visto un uomo addetto alle pulizie che mi indica il posto e mi guarda - cavolo non mi viene neanche [SM=g27813] poi mi rilasso, finisco quel che devo fare, lui mi spruzza un profumo di moschino sulle mani, poi mi passa le salviette, mi chiede se voglio altri profumi (ne avrei bisogno visto che stavo morendo soffocato dal fumo), gentilissimo mi saluta e riceve la mia mancia. Ero in un pub di ubriachi che esultavano e il bagno sembrava un 5 stelle di NY.[SM=g27828]
SILVIO 64
00domenica 29 febbraio 2004 09:58
Giugno 2000 - Sosta in un pub per esigenze "caffeinomani" e "fisiologiche" in direzione Knock (Mayo).
Mentre mia moglie va alla toilette io ordino due caffè. Erano le 10.30 del mattino e al banco, oltre a me e all'oste, c'è un signore di circa 60 anni che si trangugia una Guinnes e un mega hamburger con tutti i contorni possibili.
Comincio a sorseggiare il bollente e (per me) buon caffè, che il trangugiatore si gira verso di me e mi chiede, con un accento spaventosamente irish e contratto all'inverosimile: "Where you from?". "Italy" gli rispondo e lui, sempre più incomprensibile "Oh! great Italy! You have the biggest soccer teams!" il tutto condito da una pacca sulla spalla modello wrestler! Peccato che la frase sarebbe è stata pronunciata in un modo che forse i texani erano più comprensibili: un accento misto irish-gaelico-sardo-finnico! Me l'ha ripetuta tre volte... e alla fine ha esordito con "... Ah! Great soccer team... Juventus, Inter, Milan...". E pensare che non sopporto il calcio nemmeno in Italia...
webmastro2001
00lunedì 1 marzo 2004 22:38
Fish'n'Chips + vecchietto col bastone
Estate 2002. Ero andato a fare la visita al museo della GAA con visita al Croke Park e dopo avercamminato per mezza giornata a piedi mi fermo con la mia ragazza in un fish 'n chips vicino al Croke Park. Con il naso tappato per l'odore delle cipolle fritte chiediamo un paio di panini. Il negoziante mi dice il totale e io chiedo alla mia ragazza "hai 18 centesimi" e il negoziante mi guardae mi fa: "che te serve?".
Io lo guardo con faccia inebetita, lui mi ripete "Che te serve?" e penso che questo s'è imparato a memoria sta frasetta. Lui continua a fissarmi poi mi chiede: "Di dove siete?".
Tutti e 3 siamo scoppiati a ridere, poi ci ha raccontato che lui era partito nelgi anni 70 da Frosinone.

Altro episodio: ci rechiamo alla fermata del pullman che ci porterà a Glendalough, quardo il misero cartello della fermata e penso "Se so sprecati" nel frattempo arriva un vecchietto che cammina con due bastoni, si avvicina correndo (SEMPRE A MODO SUO INSOMMA) mi guarda e mi dice: "L'autobus ferma qui e arriverà tra 10 minuti", non faccio a tempo a realizzare che il vecchietto si era già allontanato

[SM=g27828] [SM=g27835] [SM=g27811] [SM=g27823]

[Modificato da webmastro2001 01/03/2004 22.40]

stella MI
00giovedì 6 maggio 2004 15:23
c'è qualcuno che ha voglia di raccontare altre cose divertenti? [SM=g27828]
Marco DP
00giovedì 6 maggio 2004 18:59
Galway
Galway 7 e 30 di sera ....stanchi morti dopo essere partiti da Cork la mattina e aver fatto tutta la costa delle Moher e il Burren cerchiamo un B&B....niente...non si trova un buco ...mentre mi allontano dopo un ennesimo "i'm very very sorry..." sento alle mie spalle la voce del tizio appena lasciato che mi chiama "Hey " allora ritorno e mi dice che gli è venuta un'idea...mi porta dietro al B&B e mi fà vedere un immenso caravan senza ruote e mi dice che è quello che usano le sue figlie per giocare anni fà ci girava l'Irlanda ....ce lo lascia a 18 euro a persona se ci và bene....e così ci siamo fatti il nostro Van [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
pdandtek
00venerdì 7 maggio 2004 00:12
Galway, mitico supermercato PENNYS, dove trovi tutto a prezzi convenienti, per ragazzi che come me decidono di fare le ferie al risparmio!!![SM=g27829]
Beh, con la mia scarsa conoscenza dell'inglese o forse intimorito dalla commessa che parlava troppo veloce, le chiedo se vendono dei calzini di legno (wood socks) al posto di chiedere i calzini di lana (wool socks)[SM=g27825] che mi servivano per dormire con i piedi al caldo durante le notti che passavo in tenda.....
Beh la commessa pensava la prendessi per il C..o e non mi rispondava!!!
La massaia di fianco che aveva capito la situazione, mi disse che lì non c'erano.
Quando me ne sono andato ridevano ancora...[SM=g27833]

Marco DP
00venerdì 7 maggio 2004 17:51
Re: Galway

Scritto da: Marco DP 06/05/2004 18.59
e così ci siamo fatti il nostro Van [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

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