Prima la vita, poi il profitto - Appello di Medici Senza Frontirere

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salentino87
00martedì 27 febbraio 2007 12:59

Petizione certificata da Medici Senza Frontiere.

Nel 2001 alcune case farmaceutiche intrapresero una causa contro il governo sudafricano, nella persona di Nelson Mandela, "colpevole" di acquistare i farmaci anti-AIDS in Thailandia a 300 dollari annui pro capite anziché a 10.000. Tale causa fu poi ritirata sotto la pressione dell'opinione pubblica.
Ora ci risiamo.
Medici Senza Frontiere denuncia che la compagnia farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perché permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti. Se Novartis vincerà la causa, che inizierà alla fine di gennaio, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili.

Pare infatti che non tutti nel terzo mondo possano permettersi di spendere cifre da capogiro per curarsi...

Crediamo che tutto ciò non sia giusto. Per saperne di più: www.msf.it

C'e' una raccolta di firme in corso, per chiedere a Novartis di rinunciare all'azione giudiziaria.
È online all'indirizzo: www.msf.org/petition_india/italy.html


Hanno già firmato circa 200.000 persone, ma dobbiamo essere molti di più. Vi chiediamo di firmare e di fare girare questo appello ai vostri amici. È un piccolo sforzo, ma può significare molto. Per noi significa che qualche volta la logica del profitto dovrebbe fermarsi, almeno di fronte alla vita umana.

Grazie
salentino87
00martedì 27 febbraio 2007 17:59
OBBLIGHIAMO LE MULTINAZIONALI DEL PETROLIO A MIGLIORARE L'AMBIENTE
giuro, è l'ultima...per oggi. ma questa è davvero interessante.

Un cittadino italiano ha finalmente deciso che gli fa troppo male respirare le polveri sottili e vedere persone a cui vuole bene morire di cancro intorno a sé per il benessere delle multinazionali petrolifere che da anni si arricchiscono alle nostre spalle e ha chiesto alla commissione europea (dipartimento dell'ambiente) di creare una legge che obblighi i padroni del petrolio ad installare accanto ad ogni distributore di benzina almeno un distributore ad idrogeno e di incominciare a produrlo utilizzando energie rinnovabili.

In parole povere questa legge favorirà l'introduzione sul mercato delle automobili ad idrogeno a
zero inquinamento e ad alte prestazioni!!!

Finalmente potremo respirare a pieni polmoni e anche i figli dei nostri figli!

L'auto del futuro esiste già ed in vari modelli!

Bastano 800.000 firme per far abbassare la testa ai padroni del petrolio.

Firmate la petizione per voi, i vostri amici e parenti!

Qui maggiori informazioni: www.petitiononline.com/idrogeno/petition.html

Cogliamo questa opportunità e facciamone un'arma, anche per altre piccole battaglie.

Io l'ho giá fatto e sono il numero 7.352!!!

firma la petizione a questo indirizzo:
www.petitiononline.com/idrogeno/petition-sign.html


Salute
salentino87
00mercoledì 2 maggio 2007 13:40
To: RAI Radio Televisione Italiana
I firmatari della presente petizione chiedono ufficialmente alla RAI - Radio Televisione Italiana , nell’ambito della sua funzione di servizio di informazione pubblica, di informare i cittadini italiani circa la condotta delle multinazionali internazionali del petrolio nei Paesi del sud del mondo quali la Nigeria e non solo, affinchè non sia più necessario ricorrere a gesti estremi come sequestri e rappresaglie per portare alla ribalta abusi e malversazioni perpetrate a popolazioni inermi da diversi decenni.
La richiesta è una conseguenza della consapevolezza del diritto dei cittadini ad essere informati anche sugli abusi delle Aziende Italiane spesso palesemente e colpevolmente ignorati.




www.petitiononline.com/PETIZRAI/petition.html
salentino87
00martedì 29 maggio 2007 11:39
ITALIAFRICA: ACTIONAID, PRODI HA AVUTO UN "VUOTO DI MEMORIA"

(AGI) - Roma, 25 mag. - Romano Prodi ha avuto un "vuoto di memoria". Lo afferma l'organizzazione non governativa Actionaid a proposito del messaggio che il presidente del Consiglio ha inviato in occasione della Giornata dell'Africa. "Le dichiarazioni del Presidente Prodi suscitano sorpresa. Non riusciamo a capire se il Premier stia annunciando un cambio di marcia nella politica italiana di cooperazione o se invece si e' confuso", ha detto il segretario generale Marco De Ponte.
Il presidente Prodi "parla di un'inversione di tendenza per le risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo ma - spiega ActionAid - se l'ultima legge finanziaria aumenta le risorse destinate alla cooperazione internazionale portandole a circa 600milioni, questa rimane una cifra che in termini reali non equivale ai valori del 2003. La stessa legge finanziaria, inoltre, non prevede aumenti per i prossimi anni: il congelamento a quota 600 milioni, non garantirebbe cosi' all'Italia di rispettare gli obiettivi stabiliti in sede europea dello 0,51 sul Pil entro il 2010, poiche' queste risorse, da sole, rappresentano soltanto lo 0,04% Pil".
Quanto alle affermazioni del Presidente del Consiglio sul contributo italiano della lotta all'AIDS, continua Marco De Ponte "evidentemente il vuoto di memoria del Governo italiano si fa sempre piu' preoccupante. L'intera comunita' internazionale sta aspettando che l'Italia paghi il debito di 280 milioni nei confronti del Fondo Globale alla lotta all'Aids. Il governo -ricorda ActionAid- e' il maggiore debitore verso il Fondo Globale; tra arretrati e contributo 2007, circa 280 milioni di euro. Dopo varie rassicurazioni date in molte occasioni, il Ministro dell'Economia ha annunciato che le risorse saranno rese disponibili con la manovra di assestamento di giugno, ma se anche questo dovesse accadere, le procedure di approvazione dell'esborso della nostra amministrazione non consentirebbero il versamento effettivo prima di settembre". (AGI)

www.ong.agimondo.it/notiziario-ong/notizie/200705252012-cro-rt11146-...


ActionAid International ( www.actionaidinternational.it ) ha ripreso la campagna No Poverty No Aids, con la petizione "Il governo italiano ha un vuoto di memoria" che potete firmare anche on line qui:
www.actionaidinternational.it/pages/attivismo_p.jsp

[Modificato da salentino87 29/05/2007 11.42]

salentino87
00martedì 29 maggio 2007 11:52
Appello per i bambini Rom e Sinti : anche loro sono bambini!
Da mesi tutti i bambini Rom e Sinti che vengono forzatamente e “legalmente” allontanati dopo l’abbattimento delle loro povere baracche dalle ruspe, vagano per la Capitale in cerca di un posto dove dormire.

Vista l’insensibilità e l’ipocrisia dei nostri politici, sul concetto di solidarietà e legalità, come mamma e insegnante, mi rivolgo a tutte le persone che hanno a cuore i bambini e chiedo loro di sottoscrivere e diffondere questa foto con uno degli articoli della Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia, approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata anche dall’Italia

Articolo 2 della Convenzione

1.Gli Stati parti s'impegnano a rispettare i diritti che sono enunciati nella presente Convenzione ed a garantirli ad ogni fanciullo nel proprio ambito giurisdizionale, senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, del fanciullo o dei suoi genitori o tutori, della loro origine nazionale, etnica o sociale, della loro ricchezza, della loro invalidità, della loro nascita o di qualunque altra condizione.

2.Gli Stati parti devono adottare ogni misura appropriata per assicurare che il fanciullo sia protetto contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivata dallo status, le attività, le opinioni espresse o il credo dei suoi genitori, dei suoi tutori o di membri della sua famiglia.


“La tua casa non c’è più e dovunque andrete vi manderemo via”

afroitaliani.splinder.com/
salentino87
00giovedì 31 maggio 2007 14:33
Il governo afgano s'impossessa degli ospedali di Emergency
Un messaggio del ministero della sanita' afgano informa che "aprira'
ufficialmente i 3 ospedali sabato 26 maggio" e questo conferma come
l'obiettivo del governo Karzai fosse l'espulsione dal paese di un
testimone sgradito.
Dai registri degli ospedali di Emergency risulta la quantita' di
vittime civili della guerra in corso. Gli ospedali di Emergency
documentano, in se stessi, la possibilita' di un'assistenza sanitaria
efficace, gratuita e rispettosa, che il governo Karzai non vuole
attuare.
Risulta anche chiarito come l'arbitraria fissazione di un "ultimatum"
per il 25 maggio fosse un mediocre espediente per espellere Emergency
senza assumerne diretta ed evidente la responsabilita'.
Di questa iniziativa non e' vittima una ONG, ma la popolazione afgana,
che ha ripetutamente sollecitato le autorita' del paese a rendere
possibile il ritorno di Emergency.
Emergency considera questo esito facilitato dall'indifferenza e dalla
sostanziale complicita' del governo italiano.
Emergency rinnova il suo impegno per la liberazione di Rahmatullah
Hanefi, che da oltre due mesi subisce dal governo Karzai vessazioni e
abusi.

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News letter di Emergency n. 21 - Anno 2007
salentino87
00mercoledì 27 giugno 2007 13:21
Il non profit italiano CHIEDE AL GOVERNO DI ELIMINARE IL TETTO DEI 250 MILIONI posto alla misura fiscale per il 2007 che di fatto ridurrebbe il 5 per mille ad uno striminzito 3 per mille.
spedisci anche tu una mail a Romano Prodi, a Tommaso Padoa-Schioppa e Enrico Letta

Basta compilare il brevissimo form alla pagina:
>> www.alziamoiltetto.it <<


La lettera

Signor Presidente,
Signor Ministro,

con questa lettera riteniamo utile meglio motivare la richiesta di alzare il tetto, fissato dal comma 1237 della Finanziaria 2007 e relativo al 5 per mille, recentemente inviata da tente organizzazioni non profit e cittadini al Ministro per l'Economia.

Secondo le indicazioni fornite in questi giorni dall'Agenzia delle Entrate, in occasione della denuncia dei redditi 2006 oltre 15.800.000 cittadini hanno scelto di devolvere in favore di enti con finalita' non profit, nei diversi settori nei quali operano, il 5 per mille del proprio gettito fiscale, secondo il disposto della Legge Finanziaria 2006, al comma 337.

In altri termini, gia' al primo anno, 6 contribuenti su 10 hanno aderito a questa possibilita', dando una prova estremamente concreta di partecipazione, responsabilita', democrazia.

Questo fatto, assolutamente eccezionale per il nostro Paese, dimostra in modo inequivocabile quanto i cittadini italiani siano sensibili all'impegno di contribuire in maniera sostanziale alle multiformi esigenze della solidarieta' sociale, e quanta fiducia essi ripongano nelle diverse organizzazioni, piccole o grandi, che quotidianamente contribuiscono al miglioramento della nostra convivenza civile. Riscoprendo, crediamo, anche attraverso un gesto di concreta e chiara sussidiarieta' fiscale il senso della comune partecipazione all'edificazione dello Stato.

Questo fatto ci da' anche titolo per esprimere nella maniera piu' ferma la nostra contrarieta' a che, per le devoluzioni della quota del 5 per mille delle imposte derivanti dalle dichiarazioni dei redditi 2007, venga predefinito un 'tetto' di 250 milioni di euro, cosi' come stabilito dalla Legge Finanziaria 2007, al comma 1237.

Riteniamo che ricorrano infatti elementi significativi a giustificare, anche costituzionalmente, la rimozione di questo tetto:

- sulla base della raccolta 2006, e' legittimo credere che, con l'apposizione del tetto, la devoluzione effettiva sara' commisurata attorno al 3 per mille del gettito, in evidente contrasto con l'impegno assunto nei confronti del contribuente, oltre che con grave pregiudizio dei contributi alle organizzazioni destinatarie;
- la modulistica predisposta dalla Agenzia delle Entrare per la raccolta del 5 per mille non fa alcun riferimento alla apposizione del limite, configurando con cio' una palese mancanza di trasparenza;
- non e' stabilito alcun limite per le raccolte originate dalla devoluzione dell'8 per mille, a favore delle confessioni religiose, e anzi in questo caso - in cui scelgono solo 4 cittadini su 10 - anche i cittadini che non danno alcuna indicazione partecipano al conseguimento della somma complessiva; con ciò si prefigura una evidente disparità di trattamento tra i cittadini.

Pertanto, chiediamo formalmente la rimozione del tetto di 250 milioni di euro alla devoluzione del 5 per mille, come previsto dal comma 1237 della Legge Finanziaria 2007. Chiediamo inoltre che, la norma del 5 per mille diventi contenuto stabile nella nostra legislazione e per la sua copertura nella stesura della Legge Finanziaria per il 2008 non vengano previsti tetti.

Con la sincera convinzione che il nostro appello non restera' inascoltato, porgiamo i migliori ossequi.

La preghiamo infine di prendere visione di quanti cittadini hanno finora aderito alla campagna: www.alziamoiltetto.it


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