Nuova legge elettorale

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=Donegal=
00martedì 13 settembre 2005 19:28
L'economia va a rotoli e il debito pubblico tocca un nuovo record.
E quali sono le priorità? Una nuova legge elettoralealla faccia del referendum fatto a suo tempo.

Il centrodestra trova una intesa: aboliti i collegi uninominali
proporzionale con premio di maggioranza e sbarramento al 4%
Legge elettorale, accordo nella Cdl
Unione insorge: "Blocchiamo le Camere"
"Proposta-truffa, pronti all'ostruzionismo a oltranza"
Casini: "Se c'è volontà politica, si può approvare"

ROMA - E' scontro sulla legge elettorale. La Casa delle libertà ha trovato l'accordo su un testo "tecnico" per la riforma in senso proporzionale. E ha depositato alla Camera, in commissione Affari costituzionali, l'emendamento di maggioranza. L'opposizione, immediatamente, annuncia battaglia. Fino al punto di bloccare - con lo strumento della mancanza del numero legale - i lavori del Parlamento. "Cambiare la legge elettorale, a poco più di sei mesi dal voto - dice Romano Prodi - è una cosa indegna".

I tempi. In quanto ai tempi, il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini sostiene che "se c'è la volontà politica, e soprattutto se ci sono i parlamentari in aula, la si può approvare". E sottolinea: "La legge elettorale era già calendarizzata: non c'è quindi nessuna novità".

I contenuti. L'emendamento di maggioranza al testo Bruno prevede la scomparsa dei collegi uninominali, l'elezione su base circoscrizionale con il riparto proporzionale dei seggi (50 per cento con le preferenze e 50 per cento con liste bloccate), un premio di maggioranza e lo sbarramento al 4 per cento.

L'opposizione. Dall'Unione, che da tempo ribadisce che non si possono cambiare le regole del gioco prima delle elezioni e senza un accordo bipartisan, la reazione è immediata. Spiega Luciano Violante, presidente dei deputati Ds: "La proposta della Cdl è nella tradizione delle leggi-truffa, gli italiani non potranno più scegliere ed eleggere direttamente il governo ma dovranno delegare i parlamentari. Un ritorno all'indietro inaccettabile".

Violante ricorda che "quando l'allora ministro Maccanico propose una riforma della legge elettorale a pochi mesi dalla scadenza della legislatura, La Loggia si alzò in piedi e disse che era inaccettabile cambiare le regole alla fine. Noi ne prendemmo atto e mi auguro che ora la Cdl faccia lo stesso, altrimenti - conclude - continueremo a fare come oggi, facendo mancare a oltranza il numero legale di qui fino alla fine della legislatura".

Carlo Leoni, capogruppo della Quercia in commissione Affari costituzionali alla Camera, annuncia: "Abbiamo presentato 500 emendamenti al testo del presidente Donato Bruno. Quando arriverà il maxiemendamento annunciato dalla maggioranza, ne presenteremo altrettanti".

Prodi: "Inaccettabile". Prodi parla di "proposte assolutamente irricevibili" che "fanno pensare sulla necessità di riflettere di più sullo spirito democratico". E in quanto alla sua candidatura alle primarie, "quella - precisa - va avanti lo stesso".

Udc disponibile al confronto. In una nota della segreteria, l'Udc afferma che "le intimidazioni dell'Unione non impediranno il tentativo serio di trovare in aula una intesa più larga". E conferma da disponibilità "a confrontarci con l'opposizione sulla legge elettorale, mettendo anche in discussione la proposta depositata in commissione affari costituzionali".
jay.ren
00martedì 9 gennaio 2007 23:20
Ed il centro(sinistra) vuole cambiare la legge entro il 2007
La riforma della legge elettorale dovrà essere fatta «entro l’anno» anche per scongiurare il referendum che «deve essere solo una sollecitazione». È quanto ribadisce il ministro per delle Riforme e per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti. «Ben vengano le iniziative che portino ad un approfondimento» sul tema della legge elettorale, spiega Chiti commentando in particolar modo la nascita del comitato anti-referendum con Udeur e Lega, a patto che - continua il ministro - non siano «iniziative strumentali».

Chiti sottolinea ancora una volta che è compito del Parlamento quello di varare «una riforma» partendo dal presupposto di una «larga condivisione tra maggioranza ed opposizione». Il ministro rimarca inoltre come «sia proprio opposizione» a bocciare la legge attuale, «questo sarà il punto di partenza».

«Mi sembra che i tempi siano chiari, la riforma va fatta entro un anno e questo significa che il Parlamento fa la legge e non il referendum». Il ministro per le Riforme e per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti ha così spiegato la necessità che sia il Parlamento a pronunciarsi sulla legge elettorale«: »È importante che ci sia un dibattito alto e un approfondimento serioha proseguito Chiti - e non strumentale«.

Chiti si è soffermato con i cronisti prima di partecipare alla Camera a un incontro con il ministro Linda Lanzillotta e i capigruppo dell’Unione di Camera e Senato.

Fonte: La Stampa >>
jay.ren
00martedì 9 gennaio 2007 23:22
Re: Ed il centro(sinistra) vuole cambiare la legge entro il 2007

Scritto da: jay.ren 09/01/2007 23.20
comitato anti-referendum con Udeur e Lega



A leggerlo mi sono venuti i brividi... una nuova alleanza Ceppaloni-Varese.

Diventerà mica un avamposto padano nel "Resto d'Italia"? Diavolo di un Bossi (o chi per lui). Una ne pensa e cento ne fa.

R
=Donegal=
00mercoledì 10 gennaio 2007 15:01
Con la legge elettorale siamo al surreale.
AN e FI, che hanno voluto e votato quella attuale, adesso la vogliono cambiare, mentre i partitini dell'Unione che hanno votato contro adesso la difendono.
Per quanto mi riguarda la cosa migliore sarebbe tornare al maggioritario come era prima, ma senza la quota proporzionale, con tutto il parlamento eletto "all'inglese", al massimo potrei vedere bene un doppio turno con due soli candidati...
Se avessero coraggio i 4 partiti maggiori avrebbero larghi numeri in parlamento e ampio consenso popolare per accordarsi e fare una legge maggioritaria, ma visto che siamo in Italia ciò non avverrà mai...
cerry
00mercoledì 10 gennaio 2007 17:13
basta che si decidano... sto preparando costituzionale e mi manca solo questo argomento... [SM=g27828]
=Donegal=
00mercoledì 4 luglio 2007 17:36
Una proposta per la nuova legge elettorale.
A me non convince per niente, io sono sempre un fan del maggioritario secco all'inglese, o in subordine del doppio turno... ma il proporzionale proprio no, serve solo a far sopravvivere i vari Mastella e simili...


Fonte: La Repubblica

Il progetto illustrato al Senato da Enzo Bianco (Dl), presidente
della Commissione Affari costituzionali: "Tra dieci giorni il testo base"
Legge elettorale: verso un sistema alla tedesca
Proporzionale e sbarramento al 4%

Modificato anche il premio di maggioranza

ROMA - Una legge elettorale con sistema proporzionale, premio di maggioranza del 10% e soglia di sbarramento al 4% superabile con 3 eletti in almeno 3 circoscrizioni e collegi uninominali.

Si chiamerebbe "provincellum", cioè un modello simile a quello usato nelle provinciali e in Germania. Non è ancora il testo-base della riforma elettorale così come promesso dal presidente della Commissione Affari Costituzionali Enzo Bianco (Margherita). ''E' un' ipotesi, un testo di lavoro'' spiega lo stesso Bianco alla fine della riunione. L'obiettivo, aggiunge, "è di giungere al testo base definitivo entro 7-10 giorni".
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