La Nestlé avvelena i bimbi italiani

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jay.ren
00martedì 22 novembre 2005 15:16
La Nestlé ci ricasca: dopo aver regalato milioni di confezioni di latte contenente principi radioattivi ai bambini africani, ora contamina il latte messo in vendita nel nostro Paese. Ovviamente la colpa non è della casa svizzera ma del fornitore delle etichette....

E' incredibile che a dover fare questi controlli sia il procuratore capo di Ascoli, mentre la Nestlé non effettua alcun controllo su ciò che vende e che gli permette di effettuare guadagni favolosi.

Però si giustificano dicendo che "in base alle dichiarazioni del fornitore delle confezioni e a un'analisi rigorosa effettuata sui dati disponibili da enti indipendenti, non si ritiene che la presenza di ITX rilevata nei prodotti analizzati costituisca un rischio per la salute".

Quindi nel latte possono metterci qualsiasi porcheria, basta che non costituisca un rischio per la salute... mi sembra una cosa altamente vergognosa, che mi fa sempre più capire che gli utilizzatori finali devono anche servire come cavie per testare la tossicità o meno delle sostanze che lorsignori decino di farci ingurgitare.

Afferma il Ministro per l'Agricoltura, Alemanno "E' incredibile che soggetti particolarmente indifesi, come i bambini, siano sottoposti a rischi tanto grandi su un prodotto così diffuso come il latte".

Di fronte a queste sconcezze resto senza parole, e mi tornano in mente i motivi che mi portarono a boicottare qualsiasi prodotto della Nestlé

[SM=g27816] [SM=g27812] [SM=x145493]

Leggi l'articolo su Repubblica online
Earendil78
00martedì 22 novembre 2005 16:38
questo dimostra come le grandi multinazionali possano fare quello che vogliono grazie alla protezione di cui godono!
[SM=g27816] [SM=g27826] [SM=x145463]
Stefy Rasta
00martedì 22 novembre 2005 16:42
beh..
era risaputo già da tempo.
dopo 10 anni di latte e nesquick ora non lo prendo +.
prendo un altro cioccolato in polvere e sto attenta aiprodotti della nestlè.. anche se è difficile.. c'era un topic con tutti quei prodotti da "boicottare", compresa la coca cola (che a fatica non bevo +).
Corcaigh
00martedì 22 novembre 2005 17:52
Il problema è che la nestlé è una multinazionale enorme che ha una presenza tentacolare in moltissime (ed insospettate) aziente alimentari. boicottarla totalmente è praticamente impossibile.

gior77
00mercoledì 23 novembre 2005 09:38
Macchè veleno!!! E' tutta salute, così ai nostri bambini si creano gli anticorpi.

Eretici, non capite quali possono essere i benefici che il capitalismo sfrenato può portare.

[Modificato da gior77 23/11/2005 9.39]

sandaletto
00mercoledì 23 novembre 2005 10:01
Capitalismo a parte ( insomma) stamane sentivo che le confezioni siano state ritirate per "sicurezza", non è detto che gli inchiostri utilizzati per le confezioni siano stati realemnte dannosi...e così la Nestlè passa per essere anche una azienda attenta ai consumatori, che per precauzione ritira i suoi prodotti potenzialmente dannosi...
ma che carini..
Mi sa che anche questo è marketing, una forma di pubblicità alternativa e magari molto studiata...
Ed è purtroppo vero che queste sono realtà difficili da boicottare..
Abbiamo voluto il benessere? Ecco alcuni risultati...non è colpa di nessuno di noi singolarmente, ma l'economia, come sempre, sembra poter sorpassare tutto...
jay.ren
00mercoledì 23 novembre 2005 15:04
Re:

Scritto da: sandaletto 23/11/2005 10.01
non è detto che gli inchiostri utilizzati per le confezioni siano stati realemnte dannosi...e così la Nestlè passa per essere anche una azienda attenta ai consumatori, che per precauzione ritira i suoi prodotti potenzialmente dannosi...
ma che carini..



già, concordo con te, adesso sembra che questo agente chimico (o quello che è) non è nocivo ma loro che ci tengono ai bambini decidono di privarsi di una fetta di fatturato per essere più sicuri.

Mi viene il voltastomaco. Ovviamente nessuno si chiede perché, anche se questo inchiostro non è nocivo ma fosse solo a base d'acqua, stava DENTRO alla confezione anziché FUORI. La notizia che passerà sarà che la Nestlé PER PRECAUZIONE ha ritirato milioni e milioni di confezioni di latte (tacendo il fatto che è stato un giudice ad ordinare il sequestro).


Scritto da: sandaletto 23/11/2005 10.01
Ed è purtroppo vero che queste sono realtà difficili da boicottare...





Diciamo che attualmente è quasi impossibile sapere con precisione qual è la casa madre di una determinata marca di cibo/bevanda/ecc.
Fino a quando non verrà stabilita l'obbligatorietà di questa informazione tanta gente comprerà l'aranciata S. Pellegrino - tanto per fare un nome - senza sapere che acquista un prodotto Nestlé

In Italia esiste la Rete Italiana Boicottaggio Nestlé e questo è il loro sito (Link)
LorenZinos
00giovedì 24 novembre 2005 12:45
io per coerenza ora mi aspetterei anche strali e boicottaggi verso la milupa (che ha annunciato che nemmeno ritirera' le confezioni incriminate...)
gior77
00venerdì 25 novembre 2005 09:13
da Repubblica On Line
Gli inquirenti prestano "molta attenzione" alle dichiarazioni
del presidente e dg dell'azienda alimentare sui lotti contaminati
Nestlé, la Procura sul caso Storace "Affermazioni rilevantissime"
Il ministro: "Non mi dimetto, nessun accordo, accerterà i fatti il tribunale"
I test dell'Iss: "Rischio di effetti genotossici assente o trascurabile"


ROMA - Francesco Storace non ha alcuna intenzione di dimettersi, dice "non c'è stato nessun accordo, i fatti li accerterà il tribunale". Ma intanto gli inquirenti precisano: non passeranno "come acqua fresca" le "rilevantissime" dichiarazioni fatte dal presidente e direttore generale della Nestlè, Peter Brabeck, che ieri ha parlato di un accordo, concluso nel luglio scorso, con l'Ue e con il ministero della Salute italiano per smaltire fino a esaurimento i lotti di latte per l'infanzia contaminati da Itx.

Indagini sull'"accordo". L'inchiesta del procuratore di Ascoli Piceno, Franco Ponticelli, potrebbe quindi prendere in esame anche questo aspetto della vicenda, al quale si dice che la Procura stia prestando "molta attenzione". oltre all'ipotesi di reato strettamente legata alle violazioni della legge 283 sulla genuinità degli alimenti (ma che potrebbe aggravarsi se si arrivasse a determinare la tossicità della sostanza), e quella riferita ad eventuali ritardi nelle informative alla magistratura.

Storace: "Non mi dimetto". "I fatti gli accerterà il tribunale e la Nestlé dovrà rispondere di fronte ad un magistrato". Il ministro della salute ha già dato disposizione all'ufficio legale del dicastero di procedere con la querela contro la multinazionale, dopo le dichiarazioni di Brabeck. "Non mi dimetterò - ha detto rispondendo a Maurizio Belpietro durante la registrazione del programma di Canale 5 L'antipatico - perché non ho firmato nessun accordo. Non sanno con chi hanno a che fare, se ne accorgeranno in tribunale".

Le incongruenze. Storace sottolinea che "l'accordo sarebbe stato raggiunto a luglio, ma la vicenda è scoppiata a settembre. Quella della Nestlé - ha spiegato il ministro - sarebbe stata quindi un'autodenuncia. Ma quando si fanno affermazioni del genere bisogna dire anche dove e quando è stato firmato questo accordo. La vicenda - ha aggiunto - è esplosa in Europa perché proprio il ministero aveva raccolto la segnalazione della Regione Marche lanciando l'allerta alla Commissione europea". Il ministero infatti ha il potere dei controlli solo sulle frontiere e non sul territorio, ambito che invece spetta alle Regioni.

I test dell'Iss. Arrivano le prime valutazioni dopo i test dell'Istituto superiore di sanità sui campioni di latte Nestlè sequestrato: "Il rischio di effetti genotossici, in seguito ad ingestione di ITX, è assente o trascurabile. Non risultano disponibili informazioni su altri effetti tossici". L'Istituto "proseguirà inoltre gli approfondimenti analitici e tossicologici sulla problematica anche tramite la collaborazione con l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), attraverso l'attività dei propri ricercatori, membri del Gruppo di esperti scientifici (Panel Afc) della stessa Efsa".

Milupa a rischio. E sarebbe solo questione di ore il sequestro, sul territorio nazionale, del latte per l'infanzia di un'altra azienda, la Milupa. I riscontri effettuati dall'Arpam di Ascoli Piceno sui campioni di latte liquido prodotti dall'azienda confermerebbero la presenza dell'Itx, la sostanza utilizzata per stampare il tetrapack che contiene il latte. L'azienda, in una nota, conferma di aver ricevuto la prima comunicazione ufficiale dal ministero della Salute sul tema Itx: "Stiamo verificando con il ministero - si legge - quali siano le successive azioni più appropriate". Nel comunicato Milupa ribadisce "la propria fondata convinzione che non sussista alcun reale rischio per la salute dei bambini, e infatti l'Itx non è presente nelle liste delle sostanze pericolose compilate dalle istituzioni nazionali e internazionali".

(24 novembre 2005)
jay.ren
00venerdì 25 novembre 2005 09:23
Re:

Scritto da: LorenZinos 24/11/2005 12.45
io per coerenza ora mi aspetterei anche strali e boicottaggi verso la milupa (che ha annunciato che nemmeno ritirera' le confezioni incriminate...)



Ovviamente il mio massimo biasimo va anche alla Milupa perché chiunque (dalla mega multinazionale al salumiere sotto casa) giochi con la salute dei consumatori specialmente per le frodi alimentari DEVE essere punito severamente.

E non le multe da 300 euro che di solito vengono comminate a queste persone, ma una stangata che faccia capire che con la salute delle persone non si può giocare tranquillamente.

Multa la Nestlé o la Milupa per parecchi milioni di euro, poi vedrai se non effettua controlli più attenti ai sui prodotti.
peregrino
00domenica 27 novembre 2005 17:08
Io guarderei il problema da un altro punto di vista.
Se è vero come ho letto da qualche parte che si sapeva già da settembre della possibilità di contaminazione, perchè non sono stati presi provvedimenti dagli organi di controllo?

A volte rischi assai maggiori possono provenire dal pacchetto di latte fresco o uht che compriamo sotto casa. Forse pochi se lo ricordano, ma due anni fa in Italia ci fu un'estate estremamente calda. I produttori di insilati a base di mais destinati all'alimentazione bovina non fecero asciugare abbastanza il "trito" di mais perchè pensavano che fosse già bello asciutto e perchè aspettare costa. Risultato: negli insilati cominciò a svilupparsi un fungo del genere Aspergillus, che purtroppo ha la capacità di produrre le aflatossine. Si tratta di sostanze prodotte da questi funghi quando crescono molto di numero e cominciano a farsi la guerra tra loro. Sfortunatamente sono anche tra le sostanze MAGGIORMENTE CANCEROGENE presenti in natura. Le mucche si nutrirono di quel mais e diedero latte con aflatossine alle stelle.
Quell' autunno enormi quantitativi di latte furono sequestrati (soprattutto nel nord Italia) ed eliminati, ma siccome anche lo smaltimento ha i suoi costi, parte del latte alle aflatossine finì nei pacchetti.
!Angelica!
00giovedì 1 dicembre 2005 09:27
Re:

Scritto da: peregrino 27/11/2005 17.08
Io guarderei il problema da un altro punto di vista.
Se è vero come ho letto da qualche parte che si sapeva già da settembre della possibilità di contaminazione, perchè non sono stati presi provvedimenti dagli organi di controllo?

A volte rischi assai maggiori possono provenire dal pacchetto di latte fresco o uht che compriamo sotto casa. Forse pochi se lo ricordano, ma due anni fa in Italia ci fu un'estate estremamente calda. I produttori di insilati a base di mais destinati all'alimentazione bovina non fecero asciugare abbastanza il "trito" di mais perchè pensavano che fosse già bello asciutto e perchè aspettare costa. Risultato: negli insilati cominciò a svilupparsi un fungo del genere Aspergillus, che purtroppo ha la capacità di produrre le aflatossine. Si tratta di sostanze prodotte da questi funghi quando crescono molto di numero e cominciano a farsi la guerra tra loro. Sfortunatamente sono anche tra le sostanze MAGGIORMENTE CANCEROGENE presenti in natura. Le mucche si nutrirono di quel mais e diedero latte con aflatossine alle stelle.
Quell' autunno enormi quantitativi di latte furono sequestrati (soprattutto nel nord Italia) ed eliminati, ma siccome anche lo smaltimento ha i suoi costi, parte del latte alle aflatossine finì nei pacchetti.



Quando si tratta di soldi, purtroppo, in un modo o nell'altro ti rifilano tutto. [SM=g27826] E ai consumatori lo faranno sapere, semmai, in seguito. O, addirittura, nella stragrande maggioranza dei casi, mai.
55achab
00giovedì 1 dicembre 2005 09:40
Ci chiamano clienti, consumatori, non siamo più cittadini,non siamo più persone,nsomma contiamo meno di zero. [SM=x145469]
gior77
00giovedì 1 dicembre 2005 09:52
Beh ... è dell'altro giorno la notizia delle coltivazioni di piselli ogm in Australia che hanno provocato gravi danni (ai polmoni se non ricordo male) dei topi sui quali venivano sperimentati.
Si sono accorti e hanno dovuto annullare tutto, bruciare tutta la produzione. Dieci anni di studi buttati via.
E questo perchè? Perchè bisogna cercare la produzione sopra ogni altra cosa.

E c'è chi continua a difendere le multinazionali ...
Earendil78
00giovedì 1 dicembre 2005 12:07
Re:

Scritto da: gior77 01/12/2005 9.52
Beh ... è dell'altro giorno la notizia delle coltivazioni di piselli ogm in Australia che hanno provocato gravi danni (ai polmoni se non ricordo male) dei topi sui quali venivano sperimentati.
Si sono accorti e hanno dovuto annullare tutto, bruciare tutta la produzione. Dieci anni di studi buttati via.
E questo perchè? Perchè bisogna cercare la produzione sopra ogni altra cosa.

E c'è chi continua a difendere le multinazionali ...



sono arrivati comunque a un risultato, quidi non sono 10 anni di studio buttati via, anzi! [SM=x145506]
lo sarebbero stati se, una volta capito cosa poteva succedere, non avessero bruciato la produzione.
Corcaigh
00giovedì 1 dicembre 2005 16:46
Propongo l'orto in giardino ed una bella mucca da mungere ogni mattina. Adesso, prendetemi per scema, ma sin da bambina ho sempre sognato di avere un bel vitellino come animale domestico (vedi Avatar [SM=g27822] ).
Ed ogni tanto, sai, ci penso sempre, ma chime lo fa fare a 40 anni a riovinarmi il fegato quotidianamente tra begole quotidiane, traffico, insegnanti ignoranti, litigi contro il sistema, i cibi avvelenati e il carovita? Mando all'aria tutto, mi ritiro in una bella fattoria in West-Cork, fondo una comunità alternativa dove i bambini possono venire ad imparare invece di andare a scuola (che più che danni non fa), un paio di mucche, un bel'orto di prodotti organici, un paio di caprette e le galline per le uova fresche, due o tre cani ed una colonia di gatti. [SM=g27819]

So che questo è completamente OT ma solo al pensiero mi sento già meglio....

[SM=x145478]
[SM=x145447]

[Modificato da Corcaigh 01/12/2005 16.47]

peregrino
00giovedì 1 dicembre 2005 19:23
No Corcaigh, non mi sembri affatto scema, tutt' altro [SM=g27811]
Anch' io ogni tanto penso a una via
di fuga agro-silvo-pastorale [SM=g27827]:
Corcaigh
00venerdì 2 dicembre 2005 12:37
Mettiamo su una bella cooperativa? [SM=g27828]
peregrino
00venerdì 2 dicembre 2005 21:01
Ma, quasi quasi...
Si potrebbe lanciare qualche nuova varietà di patata ma forse c'è già troppa concorrenza nel West Cork

Comunque hai ragione: la scuola ha effetti devastanti [SM=g27812]

Alle elementari facevo l'intervallo da seduto , alle medie la mia classe era in isolamento nel braccio più umido e inospitale
dell'edificio, dell'università mi ricordo solo le chiappe congelate sulle panchine sotto gli ippocastani e la faccia unta di pizza, fredda e un po' di ghisa. [SM=x145509]
Eppure dicono tutti che studiare è importante [SM=x145485]

gior77
00sabato 3 dicembre 2005 09:27
Re:

Scritto da: peregrino 02/12/2005 21.01
dell'università mi ricordo solo le chiappe congelate sulle panchine sotto gli ippocastani





ippocastani ... ippopotami ossigenati ...


scusate, ma questa mattina mi vengono così!!!!!!
Stefy Rasta
00sabato 3 dicembre 2005 10:47
Re:

Scritto da: Corcaigh 22/11/2005 17.52
Il problema è che la nestlé è una multinazionale enorme che ha una presenza tentacolare in moltissime (ed insospettate) aziente alimentari. boicottarla totalmente è praticamente impossibile.




hai ragione, io nel mio piccolo cerco di fare ciò che posso, e secondo me dovremmo provarci tutti.
gior77
00sabato 3 dicembre 2005 11:01
Re:

Scritto da: Corcaigh 22/11/2005 17.52
Il problema è che la nestlé è una multinazionale enorme che ha una presenza tentacolare in moltissime (ed insospettate) aziente alimentari. boicottarla totalmente è praticamente impossibile.




un po' come la philip morris che tempo fa ha comprato la Kraft lanciando sul mercato le prime sottilette senza filtro ... [SM=g27828]

(anche questa l'ho rubata, a Grillo stavolta, ma che volete farci, questa mattina sono così euforico che non riesco a trattenermi!!!!!)
Corcaigh
00sabato 3 dicembre 2005 12:21
Re:

Scritto da: peregrino 02/12/2005 21.01

Comunque hai ragione: la scuola ha effetti devastanti [SM=g27812]

Alle elementari facevo l'intervallo da seduto , alle medie la mia classe era in isolamento nel braccio più umido e inospitale
dell'edificio, dell'università mi ricordo solo le chiappe congelate sulle panchine sotto gli ippocastani e la faccia unta di pizza, fredda e un po' di ghisa. [SM=x145509]
Eppure dicono tutti che studiare è importante [SM=x145485]




Peregrino:
[SM=x145479]
Corcaigh
00sabato 3 dicembre 2005 12:23
Qualcuno aiuti Giorgio, sta avendo una reazione imprevedibile a qualche sostanza ingerita per errore... parlando di alimenti contraffatti... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
[SM=g27837]
[SM=x145447]
!Angelica!
00sabato 3 dicembre 2005 22:13
Re:

Scritto da: Corcaigh 01/12/2005 16.46
Propongo l'orto in giardino ed una bella mucca da mungere ogni mattina. Adesso, prendetemi per scema, ma sin da bambina ho sempre sognato di avere un bel vitellino come animale domestico (vedi Avatar [SM=g27822] ).
Ed ogni tanto, sai, ci penso sempre, ma chime lo fa fare a 40 anni a riovinarmi il fegato quotidianamente tra begole quotidiane, traffico, insegnanti ignoranti, litigi contro il sistema, i cibi avvelenati e il carovita? Mando all'aria tutto, mi ritiro in una bella fattoria in West-Cork, fondo una comunità alternativa dove i bambini possono venire ad imparare invece di andare a scuola (che più che danni non fa), un paio di mucche, un bel'orto di prodotti organici, un paio di caprette e le galline per le uova fresche, due o tre cani ed una colonia di gatti. [SM=g27819]

So che questo è completamente OT ma solo al pensiero mi sento già meglio....

[SM=x145478]
[SM=x145447]

[Modificato da Corcaigh 01/12/2005 16.47]




Martina, ti voglio bene! [SM=x145447] [SM=x145451] , [SM=x145503] , [SM=x145502] , [SM=x145501] (!?), [SM=x145504] , [SM=x145477] , [SM=x145438] !
peregrino
00domenica 4 dicembre 2005 14:14

Grazie Corcaigh [SM=g27822]
plaintive reverie
00domenica 4 dicembre 2005 21:36
si si voglio far parte anch'io della comunità [SM=x145476]
plaintive reverie
00domenica 4 dicembre 2005 21:37
Re: Re:

Scritto da: !Angelica! 03/12/2005 22.13


Martina, ti voglio bene! [SM=x145447] [SM=x145451] , [SM=x145503] , [SM=x145502] , [SM=x145501] (!?), [SM=x145504] , [SM=x145477] , [SM=x145438] !



si si voglio far parte anch'io della comunità
Corcaigh
00domenica 4 dicembre 2005 23:59
Venite, che c'è posto per tutti... ma lo facciamo veramente?
[SM=g27822]
gior77
00lunedì 5 dicembre 2005 08:01
Non ho ben capito che cosa volete mettere in piedi: un'azienda agricola o una comune?

... martina, l'effetto non è finito!!!
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