Ciao a tutti !!!
1. Complimenti per il forum, ho fatto una lunga escursione nei vari topics ed e' veramente completo, ben fatto e frequentato da persone interessanti.
Bel topic, Nightolo.
Il mio umile (e spero utile) contributo sull'argomento:
Credo che il punto di partenza inevitabile (magari anche banale e ovvio ma spesso proprio per questo dimenticato)sia non cercare di imparare l'inglese seguendo la struttura grammaticale dell'italiano o peggio traducendo dalla nostra lingua e dando cosi' vita a espressioni/neologismi a volte divertenti ma lontani dall'utilizzo corrente dei madrelingua.
Voglio dire, alcune espressioni idiomatiche sono nate geograficamente e storicamente in un posto e non hanno nulla a che vedere col resto del mondo.
Certo, chi parla un'altra lingua dovra' pure trovare un modo di tradurli per esprimersi, ma tradurre letteralmente in inglese dalla propria lingua da' il piu' delle volte risultati strani.
Naturalmente vale anche al contrario, dall'inglese all'italiano.
Quindi spesso piu' si tiene in mente cio', prima ci si avvicina allo scopo, anche se spesso la cosa non viene naturale (mi includo ovviamente)
Esempio, per chiarire al massimo cosa voglio dire:
L'espressione "Long time no see!", tradotta letteralmente, suonerebbe "Lungo tempo no vedere", o qualcosa del genere...
Ma il senso vero e' "Da quanto tempo non ci vediamo !"
Provare a tradurre letteralmente in italiano "I'd better drop you a line" oppure "You're better off with..." e centinaia di altre espressioni avrebbe lo stesso effetto.
Personalmente, per attenermi alle guidelines del topic, ritengo la passione e la curiosita' essenziali. Possono dare un gran vantaggio.
Aiutano molto anche i sottotitoli dei DVDs, i testi delle canzoni e naturalmente la conversazione con i madrelingua.
Ricordo al mio arrivo in Irlanda un mio amico Irish divertito dal fatto che non riuscissi a capire ogni parola delle frasi pronunciate in alcuni contesti.
Curioso com'ero, volevo essere certo al 100% di aver afferrato ogni singola parola.
La sua dichiarazione: "No worries, most ot them don't say anything..." Naturalmente in tono scherzoso, prendeva in giro piu' che me alcuni dei suoi connazionali che non gli erano simpaticissimi.
Sono d'accordo anche con tutto quello che ha scritto Moris.