Imparare l'inglese da autodidatta

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nightolo
00mercoledì 15 marzo 2006 10:57
Ho usato la funzione "Cerca" vedendo se esistevano topic aperti a riguardo ma non ne ho trovati; se mi e' sfuggito qualcosa sentitevi liberi di bacchettarmi =)

Tra di voi(noi) chi piu' chi meno sa l'inglese, ognuno lo ha imparato per diverse vie; c'era chi non lo sapeva ed e' andato in Irlanda, c'era chi aveva una buona preparazione in Italia.

Posto che l'insegnamento d'inglese in Italia, nel percorso scolastico tradizionale, e' carente di molte cose, vorrei sapere la vostra esperienza da "autodidatti" (per chi l'ha avuta), che tipo di percorsi avete seguito? Lettura? Conversazione? Film in inglese (con o senza sottotitoli? Materiale reperito su internet?

Di sicuro, specie coloro che ormai vivono in Irlanda, possono consigliare me e chi avra' la bonta di leggere questo topic riguardo le risorse migliori e le cose sbagliate da non fare per perfezionare l'inglese. Ovviamente il mio topic riguarda cio' che si e' fatto da autodidatti, avendo gia' assimilato, tempo prima, le basi dell'inglese (cfr scuola, universita', corso privato, etc).

Si', la stringo: cosa ritenete piu' utile, al di la' del trasferimento in loco, per il perfezionamento dell'inglese? C'e' qualcosa che vi ha dato un vantaggio o qualcos'altro che vi ha svantaggiati? (anche alla luce del diverso accento che c'e' in Irlanda).

Scusate la lunghezza ma volevo essere chiaro, a voi le risposte =)
admin/moris
00mercoledì 15 marzo 2006 11:21
Sono autodidatta.

Io so di avere un inglese carente dal punto di vista della grammatica e della costruzione della frase, ma ho sempre cercato di privilegiare l'apprendimento di nuovi vocaboli e soprattutto essere il più fluente e sciolto possibile.

Risultato : nello stesso tempo in cui un italiano che ha studiato diligentemente la lingua con corsi e stages, ordina una birra in un inglese formale e impeccabile, io l'ho già bevuta e sto parlando di rugby con un commensale irlandese brillo e loquace [SM=g27828]. Un inglese ricco di errori il mio, certo. E con soggetti, oggetti e verbi posizionati nella frase in maniera ancora troppo "italiana".
Ma comunque capisco, mi faccio capire e riesco ad affrontare discussioni impegnate o divertenti se mi trovo di fronte ad un soggetto paziente, dall'accento comprensibile.

Ho studiato inglese alle medie e nei primi due anni di liceo (due ore alla settimana con insegnanti cambiati spesso e impreparati) : tralascio ogni commento su quanto mi siano stati utili. Poi ho iniziato a viaggiare e a fare uso di faccia di tolla in ogni occasione possibile : mi lanciavo a parlare inglese con ogni straniero, incurante di scene mute e figure barbine (sempre meglio che stare zitto e non imparare nulla).
Quando non sapevo una parola, cercavo di fare uso di perifrasi (anche buffe) per cui il polipo diventava "fish with hands" [SM=g27828]

Contemporaneamente passavo tempo in biblioteca in compagnia di Newsweek, Speak Up e vari quotidiani, per poi, gradualmente, passare ai libri e ho avuto modo di frequentare stranieri in Italia desiderosi di fare uno scambio linguistico. E viaggi e vacanze venivano spesi quasi sempre in posti dove esercitare la lingua e con non più di una persona assieme, più spesso da solo: Irlanda, Londra (un numero imprecisato di volte per entrambe), New York, Australia. Ma anche il resto d'Europa e paesi assai lontani dove ho incontrato tante persone con cui comunicare solo nella lingua di Shakespeare (e delle Spice Girls [SM=g27828] )

Con la diffusione dei nuovi mass-media elettronici, ho aggiunto la visione saltuaria di DVD in lingua originale e sottotitoli in inglese e la lettura di quotidiani e siti in lingua inglese.

Molto mi ha aiutato la passione per la musica : ascoltare i testi dei miei artisti favoriti, scovarli in forma scritta e tradurli, questo già alle medie, come accade per tanti.




=Donegal=
00mercoledì 15 marzo 2006 11:37
Night, una aggiunta a quanto detto da Moris: a Roma ci sono molte librerie internazionali (per dirne una Feltrinelli Int'l a piazza Esedra) in cui trovi una vasta scelta di libri in inglese.
Non ti spaventare quando alla prima pagina troverai molte parole a te sconosciute: l'autore in genere nelle prime 40-50 pagine usa tutto il vocabolario che userà per le restanti pagine, questo vuol dire che all'inizio troverai molte parole nuove e dovrai cercarle sul vocabolario o meglio intuirle dal contesto, mentre andando avanti avrai modo di "digerirle" e farle diventare parte delle tue conoscenze.
Earendil78
00mercoledì 15 marzo 2006 12:34
Ciao Nightolo!
Topic interessante... dunque vediamo. Io ho studiato inglese alle medie e alle superiori, buoni professori, quindi un minimo di base l'ho acquisita. Questa e' stata la mia base di partenza per cercare di migliorarlo (il mio scopo da ragazzina era riuscire a capire le parole delle canzoni in inglese senza dover sempre cercare i testi).
Ricordo che stavo dei pomeriggi ad ascoltare le mie canzoni preferite (i Beatles) un pezzo alla volta, cercando di scrivere su un foglio le parole... poi cercavo i testi per correggere gli errori(o perche' mi arrendevo [SM=g27828] ). Poi guardavo MTV quando ancora non era in italiano, qualche film coi sottotitoli, Newsweek e quotidiani (e questo lo devo anche alla profe del liceo)...
ora che vivo a Dublino da 6 mesi, e che mi sono accorta che questo e' stato tutto tempo sprecato [SM=g27828] , mi sono fatta un bell'abbonamento al cinema e parlo piu' che posso con gli irlandesi. Peccato che questi irlandiani siano sempre in mezzo... [SM=g27828]

[Modificato da Earendil78 15/03/2006 12.36]

Fr@'
00venerdì 17 marzo 2006 00:06


I consigli dati dai nostri amici mi sembrano molto validi ma a proposito della lettura voglio fare una precisazione: parti da libri di basso profilo, non ti lanciare a leggere "Guerra e pace", per intenderci, e soprattutto NON iniziare a cercare nel vocabolario tutte le parole che non conosci, al limite cerca solo quelle topiche che saranno pochissime in realta'.

Leggi "a senso", e' il modo migliore per assimilare e vedrai che la tua attenzione si focalizzera' automaticamente su modi di dire, espressioni che ti colpiscono.

E leggi solo libri in inglese.

Questo e' il mio consiglio.In bocca al lupo e buona lettura!

Fra'

Earendil78
00venerdì 17 marzo 2006 00:50
Considera i sempiterni testo-a-fronte... [SM=g27811]
nightolo
00venerdì 17 marzo 2006 13:43
Ok, innanzitutto grazie a tutti per i consigli, se qualcun'altro/a volesse dire la sua e' il benvenuto.

Per quanto riguarda i libri ho gia' cominciato a leggere qualcosa di virginia woolf e cmq ci siamo, nel senso che ho fatto il calcolo e in media ci sono 2 parole e mezzo per pagina che non conosco. Come dicevi tu fr@, in effetti e' sbagliato cercarle tutte quindi da adesso mi focalizzero' sulla comprensione.
Il problema e' che a me piacciono le lingue, specie l'inglese, e mi piace capire le varie parole e i modi di dire, in particolare l'etimologia e la lingua dalla quale provengono.

Consiglio, per chi volesse:
dictionary.cambridge.org/
www.thefreedictionary.com/

Il primo e' molto utile per cercare rapidamente il significato di una parola e riporta anche le espressioni con i phrasal verbs. Per uno studio piu' approfondito va bene thefreedictionary che riporta anche vari modi di dire, espressioni, citazioni ed etimologia (per chi fosse appassionato).

In effetti, ho notato anche con l'italiano, che la lettura e' il modo migliore di familiarizzare con il linguaggio scritto.

Per quanto riguarda il linguaggio orale e' tutta un'altra storia, come diceva Moris il modo migliore e' parlare con il maggior numero di persone possibile e, infatti, credo che la "faccia di tolla" sia la migliore soluzione. Mi e' capitato di avere due interview telefoniche, una con una persona comprensibilissima e la seconda con una che parlava con accento irlandese e ho capito veramente pochissimo. Tuttavia sono andate entrambe bene =)

Volevo anche segnalare quest'altra risorsa:
esl.about.com/

dove trovate anche il link per esl podcast che puo' essere utile; ci sono anche vari articoli, divisi per livello, sull'insegnamento e l'apprendimento della lingua inglese.

Torniamo a noi, per finire, i film sono sempre ottimi, confesso che ho poca difficolta' nel capire serie come Friends, Simpson, Futurama etc e anche quelle della BBC (BBC Prime su sky) dopo che ho familiarizzato con le voci delle varie persone, invece sui film trovo ancora delle difficolta'. Tuttavia, ancor prima della comprensione, bisogna familiarizzare col suono.

Se ci sono altri che vogliono riportare la loro esperienza sono i benvenuti
drumberto
00venerdì 7 aprile 2006 00:45
Non arrendersi mai
Ciao , riporto qui la mia esperienza da italiano casinista e disordinato...
Sono arrivato in erasmus al'Ucd, 1 mese e qualche giorno fa , con la speranza di poter trovare il materiale per la tesi , scriverla , preparare gli ultimi esami della specialistica (erano 3 quando sono arrivato, ma adesso sono 4), fare vita erasmus e soprattutto imparare l'inglese benino [programmino imprìegantivo ma necessario]...Risultati passato un mese di assoluto silenzio perchè non conoscevo nessuno ( e ho anche beccato tre settimane di vacanza all'università), avevo il biglietto per l'Italia pronto,perchè mi dicevo che non avrei imparato molto....Dopo tentennamenti vari ho deciso di rimanere almeno fino alla fine dell' erasmus (maggio o giugno dipende)perchè se qst inglese è duro , tu devi essere più duro(mi sa tanto di battuta allarambo nd)....Allora ho cambiato casa (vivevo con 3 brasiliani che non parlavano inglese, adesso vivo con 5 persone quasi mothertongue (4 si, una meno)), in una settimana il mio inglese è migliorato di livello (pochino ma già è qualcosa), e mi sono dato alla pazza gioia erasmus (ma con moderazione, perchè devo stare con 350 euro a mese a dublino e se sai quanto costano le case e la vita capirai quanto è difficile vivere decentente con qst somma)....morale della favola :

a) non vi scoraggiate se le cose vanno male, i primi tempi saranno un po' difficili
b) parlate con più gente possibile, faccia di bronzo alla grande e se siete ragazzi (chiedo scusa al gentilsesso per questo suggerimento da bar ,non è mio costume farlo ma per lo scopo di imparare l'inglese fa bene tutto o quasi) al pub provate a parlare con tutte (fatelo con classe , non fate i soliti italiani che sembrano che "non hanno mai visto una donna nella loro vita")
c)guardate film, cinema( se fate il conto presso l'Aib con 18 euro vi fate l'abbonamento no-limits che vi assicuro conviene),leggete giornali, cercate meno vocaboli possibili e quelli che cercate vedete di scriverli da qualche parte e riguardarli ogni tanto,se no li scorderete...
d)non cercate italiani...evitateli come la peste...lo so è dura ma " sa da fare"...
d) fate un buon corso di lingua (non fate come il sottoscritto ) prima di partire e preparatevi per qualche certificato (io consiglio il cfe per iniziare, ma anche il toefl va più che bene), poi arrivati qui capirete che non è poi impossibile riuscire a sopravvivere e iniziare ad imparare..

Questi sono i consigli da parte mia, magari qualcosa si aggiunge a quello che hanno detto prima , magari qualcosa e nuovo ....fatene una summa e traete beneficio dalle nostre esperienze....

Un cordiale saluto , DOmenico [SM=x145444] [SM=x145468]

[Modificato da drumberto 07/04/2006 0.54]

iceman.30
00sabato 6 maggio 2006 20:14

Ciao a tutti !!!

1. Complimenti per il forum, ho fatto una lunga escursione nei vari topics ed e' veramente completo, ben fatto e frequentato da persone interessanti. [SM=g27811] [SM=x145489] [SM=x145489]

Bel topic, Nightolo.
Il mio umile (e spero utile) contributo sull'argomento:

Credo che il punto di partenza inevitabile (magari anche banale e ovvio ma spesso proprio per questo dimenticato)sia non cercare di imparare l'inglese seguendo la struttura grammaticale dell'italiano o peggio traducendo dalla nostra lingua e dando cosi' vita a espressioni/neologismi a volte divertenti ma lontani dall'utilizzo corrente dei madrelingua.

Voglio dire, alcune espressioni idiomatiche sono nate geograficamente e storicamente in un posto e non hanno nulla a che vedere col resto del mondo.

Certo, chi parla un'altra lingua dovra' pure trovare un modo di tradurli per esprimersi, ma tradurre letteralmente in inglese dalla propria lingua da' il piu' delle volte risultati strani.
Naturalmente vale anche al contrario, dall'inglese all'italiano.
Quindi spesso piu' si tiene in mente cio', prima ci si avvicina allo scopo, anche se spesso la cosa non viene naturale (mi includo ovviamente) [SM=x145509]

Esempio, per chiarire al massimo cosa voglio dire:

L'espressione "Long time no see!", tradotta letteralmente, suonerebbe "Lungo tempo no vedere", o qualcosa del genere...
Ma il senso vero e' "Da quanto tempo non ci vediamo !"

Provare a tradurre letteralmente in italiano "I'd better drop you a line" oppure "You're better off with..." e centinaia di altre espressioni avrebbe lo stesso effetto.

Personalmente, per attenermi alle guidelines del topic, ritengo la passione e la curiosita' essenziali. Possono dare un gran vantaggio.
Aiutano molto anche i sottotitoli dei DVDs, i testi delle canzoni e naturalmente la conversazione con i madrelingua.

Ricordo al mio arrivo in Irlanda un mio amico Irish divertito dal fatto che non riuscissi a capire ogni parola delle frasi pronunciate in alcuni contesti.
Curioso com'ero, volevo essere certo al 100% di aver afferrato ogni singola parola.

La sua dichiarazione: "No worries, most ot them don't say anything..." Naturalmente in tono scherzoso, prendeva in giro piu' che me alcuni dei suoi connazionali che non gli erano simpaticissimi.


Sono d'accordo anche con tutto quello che ha scritto Moris.

[SM=x145506] [SM=x145506] [SM=x145506]


ollivander
00lunedì 8 maggio 2006 16:41
concordo con tutti i vari consigli e aggiungerei che per chi comincia da 0 e' utile anche leggersi i libri per bambini dove ci sono sempre parole di uso quotidiano e le frasi sono abbastanza elementari.
una volta che vi sentite sciolti con quelli e con le costruzioni passate ad altro.
altra cosa con cui avevo iniziato era semplicemnete leggermi il dizionario selezionando frasi e modi di dire che mi interessavano: badate bene pero' a non affidarvi solo alla carta e' importante trovare frasi nel dizionario che siano di uso comune nel posto in cui vivete!

quando iniziate a sognare in inglese siete a cavallo!
anche se non vi sentite del tutto sicuri a parlare state tranquilli che presto arriva, sta tutto li' nel vostro cervello.
Smaltleys
00lunedì 8 maggio 2006 23:07
Un consiglio, su internet il sito www.wordreference.com molto più velocemente di un dizionario ti da traduzione e numerosi modi di dire con quella parola.

Per il resto, da "novizio" quale sono (nemmeno tre mesi passati in questa terra) ho notato buoni miglioramenti facendo un po' di tutto, e ora ho una buona scioltezza e mi diverto a capire le differenze di accenti in inglese.

Certo è meglio iniziare con cose semplici (libri e film) altrimenti mandi presto aff... il libro in questione.
iceman.30
00lunedì 8 maggio 2006 23:20
Ottimo anche questo. [SM=g27811]





Curiosare in un buon dizionario e' molto utile per farsi entrare nella testolina alcuni phrasal verbs ed espressioni comuni. Ovviamente bisogna anche poi un po' alla volta sforzarsi di utilizzare quello che si e' appreso, cosi' dovrebbe risultare piu' semplice digerire il tutto.

Certo, partire dalla A e proseguire fino alla Z sarebbe difficile e richiederebbe molto tempo, ma provare ad incuriosirsi almeno delle costruzioni piu' usate fino a saperle utilizzare in pratica da' poi soddisfazione.

Questo almeno secondo la mia esperienza personale. [SM=x145483]



Ciao
[SM=x145506]
iceman.30
00lunedì 8 maggio 2006 23:27
Re:


Mancava qualcosa nel mio post precedente ?

Ops.. [SM=x145509] [SM=x145509] [SM=x145509]

Sorry.
Ci riprovo, intendevo questo :



Scritto da: ollivander 08/05/2006 16.41

altra cosa con cui avevo iniziato era semplicemnete leggermi il dizionario selezionando frasi e modi di dire che mi interessavano: badate bene pero' a non affidarvi solo alla carta e' importante trovare frasi nel dizionario che siano di uso comune nel posto in cui vivete!

quando iniziate a sognare in inglese siete a cavallo!
anche se non vi sentite del tutto sicuri a parlare state tranquilli che presto arriva, sta tutto li' nel vostro cervello.




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