Il "problema" Welby s'è risolto da solo

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clyve.50
00giovedì 21 dicembre 2006 11:39
Come nelle migliori tradizioni italico/cattoliche alla fine il "problema" Welby s'è risolto da solo, è così tutti quelli che potevano e non hanno voluto decidere adesso hanno le loro coscienze belle tranquille e pulite.

SHAME [SM=g27816]
nadiaidi
00giovedì 21 dicembre 2006 11:49
Scusate, ma in Italia c'è sciopero dei giornalisti?
Nè su Repubblica nè su Corriere on line trovo notizia della morte di Welby.
Notizia invece che ho trovato sull'Irish Times on line.

Italian in euthanasia debate dies

A terminally ill Italian man whose legal battle to be taken off life support divided the predominantly Catholic country has died, left-wing politician Marco Pannella said today.

The circumstances of Piergiorgio Welby's death overnight were not immediately clear. Doctors and politicians who support the legalisation of euthanasia had volunteered to switch off the respirator that had kept him alive.

But Mr Welby's doctor had said that if he had removed the respirator as his patient had requested, he would then have been obliged to resuscitate the man.

Mr Welby, who would have turned 61 next week, suffered from advanced muscular dystrophy, leaving him bedridden but lucid.
nadiaidi
00giovedì 21 dicembre 2006 11:50
>link<
=moris=
00giovedì 21 dicembre 2006 11:53
Re:

Scritto da: clyve.50 21/12/2006 11.39
Come nelle migliori tradizioni italico/cattoliche alla fine il "problema" Welby s'è risolto da solo, è così tutti quelli che potevano e non hanno voluto decidere adesso hanno le loro coscienze belle tranquille e pulite.

SHAME [SM=g27816]



Amen.
=moris=
00giovedì 21 dicembre 2006 11:53
Re:

Scritto da: nadiaidi 21/12/2006 11.49
Scusate, ma in Italia c'è sciopero dei giornalisti?
Nè su Repubblica nè su Corriere on line trovo notizia della morte di Welby.



si ,nadia.
sono in sciopero.
=Donegal=
00giovedì 21 dicembre 2006 12:01
Il televideo online funziona, qualche notizia potete trovarla li.
paolino-BOGLANDSMAN
00giovedì 21 dicembre 2006 12:05
fino al 27 niente giornali!!!
paolino-BOGLANDSMAN
00giovedì 21 dicembre 2006 12:05
3 gg di sciopero, poi ci son le feste.
dal 24 mattina però i siti on line dovrebbero riprendere ad aggiornare normalmente.
nadiaidi
00giovedì 21 dicembre 2006 12:23
Grazie lads per le risposte, avevo sentito qualcosa in merito allo sciopero, ma pensavo fosse solo lunedì.
Non volevo far andare OT la discussione [SM=g27821]
mirko e i furetti
00giovedì 21 dicembre 2006 12:36
l'ha risolto il dottore...
Da quello che ha detto ora il radio giornale il dottore gli ha dato una sedativo e poi ha staccato la spina.

Ammiro il coraggio di Piergiorgio e del dottore.

saluti
Mirko
clyve.50
00giovedì 21 dicembre 2006 12:56
Re: l'ha risolto il dottore...

Scritto da: mirko e i furetti 21/12/2006 12.36
Da quello che ha detto ora il radio giornale il dottore gli ha dato una sedativo e poi ha staccato la spina.

Ammiro il coraggio di Piergiorgio e del dottore.

saluti
Mirko



Io ho visto la notizia stamattina su Virgilio (homepage) e non c'erano altri particolari.
Se è stato il dottore, onore al merito.
mirko e i furetti
00giovedì 21 dicembre 2006 13:33
Il dottore si chiama Mario Riccio.

purtroppo ora molto probabilmente si becchera' la galera, nonostante Welby fosse consensiente.
paolino-BOGLANDSMAN
00giovedì 21 dicembre 2006 13:47
Ho appena sentito al tg delle dichiarazioni dei politici che sono agghiaccianti...

Ammiro profondamente il coraggio di Welby, ma ancor di più quello del Dottor Riccio che ha seguito gli ultimi momenti di vita di Piergiorgio.

Il discorso per me è molto semplice.
Ognuno deve avere la libertà di fare ed agire come meglio crede in ambito medico curativo.
Non ci devono essere limitazioni dettate da religioni, tradizioni o tutto quello che volete.

Se ognuno è libero di agire liberamente, chi ha un credo potrà seguire i relativi dettami; chi vuole porre fine alle proprie sofferenze lo potrà fare.

La libertà, la vera libertà personale di scelta, inizia quando gli altri finiscono di imporre i propri ideali.
scottishflag
00giovedì 21 dicembre 2006 14:16
Uno stralcio da libero.it
Mario Riccio è il medico che ha adempiuto alle volontà di Piergiorgio Welby. Il medico, anestesista rianimatore a Cremona, ieri notte attorno alle 23.30 ha sedato e poi staccato il respiratore dell'uomo. Ecco il suo racconto alla conferenza stampa indetta dai radicali e guidata dall'onorevole Marco Cappato: "E' opportuno esserci. Sono anestesista a Cremona, rianimatore, nelle settimane passate, visto l'impegno da 10 anni come componente Consulta Bioetica Onlus, presieduta dal professor Mario Mori bioeticista a Torino. Sono entrato in contatto con la Coscioni e con l'on Cappato". Welby aveva scelto il 21 dicembre perché, racconta Cappato, "aveva deciso che era ora".
jay.ren
00giovedì 21 dicembre 2006 21:55
jay.ren
00giovedì 21 dicembre 2006 21:56
Welby: parla il dottor Riccio
Mario Riccio è l'anestesista rianimatore dell'ospedale di Cremona che ha rimosso il respiratore a Piergiorgio Welby, dopo averlo sedato per via venosa. La sedazione è durata 45 minuti ed è iniziata contestualmente al distacco del respiratore, per volontà di Welby che desiderava restare fino all'ultimo con la moglie Mina e la sorella Carla.

Riccio ha risposto alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa organizzata a Roma dall'Associazione Luca Coscioni e dai Radicali Italiani nella Sala Stampa della Camera dei Deputati.

"La vicenda Welby - ha osservato il dottor Riccio - non è un caso di eutanasia. Non è nemmeno un caso di direttive anticipate, come qualcuno pure ha detto, o di accanimento terapeutico, che è un concetto soggettivo. Era una situazione di rifiuto delle cure".

Secondo l'anestesista "non vi sono rischi se non come nel 'Processo' di Kafka. In termini giuridici ci auguriamo ora che non succeda nulla. Era doveroso interrompere questa violenza contro il corpo di Welby. Non era una scelta regolata dai tempi della politica o della magistratura".

Per la legge italiana chi effettua un suicidio assistito rischia fino a 15 anni di reclusione.

"La scelta di staccare la spina ieri - commenta Riccio - è stata proprio di Welby scaturita soprattutto dall’insopportabilità della sofferenza".

Let >>
mirko e i furetti
00venerdì 22 dicembre 2006 09:25
suicidio assistito e suicidio diretto...

Scritto da: jay.ren 21/12/2006 21.56
Per la legge italiana chi effettua un suicidio assistito rischia fino a 15 anni di reclusione.
Let >>



Questa e' una cosa che non capisco proprio...

Io tento di suicidarmi da solo e non rischio la galera.
Io tento di suicidarmi con l'aiuto di un'altra persona, perche' io fisicamente non posso, e l'altra persona passa i guai.

Tenute conto tutte le migliaia di sfumature che possono esserci che vanno dalla persona che veramente vuole aiutare un'altra a mettere fine alle sue sofferenze al pazzo scatenato che lo fa perche' glielo hanno detto le vocine, perche' io posso essere strumento della fine delle mie sofferenze (e non avere problemi nel caso in cui non ci riesco) e invece non posso esserlo per un'altra persona che mi implora?

Chiedo delucidazioni.

Saluti
Mirko

P.S. Per favore non tiratemi in mezzo dio perche' esiste solo per una parte delle persone e quindi non ha valore universale. Se proprio lo tirerete in mezzo io affermero' di credere che invece per lui ognuno della sua vita fa quello che gli pare e siccome la mia posizione, fino a prova contraria, e' valida quanto l'altra, saremo pari e patta e continueremo a parlare di cose serie.

[Modificato da mirko e i furetti 22/12/2006 9.26]

=killercat=
00sabato 23 dicembre 2006 18:52
Dal blog di Welby....
La notte aspetto e la pace aperta sulla finestra dei neon pulsanti di chi ancora può risale il viale d’alberi e oleandri. Il suono di passi affrettati, spiati dai vetri gialli di chi non può..di chi non dorme, resta sospeso nell’attesa di un’alba impossibile. Foglie verdi già marciscono e i corpi e l’aria intorno invocano un silenzio che nasconda la verità delle cartelle cliniche, che allontani lo sferragliare insolente dei carrelli della terapia. La notte è amica e percorre lenta i corridoi vuoti, le corsie di respiri spenti, il bisbigliare mistico incollato sulle labbra, le antiche preghiere ritagliate tra i ceri accesi e l’incenso di chiese infantili, vergogne sussurrate sulle grate ammuffite dei confessionali. Penitenze consumate in fretta sotto la Via Crucis, peccati e rimorsi lasciati affogare nell’acquasantiera della consuetudine. Tutto finito. Oggi non c’è perdono né penitenza, oggi esiste solo un castigo incomprensibile, una pena troppo grande per qualunque peccato. Anche il dolore è muto questa notte.

clare man
00sabato 23 dicembre 2006 21:25
"5 dicembre 2002

Una mattina di metà novembre risalivamo un canalone spazzato dalla tramontana. Il terreno ghiacciato scricchiolava a ogni passo, il vento gelido faceva lacrimare gli occhi e le mani erano rattrappite sul fucile, e stavo pensando a quei paesaggi fiamminghi di Rubens… Quando un fischio di mio padre mi riportò alla realtà. Diana era in ferma. Ci spostammo cautamente, cercando la posizione migliore… poi un frullo e due coppie di starne volarono da sotto il muso del cane. Mio padre abbatté in rapida successione la coppia che aveva piegato dalla sua parte. Io colpii la prima ma non riuscii a sparare alla seconda.

«Perché non hai sparato?»

«Non ho potuto muovere il dito.»

«Sarà il freddo…»

«No papà. È la distrofia.»

Mi prese la mano tra le sue e la frizionò con forza.

«Papà, sparami! Voglio morire in piedi e con il sole negli occhi… Non paralizzato in un letto.»

«Piero, questo non puoi chiedermelo… Tutto ma non questo.»

«Se non posso chiederlo a te a chi dovrei chiederlo?»

Mi abbracciò e disse: «Ti prometto che non morirai paralizzato in un letto».

Provai una sensazione indefinibile, una pace, una tranquilla serenità… Non avevo più paura del futuro! "


Una mia nota: gli sono state rifiutate le esequie con cerimonia religiosa... a Pinochet no... [SM=x145485]

Un'altra nota: il titolo di questo thread non mi piace proprio: prima di tutto perchè chiamare "problema" P. Welby mi sembra irriverente; secondo perchè non si è risolto da solo, quindi non corretto. Pregasi correggere.

[Modificato da clare man 23/12/2006 21.41]

anam cara
00domenica 24 dicembre 2006 00:14
Dopo tutta questa storia vorrei vergognarmi per chi non conosce vergogna.
Dopo tutta questa storia vorrei che il dolore e la pietà potessero avere a che fare l'uno con l'altra, a volte.

Dopo Welby spero ci sia un dopo, ma le orribili disquisizioni morali dei giorni passati non lasciano molto spazio alla speranza. La gente che vorrebbe essere la nostra coscienza e la nostra legislazione ha assimilato il peggio di quello che dovrebbe essere un paese cattolico, ma è in realtà solo meschino. Anni di catechismo buttati al vento...



Cosa c'è di non cristiano in chi domani resterà fuori da Don Bosco? dove stanno le differenze? dove arrivano le volontà ecclesiastiche?
Che l'uomo sia capace di una bontà superiore a quella divina?



clyve.50
00domenica 24 dicembre 2006 15:32
Re:

Scritto da: clare man 23/12/2006 21.25

Un'altra nota: il titolo di questo thread non mi piace proprio: prima di tutto perchè chiamare "problema" P. Welby mi sembra irriverente; secondo perchè non si è risolto da solo, quindi non corretto. Pregasi correggere.




Mi aspettavo una cosa del genere, ed ho pensato anch'io a un certo punto che forse era il caso di cambiare il titolo, però ho fatto due considerazioni che mi hanno convinto che invece andava bene così, e le riporto qui paripari in risposta a te.

Primo, la virgolettatura ed il tono del topic erano volute, a disdoro di chi, per motivi politici o quant'altro, considerava quello di Welby un "problema", non certo per me che non ho dubbi sul fatto che le sue volontà andassero puntualmente attuate, in ossequio alla libertà di ciascuno di decidere anche del modo in cui morire.

Secondo, come ho già detto ho avviato la discussione subito non appena aperto il pc in ufficio ho visto la notizia secca su Virgilio, che ho come homepage, dove non era spiegato come la cosa fossa avvenuta. Ma cmq, sempre in rapporto a quelli per cui costituiva un "problema", di fatto questo si è risolto da solo, non obbligandoli così ha prendere quelle decisioni che stavano furbescamente posticipando.

[Modificato da jay.ren 24/12/2006 17.03]

anam cara
00domenica 24 dicembre 2006 16:24
A me le intenzioni di Clyve sembravano più che chiare.
Welby era considerato un problema da chi si è arrogato il diritto di poterlo risolvere, ma poi non ha saputo neanche rendere minimamente credibile un presa di posizione che poteva anche essere compresa.
Ad esempio: l'avete sentita la Bindi da Ferrara giovedì? secondo me non sapeva più dove andare a sbattere la testa per rispondere! Si è quasi attaccata al fatto che secondo lei Welby non voleva veramente morire...ma come gli rispondi ad una così?
E i commenti di LaRussa o Casini? da voltastomaco.

Una delle due suore che conoscevano Welby fin da piccolo e che stamane erano ai suoi funerali ha ricordato che Dio è misericordioso. Meno male che almeno lui lo è ancora, oh, perchè noi non sappiamo più esserlo.
jay.ren
00domenica 24 dicembre 2006 17:13
Il titolo di Clyve penso fosse corretto.

Ovviamente il "problema" non era Welby né la sua richiesta di porre fine alle cure, da lui sollevato in varie sedi istituzionali bensì le varie prese di posizioni politiche ed istituzionali.

Welby è stato un problema scottante per i politici, che non sapevano come chiudere un vuoto legislativo profondo; è stato un problema per i medici, divisi tra accanimento terapeutico e fine delle cure; è stato un problema per i giudici che hanno cercato di rinviare una decisione all'infinito.

Per fortuna non ho seguito le dichiarazione dei politici, né di quelli che hanno cavalcato il caso Welby né di chi è contrario all'esito della faccenda.

Resto fermamente convinto che sia l'individuo a dover scegliere cosa fare della propria vita, a prescindere dalla fede religiosa o dall'assenza di essa.

R
trollino63
00martedì 2 gennaio 2007 17:00
Posto e condivido ogni parola della mia amica Maria
Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese, ha partecipato alle esequie laiche di Piergiorgio Welby in piazza Don Bosco a Roma.

Durante il funerale civile di Piergiorgio Welby, Maria Bonafede, moderatore della Tavola valdese, ha dichiarato: "Partecipiamo a questo funerale con spirito di solidarietà umana e cristiana. Ho voluto esprimere alla madre di Piero Welby la nostra vicinanza, così come a tutti gli amici e a quanti, come noi (NdR: La Tavola Valdese aveva dato piena adesione alle veglie 'con e per Welby' tenutesi nelle ultime due settimane, per iniziativa dell'Associazione Luca Coscioni), hanno condiviso la capacità di lottare e di sperare di Piergiorgio."

Ha poi aggiunto: "Cristianamente, non comprendiamo l'indisponibilità del vicariato cattolico di Roma a celebrare un funerale cristiano per Welby. Crediamo infatti - come cristiani evangelici, che la Parola della Grazia e dell'Amore di Dio possa essere annunciata di fronte ad ogni morte".
Maria Bonafede aveva già rilasciato, in occasione della morte di Piergiorgio, la seguente dichiarazione: "Sono sollevata dalla conclusione della vicenda di Welby che, oggi, ha finito di soffrire e di subire la violenza dell'accanimento terapeutico e di una legislazione che non riconosce il diritto alla dignità della persona anche nel punto di morte". Come cristiana esprimo la mia fraterna compassione per un uomo che, laicamente, ha voluto aprire un caso a beneficio di quanti altri si trovano nella sua condizione. Come ho già fatto in occasione della veglia del 16 dicembre, esprimo la mia solidarietà a chi lo ha assistito e accompagnato in questi giorni difficili. Come moderatore della Tavola valdese e come cittadina italiana, oggi mi sento ancora più impegnata, nella mia chiesa e nella società italiana, a promuovere un dibattito etico, culturale e politico sul testamento biologico. Al tempo stesso questa tristissima vicenda ci dice quanto sia importante riaffermare il carattere laico dello Stato; uno Stato che approva le sue leggi nell'interesse generale dei suoi cittadini e non dei vertici di una particolare confessione religiosa".
=killercat=
00martedì 2 gennaio 2007 18:57
Sto leggendo in questi giorni Lasciatemi Morire, l'ho comprato subito quando sono arrivata in Italia. Un libro angosciante di riflessioni sulla morte e sulla prigionia della sofferenza. Lo consiglio, anche se molto deprimente [SM=g27813]
Nelle sue condizioni, uno stile del genere c'era comunque da aspettarselo....
jay.ren
00martedì 2 gennaio 2007 19:38
Re: Posto e condivido ogni parola della mia amica Maria

Scritto da: trollino63 02/01/2007 17.00
Cristianamente, non comprendiamo l'indisponibilità del vicariato cattolico di Roma a celebrare un funerale cristiano per Welby. Crediamo infatti - come cristiani evangelici, che la Parola della Grazia e dell'Amore di Dio possa essere annunciata di fronte ad ogni morte".




Scritto da: trollino63 02/01/2007 17.00
questa tristissima vicenda ci dice quanto sia importante riaffermare il carattere laico dello Stato; uno Stato che approva le sue leggi nell'interesse generale dei suoi cittadini e non dei vertici di una particolare confessione religiosa".



Quoto e condivido appieno quanto scritto qui sopra.

E che nessuno osi dire che non gli sono stati dati i funerali religiosi "perché si è tolto la vita", visto che a Raoul Gardini - suicidatosi in piena Tangentopoli - il funerale in Chiesa è stato concesso.

R
Juza1973
00martedì 2 gennaio 2007 21:34
Re: Re: Posto e condivido ogni parola della mia amica Maria

Scritto da: jay.ren 02/01/2007 19.38

Quoto e condivido appieno quanto scritto qui sopra.

E che nessuno osi dire che non gli sono stati dati i funerali religiosi "perché si è tolto la vita", visto che a Raoul Gardini - suicidatosi in piena Tangentopoli - il funerale in Chiesa è stato concesso.

R



Pare che in tempi moderni ci sia una presunzione di temporanea infermita' mentale per il suicida, cosa impossibile quando questo ha espresso la volonta' di morte chiaramente. Ad ogni modo non vedo dove sia il problema, e perche' gente che ama tanto la laicita' desideri dire alla Chiesa come si deve comportare.

jay.ren
00martedì 2 gennaio 2007 21:38
Re: Re: Re: Posto e condivido ogni parola della mia amica Maria

Scritto da: Juza1973 02/01/2007 21.34

Pare che in tempi moderni ci sia una presunzione di temporanea infermita' mentale per il suicida, cosa impossibile quando questo ha espresso la volonta' di morte chiaramente. Ad ogni modo non vedo dove sia il problema, e perche' gente che ama tanto la laicita' desideri dire alla Chiesa come si deve comportare.




Quindi Gardini che lascia una lettera-testamento (se non ricordo male) può essere sepolto con rito cristiano, mentre se lo chiedono la moglie e la madre di Welby allora non è possibile.

Comunque, qualsiasi cosa uno possa pensare, la figura peggiore l'ha fatto la Chiesa negando i funerali.

Poi io, da laico, non voglio proprio insegnare niente a nessuno.
Ognuno è libero di agire come meglio crede e di credere in ciò che ritiene giusto.

R
trollino63
00mercoledì 3 gennaio 2007 09:52
Re: Re: Re: Posto e condivido ogni parola della mia amica Maria

Scritto da: Juza1973 02/01/2007 21.34
Ad ogni modo non vedo dove sia il problema, e perche' gente che ama tanto la laicita' desideri dire alla Chiesa come si deve comportare.



Al contrario, mio caro, è la chiesa cattolica che pretende di dire a tutti come si devono comportare, ed ai politici cattolici cosa devono e non devono votare...
Chi ama la laicità, anche quando è cristiano come me, ama semplicemente che tutti ragionino con la propria testa e che, magari, si sforzino di mettere in pratica l'insegnamento del Vangelo e non il comandamento di questo o quel papa.
scottishflag
00mercoledì 3 gennaio 2007 11:27
La Chiesa, a differenza di quanto possono suggerire esempi di vera cristianità (o semplice dignità), trova interessante e vantaggioso stringere l'occhio al soldo e al potere. Se il suicida ha un cognome altisonante e meglio ancora ha preventivamente destinato qualche soldino o poderuccio o modesto immobile alla Chiesa... perchè non essere misericordiosi e celebrare funerali religiosi con tanto di coro di voci bianche intonanti il "Requiem" di Mozart? Il "soldo" val bene una messa. [SM=g27829]

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