Re:
Scritto da: Shamrock80 11/06/2007 15.14
Bellissima la cronaca del Moris,e gia mi immagino il concertino...mi sembra d'esserci hahahha
Sarò serissimo, questa volta. Per quello che è possibile.
Claudio e Rebekka hanno pensato bene di allietare musicalmente il banchetto con una coppia di musicisti professionisti dal vasto repertorio rockettaro.
Claudio, che ha un trascorso di cantante, si è esibito in una romantica canzone in onore della sua sposa, dopo di che ha invitato i suoi amici più intonati a cantare di fronte al centinaio di presenti (italiani, tedeschi e due irlandesi)in una sorta di karaoke senza testo.
A un certo punto ha chiamato sul palco me, fergus, pegasus e l'irlandese patrick per eseguire la classica "Fields of Athenry"
Il problema è che ci ha presentati con molta enfasi e i presenti hanno creduto che fossimo veramente una corale irlandese qualificata e ci hanno accolto con un applauso scrosciante.
Anche i musicisti devono avere pensato che fossimo dei professionisti : per sdrammatizzare il tutto, Fergus (con impareggiabile faccia da Fergus che vi lascio immaginare) ha detto in maniera serissima al chitarrista "fatela un ottava più bassa"
Dopo quella frase, io e Pegasus abbiamo avuto una crisi di riso isterica perchè davvero sembrava che il nostro avvocato fosse uno che sapeva il fatto suo.
Parte la chitarra e sbagliamo clamorosamente l'inizio della canzone.
Primi mugugni in sala.
I mugugni si tramutano in gelo quando si parte in maniera scoordinatissima e a dir poco stonata "By a lonely prison wall, I heard a young girl caaaaaaaaaalinnnnn'..."
Abbiamo massacrato questa gloriosa canzone e Patrick, l'irlandese che era con noi, superato lo sconcerto sembrava parecchio divertito (sua moglie ancora un pò si rotolava sotto il tavolo dal ridere).
Non è ancora finita.
L'avvocato, letteralmente invasato, ha pure fatto il controcoro "hey baby watch the free birds fly" urlando nel microfono come fosse un ultras del celtic, prontamente accompagnato dal pegasus.
In sala gli sguardi di disapprovazione sono cresciuti a dismisura, soprattutto tra i tedeschi, definitivamente convinti che l'Italia non fosse più terra di melodia e belcanto.
Abbiamo terminato il brano con l'ultras dalle lunghe basette appeso al microfono come un cantante di death metal e pegasus che mi è parso mimasse una slinguazzata sulle sue orecchie.
Per fortuna che per il brano successivo (Wild Rover) è giunto in soccorso Claudio ma anche questa performance è stata a dir poco offensiva di secoli di tradizione musicale irlandese : però siamo stati di una teatralità meravigliosa.
Dietro le quinte, ascoltando i cantanti intonati e ufficiali della serata continuavamo a ripeterci " Si, bravi sono bravi... ma non ci mettono la nostra passione... "