Certo che sulla rete si trova veramente di tutto!!

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Kar98
00giovedì 24 novembre 2005 11:35


Guardate che link ho trovato, casualmente.....


http://www.shamrockcaccia.com/index.asp



sandaletto
00giovedì 24 novembre 2005 11:45
Carino...per chi ama la caccia e il tema...
hanno pure una bella grafica verde andante..
e bravo!! [SM=g27827]:
admin/moris
00giovedì 24 novembre 2005 12:00
Una delle peggiori esportazioni turistiche che potesse fare il nostro paese : il cacciatore.
Roberta g.i.
00giovedì 24 novembre 2005 12:32
Non ho parole... [SM=x145481]

Roberta
Kar98
00giovedì 24 novembre 2005 14:29
Ma dico se volete venire qui in iralnda trovate un motivo valido, che ne so per la guinness, la musica, le ragazze.... [SM=g27828]
ma le doppiette tenetevele in italia, anzi sarebbe meglio in qualche baule siggillato con un lucchetto....
Corcaigh
00giovedì 24 novembre 2005 15:09
INCREDIBILE! E' UN MOMENTO STORICO! SONO D'ACCORDO CON TE!!!
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Oltretutto la caccia in Irlanda è regolamentatissima e penso che i cacciatori italiani rimarrebbero parecchio insoddisfatti dalla restrizioni di zona, di stagione e di specie che ci sono da queste parti... [SM=g27818]
[SM=g27822]
nadiaidi
00giovedì 24 novembre 2005 20:59
Anche in Italia ci sono molte restrizioni per la caccia (almeno da dove vengo io), ma i bracconieri purtroppo esistono in tutto il mondo.
scottishflag
00giovedì 24 novembre 2005 21:21
Re:

Scritto da: nadiaidi 24/11/2005 20.59
Anche in Italia ci sono molte restrizioni per la caccia (almeno da dove vengo io), ma i bracconieri purtroppo esistono in tutto il mondo.



Pensa te... andare in Irlanda, ammirarne il verde dei prati... per scaricarci un tappeto di pallettoni e sangue. [SM=g27820]:

Nadiaidi mi rinfranca sapere che da qualche parte in Italia siano solo i bracconieri a non avere (ovviamente) leggi. Perchè in Liguria oramai puoi regolarmente sparare a tutto quello che si muove 365 giorni l'anno. Qui i cacciatori godono come ricci sempre con l'occhio vigile ed avido. E infatti più di una volta si legge sui quotidiani locali che un qualche individuo acquattato all'interno di un cespuglio per espletare le sue funzioni corporali "grosse", e quindi - a detta di tutti - equivocabile per un cinghiale, un daino o che altro, prenda una rosa di pallettoni nella schiena. Circa 4-5 cacciatori l'anno che vengono a trastullarsi con i fucili e i cani in Liguria perdono un arto, la mobilità o la vita stessa per il "fuoco amico" di un compagno di caccia. La quintessenza della tragicomicità.

[Modificato da scottishflag 24/11/2005 21.23]

nadiaidi
00giovedì 24 novembre 2005 21:34
Io ho chiamato bracconieri anche i cacciatori "che fanno i furbi".

Andare in Irlanda per la caccia, mi sembra davvero una cosa assurda! Una spedizione-killer...
Roberta g.i.
00venerdì 25 novembre 2005 09:51
Re:
Cara Nadiaidi, ho vissuto a Trento per 10 anni e francamente mi sembra che tutta questa regolamentazione sulla caccia non ci sia. O meglio, ho avuto l'impressione che una regolamentazione ci sia, ma talmente ampia da coprire in pratica tutti i casi possibili (ad esclusione dell'orso!). Senza contare che nei piccoli paesi, a quanto mi hanno detto, soprattutto verso la Val Rendena, quasi tutti cacciano, e non proprio in modo... regolare. Anche perché la Provincia ha iniziazto con la solfa "ci sono troppi caprioli, possono portare zecche che causano la meningite, ecc." Sicché si sono scatenati! Scusa se ti sembro avere il "dentino avvelenato" ma la caccia per me è sempre stato un argomento molto sensibile, non solo per motivazioni ideologiche, ma perché un mio zio che andava tranquillamente per boschi a cercare tartufi con il cane è stato ucciso da un cacciatore. Da allora ho la ferma convinzione che una società che tollera la caccia non sia una società civile

Roberta
nadiaidi
00venerdì 25 novembre 2005 20:11
Tu hai avuto un'esperienza davvero terribile con la caccia e capisco tutta la tua rabbia contro chi tollera la caccia. Io, devo essere sincera, ho sempre "convissuto" con la caccia, nel senso che sono figlia di un cacciatore. Le leggi ci sono, sono severe, specialmente ultimamente. Ognuno è libero di pensarla come vuole sull'argomento e se qualcuno mi viene a dire che mio padre è "assassino" faccia pure. Per me lui è una delle persone al mondo che ama di più la montagna e gli animali, può semnbrare una contraddizione dall'esterno, ma non è così. Io in lui vedo la passione per la caccia e l'amore per la montagna, ragazzi non so come spiegarlo, ma è così e se volete vi presento il mio papà, così capirete! Dopotutto l'uomo è nato cacciatore...
Una cosa invece che non ho mai capito è perchè chi condanna la caccia, non condanna allo stesso modo anche la pesca. Che differenza c'è? Ma questo è solo uno sfogo personale...

Attenzione però: condanno anche io chi va a fare le spedizioni di caccia in Africa, in Irlanda o wherever, perchè l'unico scopo è quello di arrivare lì, uccidere e portare a casa il bottino. Dietro la caccia che ho vissuto io fin da bambina invece c'è un infinito amore per la montagna e per tutto ciò che la popola (flora e fauna). Penso a Mario Rigoni Stern, grande amante e conoscitore della montagna e cacciatore lui stesso.

In conclusione, l'ideale che ho io del cacciatore è mio padre e solo per questo non posso condannare la caccia, fatta a quel modo intendo. Poi se mi fosse successo qualcosa di così brutto come a Roberta (tutti gli scongiuri del caso), la mia opinione sarebbe completamente opposta.
scottishflag
00venerdì 25 novembre 2005 23:40
Re:

Scritto da: nadiaidi 25/11/2005 20.11
Dopotutto l'uomo è nato cacciatore...



E' vero, l'uomo nasce con una sorta di istinto per la caccia. C'é una sorta di memoria prenatale di un'infinità di antenati che hanno cacciato per nutrirsi o verstirsi di pelli per sano istinto di sopravvivenza.
Nadiaidi io so che tu hai ragione... tuo papà deve essere un amante della flora e della fauna, mi fido di te e lo escludo al mio discorso presente e passato sull'argomento.
Certo la giustificazione che mi mette sempre a tacere é: c'è una lepre o un daino o un cinghiale ecc... lo caccio e me lo pappo. Non fa una grinza, il cinghiale cacciato da amici lo ho mangiato pure io ed era anche buono. Chi non comprendo sono quelli che prendono la faina o la volpe ecc. per farla impagliare e metterla sopra il camino. Ecco, quella è la caccia che contesto... dove il pretesto è uno snobistico uomo-contro-natura-e-vinco-io.
Coerentemente non ho nulla da dire contro coloro che pescano la trota, la mettono sui ferri con prezzemolo e limone e la degustano... niente da dire. Altro discorso sono coloro i quali pescano pesci da un metro, dalle carni non "cucinabili", si fanno fare la foto col sorriso da ebeti e poi - che gentili amanti della natura acquatica! - li rilasciano con ferite tali alla bocca e palato da impedire ai pesci l'assunzione di cibo e condannandoli alla morte. Come se noi pescassimo un uomo con un gancio da macellaio... facilmente si fa la bua alla bocca e potrebbe - chissà? - risentirne.
Ergo non contesto la caccia a fini "mangerecci" (d'altronde io "caccio" le braciole dal macellaio) ma a fini snob e crudeli celati sotto le soavi parole "amore per la natura".
Così, detta semplice semplice ma penso che sia chiaro.

[Modificato da scottishflag 25/11/2005 23.43]

nadiaidi
00venerdì 25 novembre 2005 23:49
Semplice e chiara, Scottie e ti ringrazio per non avermi attaccata... [SM=x145446] Sei invitato a casa mia (quando ci sarò pure io) per un buon piatto di polenta, finferli e capriolo.

Quella dei pesci rilasciati dopo essere stati infilzati non la sapevo! A che scopo poi non capisco! Ma mangiatelo piuttosto no?! Ah, già, hanno le carni non cucinabili... Mah
scottishflag
00sabato 26 novembre 2005 00:29
Re:

Scritto da: nadiaidi 25/11/2005 23.49
Semplice e chiara, Scottie e ti ringrazio per non avermi attaccata... [SM=x145446] Sei invitato a casa mia (quando ci sarò pure io) per un buon piatto di polenta, finferli e capriolo.

Quella dei pesci rilasciati dopo essere stati infilzati non la sapevo! A che scopo poi non capisco! Ma mangiatelo piuttosto no?! Ah, già, hanno le carni non cucinabili... Mah



Va bene nadiaidi, vada per la polenta... E guarda che me lo segno, eh? [SM=g27828] Per intanto, ricambio... [SM=x145447] E poi ti aspetto a Genova per un bel piatto di stufato di cinghiale (che buooono!), che mi sono specializzato! [SM=g27824]

Eh già, i pescioni che si vedono acchiappati all'amo nelle riviste specializzate subiscono delle ferite gravissime alla bocca, al palato a causa degli strappi dell'amo (a volte tanto piccolo che assomiglia alle ancore dei canotti)... e di quelle ferite, una volta rilasciati, muoiono molto molto facilmente.

nadiaidi
00sabato 26 novembre 2005 00:41
Re: Re:

Scritto da: scottishflag 26/11/2005 0.29


E poi ti aspetto a Genova per un bel piatto di stufato di cinghiale (che buooono!), che mi sono specializzato! [SM=g27824]




Questo proprio mi manca! Ottimo scambio! [SM=g27811]
Roberta g.i.
00sabato 26 novembre 2005 12:04
Capisco le vostre posizioni, e sono d'accordissimo sul fatto che ogni persona ha il sacrosanto diritto alla propria opinione, ma non riesco a condividerle. Mi dispiace, forse qualcosa mi sfugge. Non riesco a capire il fascino della caccia (o della pesca, sia chiaro). Sono d'accordo sul fatto che l'uomo ha sempre ucciso gli animali per mangiare, per bisogno di sopravvivenza, ed è una cosa che ha indubbiamente una sua logica. Ma non riesco a capire come si possa farlo quando non è necessario. Voglio dire, oggi nessun cacciatore va a caccia perché se no non trova da mangiare: per lo meno se parliamo del mondo occidentale, chi va a caccia lo fa per piacere, non per bisogno. E questo non riesco a capirlo. Non riesco a capire come si possa provare piacere nell'inseguire un essere vivente, spiare i suoi muovimenti, stanarlo, farlo impazzire dal terrore nella fuga e poi ucciderlo. E' una cosa che mi fa profondamente paura. Mi fa paura che ci siano persone che provano piacere in questo, e che magari sono le stesse con cui faccio la fila allo sportello e con cui magari discuto all'assemblea del condominio. Anche perché (egoisticamente parlando) non sono pochi i casi che si sentono al telegiornale del tipo "durante un raptus di rabbia uccide il figlio/la moglie/un vicino con il fucile detenuto regolarmente per motivi di caccia". E questo prescindendo da un avvenimento che è stato una vera tragedia per la mia famiglia (che ha indubbiamente, non sono ipocrita, aiutato a indirizzare il mio pensiero al riguardo). Quanto poi all'amore per la montagna... non lo so, io faccio da anni volontariato in un'associazione ambientalista e di attività a sostegno dell'ecosistema-montagna(anche molto "pratiche" come andare a toigliere gli archetti) ne ho fatte tante: credo ci siano modi migliori per dimostrare il proprio amore per la montagna, come fare esclursioni, tenere in ordine i rifugi, censire gli alberi di un bosco, verificare lo scivolamento dei ghiacciai,ecc. Tutte attività che ti mettono a contatto con la natura ma in una posizione di rispetto: di difesa reciproca. Con questo spero di non aver offeso nessuno. Mi rendo conto che ogni individuo ha i suoi pensieri e la sua storia, e forse la ricchezza sta proprio nel conforntare le proprie opinioni con coloro che la pensano diversamente

Roberta
scottishflag
00sabato 26 novembre 2005 14:03
E' vero Roberta, la caccia oggi non ha più valore di stretta sopravvivenza. Oggi ho receduto da alcune delle mie posizioni solo perché non voglio entrare in lite con nessuno, se non con coloro che smaccatamente mostrano crudeltà verso la natura che tu (ed io) rispetti ed ami. Io sono contro la caccia non ho difficoltà a dirlo, anzi ne sono orgoglioso. Però capisco che non sono contro la macellazione... ed un animale ucciso per la carne non ha minore dignità di un altro. Questo é il discrimine, altro discorso è l'uccisone per noia, gioco o folklore. Troverai pochi come me così profondamente contrari alla fabbricazione di pellicce, corse di tori, sterminii di foche e balene, corride e giochi nostrani dove bisogna scagliare un capretto a capofitto dal campanile per scongiurare il malocchio (mi pare capito in qualche comune cuneese ma mi aspetto di essere corretto).
Per quanto riguarda la caccia é tutta una questione di leggi, Roberta... come di certo tu sai già. Le leggi sono sempre meno restrittive perché nel governo in carica vi è un sotto-sotto-sotto-insieme del ministero delle politiche agricole messo liì apposta per scatenare il putiferio ogni volta che qualcuno azzarda a chiedere la sospensione della caccia per quanto riguarda un migratore, fosse anche a rischio stinzione. Inutile dire che i produttori di doppiette e munizioni si arrabbierebbero... e non bisogna, eh! [SM=g27820]:
Roberta g.i.
00sabato 26 novembre 2005 15:26
Re:

Scritto da: scottishflag 26/11/2005 14.03
E' vero Roberta, la caccia oggi non ha più valore di stretta sopravvivenza. Oggi ho receduto da alcune delle mie posizioni solo perché non voglio entrare in lite con nessuno, se non con coloro che smaccatamente mostrano crudeltà verso la natura che tu (ed io) rispetti ed ami. Io sono contro la caccia non ho difficoltà a dirlo, anzi ne sono orgoglioso. Però capisco che non sono contro la macellazione... ed un animale ucciso per la carne non ha minore dignità di un altro. Questo é il discrimine, altro discorso è l'uccisone per noia, gioco o folklore. Troverai pochi come me così profondamente contrari alla fabbricazione di pellicce, corse di tori, sterminii di foche e balene, corride e giochi nostrani dove bisogna scagliare un capretto a capofitto dal campanile per scongiurare il malocchio (mi pare capito in qualche comune cuneese ma mi aspetto di essere corretto).
Per quanto riguarda la caccia é tutta una questione di leggi, Roberta... come di certo tu sai già. Le leggi sono sempre meno restrittive perché nel governo in carica vi è un sotto-sotto-sotto-insieme del ministero delle politiche agricole messo liì apposta per scatenare il putiferio ogni volta che qualcuno azzarda a chiedere la sospensione della caccia per quanto riguarda un migratore, fosse anche a rischio stinzione. Inutile dire che i produttori di doppiette e munizioni si arrabbierebbero... e non bisogna, eh! [SM=g27820]:



Hai perfettamente ragione! Ho cercato di non calcare la mano sul discorso leggi perché la mia posizione politica al riguardo è piuttosto dura... E rischierei di dire cose molto acide (anche se per me verissime!) che potrebbero ferire qualcuno, cosa che, come giustamente dici anche tu, mette a repentaglio un sereno confronto, senza il quale nessuno impara nulla dall'altro. Una cosa però mi ha sconvolto di quello che hai scritto: non riesco a credere che a un comune sia permessa un'usanza così barbara e incivile come quella di gettare un animale da una torre. E la legge contro le violenze nei confronti degli animali? E' incredibile! Se conosci il nome del comune, per famore, fammelo sapere. Grazie e a presto

Roberta
nadiaidi
00sabato 26 novembre 2005 23:58
Ragazzi, ho capito benissimo che qui ognuno sta cercando di fare la persona civile moderando i termini per non scatenare delle risse. Voi siete contro la caccia, io no. Pace fatta.
Roberta, credimi, io SO cosa sia l'amore per la montagna, ci vivo, la vivo! Ora sono a Dublino, ma una buona parte di me è ancora lì, tra i miei monti. Credimi, oltre andare a caccia, si fa anche quello che dici tu: fare escursioni, tenere in ordine i rifugi, censire gli alberi di un bosco, verificare lo scivolamento dei ghiacciai, censire gli animali e infinite altre cose. Non sono ben visti invece i famosi "esperti" che hanno tanto di studi e diplomi in scienze forestali, agrarie... ma che della montagna non capiscono proprio nulla! Questi tali si limitano a mettere i collari agli orsi e seguire ogni loro passo; sarà anche utile per loro, ma "i nostri vecchi" conoscono l'orso meglio di qualsiasi macchina o collare!
Tu non cambierai la tua opinione, e io di certo non voglio fartela cambiare, e io non cambierò la mia. Pace e bene.
E prova a pensare che magari alla assemblea di condominio ci possano essere anche persone peggiori di chi va ogni tanto a caccia... E comunque mi duole vedere accostato chi uccide i famigliari con il fatto che fosse cacciatore, mi dispiace ma le due cose non sono assolutamente da associare. Non si può fare di tutta l'erba un fascio.
Kar98
00lunedì 28 novembre 2005 00:19
Gli unici cacciatori che io rispetto e stimo sono quelli delle tribù, come Indios o Inuit, che praticano la caccia per il solo scopo di sopravvivere, e sono in assoluto equilibrio con la natura....


....per tutti gli altri non ho alcun tipo di rispetto e comprensione, in primis per un motivo etico, ma soprattutto perchè sono stati una delle cause principali che ha portato all'estinzione moltissime specie...
Roberta g.i.
00lunedì 28 novembre 2005 14:29
Il problema della caccia secondo me è anche legato al problema della detenzione di armi da fuoco. E' sicuramente vero che ci sono delle leggi che regolamentano ciò, ma è anche vero che queste leggi possono essere facilmente aggirate (per lo meno è quello che mi ha spiegato un amico che si occupa del problema da un punto di vista "professionale", nel senso che è ispettore di polizia). E penso sia altrettanto evidente che più armi ci sono in giro, più aumenta la possibilità di un loro utilizzo improprio, se non altro per la legge dei grandi numeri.
Quanto al problema della montagna... Io ho vissuto dieci anni a Trento, e prescindendo da un giudizi sulla città in sé e per sé, francamente non ho visto in linea di massima (parlo sempre a livello generale, è ovvio) un grande amore per la montagna, ma più che altro un desiderio di sfruttarla, soprattuto ora che se ne sono colte le possibilità economiche. Senza capire che proseguendo in uno sfruttamento come quello degli ultimi decenni (cito solo il caso del Lago di Tovel o della Val di Genoa per cui ora si sta correndo affannosamente a dei ripari che non possono comunque risolvere i problemi causati) la montagna sarà une ecosistema destinato a snaturarsi. Parlando ad esempio dell'orso originario delle alpi trentine, questa come razza autoctona è estina, e negli ultimi anni si sta tentando un affannoso re-inserimento della specie ma partendo da un esemplare diverso, quello sloveno, che ha caratteristiche diverse: ad esempio è più piccolo e la sua dieta è leggermente diversa. E' innegabile che, oltre all'eccessiva urbanizzazione delle zone di alta montagna, la scomparsa dell'orso trentino è legata alla caccia. E penso sia un bene che per un tentaivo (parziale, comunque) di risolvere questo problema siano intervenuti esperti e scienziati di tutto il mondo, per monitorare difficoltà e caratterstiche di questo esperimento. Da quello che si vede sull'Adige (il quotidiano del trentino) la popolazione locale è nella maggior parte dei casì più che altro preoccupata della possibilità di incontrare un esemplare di orso andando allo chalet che si è costruita in alta montagna. Quanto all'idea di base "io sono nato in montagna e quindi so meglio di tutti come va gestita", penso che spesso è importante avere una visione esterna per capire certe dinamiche, poiché chi vi è troppo coinvolto rischia di non avere la necessaria lucidità.
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