Bentornato Belfast Celtic

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fergus
00lunedì 29 maggio 2006 09:37
Belfast ritrova il suo Celtic
Venerdì, 26 Maggio 2006
di Kenny ArcherDa Belfast

Il nome Celtic è sinonimo di calcio scozzese, ma è anche legato a doppio filo con l’Irlanda: e infatti è ritornato di moda nel massimo campionato nordirlandese.

Eredi del Belfast Celtic
Durante gli anni ’20 e ’40, il Belfast Celtic FC, club cattolico e ‘nazionalista’ di Belfast Ovest, conquistò diversi titoli nazionali. Ma in una regione a maggioranza protestante e ‘unionista’, che si separò dal resto dell’Irlanda nel 1920 per restare nel Regno Unito, il Belfast Celtic era bersaglio di pregiudizi e violenze. Il club fu costretto addirittura a sparire per motivi di sicurezza in seguito a incidenti scoppiati il 26 dicembre del 1948, durante un derby contro i rivali storici del Linfield FC. Cinquantasette anni più tardi, Belfast Ovest ritrova un club con quello stesso nome.

Donegal promosso
La promozione del Donegal Celtic FC nella massima serie nordirlandese, dopo lo spareggio contro l’Institute FC, è un segnale positivo per uno sport e una comunità che hanno bisogno di stimoli. Fondato nel 1970, il Donegal ha dovuto attendere il 2002 per entrare nella League irlandese, dopo i ripetuti rifiuti della federazione in spregio agli otto successi nelle tredici stagioni precedenti in Intermediate League. Il suo caso è stato anche portato all’attenzione della Commissione per le pari opportunità del Regno Unito, attirando molti consensi.

Seguito importante
Il presidente Raymond Bonner ha dichiarato: "Se riusciremo a mantenere la categoria per un periodo di tre-cinque anni, diventeremo una delle squadre più forti del campionato. Non ho dubbi sulla buona affluenza di pubblico che riusciremo ad attirare, nell’ordine dei 1.500-2.000 tifosi a settimana, soprattutto se riusciremo ad ingaggiare i giocatori giusti. Credo anche che riusciremo a garantire un seguito di almeno 500 tifosi nelle trasferte a Belfast". Jim Boyce, presidente della federazione irlandese (IFA) concorda. "L’Institute aveva un seguito di appena 30-40 tifosi in certe trasferte. Non sarà il caso del Donegal Celtic. Confidiamo nella giusta risposta da parte del pubblico e in un effetto positivo per il calcio nordirlandese".

Determinazione
I timori del presidente federale sono ancora legati a possibili incidenti fra i tifosi del Donegal e i loro rivali di fede protestante. Tuttavia, Bonner insiste: "I nostri tifosi non permetteranno a qualche facinoroso di rovinare il buon nome del nostro club. Ci impegneremo in questo senso per non mettere a rischio il lavoro degli ultimi vent’anni". Il presidente del Donegal ha aggiunto che malgrado i problemi con l’IFA, considera il direttore esecutivo Howard Wells "una ventata d’aria fresca. Conosce il pessimo trattamento che ci era stato riservato e conosce il nostro potenziale: è un uomo giusto".

Progressi
Boyce guarda con ottimismo al futuro anche alla luce del cammino seguito dal processo di pace negli ultimi dieci anni. "Le cose in Irlanda del Nord sono decisamente migliori rispetto a dieci anni fa. Una situazione del genere, allora, avrebbe creato grossi, grossi problemi". Il torneo transfrontaliero Setanta Cup, che quest’anno ha visto ha visto il Derry City - formazione cattolica nordirlandese che milita nel campionato della Repubblica d’Irlanda – sfidare formazioni del campionato nordirlandese, ha inviato un segnale incoraggiante, al pari degli stadi esauriti in occasione delle partite della nazionale. "Il Linfield è andato a Derry e non si è registrato alcun problema – ha sottolineato Boyce -. Tutte le partite si sono svolte nella normalità. Negli ultimi quattro-cinque anni, in occasione di partite della nazionale, non si sono registrati problemi di alcun tipo. Anzi, sono diventate un’occasione per andare allo stadio con la famiglia. Il pubblico di entrambe le comunità si reca allo stadio e si diverte: per fortuna i problemi del passato sono alle spalle".

Rinnovare lo stadio
Esiste però ancora un ostacolo per il Donegal. Lo stadio Suffolk Road non rispetta gli standard della Premier League. Bonner riconosce: "Ci resta ancora moltissimo da lavorare". Tuttavia, i funzionari della Commissione per lo Sport dell’Irlanda del Nord si è recata in settimana a Suffolk Road, e secondo Bonner esistono “ottime possibilità” di ottenere una sovvenzione da 1,27 milioni di euro. Quale che sia il finanziamento che il club otterrà, l’IFA ha promesso di aggiungerci il dieci per cento. Al club serviranno però altri fondi per migliorare la squadra: un cambiamento culturale per un club abituato a coltivare i propri giocatori, come dimostrano i 250 bambini presenti nel suo vivaio.

Nome che attira
Il nome del club sarà in ogni caso un’attrattiva per molti giocatori. Bonner ha confermato: "Sappiamo che ci sono giocatori che vogliono indossare la maglia del [Donegal] Celtic; è quanto di più vicino a quella del Glasgow Celtic [FC]". Molti di più sono i tifosi che vorranno indossare le fasce orizzontali bianche e verdi, e proprio il merchandising potrebbe guidare il passaggio del club verso un livello superiore. Sempre Bonner: "Tutte le aziende sportive in Irlanda del Nord ci hanno contattato nell’ultima settimana. Ancora stento a credere ad alcune delle offerte; il merchandising sarà un fattore molto importante per noi". La presenza stessa di queste maglie nella Premier League nordirlandese, chiunque sia ad acquisire i diritti per produrle, è di per sé un segnale positivo.

Ha contribuito Paul Saffer

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fergus
00lunedì 29 maggio 2006 10:34
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