5 maggio: ricordando Bobby Sands

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Gambrinus
00mercoledì 5 maggio 2004 00:16
Oggi ricorre il 23° anniversario della morte di Bobby Sands; un piccolo gesto per ricordarlo può essere quello di firmare la petizione per il mantenimento di Bobby Sands Street a Teheran sul sito www.irlandanews.org
Ciao
Matteo, Berghem
00mercoledì 5 maggio 2004 11:52
Non sapendo dove postare questa notizia, la inserisco qua, anche se non riguarda Bobby Sands.


Il Generale inglese Michael Jackson e le mani sporche di sangue. Il Generale inglese che è intevenuto per deplorare le torture degli irakeni è la stessa persona che il 30 gennaio 1972 ordinò la strage dei cattolici irlandesi, 14 morti e 16 feriti, la "Bloody Sunday

"Se le accuse dovessero rivelarsi vere una simile abominevole condotta sarebbe non solo illegale, ma anche contraria alle regole dell'esercito britannico. Se riconosciuti colpevoli, gli autori saranno dichiarati indegni di indossare l'uniforme della regina. Avrebbero infangato il buon nome dell'esercito e il suo onore". Queste frasi le ha pronunciate Michael Jackson, comandante dell'esercito inglese a proposito delle torture che i soldati inglesi avrebbero inflitto ai prigionieri iracheni, se non ricordo male lo stesso generale qualche giorno prima aveva detto qualcosa tipo: "i soldati inglesi sono in Iraq per portare la pace e la democrazia nelle menti e nei cuori degli Iracheni".

Tutto normale, di dichiarazioni di questo tipo se ne sentono tante in questi giorni, se non fosse che a parlare di queste cose non è militare qualunque ma il Generale Sir Michael Jackson, solo un omonimo del noto cantante americano, ma soprattutto la persona (sigh!) che il 30 gennaio 1972 ordinò la strage dei cattolici irlandesi, 14 morti e 16 feriti in quelle che venne definita la "domenica di sangue"
admin/moris
00mercoledì 5 maggio 2004 12:03
Bobby Sands al posto di Winston Churchill: è lo strano destino di una strada di Teheran...
Dal sito irlandanews.org

Bobby Sands al posto di Winston Churchill: è lo strano destino di una strada di Teheran, che alcuni anni fa è stata ribattezzata per ricordare il martire dell’indipendentismo irlandese. Gli scherzi della toponomastica hanno ottenuto intenti ancora più beffardi poiché la strada in questione si trova nelle immediate vicinanze dell’ambasciata britannica della capitale iraniana. Da qui le recenti pressioni da parte della diplomazia inglese per convincere il governo Khatami a rimuovere il fastidioso riconoscimento nei confronti di colui che Londra non ha mai smesso di considerare un semplice terrorista.

Un punto di vista difficilmente condivisibile da parte di chi ricorda che il 27enne di Belfast era stato condannato a 14 anni di galera solo per possesso di arma da fuoco, non per strage di civili inermi. In ogni caso nel 1981 Bobby Sands è assurto a simbolo della lotta di liberazione irlandese dopo essersi lasciato morire di fame in carcere al termine di un lungo braccio di ferro col governo di Margareth Thatcher per ottenere lo status di prigioniero politico. Nelle ultime settimane di carcere, ormai in fin di vita, Sands era stato anche eletto deputato a Westminster ottenendo oltre 30.000 voti. Risale a quell’epoca il legame tra il moderno eroe dell’indipendentismo irlandese e quello che alcuni considerano uno Stato-canaglia. Il governo iraniano si recò in via ufficiale ai funerali di Sands donando anche una targa commemorativa alla famiglia del giovane. Adesso, sebbene il ventennale della sua morte sia trascorso da tempo e nonostante un processo di pace in corso da anni, il ministro degli esteri inglese Jack Straw sta intensificando gli sforzi diplomatici per convincere l’Iran a cancellare quel nome scomodo dal quartiere dove ha sede l’ambasciata.

Bobby Sands street a Teheran

Fonti del ministero avevano inizialmente negato l’esistenza di pressioni in tal senso su Teheran: “vi sono problemi ben più importanti del nome di una strada”, aveva assicurato un portavoce dello stesso Straw. Salvo essere poi smentito da un collega che in un’altra occasione dichiarava che “gli iraniani possono dimostrare la loro volontà di combattere il terrorismo anche cambiando il nome di una strada”. Il ministro degli esteri iraniano Kamal Kharazi ha confermato che Straw si è rivolto personalmente a lui nelle visite in Iran degli ultimi due anni. E se l’ambasciata irlandese non ha preso una posizione ufficiale limitandosi a ricordare che Bobby Sands street è un’attrazione turistica per gli irlandesi che visitano il paese degli ayatollah, molto più decisa è stata la reazione della comunità nazionalista del nord Irlanda, secondo la quale il governo iraniano non deve cambiare la denominazione della strada anche per ricordare a Londra il suo passato di oppressione e violenza nei confronti del popolo irlandese. “Bobby non è morto da terrorista, ma da combattente per la libertà del nostro paese”, ha affermato Danny Morrison, direttore della fondazione di Belfast intitolata a Sands, “e intitolandogli una strada Teheran ha inteso rendere onore a un martire del popolo”. Morrison ha lanciato anche una petizione su internet per chiedere al primo ministro iraniano Khatami di non esaudire le richieste degli inglesi. Le adesioni alla petizione, divenute centinaia nel giro di pochi giorni, continuano a crescere a vista d’occhio. “Gli inglesi vogliono nascondere il nome di Bobby Sands alla vista della gente – ha spiegato Morrison - ma non riusciranno a cancellare il sentimento di libertà che tuttora ispira

fabio pg
00mercoledì 5 maggio 2004 13:11
onore a bobby sands....
rosy71
00mercoledì 5 maggio 2004 13:36
avete letto il suo diario? nel caso in cui la risposta sia no, fatelo, è una tappa (non come irlandiani, come esseri umani) che va fatta.
Rosy
irishshamrock
00mercoledì 5 maggio 2004 17:39
mi attiro addosso l'ira del topic!!!!!!
sono assolutamente daccordo con quanto espresso nella generalità dei topic....onore a bobby sands!!!
ma da cittadino in armi(militare n.d.r.)non sono completamente a favore di quanto esposto in merito a sir michael jackson!!!
che sia una persona che abbia denotato una certa negatività non c'e' ombra di dubbio....aggiungo che non tollero e che non deve essere tollerata la tortura....ma vi dico una cosa da militare....militare è quanto di piu'brutto ci possa essere per chi militare non è!!!!
io che lo sono vi dico che essere militare è fratellanza, è sapere che se vacillerai qualcuno sarà al tuo fianco a difenderti!!!!
con questo cosa voglio dire???
dico no alle torture perpertrate dagli inglesi, ma dico no anche alle condanne senza cognizione di causa......
non deve esistere la tortura ma vi dico che l'odio genera odio....e vedere dei commilitoni massacrati da quelli che ora ti implorano di essere clemente quando loro a loro tempo non lo sono stati, è estremamente difficile,vedere militari giustiziati in barba alla convenzione di ginevra con un colpo alla nuca,non è facile......non è facile reprimere quell'odio.....
quindi no alla tortura ma egualmente no alle facili condanne!!!!
in quanto a sir michael jackson......che sia un grandissimo str... nessuno lo mette in dubbio!!!!
un saluto filippo
dubh
00mercoledì 5 maggio 2004 17:41
Scopro solo ora che oggi qua a Genova c'era questo:

15.30. Presentazione del libro "Martiri per l’Irlanda, Bobby Sands e gli scioperi della fame". Sala Sivori, Salita Santa Caterina
[SM=g27815]
irishshamrock
00mercoledì 5 maggio 2004 17:46
un ultima cosa....
spesso chi è ai vertici...specialmente militari non può esprimere liberamente le proprie opinioni.....quindi ci sta pure che il "buon" michael jackson sia perfettamente soddisfatto di quanto fatto dai militare inglesi!!!!
dubh
00mercoledì 5 maggio 2004 18:00
Beh, andando OT si possono anche avere dei dubbi sulla veridicità di certe foto, visto che ci sono delle incongruenze un po' strane...sapendo cosa fanno in Medio Oriente per accusare gli israeliani di cose terribili (vedi filmati con gente cammuffata da ebrei ortodossi che fan finta di uccidere bambini...) non mi stupirei se...
Se.
Essendo poi una guerra anche [a volte sembra soprattutto] mediatica poi...
Purtroppo, IrishShamrock, quando si tratta di americani o inglesi le condanne sono sempre facili...è guerra anche questa, è guerra anche l'antiamericanismo/l'anti Occidente autolesionista [come diceva una signora italiana in tv qualche giorno fa compiaciuta "l'Occidente è tenebra, l'Oriente è sole"...la vorrei vedere sotto qualche regime, se continuerebbe ad essere così compiciuta..non parlava certo dell'India...].Che dire, ci stanno riuscendo brillantemente.
[e qua aggiungo per i pignoli che la guerra non mi piace e che la ragione non è mai da una sola parte etc etc etc, tanto per non farmi dire le solite cose [SM=g27828]]

Omaggi a Bobby Sands e mi unisco al consigli di leggere il diario di Sands, anche se dubito che qui sul forum ci siano molte persone che non l'abbiano ancora fatto [SM=g27811]
pedair
00mercoledì 5 maggio 2004 18:39
endless night without dawning
non è mai facile riuscire a vedere le cose per quelle che sono, specialmente in tempi di battaglie televisive (o semplicemente visive).
mi fa molto incazzare chi cerca di trovare giustificazioni e non ha il coraggio di assumersi la propria responsabilità.
è troppo comodo dire che determinate azioni vengono fatte in consegueza o in reazione di altre azioni. orrore contro orrore cosa porta?
i b-special reagirono e spararono perché "probabilmente alcune di quelle persone erano armate"
l'esercito inglese era andato a fare da pacificatore tra due comunità in lotta...
l'america e l'inghilterra portano il progresso, la civiltà...
i carabinieri sono una forza di pace...
tutte belle giustificazioni che non nascondono altro che interessi economici prima che politici.
il che non vuol dire pro o contro la guerra.
voglio dire che si dovrebbe avere il sacro coraggio di dire che le occupazioni di un territorio senza diritto sono occupazioni di un territorio senza diritto, con lo scopo di guadagnare denaro e in ultima battuta potere. a spese di militari che occupano (e capisco che in alcuni casi debbano difendersi) e dei civili che sono occupati.
dopotutto anche i tedeschi si dovevano difendere dagli attacchi dei partigiani e dei civili. o abbiamo già dimenticato?

ognuno deve avere un ruolo,
non c'è ruolo troppo grande né ruolo troppo piccolo.
mi sembra suonasse così una dichiarazione a proposito delle battaglie civili del Member of Parilament Robert Sands.
23 years on...
fergus
00mercoledì 5 maggio 2004 19:22
Re:

Scritto da: dubh 05/05/2004 17.41
Scopro solo ora che oggi qua a Genova c'era questo:

15.30. Presentazione del libro "Martiri per l’Irlanda, Bobby Sands e gli scioperi della fame". Sala Sivori, Salita Santa Caterina
[SM=g27815]



tiratina d'orecchi .....
se leggevi qua
www.freeforumzone.it/viewmessaggi.aspx?f=13145&idd=310&p=2

io purtroppo non ce l'ho fatta per motivi di lavoro....
fergus
00lunedì 23 maggio 2005 10:19
scheda, recensione e intervista al regista
cinema.castlerock.it/film.php/id=4031
scottishflag
00lunedì 23 maggio 2005 18:16
Grazie Fergus, non sapevo del film in questione... e il soggetto mi interessa quanto mai.
Matteo, Berghem
00mercoledì 25 maggio 2005 15:50
Si sa quando uscirà e dove si potrà vedere il film ?
fergus
00mercoledì 25 maggio 2005 16:11
Re:

Scritto da: Matteo, Berghem 25/05/2005 15.50
Si sa quando uscirà e dove si potrà vedere il film ?



il film uscirà il 10-6-05 nelle sale
Matteo, Berghem
00mercoledì 25 maggio 2005 16:49
Grazie.
SILVIO 64
00domenica 29 maggio 2005 22:20
Potrebbe essere interessante.... ma mi sa che sarà meglio cercare la programmazione nelle sale d'Essay (come mi è capitato pure con Bloody Sunday) e non farsi perdere i pochi giorni di programmazione...
admin/moris
00domenica 29 maggio 2005 22:34
Quando abbiamo notizie sull'uscita nelle sale, vediamo di segnalare in quali cinema il film verrà programmato.

Temo purtroppo che resterà in visione solo pochi giorni, per cui stiamo accorti...
admin/moris
00domenica 29 maggio 2005 22:37
articolo del Manifesto
Carcere, ciò che c'è da sapere
«Il silenzio dell'allodola», opera prima di David Ballerini
R. S.

CANNES
C'è anche un cinema italiano «civile», ma non c'e' una tradizione, un filone e nemmeno un prototipo italiano sulle lotte nelle carceri, e nemmeno sulle fughe, sulle rivolte dell'Ucciardone e di Regina Coeli, sul medievale stato di detenzione e sul sadismo concentrazionario imperante. Sarà un veto feudale, come quello che nasconde gli stermini coloniali fascisti e a-fascisti. Si tollera, a volte, il carcere dei «grandi», come Gramsci di Lino Del Fra, ma realizzato in pieno spirito '68. Dunque è stato impressionante vedere tutto quello che avremmo voluto sapere sul carcere come meccanismo istituzionale istigante alla rivolta, al Mercato di Cannes (dopo la vittoria al festival di Viareggio e il forte appoggio critico di Liv Ullman: «è un pugno in faccia») in un film italiano, Il silenzio dell'allodola, opera prima di David Ballerini, star Ivan Franek, prodotto da Bruno Restuccia per la Esperia. Certo il set è l'Inghilterra, il pretesto è Bobby Sand, il poeta dell'Ira che fu ucciso in galera, come i 100 di Attica, dalla vendicativa democrazia occidentale. Franek interpreta però anche un po' come Lancaster in L'uomo di Alatraz o Eastwood in Fuga da Alcatraz il ruolo di chi condusse quella celebre durissima lotta, fatta di torture e umiliazioni pressanti, che daranno idee e dettagli fertili ai sani ragazzi di Abu Ghraib, perdendo la vita ma vincendo la guerra per il riconoscimento dello status di prigioniero politico ai militanti armati e aprendo una breccia etica nelle coscienze del nemico sciovinista.

E il film, pur completato da foto e giornali d'epoca sul quel celebre urlo di insubordinazione collettiva, anche grazie alle ellissi sui dettagli macabri e exploitation, ma è il fantasma di Holger Meins che a un tratto appare, e al lavoro «rituale» degli attori di supporto (un grande, diabolico ed ecologista Bucci, che toglie ogni ovvietà allo stereotipo del direttore sadico), alla fotografia livida come nei lager movies nazisti, ai costumi transnazionali e al commento musicale quasi blasfemo, è come se facesse un'astrazione di tutti i detenuti privati dei diritti, obbligati perciò alle più disperate e coraggiose delle lotte. Quelle di cui nessuno mai potrà parlare dando una bipartizan versione dei fatti che questo servizio pubblico in crisi dovrebbe poter garantire.



Matteo, Berghem
00mercoledì 8 giugno 2005 10:06
Re:

Scritto da: admin/moris 29/05/2005 22.34
Quando abbiamo notizie sull'uscita nelle sale, vediamo di segnalare in quali cinema il film verrà programmato.

Temo purtroppo che resterà in visione solo pochi giorni, per cui stiamo accorti...



A 2 giorni dall'uscita, si sa qualche cosa?
fergus
00martedì 14 giugno 2005 15:35
Per i Romanish
IL SILENZIO DELL'ALLODOLA

Roma | Cinema Quattro Fontane
Via Quattro Fontane, 23 - 064 741 515
Orari: 16-30 18-30 20-30 22-40
fergus
00mercoledì 15 giugno 2005 09:38
Per i Padani
Milano
Cinema Mexico
Via Savona, 57
02/48.95.18.02
20-30 22-30
anam cara
00mercoledì 15 giugno 2005 23:11
qualcuno ha visto Marzullo domenica sera? c'era il regista che faceva due chiacchiere con Anselma Dall'Olio. AL signora in questione diceva che il film è ben fatto anche se il protagonista è troppo poco irlandese. Devo dire che da quel poco che ho visto anche a me ha dato l'impressione di essere un film con un'atmosfera troppo italica...ma ne ho visto davvero dei pezzettini, quindi non saprei...e poi dare ragione alla Dell'Olio mi scoccia proprio![SM=g27828]
Cmq andrò a vederlo al cinema...poi vi dirò.

admin/moris
00martedì 3 gennaio 2006 00:22
UP !
Il film è uscito anche in dvd : spero di noleggiaro al più presto e se è il caso, acquistarlo



=Donegal=
00martedì 3 gennaio 2006 12:17
Questa mi sembra un'ottima notizia...
scottishflag
00martedì 3 gennaio 2006 12:30
Data la mia naturale e cronica ritrosia verso i registi italiani (specialmente quando trattano temi a me cari) attenderò i vostri commenti per farmi un'idea del film. Sono scettico, ho letto alcune recensioni e ben oche erano entusiaste. Non escludo a priori di acquistare il DVD "ad ogni costo" come spesso mi capita di fare... ma attenderò di saperne di più.
Certo che l'idea di Bobby Sands italiota mi fa accapponare la pelle. Ma... ma... son pronto a ricredermi nel caso il film sia meritevole di ogni attenzione. [SM=g27828]

[Modificato da scottishflag 03/01/2006 12.32]

billingham
00mercoledì 4 gennaio 2006 02:00
a proposito, qualcuno sa come si chiama il film su bobby sands che è andato in onda oggi su rete 4? (è ora in onda)
anam cara
00mercoledì 4 gennaio 2006 02:08
echenonceloso... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Una scelta d'amore...ma non l'ho mai visto!!

I prodigi della chat...vero scottie e jay? [SM=x145452]





jay.ren
00mercoledì 4 gennaio 2006 08:57
In inglese il titolo è "Some mother's son".

Billi, spero tu l'abbia visto tutto perché è un film che rende bene l'idea delle sofferenze che hanno patito sia i prigionieri di guerra irlandesi (IPOW) che le loro famiglie durante i periodi della "blanket protest" e dello sciopero della fame che ne è derivato.

Intensa la scena della rinuncia della divisa da parte dei 2 protagonisti, con Bobby Sands - il cui attore partecipa anche a molti altri film sull'Irlanda (In the name of the father, Il segreto dell'isola di Roan ecc.) - che passa la coperta ad uno di loro e gli dice "questa è la tua divisa".

Per me, che lo stavo guardando mentre leggevo il libro "Blanketmen", è stato ancora più emozionante, come se i fatti narrati nel libro si intrecciassero con le immagini del film.

Naturalmente è un film già visto almeno un paio di volte [SM=g27828]
scottishflag
00mercoledì 4 gennaio 2006 10:27
Re:

Scritto da: anam cara 04/01/2006 2.08
echenonceloso... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Una scelta d'amore...ma non l'ho mai visto!!

I prodigi della chat...vero scottie e jay? [SM=x145452]




E' stato un piacere edurti su cotanto film. [SM=g27822]

Ieri sera non l'ho visto ma oramai giunto all'ennesima visione del film non molte settimane fa, mi sono accontentato di dicuterne con la piacevole compagnia della chat. [SM=g27823]
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